Università Europea di Roma. Formazione umana per giovani universitari

Giovedì 12 luglio 2018, alle 10.30, in via degli Aldobrandeschi 190, si terrà l’Open Day, giornata dell’accoglienza dedicata a chi desidera conoscere l’Ateneo

da Avvenire

Formazione umana per giovani universitari

Giovedì 12 luglio 2018, alle 10.30, in via degli Aldobrandeschi 190, si terrà l’Open Day dell’Università Europea di Roma, giornata dell’accoglienza dedicata a chi desidera conoscere l’Ateneo. Sarà un’occasione per conoscere il campus e gli ambienti di studio, scoprire gli elementi distintivi che l’Università Europea di Roma (Uer) riserva ai suoi studenti.

L’Università Europea di Roma propone un percorso di crescita professionale e umana, un contesto accademico di alto livello e un’attenzione specifica alla formazione della persona, anche attraverso il coinvolgimento dei giovani in attività sociali.

Durante l’Open Day docenti e studenti presenteranno l’offerta formativa dei corsi di laurea e l’esperienza in Uer, per capire che cosa significa studiare Economia, Psicologia, Giurisprudenza, Scienze della Formazione, Turismo e Valorizzazione del territorio.

L’incontro si aprirà con un saluto del Prof. Alberto Gambino, Pro-Rettore dell’Università Europea di Roma. Seguiranno la presentazione delle Relazioni Internazionali e dei Servizi di Orientamento: Orientamento al lavoro e Placement, Tutoring, Formazione della Persona.

Alle 11.30 saranno illustrati i corsi di laurea. Alle 12.00 ci sarà la prova di ammissione e la simulazione del test di ingresso di Scienze della Formazione Primaria.

Un giusto coinvolgimento degli adulti è molto importante nella scelta universitaria dei più giovani. Per questo, nell’Open Day dell’Università Europea di Roma ci sarà anche “Open Genitori”, un momento di incontro delle famiglie con i Coordinatori Accademici dei Corsi di Laurea. In questo modo i genitori potranno meglio conoscere l’ambiente formativo che accoglierà i loro ragazzi.

Università di Siena. Summer School sullo sviluppo sostenibile

Summer School sullo sviluppo sostenibile

Due settimane di lezioni, seminari e lavori di gruppo interamente dedicate ai temi dello sviluppo sostenibile: è la prima edizione della “Summer School on Sustainable Development” che si terrà all’Università di Siena dal 10 al 21 settembre 2018. La scuola è organizzata dall’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile (Asvis), in collaborazione con Fondazione Enel, Leonardo, la Rete delle Università per lo Sviluppo Sostenibile (Rus), Sustainable Development Solutions Network Italia, Sustainable Development Solutions Network Mediterraneo ed il Centro Santa Chiara Lab dell’Ateneo senese.

La Summer School mira a fornire una formazione di alto profilo e qualificazione sui temi della sostenibilità, ponendo attenzione sia alle ragioni scientifiche sia ai meccanismi di monitoraggio e valutazione di politiche e iniziative in grado di promuovere concretamente il perseguimento dei “Sustainable Development Goals”, contenuti nell’Agenda Globale per lo sviluppo sostenibile 2030 promossa dalle Nazioni Unite, da parte di comunità, imprese e singoli individui. Alla scuola saranno ammessi 30 partecipanti, tra studenti di dottorato, giovani ricercatori, amministratori, manager, dirigenti pubblici e policy maker.

Particolare attenzione sarà riservata alla presentazione di casi e buone pratiche che esprimono soluzioni concrete alle questioni della sostenibilità ambientale e sociale. Al termine del percorso formativo, che vedrà la partecipazione di personalità del mondo accademico insieme a rappresentanti di istituzioni, imprese e organizzazioni internazionali, verrà creato un network di alumni che costituirà il nucleo di una rete a sostegno dell’implementazione dell’Agenda Onu 2030.

Le iscrizioni sono aperte fino al 13 luglio e la procedura, con tutte le informazioni necessarie, è disponibile on line alla pagina https://www.unisi.it/unisilife/notizie/siena-summer-school-sustainable-development.

da avvenire

Cosa cercano i bimbi online, il 17% preferisce i video

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Video, social media e giochi. Sono questi i contenuti che i ragazzini cercano di più online, col rischio di incappare anche in contenuti inappropriati. E’ il risultato di una ricerca di Kaspersky Lab che ha analizzato i dati rilevati dei sistemi di ‘parental control’ istallati sui computer dei genitori, monitorando in forma anonima i comportamenti di ragazzini dai 6 ai 14 anni dei paesi che parlano le dieci lingue più popolari al mondo. I dati mostrano che la categoria video e audio (servizi di streaming, video blogger, serie e film) è tra quelle più cercate dai più piccoli, rappresenta il 17% delle ricerche totali.

Il secondo e il terzo posto sono rispettivamente occupati dai siti di traduzione (14%) e di social media (10%). Categoria, quest’ultima che sarebbe interdetta agli under 13 con restrizioni ancora maggiori in Europa dopo l’entrata in vigore della nuova normativa sulla privacy (Gdpr). Il report analizza pure i siti che i bambini hanno tentato di visitare, con contenuti potenzialmente dannosi. I dati mostrano che social media, i servizi di messaggistica o le email, sono stati quelli più visitati dai pc con il controllo genitori attivato, riguardando il 60% dei casi negli ultimi 12 mesi.

La seconda categoria più popolare di siti web visitati da questi utenti è quella ‘software, audio e video’ (pari al 22%). Il terzo posto è occupato dalla categoria ‘alcol, tabacco e siti web sulle

Twitter, stop 70 mln account falsi Con media 1 mln al giorno. Dopo scandalo interferenza russe

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(ANSA) – ROMA, 9 LUG – Twitter ha sospeso in maggio e in giugno oltre 70 milioni di account sospetti di propagare fake news, più di un milione al giorno. La tendenza resta la stessa in luglio. Lo ha rivelato nei giorni scorsi il Washington Post sulla base di dati in suo possesso confermati dal social media.
Il tasso di sospensioni e’ più che raddoppiato dallo scorso ottobre, quando la società, sotto la pressione del Congresso, ha rivelato come la Russia ha usato falsi account per interferire nelle presidenziali americane. L’attività di controllo rischia di minare la crescita della compagnia.

 

Facebook, nello streaming ci sarnno filtri e note

Facebook, nello streaming ci sarnno filtri e note © ANSA

Facebook ha depositato due brevetti per le dirette video. Il primo consente di applicare filtri, come nelle foto, durante lo streaming; il secondo di aggiungere annotazioni sempre nel corso della diretta.

I due brevetti – secondo il sito Mashable.com – sono stati depositati lo scorso anno ma resi pubblici in queste ore. Nello specifico, nel primo brevetto viene descritto un processo per “levigare o ammorbidire l’aspetto della pelle in video o immagini in tempo reale”, come i filtri applicati ai selfie.

Nel secondo viene descritta una funzionalità tipo didascalia: consente alla persona che sta facendo uno streaming di aggiungere note pre-impostate o promemoria da inserire durante la diretta.

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Thailandia: fuori dalla grotta 8 ragazzi. Per gli altri 5 le operazioni slittano a martedì

Il quarto dei ragazzi dell’operazione di soccorso ripresa oggi in Thailandia, è uscito dalla grotta Tham Luang. Il bilancio dei ragazzi tratti in salvo sale dunque a 8.  Al momento restano da trarre in salvo ancora 4 ragazzini e il loro allenatore. Il loro recupero slitta a domani, secondo quanto riferisce la Cnn. 

    Nella conferenza stampa di quattro ore fa il responsabile dei soccorsi aveva parlato di “missione che verrà conclusa entro le 21” (le 16 in Italia), senza specificare però se si trattasse della missione complessiva o solo della seconda tranche delle operazioni di recupero, in vista di un rinvio per motivi logistici come quello di ieri

Intanto stanno bene i quattro ragazzi thailandesi che sono riusciti a uscire ieri dalla grotta Tham Luang. Lo ha dichiarato il ministro dell’Interno, Anupong Paochinda.

Il livello dell’acqua è cresciuto da ieri, ma questo non pregiudica le operazioni di soccorso. Lo ha dichiarato in conferenza stampa il governatore Narongsak Osatanakorn, responsabile dei soccorsi. I primi ragazzi a uscire oggi dalla grotta Tham Luang saranno “i più pronti”. “Speriamo di avere buone notizie tra poche ore” ha detto Narongsak Osatanakorn.

 

Le ambulanze con i primi due ragazzi usciti in superficie hanno lasciato il campo base all’entrata della grotta Tham Luang per dirigersi verso gli elicotteri in stand by in un prato lì vicino. I ragazzi sono stati trasferiti in un ospedale di Chiang Rai, a circa 60 chilometri. VIDEO

 

LO SPECIALE – Corsa contro il tempo per salvare i ragazzi

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A Timoteo e a Tito

Lettere a Timoteo Lettera a Tito

Anche per Giuseppe De Virgilio, cinquantasettenne professore associato di esegesi del NT e di teologia biblica presso la Pontificia Università della Santa Croce in Roma – nonché dottore in teologia morale (2010) – le Lettere Pastorali (LP) sono opere pseudoepigrafiche della fine del I sec. d.C., espressione del periodo di passaggio fra la seconda e la terza generazione di cristiani.

Frutto della tradizione paolina, le lettere indirizzate a due figure di “pastori” carissimi a Paolo – Timoteo nominato responsabile della Chiesa di Efeso e Tito di quella di Creta (con sede a Gortina) – intendono recuperare e attualizzare la figura e l’insegnamento di Paolo nel contesto culturale e religioso mutato di fine secolo, in pieno ambiente greco-romano.

Il movimento “cristiano” e la Chiesa non si stanno “imborghesendo” – come qualcuno ha sostenuto (tacciandolo come bürgerliches Christentum) – ma è innegabile che il superamento del trauma della mancata parusia imminente porta alla sottolineatura dell’impegno etico del cristiano e alla ricerca di presentare la comunità cristiana ben inserita nelle strutture politico-civili della società greco-romana, presentandola tramite il modello della “casa di Dio” e della “famiglia” e la sottolineatura della necessità del buon andamento delle comunità sotto la guida di episcopi, presbiteri e diaconi.

La preoccupazione ecclesiale è prioritaria nelle LP, tramite l’elencazione delle qualità richieste ai responsabili – equivalenti a quelle dei funzionari civili della cosa pubblica –, la lista dei doveri reciproci fra i vari membri della comunità equivalenti a quelli vigenti nella famiglia (“codici domestici” o Haustafeln) e la raccomandazione a combattere la propaganda distruttiva degli eretici e dei “falsi dottori” di impostazione pre-gnostica.

Non mancano spezzoni innici di origine liturgica, detti e proverbi, liste di virtù (fede, speranza, amore, onestà, probità, saggezza, “pietà= religiosità/eusebia, equilibrio, moderazione), inviti alla preghiera e ad una vita conforme alla vocazione ricevuta, criteri di discernimento e di regolamentazione del comportamento da tenere verso le “vedove”.

In modo corrispondente si elencano liste di vizi da evitare accuratamente. Il cristiano deve “lottare” e agire in modo operoso nel mondo in cui vive, testimoniando l’esperienza della conoscenza della verità, cioè il patrimonio spirituale del godimento dell’amore gratuito di Dio.

L’annuncio cristologico e teologico di Paolo viene visto come “sana dottrina”, un “deposito/parathēkē” da custodire con somma attenzione e da trasmettere in modo integrale e con coerenza di vita.

Il punto di riferimento della comunità resta fondamentalmente Cristo, ma in primo piano rimane la figura dell’apostolo Paolo (“esclusivismo paolino”), del quale si elabora un quadro a volte ideale (Paulusbild) di peccatore – Paolo non ha mai espresso una tale coscienza nelle lettere autoriali! –, persecutore perdonato e poi reso araldo/kēryx, apostolo/apostolos e maestro/didaskalos.

La figura del Cristo, di cui si sottolinea la “manifestazione/epiphaneia” incarnatoria e quella parusiaca, assume le nuove titolature di “Salvatore/sōtēr”, oltre a quella di “Signore”.

Paolo viene invece presentato soprattutto come servo di Dio e apostolo di Gesù Cristo, messaggero, apostolo e maestro, un modello esemplare di cui imitare l’esempio e le parole udite. Egli è un modello ministeriale di cui Timoteo e Tito, nella loro imitazione, assumono valore paradigmatici, diventando “trasparenti” e modello dei responsabili delle comunità (cf. Fabris, citato a p. 28).

L’eredità spirituale di Paolo è presentata nel suo essere uomo del “servizio”, di cui Timòteo e Tito devono assimilare il “cuore” pastorale. Egli è l’uomo della Parola, incentrato nella predicazione, nell’annuncio del vangelo e nell’insegnamento. Paolo è visto come un atleta e un soldato che “combatte” nell’impegno radicale, esigente ed esclusivo del ministero che coinvolge l’intera sua esistenza.

Alcuni realia di Paolo conservati nella tradizione concorrono a presentare 2Tm come un drammatico lascito spirituale testamentario pieno del pathos dell’Apostolo che si è speso tutto per il vangelo e per la crescita della fede delle sue comunità.

Nella presentazione, De Virgilio ricorda lo scenario che si evince dalle LP e che costituisce la struttura della cronologia classica che prevede due prigionie romane, il viaggio in Spagna e il ritorno in Oriente. Va ricordato che la maggioranza degli studiosi non si serve della LP per ricostruire la scansione cronologica della “corsa” apostolica di Paolo.

Il commento è ricco di suggestioni, aderente al testo, senza note a piè di pagina. I termini greci in esame sono in traslitterazione. La traduzione seguita è quella ufficiale della CEI 2008, anche se non detto. Un volume molto utile per accostarsi ad una parte dell’epistolario paolino che, non essendo autoriale, tende a essere un po’ trascurato nella considerazione dei lettori e dei cristiani in genere.

 

Giuseppe De Virgilio, Lettere a Timoteo Lettera a Tito (Nuovo Testamento – Commento esegetico e spirituale s.n.), Città Nuova, Roma 2017, pp. 192, € 18,00.

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