La frutta trendy per l’estate

Albicocche, nettarine e uva senza semi la frutta trendy per l'estate © ANSA

E’ l’albicocca il frutto trendy di quest’anno, complici l’ottima qualità della produzione 2018 e la praticità di consumo. Seguono le nettarine, che superano le pesche tradizionali con il pelo, e l’uva senza semi, che sta facendo letteralmente impazzire i millenials. Con il primo caldo arriva il borsino della frutta dell’estate stilato dal presidente di Macfrut, manifestazione internazionale dedicata all’ortofrutta, Renzo Piraccini, in base ai primissimi dati di mercato.

Secondo i dati del Cso Italy, il Centro servizi ortofrutticolo, dopo le eccedenze dello scorso anno, la produzione di albicocche in Italia è data in flessione di oltre il 30%, tornando ad una situazione di normalità. Vero exploit anche per l’uva senza semi, caratterizzata da un grado zuccherino molto più alto rispetto a tante altre varietà. Quanto al segreto per mangiare frutta buona, Piraccini non ha dubbi: bisogna sceglierla matura e possibilmente locale, a volte rinunciando all’occhio.

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Saldi, quando iniziano e dove: il calendario

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Al via dal 1 luglio i saldi estivi in Sicilia. Il 2 sarà la volta della Basilicata mentre in tutte le altre regioni partiranno sabato 7 luglio. Secondo le stime dell’Ufficio Studi di Confcommercio, ogni famiglia spenderà in media per l’acquisto di articoli di abbigliamento e calzature in saldo poco meno di 230 euro per un valore complessivo intorno ai 3,5 miliardi di euro.

“I saldi, tenendo conto anche di previsioni di vendita pressoché in linea con quelle dell’anno scorso, continuano ad essere appetibili per i consumatori nonostante un contesto di concorrenza globale, o meglio di ‘dittatura digitale’, capace di condizionare tutto, dalla filiera produttiva al modo delle persone di consumare e relazionarsi”, dice il presidente di Federazione Moda Italia e vice presidente di Confcommercio, Renato Borghi.

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MONDIALI, L’ITALIA NON GIOCA? ALLORA TIFIAMO L’OUTSIDER GIAPPONE

Tifosi giapponesi seguono al ristorante la partita Fifa Russia 2018 Giappone-Polonia © EPA

Mondiali senza Azzurri: per chi tifano gli italiani? Secondo una ricerca dell’agenzia Lewis, realizzata analizzando gli oltre 150.000 contenuti a tema “mondiali” condivisi su Instagram e Twitter in Italia nel tempo intercorso dal calcio d’inizio di Russia – Arabia Saudita, la prima partita della fase a gironi, al fischio finale dell’ultimo match della giornata di giovedì 28 giugno, è il Giappone la squadra più apprezzata.
Partiamo con una premessa: il supporto tricolore non sembra portare bene. Infatti, 4 delle 6 nazionali più apprezzate durante la fase a gironi sono già state eliminate da questo Campionato del Mondo, che si rivela sempre più tragico per gli appassionati di calcio italiani.
Secondo i dati raccolti, la squadra più amata (quella cioè che ha avuto una percentuale maggiore di mention positive) è il Giappone, con oltre il 61% di reazioni positive. Forse perché l’infinito campo da calcio di Holly e Benji è rimasto nel cuore di tante generazioni? Chissà, e chissà se i nipponici riusciranno ad aggiudicarsi la coppa.
Le altre squadre finora più amate sono state Senegal (58%), eliminato, e Colombia (46%), ancora in gara. Giù dal podio, Polonia (44%), Iran (40%) e Panama (40%): nessuna di quest’ultime tre ha raggiunto gli ottavi. Si tratta quindi per lo più di outsider, di certo non le “grandi” super favorite per questa coppa del Mondo: sembra aver vinto la simpatia e l’eterna voglia di credere alle favole.
Ma quali sono state, al contrario, le squadre meno apprezzate (e anche insultate)? Le compagini con la percentuale più elevata di mention negative sono state il Marocco (42%), la Svezia (31%), colpevole di aver eliminato la nostra nazionale nell’infausta serata del 13 novembre, e la vicina Svizzera (30%). Seguono la Germania (29%), nemica di sempre, la Corea del Sud (27%, brucia ancora la sconfitta del 2002?) e la Russia (25%).
Bene o male, l’importante è che se ne parli: vediamo quindi le squadre più chiacchierate delle tre giornate a prescindere dal sentiment. Domina la Selección: l’Argentina infatti totalizza il 10% delle conversazioni totali, seguita dalla Germania con il 8% e dal Portogallo di Cristiano Ronaldo con il 6%. Ci sono però anche nazionali che hanno lasciato freddi e indifferenti: non per niente la meno “chiacchierata” in assoluto è stata la glaciale Danimarca (0,36%) seguita dal Perù (0,39%), la Svizzera (0,92%), la Nigeria (0,98%), l’Australia (1,13%) e la Tunisia (1,27%).
Infine, i pronostici. Agli ottavi gli italiani continueranno probabilmente a tifare Giappone e, a seguire, Colombia. Tra le altre squadre finora supportate che si sono qualificate agli ottavi ci sono poi anche Belgio, Spagna, Brasile e Inghilterra. Ma la rete è volubile e chissà che il sentiment non cambi nel corso delle prossime partite!

Estate 2018 meno calda, pioggia spezzerà l’afa

ANSA) – ROMA, 29 GIU – Annunciata da una mini ondata di caldo nella prima domenica di luglio, l’estate 2018 promette di essere molto diversa da quella arida e afosa del 2017, seconda per il livello delle temperature soltanto a quella del 2003. “Non ci sarà l’afa dello scorso anno, anche se l’estate appena iniziata è ormai lontana dalle estati fresche degli anni ’70 e 80”, osserva il meteorologo Andrea Giuliacci, del centro Epson Meteo.

“Allo stato attuale delle conoscenze – ha aggiunto – non è possibile fare una proiezione affidabile sul carattere dell’intera stagione estiva, ma ci sono degli elementi per dare delle indicazioni di massima”. Uno di questi fattori è El Nino, il fenomeno meteorologico che riscalda le acque del Pacifico facendo risentire i suoi effetti sul clima globale. “Sappiamo – ha proseguito – che quando nel Pacifico c’è il El Nino la stagione estiva è più calda del normale. Quest’anno El Nino non c’è e possiamo dire che quasi sicuramente non sarà un’estate calda come quella dello scorso anno”.

L’estate 2017 era inoltre arrivata “dopo un lungo periodo di siccità e questo ha fatto sì – ha spiegato Giuliacci – che tutti i raggi solari venissero spesi per arroventare il terreno”. Quest’anno la situazione è molto diversa: “l’inverno e la primavera sono stati piovosi e di conseguenza il sole dell’estate fa evaporare l’umidità del terreno, senza arroventare l’atmosfera”. Questo significa, secondo l’esperto, che “nei prossimi mesi non raggiungeremo i picchi di caldo dell’anno passato”. Nonostante ciò l’estate 2018 sarà “piuttosto calda, più calda rispetto a quelle degli anni ’70 e ’80: Il caldo non mancherà – precisa il meteorologo – perché non dobbiamo dimenticare il fenomeno del riscaldamento globale che sta facendo aumentare ovunque la temperatura”.

Non sarà un’estate fresca, ma nemmeno terribilmente afosa. “Il caldo non mancherà”, prosegue il meteorologo, e “non mancheranno periodi soleggiati e temperature elevate”. Probabilmente “alla luce di quanto è accaduto nel recente passato potremmo dire che la fase più calda sarà quella compresa tra metà luglio e metà agosto, con brevi periodi più freschi e piovosi che spezzeranno quelli più caldi”. Non è da escludere, infine, che “durante le fasi piovose assisteremo a fenomeni violenti, come piccoli tornado e trombe d’aria, grandinate e nubifragi”.

 

Maturità: orali in arrivo, consigli per affrontarli

Maturita' © ANSA

Il traguardo finale della maturità 2018 è alle porte, perché per molti maturandi manca ormai pochissimo alla prova orale. Una manciata di giorni per ultimare il ripasso e prepararsi a concludere gli esami.

Ci sono, tuttavia, delle cose indispensabili che non bisogna dimenticare di fare il giorno prima della prova orale: ecco quali secondo Skuola.net.

* Gli ultimi ritocchi alla tesina

Chi espone bene il proprio progetto comincia col piede giusto. Quindi, è bene esercitarsi nel ripetere il discorso anche il giorno prima dell’orale. La tesina dovrebbe essere ormai già pronta, me se manca qualche immagine o se è necessario completare le slide del Power Point o l’impaginazione, è bene che si completi al meglio tutto il lavoro.

* Ripasso veloce

Impossibile studiare all’ultimo momento interi capitoli: il grosso è già stato fatto. Un piccolo ripasso delle materie più ostiche e degli argomenti correlati alla tesina può, tuttavia, essere utile. Purché sia sintetico: meglio scandire il tempo a disposizione durante la giornata per rinfrescare la memoria senza sovraccaricarla.

* Rivedere gli errori degli scritti

Tra le domande certe dei commissari di maturità, ci saranno quelle che riguarderanno le prove scritte. Riguardare le tracce ministeriali e i quesiti della terza prova è d’obbligo, riconoscendo gli errori e confrontando le risposte corrette. Prepararsi anche sul commento del tema di Italiano svolto, per approfondire eventuali brani dell’elaborato, poi, può essere la mossa vincente.

* Curare il proprio look

Non si lascia nulla al caso il giorno del colloquio orale, anche l’abbigliamento è importante. Presentarsi ordinati e curati è un ottimo biglietto da visita. Un look sobrio, non eccessivo, dai colori tenui.

* Puntare la sveglia

Arrivare in ritardo non è contemplato. Prima di addormentarsi, non c’è stanchezza che tenga: bisogna puntare la sveglia a un orario congruo, per essere sicuri di arrivare anche leggermente in anticipo.

* Chiudere i libri e riposarsi

Arrivati a un certa ora il cervello dice stop. Ecco perché, la sera prima dell’orale, è bene concedersi un po’ di svago, per distrarsi con quello che si preferisce: un po’ di musica, un bel film, fare una passeggiata o dello sport. Sarà una boccata d’aria prima della prova finale, perché poi, finalmente, sarà l’ora delle vacanze.

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Dai grest al centro di Reggio in circa 1.600

Mentre nelle aule di scuola gli studenti di quinta superiore sudano sul tema della Maturità, la mattina di mercoledì 20 giugno, in piazza del Duomo più centinaia di ragazzi e bambini che hanno già archiviato zaini e verifiche affrontano insieme un’altra prova, che richiede comunque abilità e concentrazione, specie nella “caccia fotografica” che si scatena per le vie del centro storico.
La terza edizione di “Oratorio in piazza”, promossa dalla Diocesi con il suo Servizio di Pastorale Giovanile e dal Centro Sportivo in collaborazione con il Comune di Reggio Emilia, raduna all’insegna della fede e del divertimento circa 1.600 persone: 1.200 sono gli iscritti, con età variabili dalla terza elementare alla terza media, 300 gli educatori e animatori che li accompagnano, il resto sono volontari prestati dalle parrocchie per un ordinato svolgimento delle operazioni, in particolare per presidiare i quindici punti gioco dislocati sulla mappa della giornata, fra il Parco Cervi e piazza Martiri del 7 Luglio.

I gruppi, sedici in totale, arrivano alla spicciolata sotto un sole benaugurante; i più distanti provengono da Boretto, Casina, Castelnovo Monti, Montecchio, Sant’Ilario d’Enza, Novellara, Rio Saliceto, Guastalla, Cavriago (Oratorio Gran Pino), San Giorgio in Sassuolo; per Reggio si presentano al gazebo dell’accoglienza quelli degli Oratori “Don Bosco” di Santa Croce e “San Giovanni Paolo II” di Ospizio, dell’unità pastorale San Pellegrino-Buon Pastore, di Regina Pacis, Roncina e Sant’Anselmo.
Un sottogruppo novellarese arriva da Novellara in bici, trainato dal parroco don Giordano, che non ha perso l’abitudine a fare pastorale pedalando.
Dal sagrato della Cattedrale il brio viene trasmesso anche ai più sonnolenti grazie a sette animatori danzanti dello staff, in maglietta gialla, e da due navigati speaker sotto un cappellino a eliche: Luca Padula, di San Maurizio, in trasferta a Castelnovo Monti per il tempo del campo giochi, e Samuele Adani, formatore del Csi con ampio curriculum di oratorio in città.

 La Libertà del 27 giugno