13 Maggio Beata Vergine Maria di Fatima. Lo sguardo innocente di tre bimbi per cogliere la presenza e la voce di Dio

Cerchiamo i segni di Dio, siamo mendicanti d’infinito per dare un senso alla storia e spesso non sappiamo da che parte guardare. Ma basta una preghiera semplice, uno sguardo innocente e la capacità di affidarsi per cogliere la vita divina che abita la storia e cambia le vite. Quella preghiera semplice, il Rosario, è la vera “protagonista” della storia delle apparizioni della Beata Vergine Maria di Fatima, che avvennero in un momento in cui il mondo stava perdendo la via a causa del dolore profondo della Guerra mondiale in corso. A questo si aggiungeva la preoccupazione della deriva di una “fede nell’ateismo” che stava prendendo il sopravvento in Russia. In questo contesto dalla Cova d’Iria, piccolo anfiteatro naturale altopiani portoghesi dell’Estremadura, nel 1917 un potente messaggio profetico fu diffuso in tutto il mondo, grazie a tre piccoli pastori. Erano tre cuginetti, Lucia Dos Santos, di 10 anni, Francesco, di 9 anni, e Giacinta Marto, di 7 anni, e incontrarono la Vergine per sei volte dal 13 maggio al 13 ottobre. A loro la Madonna affidò tre “segreti”, o meglio tre parti di un segreto, una visione sulla storia dell’umanità, sul senso ultimo dello scorrere degli eventi. Non mancavano i riferimenti ai drammatici eventi di quegli anni e poi ad accadimenti futuri. In quei segreti, come spiegò nel 2000 l’allora cardinale Joseph Ratzinger, c’è «l’esortazione alla preghiera come via per la salvezza delle anime e nello stesso senso il richiamo alla penitenza e alla conversione». Altri santi. Santa Gemma, vergine (1375-1439); sant’Andrea Uberto Fournet, sacerdote (1752-1834). Letture. Romano. At 16,1-10; Sal 99; Gv 15,18-21. Ambrosiano. At 18,1-18a; Sal 46 (47); 1Cor 15,35-44a; Gv 13,12a.16-20. Bizantino. At 15,35-41; Gv 10,27-38.

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