Africa Il boomerang africano. La povertà indotta dall’Occidente fa aumentare le nascite

L’Osservatore Romano 

(Giulio Albanese) La questione demografica africana è un fenomeno che andrebbe vagliato con grande scrupolo e attenzione. Infatti, secondo il World Population Prospects, della Population Division del Department of Economic and Social Affairs delle Nazioni Unite, la  popolazione del continente africano dovrebbe crescere, entro il 2100, di ben quattro volte.  In questo contesto, l’area continentale  con l’incremento maggiore potrebbe essere l’Africa occidentale (+436 per cento).

Cura della Terra mandato divino. A Buenos Aires seminari interreligiosi sulla salvaguardia del creato

L’Osservatore Romano

(Marcelo Figueroa) Nell’ambito dell’anno sinodale sull’Amazzonia, l’Instituto para el diálogo global y la cultura del encuentro (Idgce), che lavora in unione strategica con la Red eclesial panamazónica (Repam), sta tenendo nella sua sede di Buenos Aires un ciclo di seminari su «Pensare il futuro». In questa prima parte il tema in esame è «Dialoghiamo sulla spiritualità e le cosmovisioni in un mondo colpito dal cambiamento climatico». Nei seminari, diretti dai responsabili dell’Idgce, Luis Liberman e Gabriela Sacco, chi scrive funge da coordinatore e moderatore. In uno di essi sono intervenuti come relatori la rabbina Silvina Chemen, l’islamologa Nancy Falcón e il biblista cattolico José Luis D’Amico. Tutti e tre hanno iniziato il loro intervento facendo riferimento alle proprie fonti letterarie sacre.

Bolivia La missione di quattro suore nell’“inferno verde” accanto a poveri e indigeni

Vatican Insider

(Luca Zanardi) Da 30 anni nel Chaco boliviano, suor Maria Bettinsoli racconta il servizio suo e delle sue consorelle in mezzo agli ultimi in un Paese che cresce, ma non riesce ancora a garantire condizioni migliori per tutti.  In una società sempre più individualista, basterebbe, forse, lasciarsi sorprendere dalle scelte radicali di chi, affidandosi al Vangelo, ha speso e spende tutta la sua esistenza al servizio degli altri nel nome dell’amore. A Villa Montes, nel Chaco boliviano, ci sono quattro suore che vivono nella periferia a stretto contatto con gli indigeni. Siamo nella zona del Paese più calda chiamata anche «inferno verde».

Rapporto Onu sulla fame nel mondo. Santa Sede: fare di più e crescere in solidarietà


Vatican News

(Barbara Castelli) Nel 2018 oltre 820 milioni di persone non hanno avuto cibo a sufficienza: lo rivela l’ultimo rapporto Onu sullo stato della sicurezza alimentare e della nutrizione nel mondo. Con noi mons. Fernando Chica Arellano, Osservatore permanete presso le organizzazioni e gli organismi delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura. “L’umanità non ha fatto sufficientemente il suo dovere per i fratelli più poveri”. Con queste parole mons. Fernando Chica Arellano, Osservatore permanete presso l’organizzazione Onu per l’alimentazione e l’agricoltura (Fao), presso il Fondo internazionale per lo sviluppo agricolo (Ifad) (

Ecuador La battaglia di El Carmelo per fermare la miniera in Amazzonia


Avvenire 

(Lucia Capuzzi) Da un anno, una multinazionale ha messo gli occhi sulla zona, ricca di rame. Ma gli abitanti vogliono salvare il fiume, facendo dichiarare l’area una riserva idrica  — Le sedie di plastica rossa si riempiono alla spicciolata. Prima arrivano i più anziani. Gli uomini con il codino e le camicie bianche. Le donne con le gonne lunghe e strette e le bluse di seta ampie.

L’Asia resta il continente ‘nemico’ della libertà religiosa


AsiaNews

Il rapporto del Pew Research Center afferma che “nel decennio 2007-2017, le restrizioni governative sulla religione – leggi, politiche e azioni di funzionari statali che limitano le credenze e le pratiche religiose – sono aumentate notevolmente nel mondo”. A guidare la classifica dei Paesi che impongono restrizioni alla libertà religiosa sono il Medio Oriente e il Nord Africa.

Arcivescovo di Bassora: la visita del Papa, occasione di rinascita per i cristiani e l’Iraq

AsiaNews

(Alnaufali Habib Jajou) Il Paese è ancora “a pezzi” a causa di una corruzione diffusa. Insufficienti gli interventi del governo per assicurare diritti alle minoranze e risollevare la nazione. Maggiore impegno per contrastare odio e terrorismo. La presenza di Francesco occasione di rinascita, ma serve maggiore impegno in tema di diritti, istruzione, sviluppo e cittadinanza. La visita di Papa Francesco in Iraq, prevista per il prossimo anno, rappresenta una vetrina per il governo di Baghdad per mostrarsi vicino ai cristiani e attivo nella difesa delle libertà e dei diritti di tutta la popolazione. Perché sinora, i vertici del Paese poco o nulla hanno fatto per alleviare “le sofferenze” della comunità locale 

Brasile A colloquio con la nipote di Dulce Lopes Pontes, la suora brasiliana che sarà canonizzata il 13 ottobre. Da un umile pollaio è nato un “impero di Amore”

L’Osservatore Romano

(Francesco M. Valiante)Sarà la prima donna nata in Brasile a essere canonizzata. Ma la sua fama ha preceduto di gran lunga il riconoscimento ufficiale della Chiesa, se si pensa che persino il grande scrittore Jorge Amado, legato a lei da una particolare venerazione, già in vita la chiamava “santa Dulce da Bahia”. Per tutti è stata la “madre dei poveri” del paese. E in effetti, anche nelle sue fattezze minute e scarne suor Dulce Lopes Pontes, al secolo Maria Rita — la Missionaria dell’Immacolata Concezione della Madre di Dio che Papa Francesco proclamerà santa il 13 ottobre prossimo — richiamava la figura di Teresa di Calcutta, alla quale l’accomunava la totale dedizione ai bisognosi e ai sofferenti.