Aversa. Aggrediti volontari Caritas che aiutavano i clochard

Un clochard (Ansa)

Un clochard (Ansa)

Aggrediti nella notte di sabato tre volontari della Caritas diocesana di Aversa (Caserta) che stavano assistendo i senza fissa dimora che cercano riparo nella zona della stazione. Un vero e proprio blitz commesso da dieci ragazzi minorenni italiani. Obiettivo erano proprio i “barboni”, un grave atto di intolleranza, non il primo.

«I volontari – ci spiega il direttore della Caritas, don Carmine Schiavone che ha presentato denuncia ai Carabinieri – stavano facendo il consueto “giro notturno”, attività tesa a fornire sostegno morale e beni di conforto ai senza fissa dimora che abitano le nostre piazze. Il gruppo dei dieci minorenni ha scambiato una delle volontarie per una senza dimora che noi abbiamo tolto dalla strada e sta in accoglienza, e si sono avventati contro di lei insultandola e poi aggredendola fisicamente con schiaffi. I volontari hanno cercato di scappare, ma li hanno inseguiti urlando che non dovevano aiutare i “barboni”, chiamandoli in tutti i peggiori modi». E proprio i clochard sono l’obiettivo di queste violenze. «Alla stazione sono solo italiani – precisa don Carmine – e quindi in questo caso non siamo di fronte a un caso di razzismo verso gli immigrati ma di intolleranza nei confronti dei più poveri, il gusto di picchiare i clochard».

Era già successo cinque anni fa e allora il sacerdote chiamò subito la Polizia e fece arrestare gli aggressori, sempre tutti ragazzi. «Un comportamento che risente del clima di intolleranza – denuncia don Carmine -. È un brutto segno, soprattutto per la nostra terra solitamente aperta e solidale. E poi così tanti, una vera gang».

E scattano i provvedimenti delle forze dell’ordine. Così i Carabinieri hanno invitato la Caritas ad avvertirli sia quando fanno attività sul fronte della prostituzione sia quando assistono i clochard, per mandare una pattuglia. «Ma vi rendete conto, andare ad aiutare con la scorta! – si sfoga don Carmine – È proprio assurdo. Ma siamo arrivati a questo livello…». Ma l’attività dei volontari sulla strada certo non si ferma.

ATTENTATO A STRASBURGO, TRE MORTI E 12 FERITI AL MERCATINO

ansa

CACCIA ALL’ATTENTATORE, LA FRANCIA INNALZA LIVELLO DI ALLERTA Tre morti e dodici feriti, alcuni in condizioni gravissime: è il bilancio dell’attentato al mercatino di Natale di Strasburgo, messo a segno da un 29enne radicalizzato: probabilmente ferito, è finora sfuggito alla cattura. In 350 sono sulle sue tracce, ha reso noto il ministro degli interni francese, Christophe Castaner, che ha innalzato il livello di allerta in tutto il Paese e intensificato i controlli alle frontiere. Ferito, in maniera non grave, anche un italiano.

III Domenica Avvento (Anno C) Foglietto, Letture e Salmo

 III DOMENICA Avvento (ANNO C)

Grado della Celebrazione: DOMENICA
Colore liturgico: Viola o Rosaceo

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L’annuncio profetico di Giovanni Battista trova un’eco in quelli che lo ascoltano. Vanno da lui per domandargli: “Cosa dobbiamo fare?”. Giovanni si rifà alla tradizione dei profeti e risponde che la condizione necessaria è il compimento del comandamento dell’amore del proprio prossimo, espressione reale dell’amore di Dio. Giovanni non esige la durezza della vita che egli conduce, non disapprova neanche le attività proprie ai laici che vanno verso di lui. Tuttavia, egli sa indicare a ognuno quello che deve convertire in se stesso, e come realizzare i propri doveri verso il prossimo, e nello stesso tempo indicare loro chiaramente dove risiedono l’ingiustizia e l’errore che devono essere superati.
Quando gli si domanda se egli è il Messia, Giovanni Battista risponde di no, e non accetta alcun legame alla sua persona, nessuna adesione personale qualunque essa sia. Con umiltà proclama che il Messia si trova sulla terra, che lui solo possiede il battesimo vero. Questo non si farà con l’acqua, ma con lo Spirito Santo e il fuoco, per tutti coloro che vorranno vivere la conversione completa. Solo il Messia potrà riunire il frumento e bruciare la paglia in un rogo, dettare il giudizio della misericordia. Giovanni non è neanche degno di slegare i suoi sandali; a lui, Giovanni, è stato solo chiesto di preparare il cammino del Signore.

Cordoglio del Vescovo dopo la tragedia di via Turri

Esprimo il mio profondo dolore per il tragico rogo avvenuto questa notte in via Turri a Reggio Emilia.  Sono vicino nella preghiera alle vittime, che lasciano due figli orfani, ai loro famigliari, alle due bimbe che lottano per la vita in queste ore e ai loro genitori, ai feriti e alle decine di persone sfollate.

Proprio alcuni mesi fa ho incontrato i residenti di questa zona in occasione della visita pastorale e ho potuto riscontrare in prima persona le enormi difficoltà che vive il quartiere.

La situazione è critica, di non facile soluzione. Mi appello a tutti: residenti, proprietari degli immobili, forze dell’ordine e istituzioni affinché si prenda coscienza che abbiamo tutti una grande responsabilità nei confronti di queste persone.

Come vescovo confermo l’impegno di tutta la Chiesa Reggiana a sostenere, per quanto possibile, i più deboli e bisognosi. È davvero indispensabile che, di fronte a simili tragedie, ci sia una risposta corale che impegni tutta la comunità.

 

+ Massimo Camisasca

Vescovo di Reggio Emilia-Guastalla

in laliberta.info

Cattedrale, l’Elevazione spirituale dedicata al vescovo Massimo

Domenica 9 dicembre si è tenuta in Cattedrale a Reggio Emilia l’Elevazione spirituale, proposta dalla Cappella Musicale della Cattedrale e da alcuni insegnanti dell’Istituto diocesano di Musica e Liturgia, in occasione del 6° anniversario di ordinazione episcopale di monsignor Massimo Camisasca.

laliberta.info