Donne e ricerca: concorso nelle scuole secondarie per abbattere stereotipi e pregiudizi

L’Istituto nazionale di fisica nucleare e il Consiglio nazionale delle ricerche bandiscono un concorso per la realizzazione di un elaborato sul tema “Donne e ricerca in fisica: stereotipi e pregiudizi”. Gli elaborati vincitori saranno presentati a Roma a maggio 2018 in occasione di una giornata dedicata alla scienza e al ruolo delle donne nella scienza, legata al Progetto europeo “Genera – Gender Equality Network in the European Research Area”. Il progetto Genera, sostenuto dalla Commissione Ue, mira a trovare strumenti per aumentare la presenza di donne nella ricerca, in particolare nell’ambito della fisica e di tutte le sue branche (geofisica, astronomia e astrofisica, fisica dello spazio, fisica della materia, fisica delle particelle, fisica chimica, biofisica, fisica matematica, fisica medica, ecc.). Ancora oggi le donne non sempre sono considerate adatte alla ricerca e in particolare allo studio delle discipline Stem (scienze, tecnologia, ingegneria, matematica) comunemente pensate come discipline di appannaggio maschile. È necessario “scardinare gli stereotipi di genere iniziando dall’ambito scolastico”. Il concorso richiede ai e alle partecipanti di elaborare un progetto con l’obiettivo di “approfondire la personalità delle donne ricercatrici e aspetti della loro vita, personale e professionale, mettendo in evidenza l’importanza del loro contributo al progresso scientifico” ed “evidenziare come stereotipi e pregiudizi influenzano le scelte universitarie di ragazzi e ragazze”. Possono partecipare al concorso studenti e studentesse degli Istituti secondari di II grado (classi III, IV e V), singoli o in gruppi, coordinati da un loro insegnante. L’adesione al concorso dovrà essere presentata entro il 15 febbraio compilando il form online al link:http://agenda.infn.it/event/GENERA_concorso_scuole.Successivamente, il progetto sotto forma di video (durata massima 5 minuti) dovrà essere spedito via e – mail all’indirizzodonnericerca@lngs.infn.it entro il 4 aprile 2018.

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CONVEGNO AIMC Maestri cattolici: card. Bassetti, “costruire corresponsabilità diffusa e dialogo autentico”

“Il secondo aspetto che mi preme sottolineare in questa sede è legato direttamente al magistero di Papa Francesco: ovvero la necessità di una corresponsabilità diffusa e della costruzione di un dialogo autentico tra tutti i membri dell’associazione”. Lo ha affermato oggi pomeriggio il card. Gualtiero Bassetti, arcivescovo di Perugia-Città della Pieve e presidente della Cei, intervenendo a Roma al XXI Congresso nazionale Associazione italiana maestri cattolici (Aimc). “La corresponsabilità e il dialogo, che si oppongono ad ogni forma di verticismo, sono il prodotto autentico della Chiesa sinodale che oggi si sta esprimendo a tutti i livelli e che ha visto nel Sinodo della famiglia e nel prossimo Sinodo dei giovani degli esempi da seguire per la Chiesa universale e tutte le associazioni ad essa ispirate”. La sinodalità, ha evidenziato, è “l’esatto contrario del clericalismo e prende forma nello sperimentare, concretamente, che la Chiesa è un corpo vivo, il corpo mistico di Cristo, e non un insieme di strutture burocratiche”. Ogni associazione è dunque chiamata ad “essere un corpo vivo, che sperimenta una comunione autentica e una corresponsabilità diffusa”. Per essere “veramente un’associazione che sperimenta la sinodalità – e per essere autenticamente un corpo vivo – è necessario che ognuno dei membri sia realmente in contatto con l’altro, cioè che venga costruita un fitto e autentico intreccio di relazioni umane. Per costruire questa rete di relazioni è necessario parlare. Ma parlare in verità. Anzi, come ripete spesso il Papa, parlare con parresia, ‘a voce alta e in ogni tempo e luogo’. Non bisogna fingere con ossequi formali. Non è auspicabile l’utilizzo di parole ipocrite. Occorre parlare con carità”. Dunque, “per costruire una corresponsabilità diffusa in un corpo vivo è fondamentale che ogni persona, al di là della carica che ricopre, sia capace di dialogare. Il dialogo autentico è la chiave di tutto ed ha un valore inestimabile. Senza il dialogo c’è solo la discomunione e la divisione. Ma il dialogo è più fruttuoso di ogni litigio, perché il fine ultimo del dialogo è l’unità”.

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CONVEGNO NAZIONALE Vocazioni: card. Bassetti, “i giovani sono le nostre periferie esistenziali”

“Nei giovani va accesa la scintilla del desiderio di donarsi e non di chiudersi in se stessi. Di farsi carico di salvare gli altri. Purtroppo più vado avanti, più mi rendo conto che sono i giovani le nostre periferie esistenziali”. Così il card. Gualtiero Bassetti, arcivescovo di Perugia-Città della Pieve e presidente della Cei, durante i vespri a conclusione della prima giornata del convegno nazionale vocazionale, in programma fino al 5 gennaio a Roma. Il cardinale ha offerto un’omelia dopo un brano del Vangelo secondo Giovanni sul Battesimo di Gesù. “Mi hanno colpito – ha detto – le parole del Santo Padre al convegno vocazionale organizzato per i religiosi: ‘Ci sono molti giovani che pur appartenendo alla cultura dei selfie cercano un senso pieno alla loro vita, anche se non sempre lo cercano là dove lo possono trovare. La vocazione deve essere una proposta differenziata che risponde alle domande di ciascuno’”. “Sembra che il Papa parli con slogan – ha commentato – ma in realtà parla a fondo. Il Papa è affezionato alla parola accompagnare, camminare con l’altro. Ci chiede di risvegliare il desiderio dei giovani e farli sentire amati. Mi sembrano proposte forti e innovative su cui c’è veramente tanto da riflettere”. “Tutta la nostra pastorale – ha sottolineato – dovrebbe essere vocazionale, già lo dicevamo nel 1969. Allora era innovativo. Ma oggi abbiamo approfondito meglio questa espressione perché o la pastorale è vocazionale o non è vera pastorale cristiana. La vocazione educativa non può che esprimersi in un atteggiamento di prossimità. Sin da quando sono giovanissimi va fatto capire che si è pronti a dare tutto per loro. Le periferie e in questo caso i giovani vanno viste come frontiere. Ce lo chiede la conversione invocata dal Papa”. Concludendo, il presidente della Cei ha affermato: “I ragazzi sono le frecce nell’arco di Dio. Tutto quello che facciamo deve essere teso come l’arco e la freccia verso Dio”.

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Coppa Italia: 2-0 al Torino, Juventus in semifinale

A segno Douglas Costa e Mandzukic, per i bianconeri ora c’è l’Atalanta.

La Juventus è la quarta ed ultima semifinalista di Coppa Italia. Ha battuto 2-0 il Torino nel derby giocato all’Allianz Stadium. Un gol per tempo: al 15′ Douglas Costa, al 67′ Mandzukic. La rete del croato è stata convalidata dall’arbitro Doveri dopo aver consultato la Var: il Torino ha contestato la decisione del direttore di gara sostenendo che l’azione fosse viziata da un fallo a centrocampo di Khedira su Acquah. Il tecnico granata Sinisa Mihajlovic ha vivacemente protestato con Doveri ed è stato espulso. I bianconeri ora affronteranno l’Atalanta, che ieri ha eliminato il Napoli. L’altra semifinale è Milan-Lazio. Le partite di andata si disputeranno il 31 gennaio, quelle di ritorno il 28 febbraio

Lombardo, “Acquah travolto, a cosa serve la Var?” – Mihajlovic, espulso per le proteste per il presunto fallo su Acquah non fischiato ha mandato il suo vice Attilio Lombardo nella conferenza stampa dopo il derby, “Il mister – spiega Lombardo – dopo l’espulsione era abbastanza frustrato per raccontare l’episodio, quindi ha demandato a me per tenere questa conferenza. Molto meglio che commenti io, ma anch’io dico che Acquah è stato investito da Khedira. Allora a cosa serve la Var? La Var dà e toglie ma se uno viene richiamato per vedere la tv, non mi spiego come l’arbitro possa vedere diverso da come abbiamo visto noi. Acquah ha toccato la palla e poi è stato travolto da Khedira. Accettiamo con rammarico la decisione dell’arbitro, ma quell’episodio ha chiuso una partita che probabilmente ci saremmo giocati fino alla fine”. Per il vice di Mihajlovic il Torino “è stato troppo timido ma .- aggiunge – abbiamo comunque avuto due palle gol nel primo tempo con Niang e Berenguer. Siamo stati poco rapidi nelle ripartenze e Baselli in contropiede non ha avuto la forza per passare la palla a un compagno. Ci ha punito la timidezza”.

I gol

  •  Juventus-Torino 2-0: al 21′ st Mandzukic scatta sul filo del fuorigioco, riceve palla da Dybala, e in area supera Milinkovic-Savic
  • Juventus-Torino 1-0: 15′ pt, Douglas Costa interviene su una palla vagante al limite, e di sinistro spedisce la sfera all’incrocio

Bianconeri con Szczesny, Sturaro, Rugani, Chiellini, Asamoah, Marchisio, Pjanic, Matuidi, Douglas Costa, Mandzukic, Dybala. Granata rispondono con Milinkovic-Savic, De Silvestri, N’Koulou, Burdisso, Molinaro, Acquah, Rincon, Baselli, Iago Falque, Niang, Berenguer

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I santi del 04 Gennaio 2018

Sant’ ANGELA DA FOLIGNO   Terziaria francescana
Foligno, 1248 – 4 gennaio 1309
Dopo essersi recata ad Assisi ed aver avuto esperienze mistiche avviò un’intensa attività apostolica per aiutare il prossimo e soprattutto i suoi concittadini affetti da lebbra. Una volta morti marito e figli diede tutti i suoi averi ai poveri ed entrò nel Terz’Ordine Francescano: da quel momento visse in modo cristocentrico, ovvero tram…
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Sant’ ELISABETTA ANNA BAYLEY SETON   Vedova
New York, 28 agosto 1774 – 4 gennaio 1821
Originaria di New York, figlia di un medico, Elisabetta Anna Bayley Seton, è nota per aver fondato le «Suore delle carità di san Giuseppe», Congregazione religiosa molto diffusa negli Stati Uniti. Nata il 28 agosto 1774, era di confessione episcopaliana ma dopo la morte del marito da cui aveva avuto 5 figli si convertì al cat…
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San MANUEL GONZALEZ GARCIA   Vescovo e fondatore
Siviglia, Spagna, 25 febbraio 1877 – Madrid, Spagna, 4 gennaio 1940
Manuel González García, nato a Siviglia da umili genitori, per mantenersi agli studi in seminario dovette lavorare come domestico; il 21 settembre 1901 fu ordinato sacerdote. L’anno dopo, davanti a un altare disordinato e sporco in una chiesa a Palomares del Río, provò compassione per Gesù presente nell’Eucarist…
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Santi ERMETE E CAIO   Martiri
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Sant’ ABRUNCOLO   Vescovo
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San RIGOBERTO DI REIMS   Vescovo
† Gernicourt (Reims), 740 ca.
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San LIBENZIO DI BREMA   Vescovo
† Brema, Germania, 4 gennaio 1013
Originario della Svevia, quando papa Benedetto V fu deposto ed esiliato ad Amburgo, Libenzio, suo sostenitore, lo seguì nell’esilio. Alla morte del papa l’arcivescovo Adaldago gli affidò la cura dei poveri e degli ammalati di Brema, lo nominò suo camerlengo e lo raccomandò come suo successore. Divenne, infatti, arcivescovo di Brema nel 988, con la conferma e…
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San GREGORIO DI LANGRES   Vescovo
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Santa DAFROSA DI ROMA   Sposa e martire
Roma, IV secolo
Santa Dafrosa, martire romana al tempo di Giuliano l’Apostata, fu moglie di San Flaviano e madre delle sante Bibiana e Demetria. Solo in passato fu annoverata nel martirologio romano e le sue reliquie riposano con quelle delle figlie….
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Santo STEFANO DI BOURG-EN-BRESSE   Certosino
† 4 gennaio 1187
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San FERREOLO DI UZèS   Vescovo
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San TEOCTISTO DI CACCAMO   Abate basiliano
IX secolo
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San RIGOMERO   Vescovo
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Santa FARAILDE DI GAND   Vedova
† 745 circa
Nata nella città di Gand in Belgio, soffrì pazientemente i maltrattamenti del suo sposo e rimasta vedova, condusse una vita di intensa pietà e penitenza.
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San RUGGERO D’ÉLAN   Abate
† 4 gennaio (?) 1160
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Beata CRISTIANA DA SANTA CROCE (ORINGA MENABUOI)   Vergine
Santa Croce sull’Arno, Pisa, 1240 – Firenze, 4 gennaio 1310
Battezzata con il nome di Oringa nacque a Santa Croce sull’Arno tra il 1237 e il 1240 in una famiglia di umili condizioni. Fin dall’infanzia cominciò a manifestare interesse verso la vita religiosa e la preghiera, che curava con particolare dedizione mentre era sola per badare alle pecore. Preferì dedicarsi al Signore e non volle sposarsi nonos…
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Beato TOMMASO PLUMTREE   Sacerdote e martire
† Durham, Inghilterra, 4 gennaio 1570
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Beata CHIARA DE UGARTE   Vergine mercedaria
Monaca nel monastero mercedario di Gesù e Maria ad Orozco (Spagna), la Beata Chiara de Ugarte era dotata del dono della contemplazione e dopo una vita trascorsa accumulando tanti meriti andò nella patria del paradiso. L’Ordine la festeggia il 4 gennaio….
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Beato LUIGI DE HALLES   Mercedario
† 1271
Per la predicazione del vangelo ed il riscatto dei cristiani in Francia, il Beato Luigi de Halles, patì molti tormenti per mano dei saraceni finendo anche nelle loro prigioni per la libertà degli schiavi. Onorando l’Ordine Mercedario fu accolto nella patria celeste nell’anno 1271.L’Ordine lo festeggia il 4 gennaio….
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