Nei borghi la cooperativa è comunità: «Un antidoto contro lo spopolamento»




Docu-video realizzato dalla arcidiocesi di Lima in occasione della morte di Gustavo Gutiérrez, teologo e religioso domenicano considerato “padre” della Teologia della Liberazione. Gutiérrez è morto martedì 22 ottobre, nel convento di San Domenico a Lima (Perù). Aveva 96 anni.

AGRIGENTO-ADISTA. Il Tribunale di Agrigento ha emesso un decreto con cui sospende il fermo amministrativo della nave “Mediterranea”, che era stato comminato dalla Prefettura della città siciliana il 12 novembre scorso. Si era trattato di un provvedimento particolarmente pesante: 60 giorni di detenzione amministrativa della nave e una sanzione pecuniaria di 10mila euro per comandante e armatore. La decisione del Tribunale di Agrigento dimostra l’illegittimità dell’applicazione del Decreto Legge Piantedosi e lo fa procedendo “inaudita altera parte” cioè con una misura d’urgenza, senza ritenere neppure necessaria una prima convocazione dell’Avvocatura dello Stato.
«La pesante vendetta del Governo contro la nave Mediterranea si era era abbattuta dopo il soccorso, tra il 2 e 3 novembre scorsi in tre diversi interventi in zona Sar sotto il controllo libico e a sud di Lampedusa, di 92 persone tra cui ben 31 minori non accompagnati – spiegano da Mediterranea Saving Humans -. L’accusa del Ministero dell’Interno era che Mediterranea si sarebbe rifiutata di proseguire il suo viaggio per quattro giorni verso il lontano porto di Livorno. In realtà lo sbarco di tutte le persone soccorse nello scalo siciliano di Porto Empedocle era avvenuta il 4 novembre per disposizione della Procura presso il Tribunale per i Minorenni di Palermo e della stessa Procura della Repubblica di Agrigento.
Ora la decisione del Tribunale di Agrigento dimostra l’esistenza di una precisa strategia del governo: il reiterato abuso, arbitrario e addirittura illegale, dei poteri sanzionatori previsti dal Decreto Legge Piantedosi ha l’obiettivo di ostacolare e impedire l’attività di soccorso civile nel Mediterraneo centrale. Nel nostro caso specifico l’abuso è ancora più pericoloso: violando qualsiasi regola vogliono arrivare alla definitiva confisca della nave. E insieme allo strangolamento economico, rappresentato dai costi eccezionali di ogni fermo, vogliono togliere di mezzo testimoni scomodi che denunciano quotidianamente le violazioni dei diritti delle persone migranti e la distruzione sistematica del diritto internazionale, marittimo e umanitario, in mare.
Ma ogni volta che i provvedimenti di Piantedosi vengono sottoposti alla verifica della loro legittimità davanti a un giudice terzo competente sono clamorosamente smentiti e cancellati. La solidarietà e la difesa dei diritti fondamentali, a partire da quello alla protezione e all’asilo oggi sotto attacco dagli Stati Uniti alla nostra Europa, possono fare la differenza. Per questo attendiamo con fiducia il giudizio di merito sulle illegittime detenzioni della nostra nave che saranno affrontate nelle imminenti udienze del 17 dicembre al Tribunale di Trapani e il 21 gennaio prossima a quello di Agrigento.
Il nostro obiettivo è che il Decreto Legge Piantedosi, così come tutte le norme che calpestano i diritti delle persone, sia abolito. E che ogni abuso di potere contro la vita degli esseri umani e la solidarietà che li soccorre, sia denunciato e sanzionato».
Presentato all’Ambasciata d’Italia presso la Santa Sede il volume del giornalista dei media vaticani Davide Dionisi, che negli anni ha raccolto riflessioni e testimonianze sull’universo carcerario, mettendone in luce anche le opportunità di rinascità e l’umanità che vi ha incontrato
Eugenio Murrali – Città del Vaticano
Con il suo lavoro e il suo libro Davide Dionisi si è posto l’obiettivo di contribuire a creare un ponte tra quel mondo del carcere che da giornalista ha saputo conoscere e raccontare e il mondo esterno, spesso distante e inconsapevole. La presentazione del volume Le loro prigioni. Percorsi di libertà dietro le sbarre (Gambini editore) ha dato vita a un incontro ricco di contenuti e di partecipazione in una settimana significativa in cui si tiene il Giubileo dei Detenuti.
Vatican News
Lettura del Giorno
Dal libro del Siràcide
Sir 48,1-4.9-11
In quei giorni, sorse Elìa profeta, come un fuoco;
la sua parola bruciava come fiaccola.
Egli fece venire su di loro la carestia
e con zelo li ridusse a pochi.
Per la parola del Signore chiuse il cielo
e così fece scendere per tre volte il fuoco.
Come ti rendesti glorioso, Elìa, con i tuoi prodigi!
E chi può vantarsi di esserti uguale?
Tu sei stato assunto in un turbine di fuoco,
su un carro di cavalli di fuoco;
tu sei stato designato a rimproverare i tempi futuri,
per placare l’ira prima che divampi,
per ricondurre il cuore del padre verso il figlio
e ristabilire le tribù di Giacobbe.
Beati coloro che ti hanno visto
e si sono addormentati nell’amore.
Vangelo del Giorno
Dal Vangelo secondo Matteo
Mt 17,10-13
Mentre scendevano dal monte, i discepoli domandarono a Gesù: «Perché dunque gli scribi dicono che prima deve venire Elìa?».
Ed egli rispose: «Sì, verrà Elìa e ristabilirà ogni cosa. Ma io vi dico: Elìa è già venuto e non l’hanno riconosciuto; anzi, hanno fatto di lui quello che hanno voluto. Così anche il Figlio dell’uomo dovrà soffrire per opera loro».
Allora i discepoli compresero che egli parlava loro di Giovanni il Battista.

L’umanità ha sete della verità, proprio come gli occhi cercano la luce, perché la luce è la ragione della loro esistenza. Santa Lucia, nel cui nome è contenuto proprio questo riferimento simbolico alla luce, è una delle sante più care alla devozione popolare e nel cuore dell’Avvento è un’ottima guida spirituale verso la grotta della Natività di Gesù. Vissuta alla fine del III secolo, nata forse nel 283 a Siracusa, la tradizione la vuole pellegrina assieme alla madre malata sulla tomba di sant’Agata. Un viaggio durante il quale maturò la decisione di consacrarsi a Cristo, ma tale scelta trovò l’opposizione del suo pretendente che la denunciò per la sua fede durante la persecuzione di Diocleziano nel 304. Minacciata e torturata, Lucia non rinnegò la sua fede, la sua vera “luce”, e per questo venne uccisa.
Altri santi. San Giudoco di Piccardia, sacerdote ed eremita (VII sec.); beato Antonio Grassi, sacerdote (1592-1671).
Letture. Romano. Nm 24,2-7.15-17; Sal 24; Mt 21,23-27.
Ambrosiano. Ez 36,16.22a.29-38; Sal 105 (106); Os 6,1-6; Mt 21,33-46.
Bizantino. Eb 8,7-13; Mc 8,11-21.
Avvenire
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