Auguri per la festa dell’Immacolata 2025, le migliori frasi da inviare l’8 dicembre

Immacolata Concezione, 2025

Oggi, lunedì 8 dicembre 2025, si celebra l’Immacolata concezione: si tratta di una delle più importanti date del calendario liturgico della Chiesa Cattolica. La ricorrenza si concentra sul “concepimento senza macchia” della Vergine Maria, la madre di Gesù. Secondo la religione cristiana, nel momento in cui Adamo ed Eva disobbedirono a Dio e mangiarono il frutto proibito, condannarono l’umanità intera a portare questa colpa. Il sacramento del Battesimo risulta l’unica opzione per liberarsi da questo peccato, tranne per Maria: infatti, secondo le scritture, risulterebbe l’unico essere umano concepito senza peccato originale.  L’Immacolata Concezione, quindi, fa riferimento al concepimento di Maria da parte dei suoi genitori San Gioacchino e Sant’Anna, non al concepimento di Gesù. Quest’ultimo secondo la Bibbia fu opera dello Spirito Santo, che preservò la verginità di Maria. A sancire definitivamente la purezza di Maria ci ha pensato Papa Pio IX con la bolla Ineffabilis Deus, che ufficializzava una volta per tutte la nascita della Vergine Maria senza peccato l’8 dicembre 1854. Abbiamo selezionato per voi le migliori frasi e citazioni per la celebrazione dell’Immacolata concezione.

Che l’Immacolata porti alla tua casa armonia e ogni bene. Auguri di cuore.
Possa questo giorno donarti un soffio di bellezza e tranquillità. Felice festa dell’Immacolata!
Oggi si celebra la purezza, la rinascita e la luce: che tu possa accoglierne un raggio. Buona Immacolata!
Un augurio sincero perché questa festa ti regali pace interiore e nuove energie.
Che l’Immacolata custodisca i tuoi sogni e renda lieve ogni passo. Auguri.
Nel silenzio di questa festa, trova un momento per te: per respirare, sperare, ripartire. Buona Immacolata!
Ti auguro un’Immacolata piena di dolcezza, famiglia e tempo sereno.
Che la luce dell’8 dicembre apra il cuore alla gioia e alle nuove possibilità. Felice Immacolata!
Oggi è il giorno che accende le prime luci del Natale: ti auguro calore, serenità e sorrisi.

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La pace è diventata una priorità per gli studenti italiani: ecco le iniziative

La pace è diventata una priorità per gli studenti italiani: ecco le iniziative

Avvenire

«La pace è importante perché solo così la gente può vivere libera e felice e i bambini possono crescere senza paura». Un pensiero semplice e potente allo stesso tempo, scritto da una mano infantile all’uomo che rappresenta la nostra Nazione. Questa frase di un alunno di quinta primaria, è estrapolata da una lettera spedita al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nell’ambito del progetto “Lettere di Pace dalle scuole del mondo”, promosso dal Movimento di cooperazione educativa (Mce), con la partecipazione di oltre quaranta associazioni nel mondo, aderenti alla Federazione Internazionale dei Movimenti di Scuola Moderna (Fimem). In pochi giorni, l’iniziativa è riuscita a coinvolgere scuole di tutta Italia, che, con un esercizio di scrittura collettiva, hanno inondato di lettere le scrivanie di sindaci, assessori comunali, presidenti di Regioni, ma anche del Capo dello Stato e di papa Leone XIV. Tutte le lettere hanno un unico oggetto: la richiesta di intervenire per far cessare le guerre (da quella in Ucraina al conflitto in Medio Oriente, alla decine di guerre dimenticate che insanguinano il pianeta) e ottenere il dono della pace. Il progetto riprende l’iniziativa del 1972 del maestro Mario Lodi, che con la sua quinta elementare di Vho, in provincia di Cremona, arrivò fino all’allora presidente degli Stati Uniti, Richard Nixon, a papa Paolo VI e al presidente del Consiglio dell’epoca, Giulio Andreotti, con la richiesta porre fine alla guerra in Vietnam. E Andreotti rispose ai bambini, dimostrando che le loro voci, unite ad altre, potevano influenzare le decisioni dei governi.
Lo stesso si augurano le centinai di classi (per il 68% di scuola primaria, ma c’è anche un 20% di scuole medie, un 7% di superiori e un 5% di scuole dell’infanzia), che si sono imbarcate sulla “Flotilla dei bambini del mondo” che, nei giorni scorsi, ha ricevuto l’incoraggiamento del presidente della Conferenza episcopale italiana, cardinale Matteo Zuppi, arcivescovo di Bologna. «Pensiamo di chiedere al presidente Mattarella e a papa Leone di ricevere i bambini», si sbilancia il coordinatore dell’iniziativa Roberto Lovattini. «Vi chiediamo di provare a fermare le guerre non vendendo più armi – scrive sempre il bambino a Mattarella – aiutando le persone che sono in guerra con cibo e medicine e trovando soluzioni non violente a soluzioni violente. Io vorrei che tutti i bambini del mondo potessero vivere senza paura, giocare insieme, andare a scuola e avere una casa dove tornare ogni giorno. Sono sicuro – conclude la lettera – che se ci impegniamo tutti possiamo fare un mondo migliore».
Vista la grande partecipazione, l’iniziativa è stata prorogata sino al termine dell’anno scolastico. Le classi potranno comunicare ancora la propria adesione scrivendo a: educationpaix@mce-fimem.it, inviando poi copia delle lettere spedite e i materiali di supporto alle attività didattiche si trovano nell’area dedicata del sito www.mce-fimem.it. Nel prossimo futuro continuerà anche il progetto nazionale ed internazionale “Facciamo la pace a…”, per invitare bambini e ragazzi a costruire la pace dove vivono: a casa, a scuola, con gli amici, attraverso la gestione nonviolenta dei contrasti, dei piccoli conflitti. «Per iniziare a contribuire alla costruzione nonviolenta di un mondo più equo e più giusto», sottolinea Lovattini.
Un’altra iniziativa, dal basso, per chiedere la pace è partita in questi giorni dall’Istituto comprensivo Campomorone Ceranesi, località dell’entroterra genovese che, con la Fraternità delle Parrocchie di Campomorone, ha lanciato la campagna nazionale “Ministero della pace. Una scelta di Governo”. «La pace è una condizione da custodire», si legge nella premessa al documento approvato dal Collegio docenti. Che chiede al Consiglio di istituto di «sottoscrivere la Dichiarazione sulla Fraternità Umana», elaborata nel giugno 2023 in occasione del primo Meeting mondiale promosso dalla Santa Sede e ispirato dall’enciclica Fratelli tutti di papa Francesco.
Secondo il progetto lanciato dalla scuola genovese, il Ministero della Pace dovrebbe essere composto da cinque Dipartimenti: educazione e istruzione, politiche territoriali di pace, disarmo, difesa civile non armata e nonviolenta e diritti umani ed economia di condivisione.
«Il Ministero della Pace – si legge, infine, nel documento dell’Ic Campomorone Ceranesi – sarà dotato di due organi propositivi e consultivi, pensati per la programmazione e la progettazione che indicheranno le priorità da coordinare a livello nazionale: la Consulta Nazionale dei Costruttori di Pace, organo di rappresentanza delle realtà della società civile impegnate attivamente nella costruzione della pace e il Comitato interministeriale strumento per il coinvolgimento trasversale di Ministeri, Dipartimenti ed Agenzie».

Leone XIV: il dialogo tra cristiani e altre fedi e culture rende possibile la pace

Il Papa e Bartolomeo I a Iznik

Il Papa, nei saluti dopo l’Angelus, ritorna con il pensiero al suo primo viaggio apostolico appena concluso in Türkiye e in Libano. Invita a rinnovare l’impegno nel cammino ecumenico, ricorda l’incontro con i cattolici di entrambi i Paesi e descrive la commozione degli incontri avuti. Il pensiero alle vittime delle alluvioni del Sud e del Sud-est asiatico

Vatican News

08 Dicembre 2024 Messa del Giorno IMMACOLATA CONCEZIONE DELLA BEATA VERGINE MARIA – SOLENNITÀ

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Colore liturgico: Bianco

Antifona
Io gioisco pienamente nel Signore, la mia anima esulta nel mio Dio:
mi ha rivestito delle vesti di salvezza, mi ha avvolto con il manto della giustizia,
come una sposa si adorna di gioielli. (Is 61,10)

Si dice il Gloria.

Colletta
O Padre, che nell’Immacolata Concezione della Vergine
hai preparato una degna dimora per il tuo Figlio,
e in previsione della morte di lui
l’hai preservata da ogni macchia di peccato,
concedi anche a noi, per sua intercessione,
di venire incontro a te in santità e purezza di spirito.
Per il nostro Signore Gesù Cristo.

Prima Lettura
Porrò inimicizia tra la tua stirpe e la stirpe della donna.
Dal libro della Gènesi
3,9-15.20

[Dopo che l’uomo ebbe mangiato del frutto dell’albero,] il Signore Dio lo chiamò e gli disse: «Dove sei?». Rispose: «Ho udito la tua voce nel giardino: ho avuto paura, perché sono nudo, e mi sono nascosto». Riprese: «Chi ti ha fatto sapere che sei nudo? Hai forse mangiato dell’albero di cui ti avevo comandato di non mangiare?». Rispose l’uomo: «La donna che tu mi hai posto accanto mi ha dato dell’albero e io ne ho mangiato». Il Signore Dio disse alla donna: «Che hai fatto?». Rispose la donna: «Il serpente mi ha ingannata e io ho mangiato».
Allora il Signore Dio disse al serpente:
«Poiché hai fatto questo,
maledetto tu fra tutto il bestiame
e fra tutti gli animali selvatici!
Sul tuo ventre camminerai
e polvere mangerai
per tutti i giorni della tua vita.
Io porrò inimicizia fra te e la donna,
fra la tua stirpe e la sua stirpe:
questa ti schiaccerà la testa
e tu le insidierai il calcagno».
L’uomo chiamò sua moglie Eva, perché ella fu la madre di tutti i viventi.

Parola di Dio.

Salmo Responsoriale
Dal Sal 97 (98)

R. Cantate al Signore un canto nuovo, perché ha compiuto meraviglie.

Cantate al Signore un canto nuovo,
perché ha compiuto meraviglie.
Gli ha dato vittoria la sua destra
e il suo braccio santo. R.

Il Signore ha fatto conoscere la sua salvezza,
agli occhi delle genti ha rivelato la sua giustizia.
Egli si è ricordato del suo amore,
della sua fedeltà alla casa d’Israele. R.

Tutti i confini della terra hanno veduto
la vittoria del nostro Dio.
Acclami il Signore tutta la terra,
gridate, esultate, cantate inni! R.

Seconda Lettura
In Cristo Dio ci ha scelti prima della creazione del mondo.
Dalla lettera di san Paolo apostolo agli Efesìni
Ef 1,3-6.11-12

Benedetto Dio, Padre del Signore nostro Gesù Cristo,
che ci ha benedetti con ogni benedizione spirituale nei cieli in Cristo.
In lui ci ha scelti prima della creazione del mondo
per essere santi e immacolati di fronte a lui nella carità,
predestinandoci a essere per lui figli adottivi
mediante Gesù Cristo,
secondo il disegno d’amore della sua volontà,
a lode dello splendore della sua grazia,
di cui ci ha gratificati nel Figlio amato.
In lui siamo stati fatti anche eredi,
predestinati – secondo il progetto di colui
che tutto opera secondo la sua volontà –
a essere lode della sua gloria,
noi, che già prima abbiamo sperato nel Cristo.

Parola di Dio.

Si dice il Credo.

Acclamazione al Vangelo
Alleluia, alleluia.

Rallégrati, piena di grazia,
il Signore è con te,
benedetta tu fra le donne. (Cf. Lc 1,28.42)

Alleluia.

Vangelo
Rallegrati, piena di grazia: il Signore è con te.
Dal Vangelo secondo Luca
Lc 1,26-38

In quel tempo, l’angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nàzaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, di nome Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse: «Rallégrati, piena di grazia: il Signore è con te».
A queste parole ella fu molto turbata e si domandava che senso avesse un saluto come questo. L’angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ed ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù.
Sarà grande e verrà chiamato Figlio dell’Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine».
Allora Maria disse all’angelo: «Come avverrà questo, poiché non conosco uomo?». Le rispose l’angelo: «Lo Spirito Santo scenderà su di te e la potenza dell’Altissimo ti coprirà con la sua ombra. Perciò colui che nascerà sarà santo e sarà chiamato Figlio di Dio. Ed ecco, Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia ha concepito anch’essa un figlio e questo è il sesto mese per lei, che era detta sterile: nulla è impossibile a Dio».
Allora Maria disse: «Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola». E l’angelo si allontanò da lei.

Parola del Signore.

Sulle offerte
Accetta con benevolenza, o Signore, il sacrificio di salvezza
che ti offriamo nella solennità dell’Immacolata Concezione
della beata Vergine Maria,
e come noi la riconosciamo preservata per tua grazia
da ogni macchia di peccato, così, per sua intercessione,
fa’ che siamo liberati da ogni colpa.
Per Cristo nostro Signore.

Antifona alla comunione
Grandi cose di te si cantano, o Maria:
da te è nato il sole di giustizia, Cristo, nostro Dio.

Dopo la comunione
I sacramenti che abbiamo ricevuto, Signore Dio nostro,
guariscano in noi le ferite di quella colpa
da cui, in modo singolare,
hai preservato la beata Vergine Maria
nella sua Immacolata Concezione.
Per Cristo nostro Signore.

———————–
Fonte CEI

Parola di Dio del giorno 8 Dicembre 2025

Lettura del Giorno

Prima Lettura

Dal libro della Gènesi
Gn 3,9-15.20

[Dopo che l’uomo ebbe mangiato del frutto dell’albero,] il Signore Dio lo chiamò e gli disse: «Dove sei?». Rispose: «Ho udito la tua voce nel giardino: ho avuto paura, perché sono nudo, e mi sono nascosto». Riprese: «Chi ti ha fatto sapere che sei nudo? Hai forse mangiato dell’albero di cui ti avevo comandato di non mangiare?». Rispose l’uomo: «La donna che tu mi hai posto accanto mi ha dato dell’albero e io ne ho mangiato». Il Signore Dio disse alla donna: «Che hai fatto?». Rispose la donna: «Il serpente mi ha ingannata e io ho mangiato».
Allora il Signore Dio disse al serpente:
«Poiché hai fatto questo,
maledetto tu fra tutto il bestiame
e fra tutti gli animali selvatici!
Sul tuo ventre camminerai
e polvere mangerai
per tutti i giorni della tua vita.
Io porrò inimicizia fra te e la donna,
fra la tua stirpe e la sua stirpe:
questa ti schiaccerà la testa
e tu le insidierai il calcagno».
L’uomo chiamò sua moglie Eva, perché ella fu la madre di tutti i viventi.

Seconda Lettura

Dalla lettera di san Paolo apostolo agli Efesìni
Ef 1,3-6.11-12

Benedetto Dio, Padre del Signore nostro Gesù Cristo,
che ci ha benedetti con ogni benedizione spirituale nei cieli in Cristo.
In lui ci ha scelti prima della creazione del mondo
per essere santi e immacolati di fronte a lui nella carità,
predestinandoci a essere per lui figli adottivi
mediante Gesù Cristo,
secondo il disegno d’amore della sua volontà,
a lode dello splendore della sua grazia,
di cui ci ha gratificati nel Figlio amato.
In lui siamo stati fatti anche eredi,
predestinati – secondo il progetto di colui
che tutto opera secondo la sua volontà –
a essere lode della sua gloria,
noi, che già prima abbiamo sperato nel Cristo.

 

Vangelo del Giorno

Dal Vangelo secondo Luca
Lc 1,26-38

In quel tempo, l’angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nàzaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, di nome Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse: «Rallégrati, piena di grazia: il Signore è con te».
A queste parole ella fu molto turbata e si domandava che senso avesse un saluto come questo. L’angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ed ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù.
Sarà grande e verrà chiamato Figlio dell’Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine».
Allora Maria disse all’angelo: «Come avverrà questo, poiché non conosco uomo?». Le rispose l’angelo: «Lo Spirito Santo scenderà su di te e la potenza dell’Altissimo ti coprirà con la sua ombra. Perciò colui che nascerà sarà santo e sarà chiamato Figlio di Dio. Ed ecco, Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia ha concepito anch’essa un figlio e questo è il sesto mese per lei, che era detta sterile: nulla è impossibile a Dio».
Allora Maria disse: «Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola». E l’angelo si allontanò da lei.

La festività. 8 dicembre, l’Immacolata Concezione: cosa significa e perché si celebra

L'Icona originale della Madonna di Vladimir (Vladimirskaja) | Il Dono di  Vedere

Come ogni anno l’8 dicembre la Chiesa celebra l’Immacolata Concezione della Beata Vergine Maria, il dogma, cioè la verità di fede, per cui la Madonna non è stata “toccata” dal peccato originale, ne è stata preservata sin dal primo istante del suo concepimento.

Cosa vuol dire Immacolata Concezione

«Dio – sottolinea il Catechismo della Chiesa cattolica – ha scelto gratuitamente Maria da tutta l’eternità perché fosse la Madre di suo Figlio; per compiere tale missione è stata concepita immacolata».

A proclamare il dogma fu l’8 dicembre 1854 papa Pio IX con la bolla “Ineffabilis Deus”. Un testo in cui si legge: «La beatissima Vergine Maria nel primo istante della sua concezione, per una grazia ed un privilegio singolare di Dio onnipotente, in previsione dei meriti di Gesù Cristo Salvatore del genere umano, è stata preservata intatta da ogni macchia del peccato originale».

La solennità dell’Immacolata è anche occasione per riscoprire i tratti più delicati della maternità di Maria, rappresentati in decine di immagini e dipinti. Famosa in questo senso l’icona conosciuta come “La Theotokos (che significa madre di Dio) di Vladimir” o Madre di Dio della tenerezza, Madonna di Vladimir o Vergine di Vladimir. Dipinta nel XII secolo, è conservata nella Galleria Tret’jakov di Mosca. E il richiamo a quest’immagine diventa anche una preghiera per la pace in Ucraina vittima dell’attacco da parte dell’esercito russo un anno e dieci mesi fa.

L’omaggio del Papa

Anche quest’anno l’8 dicembre è previsto l’omaggio di papa Francesco alla Madonna. Alle 16, salute permettendo, Francesco presiederà la cerimonia con il tradizionale atto di venerazione all’Immacolata Concezione in piazza di Spagna a Roma. Al centro, verosimilmente, l’invocazione della pace nel mondo teatro, dal Medio Oriente all’Ucraina di terribili conflitti.

La curiosità: cosa succede quando l’8 dicembre è domenica

Nel 2019 la solennità dell’Immacolata Concezione era stata di domenica. Secondo il calendario romano prevale la festa mariana per cui durante le Messe saranno adottati i testi liturgici propri. Diverso il discorso per le diocesi, a cominciare da Milano, che seguono il rito ambrosiano. Qui la domenica ha sempre la precedenza, non solo in Avvento o in Quaresima ma durante l’intero Anno Liturgico. Significa che anche l’8 dicembre, se cade di domenica, vengono adottati i testi propri della domenica

La preghiera di san Kolbe

L’icona della Madonna di Vladimir – .

Sono tanti nella storia, i santi, i mistici che si sono rivolti alla Vergine Immacolata, che l’hanno cantata. Come Massimiliano Maria Kolbe (1894-1941) il sacerdote polacco che si offrì di prendere il posto di un padre di famiglia destinato alla morte nel campo di concentramento di Auschwitz.

Kolbe che nel 1917 fondò assieme ad alcuni confratelli francescani la “Milizia dell’Immacolata, pregava così la Madonna:​

Chi sei, o Signora? Chi sei, o Immacolata? In non sono in grado di esaminare in modo adeguato ciò che significa essere “creatura di Dio”. Sorpassa già le mie forze il comprendere quel che vuol dire essere “figlio adottivo di Dio”.
Ma Tu, o Immacolata, chi sei? Non sei soltanto creatura, non sei soltanto figlia adottiva, ma sei Madre di Dio e non sei soltanto Madre adottiva, ma vera Madre di Dio.
E non si tratta solo di un’ipotesi, di una probabilità, ma di una certezza, di una certezza totale, di un dogma di fede.
Ma Tu sei ancora Madre di Dio? Il titolo di madre non subisce mutazioni. In eterno Dio Ti chiamerà: “Madre mia” … Colui che ha stabilito il quarto comandamento, Ti venererà in eterno, sempre … Chi sei, o divina?
Egli stesso, il Dio incarnato, amava chiamarsi: “Figlio dell’uomo”. Ma gli uomini non lo compresero. Ed anche oggi quanto poche sono le anime che lo comprendono, e quanto imperfettamente lo comprendono!
Concedimi di lodarti, o Vergine Immacolata (…).

avvenire.it

Festa dell’Immacolata Concezione: cos’è e le origini della ricorrenza dell’8 dicembre

Il dogma fu proclamato da Pio IX nel 1854 con la bolla «Ineffabilis Deus»: sancisce come la Vergine Maria sia stata preservata immune dal peccato originale fin dal primo istante del suo concepimento

8 dicembre, l'Immacolata Concezione: cos'è e le origini della festa

Sant’Ambrogio il 7 dicembre, l’Immacolata Concezione l’8 dicembre. Per i milanesi è il ponte dedicato alla prima gita sulla neve dell’inverno, per gli italiani è una bella giornata di vacanza da sfruttare per iniziare a cercare i regali di Natale. Ma le radici di questa importante festa cristiana risalgono al 1854 quando ne è stato proclamato il dogma da papa Pio IX con la sua bolla «Ineffabilis Deus». La Chiesa Cattolica da allora osserva questa festa ogni 8 dicembre. Ma cosa si celebra?

L’Immacolata Concezione non si riferisce al concepimento di Gesù, ma a quello di Maria. La Vergine, secondo il credo religioso, è stata concepita senza peccato originale e preservata da ogni macchia, nel grembo di Sant’Anna. Si festeggiava anche in Oriente già nel VI secolo, poi grazie al papa è entrata nel calendario della Chiesa.

Quattro sono le verità di fede sulla Madonna, secondo la fede cattolica: la maternità divinala verginità perpetual’Immacolata concezione e l’assunzione, che riprende l’antica tradizione della Dormizione, secondo la quale la Vergine, alla fine della vita terrena, si sarebbe addormentata per essere trasportata in cielo con la sua carne.

Come si legge nella bolla di Pio IX, «la beatissima Vergine Maria fu preservata, per particolare grazia e privilegio di Dio onnipotente, in previsione dei meriti di Gesù Cristo Salvatore del genere umano, immune da ogni macchia di peccato originale fin dal primo istante del suo concepimento, e ciò deve pertanto essere oggetto di fede certa ed immutabile per tutti i fedeli».

A conferma del dogma viene citato dalla Chiesa quanto avvenuto a Lourdes nel 1858, quando la 14enne Bernadette Soubirous riferì al parroco di aver visto in una grotta, quella di Massabielle, una «piccola signora giovane» che le aveva detto «Io sono l’Immacolata Concezione». Un anno prima, nel 1857, in piazza di Spagna a Roma fu inaugurato il monumento dell’Immacolata: ogni 8 dicembre, secondo la tradizione, il papa fa visita in questo luogo.

Corriere della Seraa

Immacolata Concezione della Beata Vergine Maria 8 Dicembre

Icone della Vergine

Scelti da Dio per essere santi e immacolati

(L’angelo), entrando da lei, disse:

«Rallégrati, piena di grazia:
il Signore è con te».

Luca 1,28

La solennità dell’Immacolata Concezione si inserisce nel cuore dell’Avvento per contemplare l’opera che il Signore ha compiuto nella nostra vicenda umana. Maria è stata salvata pienamente da subito; in lei Dio ha mostrato la potenza del suo amore che salva in profondità e redime l’uomo dal peccato.

Leggiamo nel Vangelo secondo Luca il racconto della vocazione di Maria: «L’angelo, entrando da lei, disse: “Rallegrati, piena di grazia: il Signore è con te”» (Luca 1,28). Questo titolo, “piena di grazia”, è così importante che è all’origine della festa stessa. Maria è stata infatti concepita senza il peccato originale e per questo viene chiamata con un nome nuovo. Ella incarna, nella fede della Chiesa, la necessaria libertà e collaborazione della creatura all’opera di salvezza del Creatore. Umile donna di Galilea, senza titoli sociali di onore, senza ricchezza o potere, è diventata lo strumento della salvezza del genere umano; e lo ha fatto semplicemente offrendo sé stessa a Dio, attraverso l’ascolto della sua parola.

Il tema del peccato originale è proposto dalla prima lettura, dove viene narrato il peccato di disubbidienza e di superbia dell’umanità. Ma il male non è l’ultima parola: «Il Signore Dio disse al serpente: “Io porrò inimicizia fra te e la donna, fra la tua stirpe e la sua stirpe: questa ti schiaccerà la testa”» (Genesi 3,15). È l’annuncio del Messia: un uomo schiaccerà la testa del serpente, vincerà il potere del male. È l’annuncio della potenza di Cristo che salva e calpesta la testa del serpente. Maria è salvata in forza della redenzione operata da Gesù Cristo. E la sua ambizione è quella di non essere onorata come fosse una dea, ma di servire il Figlio, come ha fatto per tutta la vita, aiutandoci a capire meglio il suo Vangelo che ci parla di tenerezza e di donazione nel segno del più limpido e più generoso amore.

L’Immacolata è l’esempio importante dove l’opera si è già realizzata pienamente, ma non è l’unica. Nella seconda lettura l’apostolo Paolo dice agli Efesini che «in lui ci ha scelti… per essere santi e immacolati di fronte a lui nella carità» (Efesini 1,4). L’aggettivo “immacolato” è usato dunque per tutti noi. Dio ci ha scelto pensando di farci diventare santi e immacolati. Quello che in Maria è già pienamente realizzato Dio vuole realizzarlo anche in noi.

Il Beato Angelico diceva: «Chi vuole dipingere il Cristo deve vivere con il Cristo». Maria ha potuto riprodurre l’immagine di Gesù nella sua storia personale perché è stata strettamente unita a lui. L’ha seguito sul Calvario e l’avrebbe seguito nella gloria della Risurrezione. Se per tutte queste ragioni Maria è la “tutta bella”, è importante contemplare spesso la sua presenza così luminosa e avvincente. C’è un’osservazione che potrebbe rendere più persuasivo questo invito: ogni volta che godiamo dell’amicizia di una persona scopriamo il mondo con uno sguardo nuovo. La presenza di Maria nella nostra vita può aiutarci a vedere tutto in modo diverso: la nostra storia personale, il corso delle nostre giornate, il destino che ci attende.

Immacolata 8 Dicembre, ecco le cose da sapere

Famiglia Cristiana

Già celebrata dal secolo XI, la solennità dell’Immacolata Concezione della Vergine Maria si inserisce nel contesto dell’Avvento e del Natale, congiungendo l’attesa messianica e il ritorno glorioso di Cristo con la memoria della Madre. In tal senso questo periodo liturgico deve essere considerato un tempo particolarmente adatto per il culto della Madre del Signore. Maria è la tutta santa, immune da ogni macchia di peccato, dallo Spirito Santo quasi plasmata e resa nuova creatura.

Già profeticamente adombrata nella promessa fatta ai progenitori della vittoria sul serpente, Maria è la Vergine che concepirà e partorirà un figlio il cui nome sarà Emmanuele.

Il dogma dell’Immacolata Concezione fu proclamato da Pio IX nel 1854 con la bolla Ineffabilis Deus. Nella devozione cattolica l’Immacolata è collegata con le apparizioni di Lourdes (1858) e iconograficamente con le precedenti apparizioni di Rue du Bac a Parigi (1830).
Che cosa vuol dire Immacolata Concezione?
Vuol dire che la Vergine Maria, pur essendo stata concepita dai suoi genitori (sant’Anna e san Gioacchino) così come vengono concepite tutte le creature umane, non è mai stata toccata dal peccato originale fin dal primo istante del suo concepimento.

Perché la Vergine Maria è stata concepita immacolatamente?

La risposta sta nel fatto che la Vergine Maria non solo avrebbe dovuto concepire il Verbo incarnato e quindi portare con sé, nel Suo Grembo, il Dio fattosi uomo; ma anche perché avrebbe dovuto dare al Verbo incarnato la natura umana.

Il catechismo afferma che Gesù Cristo è vero Dio ma anche vero uomo, nell’unico soggetto che è divino. Si tratta dell’unione ipostatica. Ebbene, non si può pensare che Dio, somma perfezione e somma purezza, possa aver ricevuto la natura umana da una creatura toccata – anche se brevemente – dal peccato e, quindi, in quanto tale, soggetta in qualche modo all’azione del Maligno.

In che parte del Vangelo si può facilmente dedurre che la Vergine Maria è Immacolata?
Nell’Annunciazione l’Angelo saluta Maria con l’appellativo “Piena di Grazia”. Tali parole fanno chiaramente capire che non si tratta semplicemente di un saluto rivolto a chi è nello stato di Grazia, ma a chi è totalmente pieno della Vita di Dio, totalmente pieno di questa Vita perché costitutivamente immacolato.

Chi ha promulgato il dogma dell’Immacolata?

Il dogma fu promulgato nella Cappella Sistina dal beato Pio IX l’8 dicembre 1854. Il Pontefice, durante il suo esilio in Gaeta (1849-1851) – dovuto alla Rivoluzione mazziniana che nel 1848-1849 aveva portato alla costituzione della Seconda Repubblica Romana, per sua natura massonica e anticristiana – aveva fatto voto in una cappella dedicata all’Immacolata che, qualora avesse ricevuto la grazia del ritorno a Roma e del ripristino dell’ordine cristiano nell’Europa allora sconvolta dalla Rivoluzione, avrebbe appunto impegnato tutto se stesso nell’attuazione della proclamazione del gran dogma mariano.

Come Pio IX ebbe poi a dire, sentì tale esigenza come una chiamata interiore, che ricevette mentre era assorto in preghiera dinanzi all’immagine dell’Immacolata.
Perché si attese il XIX secolo per promulgare tale dogma?

Primo: perché il dogma dell’Immacolata Concezione è un dogma di approfondimento della Rivelazione (approfondimento vuol dire che è comunque contenuto implicitamente nella Rivelazione) per cui era naturale che tale approfondimento avvenisse nel corso della storia. Secondo: perché tale dogma fu una risposta all’influenza illuminista (prima) e positivista (poi) che affermavano una sorta di “immacolata concezione” dell’uomo. Si tratta del mito del buon selvaggio secondo cui l’uomo sarebbe in natura buono ma poi verrebbe rovinato dalle strutture sociali. La conseguenza di questa errata antropologia era il ritenere che la soluzione di ogni male non stesse prima di tutto nella conversione del cuore dell’uomo ma solo nella teorizzazione di ideologie rivoluzionarie e utopiche atte a realizzare una sorta di “paradiso sulla terra”.

Ebbene, il dogma dell’Immacolata Concezione nel 1854 e la sua conferma venuta dall’Alto che si avrà quattro anni dopo a Lourdes (La Vergine si presentò a Bernadette con queste testuali parole: “Io sono l’Immacolata Concezione”), furono una risposta cattolica a questo errore. Se la Vergine Maria è stata concepita immacolatamente vuol dire che tutti gli altri uomini nascono macchiati dal peccato. E la salvezza non ci viene dalla scienza o dal progresso, ma solo dalla grazia divina e dalla nostra adesione – di fede e di opere – alla Redenzione di Cristo. Occorre aggiungere anche che il fatto che si sia atteso tanto tempo prima di promulgare il dogma, è fattore ulteriormente accertativo della validità della decisione di Pio IX, in quanto fu frutto di secolari discussioni teologiche, che, pur basate su iniziali posizioni distanti, portarono però alla scoperta della verità sulla materia del dogma.

Inoltre, un altro fattore decisivo, era costituito dal fatto che ormai già da secoli, ovunque nella cattolicità, si venerava Maria anche sotto il titolo di Immacolata, e centinaia erano le cappelle già consacrate al suo immenso privilegio. Proprio in una di queste, come detto, il beato Pio IX ebbe la suggestione di giungere alla grande epocale decisione del dogma.

Cos’è l’omaggio all’Immacolata da parte del Papa?

L’8 dicembre del 1857, papa Pio IX, inaugurò e benedisse a Roma, il monumento dell’Immacolata, detto di Piazza di Spagna, in realtà nell’adiacente Piazza Mignanelli, monumento interamente pagato dal re di Napoli Ferdinando II.

Papa Pio XII, nel giorno dell’Immacolata Concezione, ha iniziato a inviare dei fiori come omaggio alla Vergine; il suo successore, papa Giovanni XXIII, nel 1958, uscì dal Vaticano e si recò personalmente in Piazza di Spagna, per deporre ai piedi della Vergine Maria un cesto di rose bianche, e successivamente fece visita alla basilica di Santa Maria Maggiore.

Tale consuetudine è stata continuata anche dai papi successivi. La visita in Piazza di Spagna prevede un momento di preghiera, quale espressione della devozione popolare.

L’omaggio all’Immacolata prevede il gesto della presentazione dei fiori, la lettura di un brano della Sacra Scrittura e di un brano della Dottrina della Chiesa cattolica, preghiere litaniche e alcuni canti mariani, tra cui il Tota pulchra.
Famiglia Cristiana

IMMACOLATA CONCEZIONE DELLA BEATA VERGINE MARIA 8 Dicembre: liturgia della Parola, Rito Romano

Domenica 8 Dicembre 2024

in laparola.it

IMMACOLATA CONCEZIONE BEATA VERGINE MARIA (s); S. Eucario; S. Eutichiano

2.a di Avvento

Bar 5,1-9; Sal 125; Fil 1,4-6.8-11; Lc 3,1.6
Cantate al Signore un canto nuovo perché ha compiuto meraviglie.

PREGHIERA DEL MATTINO
Lode e riconoscenza a te, Padre di bontà, per questo nuovo giorno che sta nascendo. Lode e riconoscenza a te, poiché con la presenza di Maria tu hai santificato Giovanni nel seno di sua madre, tu l’hai consacrato Battista e profeta dell’Altissimo. Lode e riconoscenza a te, perché, come lui, tu ci hai scelti in Cristo, come strumenti precursori del suo regno, per la redenzione del mondo. Lode e riconoscenza a te, perché tu ci hai offerto una Madre che continuamente implora per noi lo spirito dei profeti e degli apostoli. Aiutaci a vivere, come lei, Madre e Sposa di tuo Figlio, il nostro tempo, preparandolo per Gesù Cristo. Amen.

ANTIFONA D’INGRESSO
Popolo di Sion, il Signore verrà a salvare i popoli e farà sentire la sua voce potente per la gioia del vostro cuore.

COLLETTA
Dio grande e misericordioso, fa’ che il nostro impegno nel mondo non ci ostacoli nel cammino verso il tuo Figlio, ma la sapienza che viene dal cielo ci guidi alla comunione con Cristo, nostro Salvatore. Egli è Dio…

PRIMA LETTURA
Dio mostrerà il tuo splendore a ogni creatura. 
Dal libro del profeta Baruc 5,1-9
Deponi, o Gerusalemme, la veste del lutto e dell’afflizione, rivèstiti dello splendore della gloria che ti viene da Dio per sempre. Avvolgiti nel manto della giustizia di Dio, metti sul tuo capo il diadema di gloria dell’Eterno, perché Dio mostrerà il tuo splendore a ogni creatura sotto il cielo. Sarai chiamata da Dio per sempre: “Pace di giustizia” e “Gloria di pietà”. Sorgi, o Gerusalemme, sta’ in piedi sull’altura e guarda verso oriente; vedi i tuoi figli riuniti, dal tramonto del sole fino al suo sorgere, alla parola del Santo, esultanti per il ricordo di Dio. Si sono allontanati da te a piedi, incalzati dai nemici; ora Dio te li riconduce in trionfo, come sopra un trono regale. Poiché Dio ha deciso di spianare ogni alta montagna e le rupi perenni, di colmare le valli livellando il terreno, perché Israele proceda sicuro sotto la gloria di Dio. Anche le selve e ogni albero odoroso hanno fatto ombra a Israele per comando di Dio. Perché Dio ricondurrà Israele con gioia alla luce della sua gloria, con la misericordia e la giustizia che vengono da lui.
Parola di Dio. 

SALMO RESPONSORIALE (Dal Salmo 125)
R. Grandi cose ha fatto il Signore per noi.
Quando il Signore ristabilė la sorte di Sion,
ci sembrava di sognare.
Allora la nostra bocca si riempì di sorriso,
la nostra lingua di gioia. R.
Allora si diceva tra le genti:
“Il Signore ha fatto grandi cose per loro”.
Grandi cose ha fatto il Signore per noi;
eravamo pieni di gioia. R.
Ristabilisci, Signore, la nostra sorte,
come i torrenti del Negheb.
Chi semina nelle lacrime
mieterà nella gioia. R.
Nell’andare, se ne va piangendo,
portando la semente da gettare,
ma nel tornare, viene con gioia,
portando i suoi covoni. R.

SECONDA LETTURA
Siate integri e irreprensibili per il giorno di Cristo. 
Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Filippesi 1,4-6.8-11
Fratelli, sempre, quando prego per tutti voi, lo faccio con gioia a motivo della vostra cooperazione per il Vangelo, dal primo giorno fino al presente. Sono persuaso che colui il quale ha iniziato in voi quest’opera buona, la porterà a compimento fino al giorno di Cristo Gesù. Infatti Dio mi è testimone del vivo desiderio che nutro per tutti voi nell’amore di Cristo Gesù. E perciò prego che la vostra carità cresca sempre più in conoscenza e in pieno discernimento, perché possiate distinguere ciò che è meglio ed essere integri e irreprensibili per il giorno di Cristo, a gloria e lode di Dio.
Parola di Dio. 

CANTO AL VANGELO (Lc 3,4.6)
R. Alleluia, alleluia.
Preparate la via del Signore,
raddrizzate i suoi sentieri!
Ogni uomo vedrà la salvezza di Dio!
R. Alleluia.

VANGELO
Ogni uomo vedrà la salvezza di Dio! 
+ Dal Vangelo secondo Luca 3,1-6
Nell’anno quindicesimo dell’impero di Tiberio Cesare, mentre Ponzio Pilato era governatore della Giudea, Erode tetrarca della Galilea, e Filippo, suo fratello, tetrarca dell’Iturea e della Traconėtide, e Lisània tetrarca dell’Abilene, sotto i sommi sacerdoti Anna e Caifa, la parola di Dio venne su Giovanni, figlio di Zaccaria, nel deserto. Egli percorse tutta la regione del Giordano, predicando un battesimo di conversione per il perdono dei peccati, com’è scritto nel libro degli oracoli del profeta Isaia: Voce di uno che grida nel deserto: Preparate la via del Signore, raddrizzate i suoi sentieri! Ogni burrone sarà riempito, ogni monte e ogni colle sarà abbassato; le vie tortuose diverranno diritte e quelle impervie, spianate. Ogni uomo vedrà la salvezza di Dio!
Parola del Signore. 

OMELIA
In questa seconda domenica del tempo di avvento la liturgia ci invita, alla speranza nell’attesa del Salvatore, come un annuncio di salvezza, come la fine del dolore e della schiavitù: è giunto il tempo della gioia e della liberazione, con la misericordia e la giustizia di Dio. Un annuncio che si avvera pienamente con l’apparizione della bontà divina, in Cristo Gesù. Questa gioia, nella speranza, san Paolo ce la vuole mostrare come esperienza di fede della sua comunità cristiana di Filippi; egli si rallegra che essa sta realmente maturando nella comprensione, nella pratica e nella diffusione della buona notizia. Anche per noi, come per i Filippesi, è necessario che la nostra vita di figli di Dio cresca, si consòlidi, si espanda nel senso voluto da Dio. Basta saper
accogliere il suo dono. Quando parliamo di speranza cristiana, come in questa Domenica, c’è sempre il rischio che i fedeli, troppo spesso in preda alle più cocenti delusioni e amareggiati dalle prove dalle vita, ascoltino senza convinzione, rischiando di coinvolgere lo stesso Signore tra coloro che lanciano promesse senza mai realizzarle davvero. La speranza cristiana fonda le sue solide radici in Cristo; egli, proiettandoci oltre le vicende umane, ci consente di raggiungere la confortante certezza in un approdo finale della vita, in quell’oceano d’amore che immerge definitivamente in Dio. Le virtù cristiane ci orientano verso la salvezza eterna e non possono essere confuse con magici medicamenti alle nostre disavventure. (Padri Silvestrini)

PREGHIERA SULLE OFFERTE
Accogli, Signore, il pane e il vino, dono della tua benevolenza, e fa’ che l’umile espressione della nostra fede sia per noi di salvezza eterna. Per Cristo nostro Signore.

ANTIFONA ALLA COMUNIONE 

Gerusalemme, sorgi e sta’ in alto: e contempla la gioia che a te viene dal tuo Dio.

PREGHIERA DOPO LA COMUNIONE 

O Dio, che in questo sacramento ci hai nutriti con il pane della vita, insegnaci a valutare con sapienza i beni della terra, nella continua ricerca dei beni del cielo. Per Cristo nostro Signore.

MEDITAZIONE 
Nel tempo dell’Avvento il Vangelo ci presenta una delle figure più notevoli: Giovanni Battista. In lui traspaiono le caratteristiche della completa vocazione cristiana. Essa deve possedere una profonda coscienza della scelta. Dio ha scelto Giovanni fin dal grembo materno, dove fu santificato grazie alla presenza di Gesù in Maria. La storia di Giovanni è una storia di amore e dimostra la predilezione di Dio per lui. In quanto cristiani, dobbiamo prendere coscienza di quello che significa il battesimo e l’appartenenza alla Chiesa: essere stati eletti da Dio per essere i suoi figli; credere che siamo la pių grande preoccupazione di Dio, e fare in modo che egli sia la nostra più grande preoccupazione. La vocazione cristiana deve inoltre avere una profonda coscienza strumentale. Giovanni nel deserto ha dato prova della sua disponibilità in modo tale che Dio facesse di lui il suo strumento. Anche noi dobbiamo lasciarci forgiare e educare da Dio. A questo scopo, egli si serve dei
sacramenti, della preghiera, e anche della nostra propria vita, delle sue croci e delle sue gioie. Maria, la madre fedele che mai ci lascia soli, collabora come strumento dello Spirito Santo per modellare il nostro essere sull’immagine di Cristo. La vocazione cristiana deve, infine, possedere una forte coscienza della missione. Giovanni non era solo legato a Dio; non gli sarebbe bastato per svolgere bene il suo compito. Era profondamente coinvolto da Dio e da tutte le creature di Dio, e da ciò deriva la sua grande sensibilità a cogliere perfettamente il bisogno di conversione del suo popolo. Viveva nel tempo più di chiunque altro, perché nel tempo scopriva la presenza del suo Signore. Anche noi dobbiamo essere posseduti da Dio, posseduti dalla coscienza di essere i precursori della missione della Chiesa di fronte ai nuovi tempi che si avvicinano ed essere quindi coscienti della nostra disponibilità a collaborare con il Dio dell’Alleanza nel lavoro della nuova evangelizzazione. Avremo così collaborato alla nuova nascita del Cristo in una umanitā nuova.
P. MARIANO IRURETA ORIARTE