Coppa del mondo: nel cuore del Papa Argentina e nazioni più piccole

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Gli occhi degli sportivi e degli appassionati di calcio sono rivolti verso la Russia, dove si sta per aprire il sipario sui campionati del mondo di calcio. Saranno 32 le nazionali a contendersi la Coppa più prestigiosa. Il pallone che verrà mostrato durante la cerimonia di inaugurazione arriverà dallo spazio: prima del suo atteso ingresso nello stadio Lužniki di Mosca, è stato infatti portato nella Stazione spaziale internazionale. La partita inaugurale vedrà contrapporsi la nazionale della Russia e la formazione dell’Arabia Saudita.

Un’occasione per riflettere sul senso dello sport

Mons. Melchor Sánchez de Toca, sottosegretario del Pontificio Consiglio della Cultura, con delega allo sport, sottolinea che si tratta di un evento planetario che deve anche far riflettere sul senso dello sport. Attorno al mondo del calcio – spiega – ci sono elementi negativi quali la corruzione, il doping. Ma questo sport esprime anche la bellezza di giocate epiche. Sullo sport – ricorda il sottosegretario del dicastero Vaticano – è incentrato il documento “Dare il meglio di sé pubblicato dal Pontificio Consiglio Laici, Famiglia e Vita. Il testo condensa il magistero dei Papi e della Chiesa sullo sport mettendo in risalto le analogie tra lo sforzo della competizione e l’impegno nella vita cristiana. Lo sport forma le persone, sia “pulito, umano e giusto”.

Papa Francesco e i Mondiali

Lo sport porta a dare il meglio di sé, le squadre piccole ci regaleranno grandi sorprese. Il cuore del Papa – afferma poi mons. Melchor Sánchez de Toca – batte per l’Argentina. Ma Papa Francesco è pastore della Chiesa universale e nel suo cuore c’è un posto speciale per le nazionali che rappresentano Paesi piccoli e poveri.

Sport e politica

Mons. Melchor Sánchez de Toca, capo della delegazione della Santa Sede alle Olimpiadi invernali 2018 che si sono tenute lo scorso mese di febbraio in Corea del Sud, aggiunge poi che lo sport è stato anche uno dei canali che hanno reso possibile lo storico incontro a Singapore tra il capo di stato americano, Donald Trump, e il presidente nordcoreano, Kim Jong-un.

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Yemen. Unicef: ad Hodeida 300mila bambini esposti a rischi

Hodeida, Yemen

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Si aggrava la situazione umanitaria in Yemen. L’esercito, sostenuto dalla coalizione militare araba guidata dall’Arabia Saudita, ha lanciato oggi una offensiva per riprendere il controllo della città portuale di Hodeida, nell’ovest del Paese, dove è in atto la battaglia con i ribelli houti. Un porto strategico perché snodo del passaggio degli aiuti umanitari. Ora a rischio sono i bambini, la fascia più fragile della popolazione. Trecentomila solo quelli nella città portuale, 11 milioni quelli che hanno bisogno di aiuto in tutto il Paese. L’allarme arriva dall’Unicef : “Senza importazioni alimentari, una delle peggiori crisi di malnutrizione al mondo non potrà che aggravarsi”, hanno sottolineato i vertici del Fondo delle Nazioni Unite per l’Infanzia.

Aumentano i problemi per i bambini

“Senza le importazioni di carburante, essenziali  per pompare l’acqua, l’accesso all’acqua potabile si ridurrà ulteriormente – ha dichiarato il presidente di Unicef Italia, Giacomo Guerrera – portando ad un numero ancora maggiore le patologie che funestano il Paese: diarrea acuta, colera acquosa, malattie polmonari, che possono essere letali per i bambini piccoli”. Guerrera parla dell’aggravarsi della situazione dopo l’attacco. Le vere vittime sono i bambini, ad Hodeida sono esposti a rischi enormi, mette in evidenza. “Come Unicef abbiamo la possibilità di raggiungere questo porto” ma con situazioni di guerra in atto anche i nostri operatori hanno difficoltà ad intervenire. Questo porto è essenziale per gli aiuti umanitari a questo Paese e la guerra complica tutto.

Il bambino fatica a dormire? Arriva il decalogo dei sogni d’oro

Padre esausto, ma bambina non si addormenta © Ansa
Padre esausto, ma bambina non si addormenta RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA/Ansa

Girarsi e rigirarsi nel letto senza riuscire a prendere sonno, è un incubo per tutti. Ma non riuscire ad addormentarsi non è un problema che riguarda solo gli adulti: anche i bambini se non seguono regole precise, possono avere difficoltà a fare pace con il cascino. Dieci gli accorgimenti per i piccoli (ma anche per i grandi) suggeriti nel corso del congresso della Società italiana di pediatria (Sip).

1. Per i bambini, rispettare l’orario della nanna tutte le sere. Abituare il piccolo sin dalla tenera età ad addormentarsi sempre alla stessa ora, adattando i ritmi della famiglia a quelli del bimbo e non viceversa. Le buone abitudini vanno mantenute e consolidate nella crescita, variandole in base all’età.

2. Far dormire il bambino sempre nello stesso ambiente (che sia la sua cameretta o nei primi mesi quella dei genitori), con luci soffuse senza device accesi, ed eventualmente con una musica dolce e monotona di sottofondo.

3. Nei primi due o tre mesi di vita manca la fase di addormentamento, nel senso che non è possibile riconoscere con precisione quando il bambino sta crollando. In quelli successivi invece, appena si nota che il piccolo non succhia più con forza e chiude gli occhietti, si deve staccarlo dal seno e metterlo nel lettino. 4. Rispettare l’orario dei pasti durante il giorno.
5. Mai usare il tablet o altri dispositivi elettronici dopo cena. Spegnere tutto almeno un’ora prima dell’addormentamento.
Mantenere tutti gli apparecchi elettronici fuori dalla stanza da letto.

6. Non dare troppo cibo o acqua prima di dormire. Evitare il latte o altri liquidi compresa la camomilla durante i risvegli, preferire piuttosto l’utilizzo di un oggetto consolatorio, come il ciuccio.

7. Regolare con attenzione l’esposizione alla luce.

8. Evitare sostanze eccitanti dopo le 16. No a tè, solo deteinato in caso, no a bevande contenti caffeina e no alla cioccolata. 9. Favorire un’alimentazione equilibrata. Con un adeguato introito di liquidi durante il giorno. Preferire cibi con fibre e triptofano che è un precursore della melatonina, come carni bianche, pesce azzurro, verdure verdi, legumi e cereali.
10. No ai bambini nel lettone. Abituarli all’autonomia vuol dire anche lasciarli dormire nel proprio ambiente. Nei casi di risveglio, riportarli sempre nel loro lettino. Un metodo che può funzionare è promettere un premio al bambino se non va nel letto dei genitori.

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Juve: Allegri “Dobbiamo migliorarci” Tecnico Juventus, ottavo scudetto C.Italia e Champions obiettivi

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TORINO, 13 GIU – “Adesso godiamoci le vacanze, poi ripartiamo concentrati per un’altra grande stagione.
L’obiettivo, come sempre, è arrivare a marzo in tutte le competizioni. Abbiamo un ottavo scudetto consecutivo da vincere, e c’è da fare bene in Coppa Italia e Champions League”. E’ un Massimiliano Allegri già carico per la prossima stagione quello intervistato da Juventus Tv, a margine dell’annuale Camp da lui organizzato a Livorno. “Dobbiamo alzare l’asticella, migliorare continuamente noi stessi. D’altra parte, per vincere lo scudetto e per fare bene in Coppa Italia dovremo affrontare avversari che sono sempre più agguerriti, come il Napoli, che ha fatto tornare Ancelotti in Italia, la Roma, la Lazio, l’Inter e il Milan. E anche in Europa il livello è cresciuto”. A proposito di Europa, per il tecnico “la Champions non è e non deve essere un’ossessione. Però anche la prossima stagione vogliamo andare in fondo, un passo alla volta, facendo il meglio possibile”.

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