Venerdì la Luna sarà colpita da 3 tonnellate di spazzatura spaziale, previsto cratere profondo 20 m

Il relitto spaziale era stato inizialmente identificato come uno stadio del razzo Falcon 9 della Space X e poi come uno stadio del lanciatore cinese Lunga Marcia, ma è dfficile stabilire con precisione cosa sia. impatterà alla velocità di 9300 km/h

“Sappiamo di sicuro che si tratta di un oggetto artificiale, ma è impossibile stabilire di che cosa si tratti”, ha detto all’ANSA Luciano Anselmo, dell’Istituto di Scienza e Tecnologie dell’Informazione del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Isti-Cnr) di Pisa

La Luna sta per essere investita da 3 tonnellate di spazzatura spaziale, una quantità, un peso tale che creerà un cratere di una profondità tra i 10 e i 20 metri con la polvere lunare, prevista dagli scienziati, schizzare per centinaia di chilometri sulla superficie lunare. Considerando anche che l’oggetto si schianterà arrivando ad una velocità di 9300km/h.

Accadrà venerdì 4 marzo, l’ora prevista sono le 13 e 25 italiane e andrà a colpire la parte nascosta della Luna, lontano dagli occhi indiscreti dei telescopi. Poi, potrebbero essere necessarie settimane, anche mesi, per confermare l’impatto attraverso le immagini satellitari.

“Sappiamo di sicuro che si tratta di un oggetto artificiale, ma è impossibile stabilire di che cosa si tratti”, ha detto all’Ansa Luciano Anselmo, dell’Istituto di Scienza e Tecnologie dell’Informazione del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Isti-Cnr) di Pisa.

Identificato il 21gennaio scorso dall’astronomo americano Bill Gray, il relitto in corsa verso la Luna era stato inizialmente identificato come uno stadio del razzo Falcon 9 della Space X e poi come uno stadio del lanciatore cinese Lunga Marcia che nel 2014 aveva portato in orbita la missione Chang’e-5.

“Non è possibile essere precisi a causa della dinamica complessa di oggetti come questi, con traiettorie molto ellittiche e fortemente perturbate dai campi gravitazionali della Terra, della Luna e del Sole: bastano piccoli spostamenti perché la loro orbita subisca variazioni anche molto grandi”.

Di conseguenza diventa difficile ricostruire a ritroso il movimento di questi oggetti, e identificarli con sicurezza.

“Sulla base delle indagini spettroscopiche condotte dall’università dell’Arizona – ha detto l’esperto l’oggetto sembra sicuramente artificiale e potrebbe essere lo stadio di un lanciatore partito tempo fa, ma è impossibile dire se sia lo stadio del Falcon 9 o del Lunga Marcia”.

A differenza dei relitti spaziali in caduta incontrollata sulla Terra, quelli che cadono sulla Luna non risentono del disturbo dell’atmosfera e questo “permette di prevedere luogo e orario dell’impatto in anticipo con accuratezza”, ha aggiunto Anselmo.

“Peccato – ha detto ancora – che non si potrà osservare l’impatto dalla Terra: sarebbe stato interessante, per esempio per ottenere un’analisi della composizione del terreno lunare, per rilevare l’eventuale presenza di acqua, sostanze volatili o altri materiali”. Non ci saranno neanche veicoli in orbita lunare in grado di fare osservazioni; solo dopo un po’ di tempo il Lunar Orbiter della Nasa passerà sulla zona dell’impatto e potrà rilevare, a posteriori, le caratteristiche del cratere e le modificazioni subite dal terreno.

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