Ucraina. «Oltre 2.000 vittime civili». L’Onu condanna Mosca. A Kiev colpita la stazione

L’Onu: 874mila profughi. Biden: Putin è un dittatore, la pagherà. La Russia ammette la perdita di quasi 500 soldati. Giovedì mattina ripartono i colloqui. Colpita la cattedrale ortodossa di Kharkiv

Un bambino rifugiato nella stazione della metropolitana di Kiev per ripararsi dai bombardamenti

Un bambino rifugiato nella stazione della metropolitana di Kiev per ripararsi dai bombardamenti – Ansa

Mentre proseguono i bombardamenti russi sulle città dell’Ucrainai negoziati tra Kiev e Mosca previsti per questa sera slittano a domani. Già la delegazione russa si era detta pronta a tornare al tavolo stasera, ma la replica del ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, denunciava che c’è ancora troppa distanza. I colloqui si svolgeranno nella foresta di Bialowieza, al confine tra Polonia e Bielorussia, la più antica riserva naturale d’Europa. Sul tavolo ci sarebbe anche il cessate il fuoco.

Secondo le autorità ucraine, oltre 2.000 civili sono stati uccisi dall’inizio dell’invasione russa. “Durante i sette giorni di guerra, la Russia ha distrutto centinaia di snodi di trasporto, edifici residenziali, ospedali e asili” si legge in un comunicato diffuso dai servizi di emergenza. Mentre i soccorritori hanno spento più di 400 incendi scoppiati dopo i bombardamenti e disinnescato 416 esplosivi. La stessa Russia ammette di aver subito la perdita di 498 soldati e il ferimento di altri 1.597 .

In serata un bombardamento su Kiev ha colpito l’area della stazione ferroviaria: sarebbe stata distrutta una grande centrale
termica, causando problemi di riscaldamento in una vasta area della capitale.

Mezzi di soccorso in azione dopo i bombardamenti su Kharkiv, 2 marzo

Mezzi di soccorso in azione dopo i bombardamenti su Kharkiv, 2 marzo – Ansa

L’Onu condanna l’invasione

L’Assemblea generale delle Nazioni Unite ha adottato una risoluzione che condanna l’invasione russa dell’Ucraina, con 141 Paesi che hanno votato a favore, cinque contrari e 35 astenuti, tra cui la Cina. La risoluzione chiede il ritiro “immediato” della Russia dall’Ucraina e condanna la decisione del presidente russo Vladimir Putin di mettere in allerta le forze nucleari.

Crimini di guerra

E la Russia sembra sempre più “accerchiata”: il Tribunale penale internazionale dell’Aja (Icc) ha confermato che il prossimo 7 ed 8 marzo ci saranno le udienze per discutere del ricorso presentato da Kiev per fermare l’attacco della Russia. Con un comunicato, la Corte ha reso noto di aver chiesto alla Russia di prepararsi ad agire nel modo che verrà richiesto o adottare i passi immediati per proteggere l’Ucraina. Anche gli Stati Uniti, ha riferito il segretario di Stato Blinken, stanno documentando possibili crimini di guerra compiuti dai russi, come l’uso di armi proibite e attacchi ai civili.

I profughi salgono a 874mila, la metà in Polonia

L’Acnur (Unhcr), Agenzia Onu per i Rifugiati, ha attivato un portale di dati operativi sulla situazione dei profughi. Dal 24 febbraio, data di inizio del conflitto, a ieri, 1° marzo, sono 874.026. Oltre la metà, il 51,9%, pari a 453.982 persone, è in Polonia. Seguono l’Ungheria, con 116.348 rifugiati, il 13,3%, e la Moldavia, con 79.315, il 9,1%.

La Commissione Europea propone di attivare la direttiva per la protezione temporanea per dare assistenza immediata alle persone in fuga dalla guerra. Agli sfollati sarà concesso un permesso di soggiorno e l’accesso all’istruzione e al mercato del lavoro. “L’Europa è al fianco di coloro che hanno bisogno di protezione. Tutti coloro che fuggono dalle bombe di Putin sono i benvenuti in Europa. Offriremo protezione a chi cerca riparo e aiuteremo chi cerca un modo sicuro per tornare a casa” ha dichiarato la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen.

Mariupol sotto le bombe. «Non possiamo soccorrere i feriti»

Le forze separatiste filo-russe della Repubblica popolare di Donetsk hanno circondato la città portuale di Mariupol sulla costa settentrionale del mar d’Azov: lo ha annunciato il portavoce della milizia separatista Eduard Basurin. La città non ha più acqua, con 500mila persone bloccate dentro. L’allarme arriva dal sindaco, Vadym Boichenko, come riporta il Guardian: “Le forze di occupazione della Federazione russa hanno fatto di tutto per impedire l’uscita dei civili dalla città, bloccando mezzo milione di persone. Non possiamo nemmeno prendere i feriti dalle strade, dalle case e dagli appartamenti oggi, poiché i bombardamenti non si fermano”.

“Non possiamo contare il numero delle vittime, ma crediamo che almeno centinaia di persone siano morte. Non possiamo entrare per recuperare i corpi” ha riferito alla Bbc il vice sindaco di Mariupol, Sergiy Orlov, sottolineando che un distretto lungo il fiume, normalmente abitato da 130.000 persone, è stato “quasi completamente distrutto”. “L’esercito russo qui sta mettendo in campo tutte le sue armi: artiglieria, sistemi di lancio di razzi, anche tattici e aerei. Stanno cercando di distruggere la città”.

Missili su Kharkiv. Si combatte a Kherson

Almeno 21 persone sono morte e altre 112 sono rimaste ferite nei cannoneggiamenti russi su Kharkiv: lo rende noto il sindaco della città del nord-est dell’Ucraina, dove nella notte sono atterrati paracadutisti russi, citato dalla Bbc. Secondo quanto riportato dall’esercito ucraino, i militari avrebbero attaccato un ospedale, mentre per le strade si registrano gli ennesimi scontri a fuoco. Un missile ha colpito stamani un palazzo della polizia e un’università. Un successivo attacco ha danneggiato il palazzo del consiglio municipale, il Palazzo del Lavoro e altri edifici. Il governatore della regione, Oleg Synegubov, afferma che “il nemico russo ha subito perdite significative”. Anche la cattedrale ortodossa, che sopravvisse ai bolscevichi e alla seconda guerra mondiale, è stata colpita e pesantemente danneggiata. Nessun ferito tra i civili che si erano rifugiati nella cripta.

 

La cattedrale ortodossa di Karkhiv colpita dalle bombe russe

La cattedrale ortodossa di Karkhiv colpita dalle bombe russe – .

 

Notizie contraddittorie sulla città portuale meridionale di Kherson, vicina alla Crimea, che le forze armate russe stamani hanno asserito di aver completamente conquistato. Il sindaco su Facebook ha dichiarato: “Siamo ancora ucraini. Siamo saldi”. Il governatore della regione di Kherson ha detto che la città è “circondata” dai russi, di fatto contraddicendo la notizia della conquista. Entrambe le fonti ucraine sono riportate dalla Bbc.

Nella notte un missile aveva centrato un condominio a Zhytomyr, un centinaio di chilometri ad ovest di Kiev. L’ordigno si è schiantato non lontano dall’ospedale locale, secondo quanto riferito dal consigliere del ministero dell’Interno, Anton Gerashchenko. Quattro le persone decedute e almeno 3 i feriti.

Johnson: sanzioni, armi e porte aperte ai profughi. «Crimini di guerra»

Il premier britannico Boris Johnson ha ribadito l’impegno del Regno Unito a rafforzare le sanzioni contro la Russia, ma anche a fornire “armi” a Kiev e ad aprire la porte a chi fugge “dal disastro umanitario” che sta emergendo in Ucraina, promettendo di renderle più “stringenti” se il presidente russo non “invertirà la marcia dei suoi tank”. Parlando alla Camera dei Comuni nel Question Time del mercoledì ha accusato la Russia di Putin di compiere “crimini di guerra” in Ucraina.

Sotto sanzioni l’80% delle banche russe

Da fonti Ue si apprende che l’80% del sistema bancario russo è ora soggetto a qualche genere di sanzione imposta dall’Occidente, mentre l’esclusione delle 7 banche russe dallo Swift (Vtb Bank, Bank Rossiya, Bank Otkritie, Novikombank, Promsvyazbank, Sovcombank e Veb.rf) attiva da oggi va a colpire il 25% dell’intero sistema. Dal 25% è esclusa la Veb.rf, in quanto si tratta di una banca di sviluppo. La lista delle banche estromesse dallo Swift, precisano ancora le fonti, potrà essere aggiornata. Nel nuovo pacchetto di sanzioni c’è anche il divieto di esportare euro in Russia.

Biden: Putin è un dittatore e la pagherà cara

Nella notte è arrivato anche l’atteso primo discorso sullo stato dell’Unione di Joe Biden. Accolto alla Camera da standing ovation e applausi bipartisan, il presidente americano ha mandato messaggi chiari a Vladimir Putin, definendolo un “dittatore” che “pagherà un prezzo alto” per l’invasione dell’Ucraina. Poi l’annuncio anche della chiusura dello spazio aereo Usa alle compagnie russe e l’avvertimento agli oligarchi di Mosca: “vi sequestreremo yacht, appartamenti lussuosi e jet privati”. Tante le bandiere gialloblù esposte fuori e dentro la Camera, dove era presente anche l’ambasciatrice ucraina negli Stati Uniti, Oksana Markarova. Molte deputate hanno omaggiato l’Ucraina indossando completi con i colori dell’Ucraina.

Si susseguono, infine, le fughe di società e compagnie dalla Russia. La petrolifera Exxon ha annunciato di aver programmato un ritiro graduale mentre la Boeing ha addirittura deciso di sospendere i servizi di supporto tecnico e manutenzione per le compagnie aeree russe. La Bmw ha deciso di fermare l’impianto di Avtotor a Kaliningrad, mentre Ford ha sospeso la sua attività in Russia con effetto immediato.

Navalny, dal carcere, invita i russi alla protesta

L’oppositore russo Alexei Navalny, detenuto in un carcere, ha invitato i russi a organizzare proteste quotidiane contro la campagna militare di Mosca in Ucraina. L’annuncio è stato fatto da parte del suo portavoce su Twitter. “Alexei Navalny chiede alle persone di uscire e protestare contro la guerra ogni giorno alle 19” nelle “piazze principali delle vostre città, ovunque voi siate”, ha scritto la portavoce Kira Yarmysh.

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