Trieste, cure gratis per le suore senza reddito

Cure gratis per suore e monache di clausura di Trieste prive di reddito. Franco Capanna, ex sindacalista teramano della Cisl, citta’ dove grazie al suo intervento le religiose votate alla poverta’ gia’ dall’ottobre 2013 possono contare su un accordo con il locale Ordine dei medici-chirurghi ed odontoiatri, e’ riuscito a fare breccia anche nel capoluogo del Friuli-Venezia Giulia. Dopo numerosi contatti tra la Chiesa locale e l’Ordine provinciale, Capanna fa sapere che “il presidente dell’Ordine dei medici di Trieste, Claudio Pandullo, ha accolto le mie richieste per visite mediche specialistiche gratis a suore e monache di clausura prive di reddito. Nella trattativa – prosegue – si evidenzia il contributo dell’Arcivescovo di Trieste Giampaolo Crepaldi membro del Consiglio della Pontificia Accademia delle Scienze Sociali che si e’ recato a consulto con lo stesso Pandullo per concordare le modalita’ d’intervento presso Ordini religiosi in criticita’. L’arcivescovo avvisera’ a mezzo lettera le religiose della provincia triestina della disponibilita’ dell’ente medico e dunque usufruire del servizio sanitario a costo zero e rendere piu’ accessibili spese gravose come farmaci, diagnostica, pronto soccorso”. “Le claustrali – spiega Capanna, molto conosciuto negli ambienti sindacali proprio per la sua attivita’ che ha sempre portato avanti nei confronti delle fasce piu’ deboli – sono un ordine contemplativo e non hanno contributi in denaro dal Vaticano per voto di poverta’ come le suore cosiddette ‘attive’ che non sempre hanno un reddito sufficiente per cui spetta a tutti noi aiutarle anche con iniziative come queste”. Il dottor Pandullo, in una nota inviata allo stesso Capanna, gli comunica di aver incontrato il Vescovo avendo potuto verificare che “nella provincia di Trieste sussistono parziali problematiche per suore e monache di clausura”. “E’ stata comunque mia cura – scrive il presidente – significare al Vescovo la disponibilita’ dell’Ordine professionale a collaborare nella gestione di eventuali criticita’ che si dovessero verificare”. “La mia campagna – commenta Capanna – trova oggi conferma in una citta’ di fascino mitteleuropeo che puo’ far volare l’iniziativa ed estenderla. Da ex sindacalista Cils credo non utopistico se Papa Francesco unisse al mio grido il suo soffio per fare togliere l’ingiusto ticket alle religiose senza reddito. Un grazie alle religiose teramane e triestine che mi hanno aiutato in questa impresa con il loro sostegno spirituale e a mia moglie che morente per cancro mi consigliava di sfruttare il mio mandato sindacale nell’aiuto delle categorie in sofferenza. A lei dedico la conquista sociale di Trieste”. Sull’esenzione del ticket per le religiose Capanna ha investito del problema anche il presidente della Regione Abruzzo D’Alfonso.

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