Tra il Francesco feriale e la prossimità alla sofferenza

È stato il “Francesco feriale”, con le omelie a Santa Marta e l’udienza del mercoledì, ma anche col rescritto sulle dimissioni dei vescovi e l’annuncio di un prossimo pellegrinaggio a Torino per la Sindone, l’argomento ecclesiale più presente in Rete nelle ultime 48 ore: papa Bergoglio si è guadagnato il 20% dei link (http://tinyurl.com/nkeksxh). Il doppio di quelli che hanno parlato dei cristiani perseguitati nel mondo, tra il caso dei bruciati vivi in Pakistan e i dati dell’ultimo rapporto di Aiuto alla Chiesa che soffre (http://tinyurl.com/nmdgfyx).
L’altro argomento forte è stato l'”intersinodo”: il proseguire cioè del dibattito sulla famiglia dopo la conclusione del Sinodo straordinario e in vista di quello ordinario del 2015. 8% di link, assai vivacemente divisi tra “attivisti” della dottrina che non cambia e “partigiani” della pastorale che si confronta con i tempi, più un altro 4% per l’appello (molto apprezzato fuori dalle fonti specializzate) del papa alla Rota romana a snellire ed economizzare i processi di nullità matrimoniale (http://tinyurl.com/lcdnsfa).
Ma la mia emozione è salita per i link (un altro 8%) in cui si è riflettuto da credenti sul suicidio assistito di Brittany Mainard, motivato dalla volontà di “morire con dignità”, e su altre storie di malattia e fede. C’erano chiarezza, a dispetto del titolo molto “caldo”, nella sintesi di Peloso (Vatican Tabloid: http://tinyurl.com/mqsvbgk), e prossimità credente nelle parole di Accattoli (http://tinyurl.com/kk982vx ). Prossimità credente anche in Socci (Lo Straniero: http://tinyurl.com/mfbscjf), sensibile alla sofferenza di Anna Marchesini, in Pugni (Costanza Miriano: http://tinyurl.com/pfs27lo), che dedica un compianto pop a una compagna di scuola, e in Cuffini (Vino Nuovo: http://tinyurl.com/lmvujhe), narratore autobiografico di un Viaggio indesiderato con la malattia “di chi gli sta vicino”, in cui confessa: «Di colpo sai e capisci e provi che la vita è bellissima, forte, mai sola, piena di noi e di Dio. Sono momenti, però. Poi, tornano le lacrime».
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