INONDAZIONI IN KERALA 2018 – TESTIMONIANZA DA MUMBAI DI DON DAVIDE CASTAGNETTI FRATELLO DELLA CARITA’ – NELLA MISSIONE INDIANA DAL 2009.

TESTIMONIANZA DA MUMBAI DI DON DAVIDE CASTAGNETTI

FRATELLO DELLA CARITA’ –  NELLA MISSIONE INDIANA DAL 2009

Come probabilmente sapete, già da diversi giorni in Kerala la pioggia (in due giorni quella che viene in un anno), ha gonfiato enormemente le riserve di acqua e le 80 dighe presenti sono state aperte gradualmente per evitare cedimenti strutturali. Dighe fra le più grandi d’Asia. La diga di Idukki erano 26 anni che non la aprivano perché l’invaso permetteva di smaltire gradualmente l’acqua. Così i fiumi sono cresciuti e straripati creando forti disagi e morti. Sono finora segnalati più di 160 morti e qualche centinaio i dispersi. Più di 200.000 persone sono rimaste senza casa e la situazione non sembra migliorare. L’aeroporto di Kochi era stato chiuso fino al 18 agosto ma vista la situazione è stata estesa la chiusura fino al 26 agosto a causa di allagamenti che hanno compreso le piste e gli stabili dell’aeroporto stesso. I treni sono bloccati e così la metro di Kochi.

Abbiamo sentito le nostre comunità e stanno abbastanza bene, anche se a Verapoly il fiume è tracimato ed è arrivato fino alla Casa e perciò i padri che si sono trasferiti altrove hanno chiesto alle suore di portare gli ospiti a Mamangalam che non ha finora avuto problemi. Così ora in casa sono 35.

In Verapoly l’elettricità è stata bloccata e perciò non funziona la pompa dell’acqua. E non ci sono scorte di cibo. Le case delle famiglie delle suore (sr. Mary, sr. Bridget, sr. Sheegiya sono originarie del Kerala) finora non sembrano in particolare pericolo, se non in parte i famigliari di sr. Bridget che vivono in un’area dove il fiume ha tracimato.

Per ora anche da qui non riusciamo a muoverci ma invitiamo tutti a pregare per il Kerala e per questo difficile momento.

Grazie.

Mumbai, 17 agosto 2018

Don Davide Castagnetti