Testimonianza cristiana in un mondo multireligioso

Compie un anno (il 28 giugno) il documento congiunto del Pontificio Consiglio per il dialogo interreligioso (Pcdi), del Programma sul dialogo interreligioso e la cooperazione del Consiglio ecumenico delle Chiese (Cec-Irdc) e dell’Alleanza evangelica mondiale (Wea), intitolato Testimonianza cristiana in un mondo multi-religioso: raccomandazioni per il comportamento. È bene ricordarlo perché costituisce un’innovazione dal punto di vista ecumenico e interreligioso, frutto di cinque anni di consultazioni, e irradia un segnale di luce e speranza.

Il Pontificio Consiglio per il dialogo interreligioso ha proceduto attraverso le varie fasi di elaborazione in stretta consultazione con la Congregazione per l’evangelizzazione dei popoli e con il Pontificio consiglio per la promozione dell’unità dei cristiani.

La prima consultazione su Conversione-Valutazione della realtà, fu tenuta a Lariano, in Italia, nel 2006, e vide la partecipazione di rappresentanti di diverse religioni (buddismo, cristianesimo, induismo, islam, ebraismo e religioni tradizionali), del Pcdi e del Cec-Irdc. La consultazione sul tema della «conversione» fu ritenuta opportuna e urgente poiché si tratta di «una questione che è spesso causa di fraintendimenti e di tensione tra comunità in molte parti del mondo».

I fenomeni della “conversione non etica”, della “conversione forzata”, della “conversione indotta” delle “leggi anti-conversione”, dei “divieti delle conversioni religiose forzate”, del “furto di fedeli” hanno iniziato a soppiantare la solidarietà e la cooperazione ecumeniche costruite in precedenza con grandi difficoltà.

osservatoreromano