Teologia: fare il bene è culto gradito a Dio

«La vita morale è un culto spirituale. L’agire cristiano trova il proprio nutrimento nella liturgia e nella celebrazione dei sacramenti». (Catechismo 2047)
Riconoscere nella grazia la novità e lo specifico cristiano della morale è considerarla in stretto rapporto con i sacramenti. Rapporto sorgivo, perché i sacramenti sono i segni efficaci della grazia, che donano e compiono quello che significano. Nell’essere del cristiano anzitutto, e da questo nell’agire. I sacramenti sono la fonte di grazia della morale: grazia-luce di verità morale e grazia-forza di fedeltà morale. Per essi la legge evangelica è «legge nuova»: legge di grazia. Non mera lettera e puro comando, ma parola «spirito e vita» (Gv 6,63). Parola detta in noi dallo Spirito che dà la vita, attraverso l’efficacia di grazia dei sacramenti. Ciascuno nella linea simbolica che gli è propria. Il battesimo, sacramento dell’esodo pasquale dalle opere dell’«uomo vecchio» e «carnale» alle opere dell’«uomo nuovo» e «spirituale». La cresima, sacramento del vivere secondo lo Spirito. L’eucaristia, sacramento della carità. La penitenza, sacramento della conversione e della riconciliazione. L’ordine sacro, sacramento della ministerialità sacerdotale. Il matrimonio, sacramento dell’amore coniugale e familiare. L’unzione degli infermi, sacramento della speranza nella fragilità. Realmente i sacramenti c’insegnano la legge di Cristo. È un insegnamento efficace, che abilita a compiere ciò che insegna.
Attinta ai sacramenti, la vita morale ha valore liturgico. Essa è la continuità della celebrazione nell’azione, che dà all’agire morale significato dossologico di lode e gloria di Dio. L’agire diventa – a dire di sant’Agostino – bonus Dei cultus: culto celebrato con la vita. Fare il bene è più che ubbidire a Dio. È culto gradito a Dio. Ce ne dà esplicita consapevolezza Giovanni Paolo II: «La vita morale possiede il valore di un “culto spirituale” (Rm 12,1), attinto e alimentato da quell’inesauribile sorgente di santità e di glorificazione di Dio che sono i sacramenti». Di qui il compito dei ministri e dei fedeli di una catechesi e celebrazione dei sacramenti eloquente e coinvolgente.

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