Il Natale raccontato ai bambini dai capolavori degli Uffizi

Il museo di Firenze metterà a disposizione dei più piccoli delle sale virtuali per spiegare i capolavori dell’arte ispirati dalla Natività

Alcune delle opere che faranno parte dell'iniziativa "Uffizi sotto l'albero"

Paolo Ondarza – Città del Vaticano

Niente come l’arte può raccontare la suggestione e l’atmosfera della notte santa. La pittura di Botticelli, Gentile da Fabriano, Lorenzo Monaco, Hugo van der Goes, Albert Dürer, Leonardo Da Vinci, Cosimo Rosselli, Correggio o Luca Giordano, può introdurre anche i più piccoli nel mistero dell’Incarnazione.

Sale virtuali per i bambini

Proprio ai bambini si rivolge l’iniziativa natalizia “Uffizi sotto l’albero”. Le presitigiose gallerie fiorentine, chiuse a causa dell’emergenza coronavirus, mettono a disposizione sale virtuali capaci di accogliere dieci bimbi ciascuna: al loro interno narratori esperti del Dipartimento per l’Educazione illustrano ai visitatori la Natività attraverso due opere selezionate da una speciale lista. La proposta degli Uffizi è pensata anche come un’originale idea regalo, un modo per sentirsi vicini nel periodo natalizio in quest’anno così particolare. Le iscrizioni sono aperte da lunedì 14 dicembre attraverso l’indirizzo email  ga-uff.scuolagiovani@beniculturali.it

Riunire chi era lontano

Ricevuta la richiesta, le Gallerie degli Uffizi forniscono un link per attivare la sala, a cui potranno accedere da ogni parte del mondo anche amici e parenti lontani. Tutti potranno interagire con il narratore durante l’incontro che avrà una durata di circa 40 minuti. Le conversazioni potranno svolgersi anche nella lingua dei segni, Lis, o in altre lingue europee. Maggiori informazioni e costi sono disponibili sul sito degli Uffizi, dove è possibile consultare anche la lista dei dipinti disponibili: www.uffizi.it/visite-speciali/uffizi-sotto-l-albero .“Sarà un’occasione –  spiega il direttore degli Uffizi Eike Schmidt – per legare l’apprendimento al divertimento. E sarà un’opportunità unica per avvicinare anche coloro che sono fisicamente distanti, per chiamare a raccolta amici e parenti lontani, unendo affetto e conoscenza in occasione della festività più amata dell’anno”

vaticannews

Arte: la lingua dei segni svela i capolavori

Avvenire

Video-descrizioni delle opere esposte L’iniziativa della Galleria degli Uffizi

L’arte parla un linguaggio universale e non ha bisogno di traduzioni.

Verissimo. Ma quando si visita un museo capita di voler scoprire il più possibile sui capolavori esposti: per questo, i musei organizzano percorsi guidati, affidando a personale specializzato la descrizione delle opere. Oppure danno ai visitatori la possibilità di noleggiare apposite registrazioni. La Galleria degli Uffizi, a Firenze, ha pensato anche alle persone sorde, escluse da queste due possibilità: per loro sono state realizzate videodescrizioni delle opere nella Lis, la lingua italiana dei segni, con sottotitoli in italiano.

A breve, gli stessi filmati saranno disponibili anche in segni internazionali, con sottotitoli in inglese. È una delle iniziative per migliorare l’accessibilità delle persone disabili al museo, sviluppata in collaborazione con l’Ente nazionale sordi.

Ciascun video presenta un capolavoro – “La Primavera”, di Sandro Botticelli, o i ritratti dei Duchi di Urbino, dipinti da Piero della Francesca – con brevi spiegazioni, per non distrarre del tutto il visitatore dall’osservazione delle opere. Il tutto a portata di smartphone. L’iniziativa è stata presentata in occasione della Giornata internazionale dei diritti delle persone con disabilità, che si celebra oggi.

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Gli Uffizi riaprono la sala di San Pier Scheraggio

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(ANSA) – FIRENZE, 03 OTT – Agli Uffizi apre al pubblico dopo restauri la sala con gli scavi della Chiesa di San Pier Scheraggio, luogo di culto che nel ‘500 venne inglobato nel complesso vasariano e che adesso per la festa di San Francesco d’Assisi (la morte fu il 3 ottobre 1226) rientra nel percorso di visita. Si potrà “camminare” sugli scavi sopra un pavimento di cristallo e ammirare un affresco del ‘300 che raffigura il Santo opera di artista ignoto. L’omaggio a San Francesco continua sul sito web del museo con una mostra virtuale.
Spiega il direttore Eike Schmidt: “Aprire San Pier Scheraggio è evento denso di significati se si pensa al ruolo di spazio civico che ebbe in epoca medievale. Ed è importante che dopo quasi due decenni torni visibile l’affresco con San Francesco, antica immagine del santo nazionale, in un’istituzione statale come gli Uffizi. Per celebrare la festa del santo gli dedichiamo anche una mostra virtuale, occasione per ripensare al valore universale del suo messaggio di amore per il Creato”. San Pier Scheraggio fu riferimento religioso e civile della Firenze medievale, lo stesso Dante Alighieri vi parlò in pubblico nel 1300. (ANSA).