Sisma in Turchia, Protezione civile: allerta tsunami per Italia

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Sisma in Turchia, Protezione civile: allerta tsunami per Italia
“Possibili onde anomale, allontanarsi dalle zone costiere”
(ANSA) – ROMA, 06 FEB – Sulla base dei dati elaborati dal Centro allerta tsunami (Cat) dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv), il Dipartimento della Protezione civile ha diramato un’allerta per possibili onde di maremoto in arrivo sulle coste italiane in seguito alla scossa di terremoto di magnitudo 7.9 con epicentro tra Turchia e Siria delle ore 2:17.
In un comunicato, la Protezione civile “raccomanda di allontanarsi dalle zone costiere, di raggiungere l’area vicina più elevata e di seguire le indicazioni delle autorità locali”.
“Il maremoto – spiega la nota della Protezione civile – consiste in una serie di onde marine prodotte dal rapido spostamento di una grande massa d’acqua. L’allerta indica la possibilità di un pericolo reale per le persone che si trovano vicino alla costa, specialmente se in zone poco alte, o addirittura più basse, rispetto al livello del mare. Anche un’onda di solo 0,5 metri di altezza – viene sottolineato nel comunicato – può generare pericolose inondazioni e fortissime correnti. Il Dipartimento della Protezione civile, in raccordo con l’Ingv, l’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra) e le strutture del Servizio nazionale di protezione civile (Snpc), continuerà a fornire tutti gli aggiornamenti disponibili sull’evoluzione dell’evento”, conclude la nota. (ANSA).

Indonesia: erutta vulcano, allarme tsunami in Giappone. Dichiarato lo stato di massima allerta a Giava

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(ANSA) – GIAKARTA, 04 DIC – Stato di massima allerta sull’isola indonesiana di Giava dove il vulcano Monte Semeru ha eruttato, con nubi di cenere che raggiungono quasi due chilometri nell’atmosfera, provocando un allarme tsunami in Giappone.

Il Centro di vulcanologia e mitigazione dei disastri geologici ha “aumentato lo stato di pericolo del Monte Semeru da livello tre a livello quattro (il livello più alto)”.

“Ciò significa che la popolazione è minacciata e che l’attività del vulcano si è intensificata”, ha dichiarato il portavoce del Centro Hendra Gunawan all’emittente Kompas TV.

Su Marte i segni di un mega tsunami di 3 miliardi di anni fa. Causato da un asteroide simile a quello che cancellò i dinosauri

Mappa della Chryse Planitia. Sono indicate le posizioni di Maja Valles, del lander del Viking 1 e del cratere Pohl (fonte: NASA/JPL/GSFC) © Ansa
Il mega tsunami che avrebbe sconvolto Marte 3,4 miliardi di anni fa con onde alte fino a 250 metri potrebbe essere stato provocato da un asteroide come quello di Chicxulub, che 66 milioni di anni fa colpì la Terra segnando l’estinzione dei dinosauri: a suggerirlo è la scoperta sul pianeta rosso di un enorme cratere da impatto largo 110 chilometri che potrebbe essere stato provocato proprio dalla collisione.

Lo indicano le simulazioni pubblicate sulla rivista Scientific Reports da un gruppo internazionale guidato da Alexis Rodriguez del Planetary Science Institute di Tucson, negli Stati Uniti.

Analizzando le mappe della superficie di Marte, create combinando immagini di precedenti missioni sul pianeta, i ricercatori hanno identificato un particolare cratere da impatto che hanno chiamato Pohl: si tratta di una struttura circolare con un diametro di 110 chilometri situata all’interno di un’area delle pianure settentrionali che studi precedenti avevano suggerito potesse essere coperta da un oceano profondo circa 120 metri.

In base all’età delle sue rocce, il cratere Pohl potrebbe essersi formato circa 3,4 miliardi di anni fa.

Le simulazioni indicano che una struttura da impatto come Pohl può essere causata dalla caduta di un asteroide di nove chilometri di diametro su un terreno compatto oppure di un asteroide di tre chilometri su un suolo più poroso. In entrambi i casi le simulazioni hanno generato crateri di 110 chilometri di diametro e mega tsunami che si sono spinti fino a 1.500 chilometri dal luogo dell’impatto, con onde alte fino a 250 metri (nel caso dell’asteroide di tre chilometri), conseguenze del tutto simili a quelle causate dall’impatto di Chicxulub sulla Terra.

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