Santi e beati «in lista d’attesa»: le cause aperte… Tilde Manzotti di Reggio Emilia

Per la diocesi di Fiesole spicca il nome di Tilde Manzotti: nata a Reggio Emilia nel 1915, è morta nel 1939, ad appena 24 anni, a Paterno, piccola frazione del comune di Pelago, dopo una lunga malattia. Gli anni trascorsi a Firenze, l’amiziacon il domenicano padre Regilando Santilli, all’epoca assistente della Fuci, il soggiorno nel monastero delle domenicane a Covigliaio, sono le tappe di un percorso interiore di cui si possono seguire le tracce del Diario spirituale pubblicato nel 2004 da Nerbini. Sono aperte le cause di beatificazione anche per madre Giovanna Ferrari (1888-1984) fondatrice della congregazione delle Missionarie Francescane del Verbo Incarnato (morta a Fiesole in odore di santità) e per Renata Borlone(1930-1990), una delle prime compagne di Chiara Lubich, entrata nel Movimento dei Focolari nel 1950 e corresponsabile, dal 1967, della cittadella di Loppiano.

tratto da Toscana Oggi

Centenario della nascita di Tilde Manzotti

Lunedì 11 maggio alle 18.30 presso la chiesa di Sant’Agostino viene celebrata la Santa Messa per celebrare il centenario della nascita di Tilde Manzotti.

A presiedere la funzione è don Alessandro Andreini della Comunità di San Leonino (Firenze).

Le celebrazioni per Tilde Manzotti continueranno alle 21 in Seminario con la presentazione della mostra catalogo “Il tuo volto, Signore, io cerco”.
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Il 14 maggio 2014 alle ore 21 il libro “Amare infinitamente” sarà presentato nel teatro della parrocchia di sant’Agostino a Reggio Emilia

Presentazione del libro “Amare infinitamente” a Reggio Emilia

Il 14 maggio 2014 alle ore 21 il libro “Amare infinitamente” sarà presentato nel teatro della parrocchia  di sant’Agostino a Reggio Emilia.

Concentrato in appena due anni – rispettivamente gli ultimi prima della prematura morte di Tilde Manzotti e quelli a cavallo dell`ordinazione sacerdotale di Antonio Lupi -, questo epistolario documenta un`amicizia spirituale di singolare intensità e costituisce una conferma, dopo precedenti altissimi nella storia della santità, che l`esperienza cristiana non mortifica, anzi esalta e approfondisce la dimensione dell`affettività umana. Riconosciutisi compagni in una appassionata ricerca di Dio, la serva di Dio che concluderà il suo cammino terreno a poco più di 24 anni, e il giovane domenicano che coronerà nell`esperienza missionaria la sua vita religiosa, divengono testimoni l`una per l`altro della fedeltà di Dio, il cui amore ha la forza di andare al di là della natura e di cambiare perfino il nostro lutto in gioia.

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