Francesco su Instagram, un Pontificato attraverso le immagini

Papa Francesco apre oggi il suo account su Instagram, il social network su cui si possono condividere foto ed immagini. Il nome dell’account papale sarà “Franciscus”. Sull’importanza di questa scelta, nel terzo anniversario dall’inizio del Pontificato, che arriva dopo la presenza con successo del Papa su Twitter.

R. – Il Papa afferma che le immagini gli parlano molto e ha spiegato questo dicendo: “Quando un bambino mi incontra, mi dà un disegno. Io faccio le domande su quel disegno e, attraverso queste domande, il bambino piano piano tira fuori quello che ha voluto rappresentare”. Quindi le immagini sono non una fotocopia del reale, ma dicono molto di più: magari un dettaglio, un aspetto di una carezza del Papa, una benedizione… Quindi l’idea è proprio quella di raccontare un Pontificato attraverso le immagini per far entrare nei gesti di tenerezza e di misericordia tutte le persone che vogliono accompagnare o che sono desiderose di conoscere il Pontificato di Papa Francesco.

D. – Cosa ci si potrà aspettare sull’account Instagram “Franciscus”? Che tipo di foto e video e quali – magari – potranno essere i messaggi legati a queste immagini?

R. – Instagram non prevede un archivio precedentemente costruito, perché è – appunto – come un album di fotografie: un bambino nasce e man mano che cresce si fanno le foto e queste, poi, diventeranno l’album di famiglia.Quindi, che cosa faremo? Sceglieremo alcune foto fra quelle che il Servizio fotografico dell’Osservatore Romano fa al Papa, cercando di ritagliarne alcuni dettagli. E quindi ci aspetteremo che cosa? Di enfatizzare quegli aspetti di vicinanza, di prossimità e di inclusione che Papa Francesco vive quotidianamente. L’idea è proprio quella di condividere, con un aspetto anche emozionale, questo Pontificato.

D. – Questa nuova presenza del Papa sui social network avviene durante il Giubileo della Misericordia: c’è un legame tra questa scelta e il messaggio, appunto, di misericordia che propone l’Anno Santo?

R. – Certamente c’è il messaggio di voler raccontare il Papa e i suoi gesti di tenerezza e di misericordia. E poi, così come il Giubileo della Misericordia è un “Giubileo diffusivo” – nel senso dell’apertura delle Porte Sante un po’ in ogni luogo del mondo – è un po’ un “Giubileo globalizzato”, entrare in una Rete Sociale, come Instagram, vuol dire anche un po’ allargare Piazza San Pietro o allargare gli incontri del Papa e far diventare ogni luogo del mondo il luogo in cui ciascuno può realmente incontrare il Santo Padre.

D. – “La Rete – scrive Papa Francesco nel suo ultimo messaggio per le Comunicazioni Sociali, dedicato proprio al binomio comunicazione e misericordia – può essere ben utilizzata per far crescere una società sana e aperta alla condivisione”. Ecco, il Papa su Instagram – dopo Twitter – forse vuole anche essere da esempio, dare anche un incoraggiamento ai fedeli e non solo fedeli, in questo senso?

R. – Certo! Le Reti Sociali sono reti che, in qualche modo, allargano davvero gli orizzonti delle relazioni; sono relazioni diverse, ma non per questo relazioni contrapposte a quelle reali o meno vere: sono semplicemente diverse. E, in questo caso, il Papa ce ne mostra tutto l’aspetto positivo.

da Radio Vaticana

Premio Paoline Comunicazione e Cultura 2014

Comunicazionemediasocial network. Ma anche incontroprossimitàperiferia e testimonianza. Sono queste alcune delle parole chiave che hanno caratterizzeranno la riflessione dell’incontro che l’Ufficio Comunicazioni sociali della Diocesi di Roma, il Centro Comunicazione e Cultura Paoline ONLUS e la Pontificia Università Lateranense, hanno organizzato il 22 maggio presso la sala convegni della Comunità di Sant’Egidio a Roma.

L’evento ha portato a riflettere sul tema del Messaggio per la 48ª Giornata Mondiale delle comunicazioni sociali Comunicazione al Servizio di un’autentica cultura dell’incontro. Introdotti dal portavoce della Diocesi di Roma, don Walter Insero, la riflessione è stata caratterizzata dagli interventi dello storico Andrea Riccardi, fondatore della Comunità di Sant’Egidio, Elisabetta Piqué,corrispondente in Italia del quotidiano argentino “La Nación” e di Giancarlo Maria Bregantini, Arcivescovo della Diocesi di Campobasso-Boiano. Ha moderato Massimiliano Padula, responsabile dell’Ufficio stampa della Pontificia Università Lateranense.

Come da tradizione, l’appuntamento è stato caratterizzato dal conferimento del Premio Paoline Comunicazione e Cultura 2014 proprio all’arcivescovo Bregantini per la sua missione pastorale che da sempre pone al centro il “farsi prossimo e l’attenzione agli umili”.

fonte: http://www.paoline.org/

Al via la Giornata Mondiale della Gioventù… dei social network

La Giornata Mondiale della Gioventù di Madrid che sta per iniziare oltre ad essere, come è ovvio, il più importante appuntamento ecclesiale (e non solo) dell'anno (almeno per quanto riguarda il giovani), sarà senza dubbio ricordata come la "GMG dei social network".

L'intenzione dichiarata (e non solo manifestata dagli ingenti sforzi di moltissime iniziative ecclesiali) è proprio quella di sfruttare questi nuovi media, nella direzione indicata nei recenti suoi messaggi da Benedetto XVI: come luoghi di evangelizzazione.

Molte sono le iniziative che sono state realizzate nelle ultime settimane e che si svolgeranno "nel cuore" della GMG di Madrid.

Una su tutte quella proposta dal Pontificio Consiglio delle Comunicazioni sociali, denominata "Living World Faces" e l'ormai famoso, BUS 2.0…

Ecco l'annuncio riferito alla prima iniziativa. Per conoscere le altre potete collegarvi al sito ufficiale della GMG http://www.madrid11.com/

"LIVING WORLD FACES" (http://www.pope2you.net/livingworldfaces/) è il nome del nuovo servizio del portale Vaticano Pope2you.net del Pontificio Consiglio delle Comunicazioni Sociali, realizzato con la promozione della Conferenza Episcopale Italiana.
Una bacheca virtuale, un social network fotografico, attraverso il quale i milioni di giovani che parteciperanno a Madrid alla Giornata Mondiale della Gioventù potranno dire (o meglio far vedere) il loro "Io c'ero".
Nei giorni della GMG a Madrid sarà presente il Team di Pope2You (portale del vaticano per i giovani che può vantare ormai più di 10 milioni di pagine visitate); grazie ad alcune postazioni mobili dotate di iPad e connessione mobile, permetterà ai giovani di inviare le loro fotografie su internet per condividere con i loro amici (sui principali social network), la loto testimonianza di fede e di partecipazione al più grande evento giovanile organizzato dalla Chiesa Cattolica.
Le nuove tecnologie scendono ancora una volta in piazza, e vengono scelte con sempre maggiore consapevolezza anche dal Vaticano. Il desiderio è quello di offrire ai giovani una "piazza virtuale" immersa fisicamente nella marea di gente che parteciperà fisicamente all'evento. Non solo virtuale ma reale e virtuale insieme, per offrire ai milioni di giovani presenti a Madrid la possibilità di portarsi a casa oltre ad un ricordo fotografico, il segno concreto della loro testimonianza: essere radicati in Cristo.
Le foto raccolte durante i giorni della GMG, saranno immediatamente mandate sul web, all'interno del portale www.pope2you.net. Da qui comporranno un mosaico che formerà l'immagine del papa Benedetto XVI. Esse saranno  inviate agli "amici" e condivise sui principali social network come Facebook, Twitter ed il nuovo Google Plus.
Il progetto non finirà poi con il termine della GMG: le foto raccolte dai ragazzi potranno essere scaricate da casa, ancora condivise con i propri amici, e diventare così un modo concreto e "giovane" per evangelizzare i coetanei: un modo per dire "sono stato alla GMG ed ho portato a casa una grande esperienza di fede". Così, ancora una volta, i giovani potranno attraverso il web, diventare veri evangelizzatori, così come chiesto a gran voce da Benedetto XVI nei suoi ultimi messaggi riferiti ai nuovi media ed al loro uso da parte dei ragazzi.

don Paolo Padrini – blogsfere – passineldeserto

Verità, annuncio e autenticità di vita nell'era digitale. Il 5 giugno Giornata Mondiale Comunicazioni Sociali

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Verità, annuncio e autenticità di vita nell'era digitale   versione testuale
Domenica 5 giugno si celebra la XLV Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali.

Un gruppo di giovani sorridenti, incamminati insieme verso una stessa meta, e sotto la manina ormai a tutti familiare che "clicca" su "Parteciperò", proprio come avviene nei social network quando si vuole esprimere la propria intenzione di esser parte di un evento che ci sta a cuore.
Un'immagine che domenica prossima, solennità dell'Ascensione, vedremo campeggiare in tutte le parrocchie del nostro Paese per celebrare la XLV Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali, che avrà per tema "Verità, annuncio e autenticità di vita nell'era digitale".
 
Nel folder che  qui trovate in allegato, ci sono il messaggio di Bendetto XVI (reso noto lo scorso 24 gennaio, per la festa di San Francesco di Sales) e due brevi riflessioni a firma di mons. Domenico Pompili, Direttore dell'Ufficio Nazionale per le comunicazioni sociali, e di don Ivan Maffeis, Vicedirettore.

diocesi.re.it