Uras. Il giovane pastore sardo che non si è arreso nominato Alfiere della Repubblica

Simone Rovere aveva perduto il gregge dopo un’alluvione. Grazie alla Caritas e la solidarietà di tanti ha potuto riacquistare le pecore e con «coraggio e perseveranza» si è rimesso al lavoro
Simone Rovere

Simone Rovere – .

avvenire.it

Simone Rovere, pastore di Uras, è stato nominato Alfiere della Repubblica. Un riconoscimento che il presidente Mattarella ha voluto fare al giovane “per il coraggio e la perseveranza con cui ha reagito alla perdita di parte del suo gregge in seguito a una drammatica alluvione”, si legge nella nota del Quirinale.

Simone, a fine novembre del 2021, allora 17enne, dopo una notte di pioggia incessante, ha visto annegare nel fango buona parte del suo gregge di pecore. Ha perso praticamente tutto in poche ore ma non si è arreso. Ha trovato la forza per andare avanti, con il conforto della comunità, della parrocchia alla quale ha chiesto subito aiuto, della Caritas di Ales-Terralba che ha promosso una raccolta fondi, segnalata anche da Avvenire.

Con una grande prova di generosità, da tutta Italia, dal Nord al Sud, hanno risposto, famiglie e aziende, con piccoli e grandi gesti, fino a raccogliere oltre 20 mila euro che gli hanno permesso di pagare i debiti e acquistare nuove pecore. «Sono senza parole. Quando sono stato chiamato dal Quirinale pensavo si trattasse di uno scherzo e invece è tutto vero», commenta emozionato Simone. «Mi sembra di sognare anche se piano piano sto realizzando». E aggiunge: «Sto ricevendo tantissime manifestazioni di affetto. Ma io resto un pastore che fa una vita semplice: finalmente ho di nuovo un gregge, mi sono risollevato da un brutto momento grazie all’aiuto di tutti. Sono davvero commosso e ringrazio tutti».

Felice anche direttore della Caritas Ales-Terralba don Marco Statzu: «Siamo orgogliosi di Simone e di quello che rappresenta per il nostro territorio. Per noi, come Caritas è una grande soddisfazione apprendere dell’attenzione che il presidente Mattarella ha voluto avere per la nostra diocesi. Per il lavoro che facciamo e soprattutto per Simone, che da oggi rappresenta anche come Alfiere, quindi in qualche modo come portabandiera per tutti».

Emozione in piazza dove si sono ritrovati autorità e cittadini per parlare di Simone, nel suo piccolo paese di poco meno di 3 mila abitanti: «È una gioia per la comunità perché uno dei suoi figli riceve questo riconoscimento. La parrocchia lo ha sostenuto ma il primo a credere in sé stesso e a impegnarsi è stato Simone», aggiunge il parroco don Roberto Lai. «Per la prima volta il nostro paese – conclude il sindaco Samuele Fenu – ha un Alfiere della Repubblica: è davvero un grande onore. Complimenti a Simone per questo traguardo».

Primo caso di coronavirus in Sardegna

virgilio notizie

Un imprenditore 40enne di Cagliari, ricoverato all’ospedale Santissima Trinità del capoluogo dell’isola per la febbre alta e persistente, è risultato positivo al tampone per il coronavirus. È il primo caso in Sardegna, ma non il primo sardo contagiato: un conterraneo si trova sotto osservazione in Lombardia.

Il cagliaritano era stato a Rimini più di una settimana fa per una fiera. Sarà l’Istituto Superiore di Sanità che dovrà confermare, come da prassi, l’avvenuta infezione. L’unità di crisi regionale ha attivato i protocolli nazionali per individuare e porre sotto sorveglianza attiva i familiari e tutte le persone venute a contatto con il paziente.

“La situazione è sotto controllo, e le strutture sanitarie regionali rimangono operative per fare fronte a ogni evenienza. A oggi nessuna delle persone sottoposte a vigilanza è in una condizione tale da destare allarme“, ha fatto sapere la Regione Sardegna tramite l’Ansa.