Presentato Reggionarra 2024, “A rifare il mondo” è il tema della 18esima edizione

Eventi e spettacoli, compagnie e artisti riempiranno di storie fantastiche i luoghi della città e, quest’anno, anche della provincia. Tra attesi ritorni e novità è in arrivo la 18esima edizione di Reggionarra, dal 24 al 26 maggio 2024 a Reggio Emilia con avvicinamenti in città e in provincia dal 20 maggio. Il programma completo su www.reggionarra.it

REGGIO EMILIA – Reggionarra 2024 è stato presentato questa mattina in una conferenza stampa ha cui hanno partecipato il sindaco di Reggio Emilia Luca Vecchi e l’assessora a Cultura, Turismo e Pari opportunità Annalisa RabittiDavide Zanichelli direttore della Fondazione Palazzo Magnani e Maddalena Tedeschi pedagogista dell’Istituzione scuole e nidi dell’infanzia del Comune di Reggio Emilia, Monica Morini, curatrice del festival.

«Andiamo a rifare il mondo / serviranno le parole brave / le parole forti / le parole verdi. / servirà il silenzio delle foreste, il pensiero / di tutte le teste. / Serviranno giorni / serviranno mani / serviranno la rabbia / di oggi, e la pace / di domani». Ilaria Rigoli
Reggionarra prende a prestito i versi di Ilaria Rigoli, poetessa e scrittrice, che titola la sua raccolta A rifare il mondo (Bompiani Editore).
Un compito non da poco, quello che si pone questa 18esima edizione, che riempirà piazze, strade, parchi, biblioteche, cortili, musei e teatri con narratori professionisti e compagnie teatrali, insieme a genitori, ragazzi raccontastorie, scrittori, danzatori, illustratori, studenti, adulti, bambine e bambini. Spettacoli teatrali, fiabe, racconti, letture e laboratori sono i mattoni che serviranno per cominciare A rifare il mondo, a partire dalla scelta delle parole. E mai come ora sembra essercene bisogno.

“E’ ambizioso e del tutto pertinente il tema ispiratore di Reggionarra 2024, ha detto il sindaco Luca Vecchi. A rifare il mondo, con un chiaro riferimento all’ambiente, alla pace e al dialogo. Reggionarra conferma anche quest’anno, in cui diventa ‘maggiorenne’ essendo la diciottesima edizione, da una parte il proprio consolidamento nel tessuto educativo e socioculturale della città e dall’altra la propria capacità di rigenerarsi, riprogettarsi a ogni occasione e di evocare un immaginario che chiama in causa il nostro futuro, facendo la propria parte nel caratterizzare la nostra città. E’ un festival che si alimenta della ‘chimica’ della città e nello stesso tempo la alimenta, associando la narrazione alla cultura dell’infanzia, i bambini e le famiglie al protagonismo della città. Reggionarra cresce, coinvolge anche altri comuni reggiani e viene adottato da altri Paesi, dato che il Sudafrica promuoverà Africanarra. Una crescita che ci auguriamo destinata a proseguire negli anni che verranno”.

In questi tempi difficili, dove servono parole brave e parole forti, ma anche la rabbia e i silenzi, per raddrizzare il pianeta, capovolgerlo, volerlo fortissimamente migliore, Reggionarra propone il tema ‘A rifare il mondo’, dalla bella poesia di Ilaria Rigoli, sono le parole di Annalisa Rabitti, assessora a Cultura e Pari opportunità, che ha illustrato i significati ispiratori, le relazioni e i contenuti poliedrici della manifestazione:. Narratori e autori, illustratori e registi, attori e artisti sono chiamati ad affrontare, quindi, l’ampio tema della pace e della sostenibilità ambientale, di un mondo nuovo e migliore.

Reggionarra diventa maggiorenne, è la 18° edizione, e presenta una policromia di appuntamenti, confermando la forte collaborazione di tutti i nove enti promotori. Siamo partiti con “La notte dei racconti” a febbraio, che si è svolta in quasi 200 città e quattro continenti, un grande abbraccio di storie per rifare il mondo. Anche Reggionarra si amplia e quest’anno dà il benvenuto a 5 comuni che hanno accolto l’invito con un ‘finalmente! Sono Albinea, Quattro Castella, Rubiera, San Polo d’Enza e Castelnovo Sotto (che anche quest’anno ci stupirà con un capolavoro di cartapesta e meraviglia come il drago blu dell’anno passato). E che emozione quando ci hanno scritto dal Sudafrica, dove stanno organizzando un festival nelle stesse date, dal titolo ‘Africanarra’.

Come sempre sarà un Reggionarra senza barriere con tanti appuntamenti; cito solo Missione Roosevelt dove si potrà fare un percorso seduti in carrozzina, per misurarsi con l’immedesimazione e l’empatia. Non ultimo, siamo stati selezionati tra i 30 festival italiani che verranno raccontati e promossi al Salone del Libro di Torino. Reggionarra è un appuntamento con migliaia di presenze, atteso e amato da bambini e genitori, che coinvolge la città e le scuole, le piazze e i parchi, le librerie e gli esercizi commerciali e ci farà vivere una settimana di fantasia e sogni possibili“.

Monica Morini, direttrice artistica di Reggionarra, invita a modificare il proprio punto di vista e a trovare nuovi pensieri: “La cultura dell’infanzia è un’esperienza trasformativa e generativa. Muoversi all’interno di una città in parata guidati dalle voci delle bambine e dei bambini, seguendo le note della banda, vuol dire aprirsi poeticamente a ciò che è possibile. Abbiamo bisogno di pensieri nuovi, per trovare soluzioni che non appaiono in questo sistema che ha infragilito il pianeta e ha moltiplicato i conflitti. Occorre cambiare punto di vista. La cultura è un modo per immaginare un sistema diverso, dove vivere, dove le comunità si incontrano, ascoltano storie, musica, sperimentano visioni impreviste, trovano parole nuove, generano comportamenti nuovi. Reggionarra è un tempo dove i processi emergono nello spazio cittadino, nelle piazze, nei cortili, nei parchi, nelle strade, processi che si sono fatti largo durante l’anno nei laboratori, nelle biblioteche, nelle scuole. E’ una tessitura profonda intergenerazionale, che abbatte le barriere e riconosce un Noi pensante in festa pronto a rivoluzionare ciò che ci impedisce di restare umani e custodire una casa, chiamata pianeta“.

Castelnovo Sotto apre la settimana di Reggionarra il 20 maggio con Storia di un colibrì di Davide Villani, proprio quel colibrì che reincontreremo nella parata inaugurale del Comune capoluogo. All’allegra ciurma di Reggionarra si sono uniti anche i Comuni di Albinea (21 maggio Equilibri Notti di buio e di luna), Rubiera (21 maggio Bum Bum Ciak Imagine – Un libro che suona), Quattro Castella (22 maggio Teatro delle Brame In poche parole) e San Polo d’Enza (23 maggio Teatro dell’Orsa Rodari in valigia).
La Fondazione Reggio Children Centro Loris Malaguzzi organizza un evento di avvicinamento, così come le biblioteche decentrate di Santa Croce, San Pellegrino e Ospizio accolgono le narrazioni e i laboratori rispettivamente di Clara Lasagni, Loretta Serofilli e Annamaria Gozzi, alla Rosta si terranno le Letture in ambulanza della Croce Rossa che faranno da apripista.

C’è bisogno della collaborazione di tutti per costruire la città delle storie. Anche quest’anno si cercano nuovi volontari e volontarie: chi volesse dare la propria disponibilità può scrivere a: reggionarra@comune.re.it.  Tutti gli spettacoli sono confermati anche in caso di pioggia. In molti casi, perché i luoghi sono al coperto, in altri casi sono previste soluzioni alternative. Se piove durante la parata, si farà con gli ombrelli.

Reggionarra è promosso da: Comune di Reggio Emilia, Istituzione Scuole e Nidi d’infanzia del Comune di Reggio Emilia, Fondazione Palazzo Magnani, Fondazione I Teatri, Fondazione Nazionale della Danza/Aterballetto, Conservatorio di Musica di Reggio Emilia e Castelnovo né Monti Peri-Merulo, Reggio Children, Fondazione Reggio Children, FCR- Farmacie Comunali Riunite con il progetto Reggio Emilia Città Senza Barriere.
Con il sostegno di Destinazione Turistica Emilia. Main sponsor: Iren. Sponsor: Sigma.

Alcuni eventi sono su prenotazione e/o a pagamento (inizio prenotazioni e vendite da lunedì 6 maggio) tutti gli altri ad accesso libero e gratuito.

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Reggio Emilia, Reggionarra 2023: una notte intera a Teatro

REGGIO EMILIA – A breve sarà annunciato il programma generale di Reggionarra 2023, che trasformerà la città in un palco a cielo aperto, ma intanto la bella anteprima è che, sabato 27 maggio i bambini potranno trascorrere una intera notte al Teatro Municipale Valli, visitando i luoghi più segreti, ascoltando narrazioni e fiabe della buona notte, appisolandosi sul palcoscenico, dentro al sacco a pelo, dopo aver cenato con la pizza e prima della colazione, che sarà servita al Ridotto.

Le iscrizioni per questo evento eccezionale, organizzato dalla Fondazione I Teatri e inserita in Reggionarra, si apriranno martedì 2 maggio e sarà necessario inviare una mail a prenotazioniscuole@iteatri.re.it e ricevere la risposta di avvenuta iscrizione.

Possono partecipare i bambini che frequentano la quinta elementare, la prima e la seconda media e, naturalmente, i posti sono limitati.
Durante la lunga notte, in collaborazione con MaMiMO’ succederà un po’ di tutto. Visite alle stanze segrete del Teatro, narrazioni, cena con la pizza e poi tutti a nanna…. Ma la “cameretta” sarà il palcoscenico del Teatro Municipale, dove i bambini stenderanno i loro moduli e i sacchi a pelo, per una notte che si annuncia piena di bei sogni. E al mattino, colazione e via a casa, a raccontare un’esperienza che certamente nessuno ha mai vissuto prima in città.

Ma non è tutto, perché sabato 27 maggio il teatro si aprirà alle visite guidate, seguite da laboratori a sorpresa, dei bambini di tutte le età, compresi quelli piccolissimi (dai 3 anni).

E alle 17 del sabato, alla Sala Verdi del Teatro Ariosto, piccolo concerto del Coro di Voci Bianche della Fondazione I Teatri, con brani del repertorio classico e moderno dei più importanti autori eseguiti dai piccoli cantori sotto la guida della maestra Costanza Gallo, con il pianoforte di Luca Benatti

I biglietti per le visite diurne e per il coro sono in vendita sul sito www.iteatri.re.it

IL PROGRAMMA
I Teatri Invisibili Una notte a teatro con Calvino
Quando: sabato 27 maggio dalle ore 19 fino a domenica 28 maggio ore 9
Dove: Teatro Municipale Valli, tutti gli spazi
A chi si rivolge: bambine e bambini frequentanti la 5° elementare, la 1° e la 2° media – Info e prenotazioni: prenotazioniscuole@iteatri.re.it

I Teatri Sottosopra (dai 3 agli 8 anni)
Visita guidata attraverso i luoghi nascosti del Teatro Municipale Valli, con un laboratorio creativo organizzato al termine del percorso.

Quando: sabato 27 maggio 2023
Dove: Teatro Municipale Valli, tutti gli spazi
Repliche: 3-5 anni ore 10 e ore 10.30, 6-8 anni ore 11, ore 11.30 e 12
A chi si rivolge: bambine e bambini dai 3 agli 8 anni, accompagnati da un adulto

Durata: 1 ora e 15 minuti, di cui 45 minuti di visita guidata e 30 minuti di laboratorio creativo

I Teatri Sottosopra (dai 9 ai 12 anni)
Visita guidata attraverso i luoghi nascosti del Teatro Municipale Valli, con un laboratorio creativo organizzato al termine del percorso.

Quando: sabato 27 maggio
Dove: Teatro Municipale Valli, tutti gli spazi
Repliche: sabato 27 maggio ore 15, 15.30, 16 e 16.30
A chi si rivolge: bambine e bambini dai 9 ai 12 anni (senza accompagnatori adulti)

Durata: 1 ora e 15 minuti, di cui 45 minuti di visita guidata e 30 minuti di laboratorio creativo

PICCOLO CONCERTO DEL CORO DI VOCI BIANCHE DELLA FONDAZIONE I TEATRI
Quando: sabato 27 maggio, ore 17
Dove: Sala Verdi del Teatro Ariosto
A chi si rivolge: per tutti

Durata: 45 minuti circa

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Si avvicina Reggionarra: dal 9 al 15 maggio Reggio Emilia diventa la città delle storie

reggio narra

Torna sulla scena più grande possibile, quella della città, la festa irresistibile di Reggionarra, che dal 2006 ogni anno trasforma la sua culla, Reggio Emilia, nella Città dei Racconti.

Intitolata ‘Lettere all’Universo’, Reggionarra 2022 torna nella sua formula più compiuta e articolata dopo le restrizioni pandemiche, dal 9 al 15 maggio prossimi, nelle piazze, nei parchi e nei giardini, ai Chiostri di San Pietro e nei Musei, nelle biblioteche e nei cortili di palazzi privati e pubblici.

Originata da un progetto culturale ed educativo che si articola nel corso dell’anno, Reggionarra è uno degli eventi più attesi e amati della primavera a Reggio Emilia e non mancherà di affascinare, attrarre, farsi ascoltare, stupire con la sua bellezza, grazie a una linfa inesauribile e giocosa: la fantasia dei bambini e il loro desiderio di essere da un lato al centro del narrare e dall’altro artefici della narrazione, in una parola: protagonisti.
L’immaginario è quello dell’infanzia, che felicemente suscita e contamina quello dei cosiddetti adulti, che diventano narratori, siano essi genitori o professionisti della materia, attori, danzatori, musicisti e altri artisti della scena. Ma si annunciano altresì passeggiate creative, scoperte di luoghi che, come contenitori di vita, custodiscono e portano storie con sé. E poi laboratori, letture e speciali novità, tra le quali un evento dedicato ai bambini ucraini accolti in città, perché se 100 sono i linguaggi dei bambini, altrettanti sono quelli dell’umanità e, appunto, dell’universo. La filosofia è quella dell’accessibilità e della condivisione le più ampie possibili, non mancheranno perciò momenti narrativi accompagnati dall’interprete del linguaggio dei segni.

Annalisa Rabitti, che è assessora a Cultura, Turismo, Pari opportunità e Città senza barriere, sottolinea: “Reggio Emilia è la città dell’educazione, Reggio Emilia è la città dei bambini e delle bambine e qui la cultura si occupa anche di loro e li riconosce. Reggionarra è un evento unico, veramente un ponte tra ciò che sentiamo e desideriamo, per e con i più piccoli (solo anagraficamente) tra i nostri concittadini, fra i quali quelli più recenti, che provengono dall’Ucraina. Reggionarra ritorna allora con coraggio, nonostante le incertezze, le difficoltà, la situazione sanitaria e quella internazionale. Anzi proprio perché viviamo tempi fragili e drammatici, la felice esperienza di ascolto, incontro e creatività di Reggionarra non può mancare. Ci auguriamo che in quelle giornate la città sia ancora di più un luogo di ascolto e di pace, dove si pronuncino parole di speranza e in cui ognuno possa ritrovare il bambino che è dentro ciascuno di noi”.

L’ispirazione è sublime, parole di Gianni Rodari: “Spiegatemi voi dunque, in prosa o in versetti, perché il cielo è uno solo e la terra è tutta a pezzetti”.

Monica Morini, che di Reggionarra è curatrice, spiega: “In questo tempo fragile scriviamo lettere all’Universo, certi che l’universo senta i nostri pensieri. Perché nelle storie tutto è possibile. Un gesto vivo, necessario, aperto a tutti. Reggionarra è un ponte di storie tra ciò che sentiamo e desideriamo. Un tempo per ritrovarsi tra musica, pagine, parole, canti e racconti. Sotto lo stesso cielo ci mettiamo in ascolto in un rito pacifico e condiviso che abbraccia piazze e cortili, in una terra senza confini”.

Promotori di Reggionarra 2022 sono: Comune di Reggio Emilia, Istituzione scuole e nidi del Comune di Reggio Emilia, Fondazione Palazzo Magnani, Fondazione I Teatri, Fondazione nazionale della Danza – Aterballetto, Istituto superiore di studi musicali Peri-Merulo, Reggio Children, Fondazione Reggio Children, Farmacie comunali riunite-Reggio Città senza barriere. La cura è del Teatro dell’Orsa e tutto avviene in collaborazione con Laboratori Aperti – Chiostri di San Pietro, Casa delle storie, oltre che con il sostegno di Iren.

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