IL PERDONO D’ASSISI, COS’È E COME FUNZIONA

Si tratta di un’indulgenza plenaria che può essere ottenuta in tutte le chiese parrocchiali e francescane dal mezzogiorno del 1º agosto alla mezzanotte del 2 e tutti i giorni dell’anno visitando la Chiesa della Porziuncola di Assisi dove morì San Francesco. Il Poverello ottenne l’indulgenza da papa Onorio III il 2 agosto 1216 dopo aver avuto un’apparizione presso la chiesetta

Famiglia Cristiana

La maestosa Basilica di Santa Maria degli Angeli in Porziuncola, costruita su interessamento di S. Pio V a partire dal 1569 e che sorge a circa quattro chilometri da Assisi, racchiude tra le sue mura l’antica cappella della Porziuncola, legata alla memoria di San Francesco d’Assisi. Oggi sulla sua facciata c’è un affresco raffigurante l’istituzione del Perdono di Assisi, opera di G. F. Overbek di Lubecca (1829-1830), il quale ha così voluto decorare quell’insigne luogo.

COME NASCE IL “PERDONO D’ASSISI”?

Proprio alla Porziuncola il Santo d’Assisi ebbe la divina ispirazione di chiedere al papa l’indulgenza che fu poi detta, appunto, “della Porziuncola o Grande Perdono”, la cui festa si celebra il 2 agosto.

È il diploma di fr. Teobaldo, vescovo di Assisi, uno dei documenti più diffusi, a riferirlo. S. Francesco, in una imprecisata notte del luglio 1216, mentre se ne stava in ginocchio innanzi al piccolo altare della Porziuncola, immerso in preghiera, vide all’improvviso uno sfolgorante chiarore rischiarare le pareti dell’umile chiesa. Seduti in trono, circondati da uno stuolo di angeli, apparvero, in una luce sfavillante, Gesù e Maria. Il Redentore chiese al suo Servo quale grazia desiderasse per il bene degli uomini. S. Francesco umilmente rispose: “Poiché è un misero peccatore che Ti parla, o Dio misericordioso, egli Ti domanda pietà per i suoi fratelli peccatori; e tutti coloro i quali, pentiti, varcheranno le soglie di questo luogo, abbiano da te o Signore, che vedi i loro tormenti, il perdono delle colpe commesse”.
“Quello che tu chiedi, o frate Francesco, è grande – gli disse il Signore -, ma di maggiori cose sei degno e di maggiori ne avrai. Accolgo quindi la tua preghiera, ma a patto che tu domandi al mio vicario in terra, da parte mia, questa indulgenza”.

Giotto, San Francesco davanti a Onorio III, Basilica Superiore di Assisi

Giotto, San Francesco davanti a Onorio III, Basilica Superiore di Assisi

LA RICHIESTA A PAPA ONORIO III

Alle prime luci dell’alba, quindi, Francesco, prendendo con sé solo frate Masseo di Marignano, si diresse verso Perugia, dove allora si trovava il Papa. Sedeva sul soglio di Pietro, dopo la morte del grande Innocenzo III, papa Onorio III, uomo anziano ma molto buono e pio, che aveva dato ciò che aveva ai poveri. Il Pontefice, ascoltato il racconto della visione dalla bocca del Poverello di Assisi, chiese per quanti anni domandasse quest’indulgenza. Francesco rispose che egli chiedeva “non anni, ma anime” e che voleva “che chiunque verrà a questa chiesa confessato e contrito, sia assolto da tutti i suoi peccati, da colpa e da pena, in cielo e in terra, dal dì del battesimo infino al dì e all’ora ch’entrerà nella detta chiesa”. Si trattava di una richiesta inusitata, visto che una tale indulgenza si era soliti concederla soltanto per coloro che prendevano la Croce per la liberazione del Santo Sepolcro, divenendo crociati.

Il Papa, infatti, fece notare al Poverello che “Non è usanza della corte romana accordare un’indulgenza simile”. Francesco ribatté: “Quello che io domando, non è da parte mia, ma da parte di Colui che mi ha mandato, cioè il Signore nostro Gesù Cristo”. Nonostante, quindi, l’opposizione della Curia, il pontefice gli accordò quanto richiedeva (“Piace a Noi che tu l’abbia”). Sul punto di accomiatarsi, il Pontefice chiese a Francesco – felice per la concessione ottenuta – dove andasse “senza un documento” che attestasse quanto ottenuto. “Santo Padre, – rispose il Santo – a me basta la vostra parola! Se questa indulgenza è opera di Dio, Egli penserà a manifestare l’opera sua; io non ho bisogno di alcun documento, questa carta deve essere la Santissima Vergine Maria, Cristo il notaio e gli Angeli i testimoni”. L’indulgenza fu ottenuta, quindi, “vivae vocis oraculo”.

La chiesa della Porziuncola

La chiesa della Porziuncola

QUANDO VENNE ISTITUITA UFFICIALMENTE?

Il 2 agosto 1216, dinanzi una grande folla, S. Francesco, alla presenza dei vescovi dell’Umbria con l’animo colmo di gioia, promulgò il Grande Perdono, per ogni anno, in quella data, per chi, pellegrino e pentito, avesse varcato le soglie del tempietto francescano. Nel 1279, il frate Pietro di Giovanni Olivi scriveva che “essa indulgenza è di grande utilità al popolo che è spinto così alla confessione, contrizione ed emendazione dei peccati, proprio nel luogo dove, attraverso san Francesco e Santa Chiara, fu rivelato lo stato di vita evangelica adatto a questi tempi”.

A QUALI CONDIZIONI SI PUÒ OTTENERE L’INDULGENZA?

Ricevere l’assoluzione per i propri peccati nella Confessione sacramentale, celebrata nel periodo che include gli otto giorni precedenti e successivi alla visita della chiesa della Porziuncola, per tornare in grazia di Dio; partecipare alla Messa e alla Comunione eucaristica nello stesso arco di tempo indicato per la Confessione; visitare la chiesa della Porziuncola dove si deve rinnovare la professione di fede, mediante la recita del Credo, per riaffermare la propria identità cristiana, e recitare il Padre Nostro, per riaffermare la propria dignità di figli di Dio, ricevuta nel Battesimo; recitare una preghiera secondo le intenzioni del Papa, per riaffermare la propria appartenenza alla Chiesa, il cui fondamento e centro visibile di unità è il Romano Pontefice.

Normalmente si recita un Pater, un’Ave e un Gloria; è data tuttavia ai singoli fedeli la facoltà di recitare qualsiasi altra preghiera secondo la pietà e la devozione di ciascuno verso il Papa.

IN QUALI GIORNI SI PUÒ OTTENERE IL “PERDONO D’ASSISI”?

Nel santuario della Porziuncola, ad Assisi, grazie anche ad uno speciale decreto della Penitenzeria Apostolica datato 15 luglio 1988 (Portiuncolae sacrae aedes) si può lucrare l’indulgenza, per sé o per i propri defunti,alle medesime condizioni, durante tutto l’anno, una sola volta al giorno.
Mentre in tutte le chiese parrocchiali e le chiese francescane sparse nel mondo si può lucrare dal mezzogiorno del 1° agosto alla mezzanotte del 2 agosto di ogni anno.

COS’È L’INDULGENZA?

Nel Catechismo della Chiesa cattolica (nn. 1478-9) si legge: «L’indulgenza si ottiene mediante la Chiesa che, in virtù del potere di legare e di sciogliere accordatole da Gesù Cristo, interviene a favore di un cristiano e gli dischiude il tesoro dei meriti di Cristo e dei santi perché ottenga dal Padre delle misericordie la remissione delle pene temporali dovute per i suoi peccati. Così la Chiesa non vuole soltanto venire in aiuto a questo cristiano, ma anche spingerlo a compiere opere di pietà, di penitenza e di carità [Cfr. Paolo VI, Cost. ap. Indulgentiarum doctrina, 8; Concilio di Trento: DS 1835].

Poiché i fedeli defunti in via di purificazione sono anch’essi membri della medesima comunione dei santi, noi possiamo aiutarli, tra l’altro, ottenendo per loro delle indulgenze, in modo tale che siano sgravati dalle pene temporali dovute per i loro peccati. Mediante le indulgenze i fedeli possono ottenere per se stessi, e anche per le anime del Purgatorio, la remissione delle pene temporali, conseguenze dei peccati. (CCC 1498)»

 

Il Perdono d’Assisi, il privilegio dell’indulgenza

L’ indulgenza plenaria rappresenta uno dei momenti più sentiti per i cattolici poiché si ha la possibilità di rimuovere dall’animo una parte delle conseguenze dei peccati.

Si ottiene una volta all’anno da mezzogiorno del primo agosto alla mezzanotte del  due agosto.

La volontà di San Francesco d’Assisi nel richiedere fortemente questa indulgenza nacque dall’apparizione di Gesù e della Madonna che lui stesso ebbe mentre stava pregando nella Porziuncola (piccola chiesa all’interno della Basilica di Santa Maria degli Angeli ad Assisi).

Alla domanda posta da Gesù di quale grazia lui desiderasse, Francesco rispose di volere il perdono completo per tutti coloro che, visitando la Chiesa, si fossero confessati e pentiti.

Questa richiesta fu esaudita dalla Madonna a patto che Francesco si recasse direttamente dal Papa a chiedere l’istituzione di codesta indulgenza come “rappresentante” di Cristo.

Il Papa e i suoi cardinali rimasero abbastanza dubbiosi nel proclamare l’ indulgenza poiché le argomentazioni di Francesco riguardavano l’assenza di pagamento con moneta e senza l’obbligo di fare un grande pellegrinaggio penitenziale per potersi confessare.

Superate queste perplessità, fu accetta la domanda stabilendo il 2 di Agosto come unico giorno all’anno per potersi liberare dalle colpe e dalle pene.

La concessione da parte del Papa Onorio III, risalente al 1612,  fu documentata  attraverso il Diploma di Teobaldo scritto dal frate e vescovo di Assisi Teobaldo.

All’inizio questa confessione era valida solo se veniva attuata nella Porziuncola poi ben presto si estese a tutte le chiese francescane e parrocchiali anche se Assisi e la sua Basilica rimasero il fulcro più importante.

Il Manuale delle Indulgenze è un testo normativo ufficiale della Chiesa cattolica che indica le azioni da compiere per ottenere l’indulgenza plenaria consistendo nel confessarsi, nel fare la comunione eucaristica,  nel recitare il Credo o il Padre Nostro e nel visitare una chiesa.

Si può richiedere l’indulgenza per se o per i defunti.

in vaticano.com

Celebrazioni per il Perdono di Assisi 2018

Dal 29 Luglio al 1 Agosto la Porziuncola si animerà di pellegrini e fedeli pronti a ricevere l’indulgenza plenaria in occasione del Perdono di Assisi.

La magnifica novità di quest’anno sarà l’esposizione del Saio che Padre Pio indossava nel momento di ricevere le stimmate dal Signore che sarà visibile in Porziuncola dal29 Luglio alle ore 10.45 fino alla fine dei festeggiamenti.

Il programma degli eventi liturgici inizierà con il Triduo di preparazione al Perdono dal 29 al 31 Giugno alle ore 19.00 con le meditazioni presiedute da S. Ecc. Mons. Luciano Paolucci Bedini, Vescovo di Gubbio.

Mercoledì 1° Agosto sarà il giorno dell’apertura delle Solennità del Perdono con le celebrazioni eucaristichepresiedute alle ore 07.00 – 08.00 – 09.00 – 11.00 – 17.00 –  18.00.

Alle ore 11.00 la Solenne Celebrazione Eucaristica sarà presieduta da M. R. P. Micheal Perry, Ministro generale dell’Ordine dei Frati Minori. Al termine avverrà la Processione di “Apertura del Perdono”.

Alle ore 14.30 Liturgia Penitenziale dei Pellegrini d’Abruzzo presieduta da Padre Nando Simonetti, Definitore della Provincia di S. Bonaventura dei Frati Minori di Abruzzo e Lazio.

Alle ore 19.00 Primi Vespri della Solennità presieduti da S. E. Mons. Domenico Sorrentino, Vescovo di Assisi Nocera Umbra e di Gualdo Tadino. Stefania Proietti, Sindaco di Assisi, offrirà l’incenso.

Alle ore 21.30 Veglia di preghiera con la Processione aux flambeaux presieduta da Padre Giuseppe Renda, Custode della Porziuncola.

 

Giovedì 2 Agosto rappresenta la dedicazione della Porzioncola con le celebrazioni eucaristiche alle ore 07.00 – 08.00 – 09.00 – 11.00 – 17.00 –  18.00.

Alle ore 09.00 la celebrazione eucaristica sarà presieduta da S. E Mons. Domenico Sorrentino.

Alle ore 11.00 la Solenne Celebrazione eucaristica verrà presieduta da da S. Ecc. Mons. Luciano Paolucci Bedini.

Alle ore 19.00 Secondi Vespri della Solennità presieduti da M. R. P. Claudio Durighetto, Ministro provinciale dei Frati Minori dell’Umbria

In occasione di questi festeggiamenti la Basilica di Santa Maria degli Angeli rimarrà aperta fino alleore 23.00.

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