La Turchia abolisce l’età minima di pensionamento e rende più di 2 milioni di persone idonee a beneficiarne

Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha annunciato la fine del requisito dell’età pensionabile, durante il quale più di 2 milioni di persone potranno godere immediatamente di questo diritto, ha dichiarato mercoledì in una conferenza stampa.

Archivio - Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan - Kay Nietfeld/dpa

Archivio – Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan – Kay Nietfeld/dpa© Fornito da News 360

“Con il regolamento che condivideremo oggi, circa 2,25 milioni di persone in più avranno i requisiti per andare in pensione. Non ci sarà alcun limite di età per avvalersi del diritto alla pensione”, ha dichiarato il Presidente in una dichiarazione presso il Complesso Presidenziale.

Sembra che questa richiesta sia stata una delle misure più richieste dall’opposizione e dai gruppi di lavoro che hanno chiesto che, invece di consentire il pensionamento all’età minima, il requisito fosse il numero obbligatorio di giorni lavorati per poter andare in pensione.

Questa riforma si aggiunge all’aumento del salario minimo approvato la scorsa settimana e a sei mesi dalle elezioni generali turche, come riportato dal canale turco TRT HABER.

Durante la sua apparizione, il presidente ha ricordato che in Turchia devono essere soddisfatte tre condizioni per avere diritto alla pensione – il numero di giorni di pagamento dei premi, il periodo di assicurazione e l’età – ma la riforma approvata cambia questo paradigma. Oggi, 13,9 milioni di persone sono pensionate in Turchia.

“Il regolamento che abbiamo fatto riguarda coloro che hanno già soddisfatto le prime due condizioni ma sono in attesa di pensionamento solo a causa dell’età”, ha detto il presidente.

Fonte: (EUROPA PRESS)

msn.com

Pensioni minime, verso intesa a 590 euro

Pensioni minime, no al nuovo aumento fino a 600 euro: la verità è nella  legge di Bilancio

Mediazione iper-calibrata sulla principale richiesta di Forza Italia. Opzione donna e lavoro le priorità del Pd

Degli oltre 3mila emendamenti alla manovra arrivati mercoledì scorso, di cui ne sono stati ammessi circa duemila, ne rimangono in pista 450. Sono quelli “segnalati” domenica dalla commissione Bilancio della Camera, suddivisi fra 200 della maggioranza (95 Fdi, 54 Lega, 40 Fi, 11 Noi Moderati) e 250 dell’opposizione. Ma dal momento che la coperta è corta (appena 700 i milioni a disposizione), non si esclude la possibilità di un’ulteriore scrematura mentre, sul fronte sindacale, Cgil e Uil hanno avviato ieri la settimana di mobilitazione che andrà avanti fino a venerdì 16. La novità di ieri sera riguarda le pensioni minime, al centro da settimane del forte pressing di Forza Italia per portarle almeno a 600 euro al mese (contro i circa 570 previsti finora dal testo). A riprova che la coperta stavoltà è davvero corta e ogni singolo euro è importante, sarebbe vicina un’intesa su quota 590 euro.

Sono 95, come detto, gli emendamenti segnalati da Fdi. Tra le proposte, oltre alla sospensione del payback per le imprese sanitarie, c’è anche l’aliquota agevolata per il gasolio agricolo e la proroga del lavoro agile per i lavoratori fragili e i genitori lavoratori con figli minori di anni 14. Poi fondi per le materie Stem (scientifiche) nella scuola così come la proroga delle risorse per le trasmissioni di Radio Radicale. Spunta anche un fondo “per i Giochi della Gioventù”, con una dote di 20 milioni di euro. E ancora, aumento da 8 a 10 euro dell’esenzione fiscale dei buoni pasti elettronici, sgravi per le assunzioni di apprendisti ed estensione del bonus sociale anche sotto forma di crediti per gli inquilini dell’edilizia popolare. Nel pacchetto di emendamenti anche un contributo ai comuni per la realizzazione di nuovi impianti di stoccaggio gas, sconti sulle accise del gasolio per le imprese di noleggio autobus, riapertura del bonus per il rientro dei cervelli, nuove norme sui premi di risultato, misure per il prepensionamento dei giornalisti delle testate in crisi e taglio al 5% dell’Iva sulle pompe di calore.

Tra le 54 proposte indicate dalla Lega alla manovra spicca il taglio dell’Iva sul pellet (ora al 22%), il sostegno al comparto della sicurezza, ma anche una riguardante la qualità dell’aria con interventi per ridurre l’inquinamento. Nessuna proposta di modifica segnalata dal Carroccio sul fronte del Pos o sul tetto al contante, entrano invece una serie di proroghe di agevolazioni per le popolazioni terremotate. Forza Italia insiste sulle pensioni anche con un fondo di 500 milioni per “interventi di revisione del meccanismo di indicizzazione delle pensioni minime e misure per contrastare gli effetti negativi delle tensioni inflazionistiche”. Ma anche un esonero contributivo fino 8mila euro per le nuove assunzioni a tempo indeterminato e le trasformazioni dei contratti a tempo determinato degli under 36, oltre all’introduzione di meccanismi per sbloccare la cessione dei crediti fiscali del Superbonus 110%. Opzione donna, salario minimo e sanità sono, invece, i principali temi oggetto degli emendamenti segnalati dal Pd. I dem intendono battersi perché sia garantita la possibilità di andare in pensione a 58 anni per le donne, allargando quindi la potenziale platea rispetto alle discriminanti introdotte dal governo. Il Terzo Polo, infine, dichiara guerra alle “microtasse”: via l’addizionale erariale alla tassa automobilistica, le tasse e sopratasse per istituti superiori e università, le tasse per le licenze di esercizio e quella di abilitazione all’esercizio professionale e, ancora, l’addizionale comunale sui diritti d’imbarco di passeggeri aerei. (r.r.)

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Inps, ecco le nuove invalidità

Proseguono le verifiche dell’Inps sui pensionati di invalidità civile, accompagnate dalle indagini della finanza e dei carabinieri. Oltre i rigori della legge, l’ente di previdenza presenta anche una disponibilità ad allargare il campo delle patologie invalidanti. Rientra fra queste l’endometriosi, una malattia tipicamente femminile che colpisce l’apparato riproduttivo, con effetti nella vita affettiva e lavorativa e che è spesso causa di infertilità. Alcuni studi statistici applicati al complesso dell’Unione europea stimano la presenza di questa patologia in circa tre milioni di donne italiane. Una diffusione tanto ampia da indurre il Parlamento Ue, sin dal 2004 (delibera 30), a dedicare una particolare attenzione al fenomeno e a segnalare la scarsa conoscenza della malattia sia tra i medici sia nella popolazione.
L’endometriosi è stata ora inserita dall’Inps nell’elenco delle malattie invalidanti. Si attende tuttavia una modifica ufficiale della tabella nazionale delle malattie invalidanti, la cui ultima pubblicazione risale al decreto del Ministro della sanità n. 329 del 28 maggio 1999.
Minori di età. L’Istituto di previdenza si è inoltre impegnato ad uniformare i diritti degli invalidi civili, prevedendo, ad esempio, che ai minori oncologici venga sempre riconosciuta la condizione di «handicap grave», mentre ai minori con neoplasie venga liquidata l’indennità di accompagnamento. L’indirizzo assunto dall’Inps consente di evitare difformità di valutazioni fra i medici dell’Istituto e di osservare una procedura uniforme su tutto il territorio.
In particolare, gli accertamenti medici dell’ente possono avvenire solo in forma sussidiaria alle strutture del Servizio sanitario nazionale, che presentano tempi non brevi e non pochi disagi per gli interessati, costretti a girare fra più uffici. Con una recente convenzione, la Campania – per prima fra tutte le Regioni – ha affidato all’Inps l’intero ciclo dell’accertamento dei requisiti sanitari in materia di invalidità civile, di cecità civile, di sordomutismo, di disabilità e di handicap.
L’aggiornamento delle invalidità civili potrebbe proseguire, fra breve, con il riconoscimento del diabete e, a seguire, dell’artrosi in età lavorativa. Sulla patologia diabetica e della sua incidenza sul Servizio sanitario nazionale è in corso un’indagine conoscitiva presso la Commissione Igiene del Senato.
Terremotati. Gli invalidi civili e i titolari di pensione sociale o assegno sociale hanno l’obbligo di dichiarare all’Inps se svolgono un’attività lavorativa, mentre i titolari di indennità di accompagnamento devono segnalare il loro eventuale ricovero presso una struttura sanitaria, a proprio carico oppure senza spese. Queste notizie devono essere inviate ogni anno entro il 30 giugno, esclusivamente per via telematica. La legge 122/2012 consente agli invalidi e ai pensionati residenti nei comuni dell’Emilia colpiti dal terremoto di poter trasmettere questa dichiarazione di responsabilità entro il prossimo 30 settembre.

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