Marcia della pace di Pax Christi: il 31 dicembre a Cagliari

Marcia della pace di Pax Christi: il 31 dicembre a Cagliari

ROMA-ADISTA. La prossima Marcia della pace del 31 dicembre, promossa da Pax Christi, si svolgerà a Cagliari, anche per mettere nuovamente sotto i riflettori il caso della fabbrica di armi Rwm di Domusnovas (Ca), che produce e vende all’Arabia Saudita le bombe per la guerra in Yemen (v. Adista Notizie nn. 40 e 43/15; 6, 7, 9, 31 e 36/16; 19, 30 e 34/17; 19, 29 e 41/18; 4, 19 e 22/19). Lo ha anticipato mons. Giovanni Ricchiuti, vescovo di Altamura-Gravina-Acquaviva delle Fonti e presidente di Pax Christi

Papa a Pax Christi: proseguire sulla via del disarmo nucleare

Vaticano – Vatican News
(Cecilia Seppia) Il Papa ha ricevuto in Vaticano, in udienza privata, i consiglieri di Pax Christi. Al centro del dialogo, l’educazione alla pace, e la messa al bando delle armi nucleari. La storia e l’impegno di Pax Christi al servizio della pace, l’educazione alla pace nelle scuole, nelle carceri, soprattutto minorili, e poi il tema del disarmo, la preoccupazione per la reticenza dell’Italia a firmare l’accordo sulla messa al bando delle armi nucleari, i vari contesti di guerra dalla Siria alla Palestina e le sofferenze patite dai bambini: è stato un dialogo aperto e schietto quello dei consiglieri di Pax Christi con il Papa che oggi li ha ricevuti in udienza privata in Vaticano. Il presidente del movimento, mons. Giovanni Ricchiuti ha parlato di piena sintonia con le parole e i gesti del Pontefice.

Appello dell’associazione PAX CHRISTI di Reggio Emilia per partecipare alla preghiera del Brennero sabato 4 giugno

La denuncia di Alex Zanotelli, direttore di Mosaico di pace, smaschera lo spirito del Migration Compact che, per ammissione del ministro Gentiloni, è lo stesso dell’accordo fatto dalla UE con la Turchia:“Lo stesso impegno profuso dall’Europa per la riduzione dei flussi migratori sulla rotta balcanica, va ora usato sulla rotta del Mediterraneo centrale per chi arriva dalla Libia.”

PAX CHRISTI di Reggio Emilia ha organizzato un pullman per partecipare alla preghiera del Brennero,invitando tutti.

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La partenza è alle 5,30 al parcheggio dell’IPERCOOP ARIOSTO; il ritorno sarà circa alle 23,00.

La spesa per il pullman è di euro 20,00. Il pranzo è al sacco.

Prenotarsi entro il 30 maggio al 3398496264 (don Eugenio) o al 3462381039 (Ester).

IL PROGRAMMA viene continuamente aggiornato per le tante presenze diverse e i diversi momenti previsti: ore 11 tavola rotonda, 12.30 preghiera ecumenica e gesto simbolico. Alle 15 a Vipiteno sosta sulla tomba di Alex Langer, uomo-ponte a cui affideremo il sogno di Francesco, per un’ Europa accogliente.

laliberta.info

Papa Francesco: la guerra mondiale a pezzi si vince con la misericordia

L’incontro tra persone, la riconciliazione tra popoli, l’impegno per la giustizia: sono le strade per risolvere la terribile “guerra mondiale a pezzi” che l’umanità vive. Lo ricorda il Papa nel messaggio inviato ai partecipanti alla conferenza di Pax Christi International in corso a Roma in collaborazione con il Pontificio Consiglio Giustizia e Pace, sul tema “Non violenza e pace giusta: contribuire alla comprensione cattolica e l’impegno alla nonviolenza”. Da Francesco, il rinnovato appello per l’abolizione della pena di morte, la possibilità di un’amnistia, e la revisione del debito internazionale degli Stati poveri. Il servizio di Gabriella Ceraso da Radio Vaticana

“Grande è, nel nostro mondo complesso e violento, il compito che attende coloro che operano per la pace vivendo l’esperienza della non violenza”: “Conseguire il disarmo integrale, combattere la paura, portare avanti un dialogo aperto e sincero”, cercando il bene comune, è “un lavoro arduo”. Per dialogare occorre cercare dare e ricevere, partire dalla nostre differenze cercando il bene comune e trovato un accordo mantenerlo fermamente.

Dialogo, incontro, riconciliazione: vie di soluzione della guerra mondiale a pezzi
Il Papa si rivolge ai partecipanti alla Conferenza di Pax Christi, incoraggiandoli: occorre rinnovare il vostro “positivo contributo”, scrive, come tutti gli strumenti a disposizione per concretizzare l’aspirazione alla giustizia e alla pace degli uomini di oggi. Lo “sforzo sapiente” della diplomazia va infatti sostenuto con ogni mezzo. Chi fondò nel secolo scorso Pax Christi e il Pontificio Consiglio Giustizia e Pace si impegnò per favorire l’incontro tra persone, la riconciliazione tra popoli di diverse ideologie e la lotta per la giustizia politica sociale ed economica. E queste sono le strade oggi per risolvere la guerra mondiale a pezzi che vive l’umanità.

I conflitti non possono essere ignorati o dissimulati
Ai partecipanti, Francesco rammenta tre aspetti che ritiene importanti: “abolire la guerra è lo scopo ultimo della persona umana e della comunità”. E’ inutile “negare o dissimulare i conflitti”, bensì occorre “accettarli per non rimanervi intrappolati perdendo la prospettiva generale”. Solo così li si potrà “risolvere”, osserva, trasformandoli in un “anello di collegamento di quel nuovo processo che gli operatori di pace mettono in atto”.

Fraternità e lotta all’indifferenza
Ma come cristiani, ricorda Francesco, solo “considerando fratelli i nostri simili” possiamo superare guerre e conflittualità. L’ostacolo più grande oggi, sottolinea, è il “muro dell’indifferenza”, una “triste realtà” che investe non solo gli uomini ma anche l'”ambiente naturale, con conseguenze nefaste”. L’impegno a superare l’indifferenza, sostiene il Papa, avrà successo “solo se, ad imitazione del Padre, saremo capaci di usare misericordia”, misericordia che, in politica, si chiama “solidarietà”. E così nell’anno giubilare, come già fatto con i leader degli Stati, il Papa invita tutti i partecipanti a sostenere due richieste: l’abolizione della pena di morte, là dove essa è ancora in vigore, assieme alla possibilità di un’amnistia, e la cancellazione o la gestione sostenibile del debito internazionale degli Stati più poveri.