Pistorius in tribunale. Racconta la sua verità

PRETORIA – Oscar Pistorius, l’atleta paralimpico sudafricano accusato dell’omicidio della fidanzata, é arrivato poco dopo le 9, ora locale, al tribunale di Pretoria. Lo riferisce l’agenzia Sapa. Due auto della polizia sono arrivate al tribunale. Pistorius era seduto sul sedile posteriore di una delle auto, con la testa coperta da una giacca, ha aggiunto l’agenzia.

Il campione paralimpico ha passato la notte in una cella della stazione di polizia di Boschkop. Il suo avvocato Kenny Oldwage chiederà la libertà su cauzione, ma la polizia ha detto che si opporrà.

Per il quotidiano Beeld, il primo ad aver dato la notizia dell’assassinio, Oscar Pistorius ha sparato alla fidanzata dalla porta del bagno. Secondo il giornale la polizia è stata chiamata una volta due ore prima degli spari dai vicini che hanno sentito l’atleta e la modella gridare. E poi una seconda volta attorno alle 3 dopo che gli abitanti del comprensorio hanno sentito gli spari.

La stampa sudafricana ha ribattezzato Oscar Pistorius “Blade gunner”.  Impietosi con la star dell’atletica i giornali del suo paese giocano con il celebre soprannome ‘Blade runner’ e ne coniano uno nuovo, dalla parola inglese ‘gun’, ‘pistola’. Descritto come un “paranoico” e un “amante delle armi”, per il quotidiano The Times Pistorius “collezionava bionde con le quali spesso aveva delle discussioni”. Mentre il Beeld, primo ad aver dato la notizia dell’omicidio, ricorda un episodio del 2009 nel quale lo sportivo, coinvolto con un amico nell’investimento e uccisione di un pedone, aveva impedito a dei giornalisti di fotografare la scena dichiarando: “perché io sono Oscar Pistorius”.

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‘Omicidio’, Pistorius choc: ha sparato alla fidanzata

Il campione dice di averla scambiata per un ladro entrato in casa. Ma la polizia non gli crede

Tragedia questa mattina all’alba in Sud Africa nell’abitazione di Oscar Pistorius, nell’elegante quartiere Silverlakes di Pretoria, una sessantina di chilometri a nord di Johannesburg: l’atleta olimpico e paralimpico ha ucciso la sua fidanzata, la modella Reeva Steenkamp.

La polizia accusa l’atleta di omicidio per la morte della donna, trentenne, escludendo l’ipotesi che il campione l’abbia scambiata per un ladro. Lo sostiene la polizia sudafricana citata dai media. In un primo momento i media locali avevano sostenuto la tesi che lei volesse fargli una sorpresa nel giorno di San Valentino e lui l’avesse scambiata per un ladro.

La polizia non ha voluto rivelare ufficialmente l’identità della vittima, né quella del presunto assassino, limitandosi a dire che una donna morta è stata trovata nell’abitazione del 26/enne Pistorius e che un uomo di 26 anni è stato arrestato. Ma la conferma è arrivata in mattinata dal padre di Pistorius – Henke – il quale ha detto che il figlio è stato arrestato per la morte della sua fidanzata e si è detto “sotto shock”.

Oscar Pistorius comparirà domani alle 9 locali, le 8 in Italia davanti al tribunale di Pretoria. L’udienza, inizialmente prevista per oggi, è stata rinviata “perché c’é bisogno di inviare campioni di sangue”.

Reeva Steenkamp è morta sul colpo, raggiunta da diversi colpi di pistola (due o quattro a seconda delle versioni) alla testa e ad un braccio. I paramedici hanno cercato di salvarla, ma per lei non c’era più niente da fare.

La polizia sudafricana era a conoscenza di “precedenti casi” di “accuse di natura domestica” a casa di Oscar Pistorius. Lo riferisce il Telegraph citando un funzionario della polizia che non entra nel dettaglio delle denunce. Pistorius era stato arrestato nel 2009 per aver aggressione dopo aver sbattuto una porta in faccia ad una donna. In quell’occasione passò soltanto una notte in prigione poi fu rilasciato. La famiglia e gli amici definirono l’episodio un incidente e alla fine tutte le accuse caddero.

Alcuni vicini di casa di Oscar Pistorius hanno sentito all’alba di questa mattina “grida e urla” provenire dall’abitazione dell’atleta sudafricano. Lo riporta il sito Internet del giornale sudafricano City Press, che cita un funzionario di polizia, Denise Beukes. “Abbiamo ricevuto alcuni resoconti di grida e urla, ma non c’é niente di confermato – ha detto Beukes -. Questo fa parte di un’inchiesta in corso che è lungi dall’essere completata”.

Nell’abitazione di Pistorius è stata trovata una pistola calibro nove. “Abbiamo trovato sul posto una pistola da nove millimetri – ha detto una portavoce della polizia, Katlego Mogale – Un uomo di 26 anni è stato arrestato”. L’atleta, scrive la stampa locale, dovrà comparire oggi davanti ai giudici , mentre la polizia conferma solo che un uomo di 26 anni sarà sentito questo pomeriggio dal “tribunale di Pretoria”.

Steenkamp era considerata tra le cento donne più sexy del mondo, secondo le classifiche stilate da diversi magazine. Bionda, di una bellezza raffinata, la donna è stata protagonista di tante copertine e campagne pubblicitarie, era suo il primo volto di Avon Sud Africa ed è stata presentatrice per Fashion Tv sudafrica.

E oggi l’universo di Twitter è stato invaso da una valanga di messaggi di condoglianze sulla sua morte. ‘Nessun genitore dovrebbe seppellire il proprio figlio’, recita un messaggio. ‘Le mie piu’ profonde condoglianze’, aggiunge un altro tweet. E poi: ‘Condoglianze, mi unisco alle preghiere. E’ sempre tragicò. Sul suo account Twitter, Steenkamp si definisce una ‘modella, cover girl, concorrente del Tropika Island of Treasure, laureata in legge, figlia di Dio’. Il suo ultimo tweet ieri: ‘Cosa tirerete fuori dalla manica per il vostro amore domani?’, accompagnandolo con gli ‘hashtag’ #getexcited (‘entusiastì), e #ValentinesDay. Un San Valentino finito nel sangue.

NYT, UN ANNO FA FALSO ALLARME FURTO – L’anno scorso, in casa Pistorius a Pretoria, è scattato l’antifurto e l’atleta olimpico e paralimpico – pistola alla mano – è sceso al pianterreno dell’abitazione per controllare, ma era un falso allarme. Lo ha raccontato lo stesso Oscar Pistorius al New York Times in un’intervista pubblicata il 18 gennaio 2012.

“Pistorius vive nella sua casa con un amico del liceo, un ingegnere e lottatore di arti marziali miste – scrive Michael Sokolove, l’autore dell’intervista/reportage dal titolo ‘The fast life of Oscar Pistorius’ -. Pistorius si era lasciato di recente con la sua ragazza di lunga data, ma un’altra giovane donna era lì quando siamo arrivati. Mentre ci preparava il pranzo… (Pistorius) ha detto che un antifurto nella casa era scattato la notte precedente e lui aveva preso la sua pistola ed era sceso al piano di sotto in punta di piedi (Alla fine non era niente)”. Sokolove parla poi della pistola da nove millimetri di Pistorius e racconta che l’atleta lo ha invitato a un vicino poligono di tiro, dove lo ha “istruito sulla tecnica appropriata” e si è dimostrato “un buon istruttore”.

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Oscar Pistorius, Reeva Steenkamp