Meteo: Natale e Santo Stefano con tempo stabile e temperature miti

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AGI – Feste di Natale e Santo Stefano all’insegna di una solida alta pressione sub-tropicale che vede al suo interno una massa d’aria decisamente mite per la fine di dicembre. L’atmosfera statica, tipica del regime anticiclonico, si traduce – affermano i meteorologi di Meteo Expert – in un ristagno di inquinanti e umidità nei bassi strati con nubi basse anche persistenti e qualche nebbia che insisteranno soprattutto in Pianura Padana e nel settore ligure, ma che potranno formarsi anche su molte aree del Centro-Sud.

Il fattore che accomunerà tutta l’Italia saranno le temperature diffusamente oltre la norma, con valori superiori alle medie stagionali anche nelle aree grigie, specie nelle minime, e con valori decisamente miti nelle aree soleggiate. Al Sud, specie nelle Isole maggiori, sono attese massime anche superiori ai 20 gradi e il clima sarà eccezionalmente mite anche in montagna. La tendenza mostra anche per i giorni successivi al periodo natalizio un’assenza di perturbazioni significative. L’alta pressione mostrerà infatti un declino molto lento, in particolare in quota dove si instaureranno correnti occidentali con afflusso di aria gradualmente meno mite.

Per quanto rigurda la giornata di oggi, sarà un Natale prevalentemente soleggiato sulle Alpi, in buona gran parte del Centro-Sud e nelle Isole, nonostante la presenza di nebbie e nubi basse nelle prime ore del giorno. Cielo prevalentemente grigio in Val Padana, sul centro-est della Liguria e attorno all’alto Adriatico per la presenza di nubi basse, associate nelle ore più fredde anche a qualche foschia densa o locale nebbia.

Nebbie e nubi basse si ripresenteranno, specialmente dalla sera, anche sulle fasce costiere del mare Adriatico, sulla Toscana e sul Lazio. Temperature ovunque sensibilmente superiori alla norma: punte pomeridiane di 16-20 gradi al Centro-Sud, anche oltre ai 20 in Sardegna e Sicilia. Venti deboli, mari calmi o poco mossi.

Domani tempo per lo più soleggiato al Sud, nelle Isole, in Abruzzo, Molise, con nebbie e nubi basse mattutine lungo il medio Adriatico, sulla Puglia meridionale, nelle valli interne e nel nord della Campania. Nelle ore più fredde nubi basse e nebbie diffuse anche sul Lazio, in Umbria e sulla Toscana centro meridionale. Cielo sereno o poco nuvoloso sulle Alpi interne, con nubi in aumento entro sera e tendenza a qualche debole precipitazione nelle zone di confine della Valle d’Aosta, nevosa a quote alte.

Giornata con cielo grigio in pianura al Nord, sulle coste dell’alto Adriatico, nel centro e nel Levante Ligure, sul nord della Toscana e dell’Umbria; nebbie e foschie in mattinata sull’Emilia Romagna; piogge deboli possibili sulla Liguria centrale e di Levante, pioviggini sulla Venezia Giulia e occasionalmente anche sulle pianure del Nord-Ovest. Temperature stazionarie o in leggero aumento, con valori sensibilmente superiori alla norma in tutto il Paese. Venti deboli in prevalenza meridionali su tutti i mari, con locali rinforzi su mar Ligure e alto Tirreno dove i mari saranno localmente mossi.

Calmi o poco mossi gli altri mari. Martedì infine nelle ore più fredde è previsto qualche banco di nebbia in Pianura Padana, sulle aree pianeggianti e lungo le coste del Centro-Sud. In giornata cielo nuvoloso sull’Emilia Romagna e sulla parte settentrionale del Centro, senza piogge di rilievo; temporanee schiarite sulle pianure del Nord-Est, cielo sereno o poco nuvoloso sul resto del Paese. Temperature in lieve calo sulle Alpi e sulla Sardegna, massime in rialzo sulle pianure del Nord-Ovest. Venti per lo più deboli e mari in prevalenza poco mossi.

Nel mondo la luce vera che illumina ogni uomo. Commento Vangelo Natale

Natale del Signore

In principio era il Verbo, e il Verbo era presso Dio e il Verbo era Dio. Egli era, in principio, presso Dio: tutto è stato fatto per mezzo di lui e senza di lui nulla è stato fatto di ciò che esiste. In lui era la vita e la vita era la luce degli uomini; la luce splende nelle tenebre e le tenebre non l’hanno vinta. Venne un uomo mandato da Dio: il suo nome era Giovanni.

Un Vangelo immenso ascoltiamo oggi, che ci obbliga a pensare in grande. Giovanni comincia con un inno, un canto, che ci chiama a volare alto, un volo d’aquila che proietta Gesù di Nazaret verso i confini del cosmo e del tempo. In principio era il Verbo e il Verbo era Dio. Nel principio e nel profondo, nel tempo e fuori dal tempo. Un mito? No, perché il volo d’aquila plana fra le tende dell’accampamento umano: e venne ad abitare, piantò la sua tenda in mezzo a noi.

Poi Giovanni apre di nuovo le ali e si lancia verso l’origine delle cose che esistono: tutto è stato fatto per mezzo di Lui (v 3). Nulla di nulla senza di lui. “In principio”, “tutto”, “nulla”, “Dio”, parole assolute, che ci mettono in rapporto con la totalità e con l’eternità, con Dio e con il cosmo, in una straordinaria visione che abbraccia tempo, cose, spazio, divinità.

Senza di lui nulla di ciò che esiste è stato fatto. Non solo gli esseri umani, ma il filo d’erba e la pietra e il pettirosso di stamattina, tutta la vita è fiorita dalle sue mani. Nessuno e niente nasce da se stesso…

Natale: veniva nel mondo la luce vera, quella che illumina ogni uomo. Ogni uomo, ogni donna, ogni bambino e ogni anziano, ogni malato e ogni migrante, tutti, nessuno escluso; nessuna esistenza è senza un grammo di quella luce, nessuna storia senza lo scintillio di un tesoro, abbastanza profondo perché nessun peccato possa mai spegnerlo.​

E allora c’è un frammento di Verbo in ogni carne, un pezzetto di Dio in ogni uomo, c’è santità in ogni vita.

La luce splende nelle tenebre ma le tenebre non l’hanno vinta! Le tenebre non vincono la luce. Non la vincono mai. La notte non sconfigge il giorno. Ripetiamolo a noi e agli altri, in questo mondo duro e triste: il buio non vince.

“In principio era il Verbo e il Verbo era Dio…”. Che vorrei tradurre: in principio era la tenerezza / e la tenerezza era Dio. E la tenerezza di Dio si è fatta carne.

Natale è il racconto di Dio caduto sulla terra come un bacio (B. Calati).

Natale è il brivido del divino nella storia (papa Francesco). Per questo siamo più felici a Natale, perché ascolti il brivido, rallenti il tempo, guardi di più tuo figlio, gli dai una carezza…Gesù è il racconto della tenerezza di Dio (Ev. Ga.), porta la rivoluzione non della onnipotenza o della perfezione, ma della tenerezza e della piccolezza: Dio nell’umiltà, il segreto del Natale. Dio nella piccolezza, forza dirompente del Natale. Dio adagiato sulla povera paglia come una spiga nuova.Noi non stiamo aspettando Qualcuno che verrà all’improvviso, ma vogliamo prendere coscienza di Qualcuno che, come una luce, già abita la nostra vita.

(Letture Messa del giorno: Isaia 52,7-10; Salmo 97; Ebrei 1,1-6; Giovanni 1,1-18)

di Ermes Ronchi – avvenire.it

Natale del Signore Messa del giorno


Grado della Celebrazione: SOLENNITA’
Colore liturgico: Bianco

Il Verbo, la seconda persona della Trinità, si fa carne nel grembo della Vergine Maria per dare a chi lo accoglie e a chi crede in lui il “potere di diventare figli di Dio”.
C’è forse comunione più completa, più perfetta del lasciare all’uomo la possibilità di dividere la vita stessa di Dio? Nel Verbo che si è fatto carne, questo bambino di Betlemme, l’uomo trova l’adozione come figlio. Dio non è più un essere lontano, egli diventa suo padre. Dio non è più un essere lontano, egli diventa suo fratello.
“Come l’uomo potrebbe andare a Dio, se Dio non fosse venuto all’uomo? Come l’uomo si libererebbe della sua nascita mortale, se non fosse ricreato, secondo la fede, da una nuova nascita donata generosamente da Dio, grazie a quella che avvenne nel grembo della Vergine?” (Ireneo di Lione).
È per la deificazione dell’uomo che il Verbo si è fatto carne, affinché l’uomo, essendo “adottato”, diventasse figlio di Dio: “Affinché l’essere mortale fosse assorbito e noi fossimo così adottati e diventassimo figli di Dio” (Ireneo di Lione).
L’uomo assume allora la sua vera dimensione, perché non è veramente uomo se non in Dio. E c’è forse una presenza in Dio più forte della figliazione divina?
Proprio ora, il re in esilio rimette piede sulla terra preparata per lui e, nello stesso tempo, l’uomo ritrova il suo “posto”, la sua vera casa, la sua vera terra: Dio.
“Anch’io proclamerò le grandezze di questa presenza: il Verbo si fa carne… È Gesù Cristo, sempre lo stesso, ieri, oggi e nei secoli che verranno… Miracolo, non della creazione, ma della ri-creazione… Perché questa festa è il mio compimento, il mio ritorno allo stato originario… Venera questa grotta: grazie ad essa, tu, privo di sensi, sei nutrito dal senso divino, il Verbo divino stesso” (Gregorio di Nazianzo).

Antifona d’ingresso
Un bambino è nato per noi,
ci è stato dato un figlio.
Sulle sue spalle è il potere
e il suo nome sarà:
Consigliere mirabile. (Is 9,5)

Colletta
O Dio, che in modo mirabile
ci hai creati a tua immagine e in modo più mirabile
ci hai rinnovati e redenti,
fa’ che possiamo condividere la vita divina del tuo Figlio,
che oggi ha voluto assumere la nostra natura umana.
Egli è Dio, e vive e regna con te,
nell’unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.

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Prima lettura

Is 52,7-10
Tutti i confini della terra vedranno la salvezza del nostro Dio.

Dal libro del profeta Isaìa

Come sono belli sui monti
i piedi del messaggero che annuncia la pace,
del messaggero di buone notizie che annuncia la salvezza,
che dice a Sion: «Regna il tuo Dio».
Una voce! Le tue sentinelle alzano la voce,
insieme esultano,
poiché vedono con gli occhi
il ritorno del Signore a Sion.
Prorompete insieme in canti di gioia,
rovine di Gerusalemme,
perché il Signore ha consolato il suo popolo,
ha riscattato Gerusalemme.
Il Signore ha snudato il suo santo braccio
davanti a tutte le nazioni;
tutti i confini della terra vedranno
la salvezza del nostro Dio.

Parola di Dio

Salmo responsoriale

Sal 97

Tutta la terra ha veduto la salvezza del nostro Dio.

Cantate al Signore un canto nuovo,
perché ha compiuto meraviglie.
Gli ha dato vittoria la sua destra
e il suo braccio santo.

Il Signore ha fatto conoscere la sua salvezza,
agli occhi delle genti ha rivelato la sua giustizia.
Egli si è ricordato del suo amore,
della sua fedeltà alla casa d’Israele.

Tutti i confini della terra hanno veduto
la vittoria del nostro Dio.
Acclami il Signore tutta la terra,
gridate, esultate, cantate inni!

Cantate inni al Signore con la cetra,
con la cetra e al suono di strumenti a corde;
con le trombe e al suono del corno
acclamate davanti al re, il Signore.

Seconda lettura

Eb 1,1-6
Dio ha parlato a noi per mezzo del Figlio.

Dalla lettera agli Ebrei

Dio, che molte volte e in diversi modi nei tempi antichi aveva parlato ai padri per mezzo dei profeti, ultimamente, in questi giorni, ha parlato a noi per mezzo del Figlio, che ha stabilito erede di tutte le cose e mediante il quale ha fatto anche il mondo.
Egli è irradiazione della sua gloria e impronta della sua sostanza, e tutto sostiene con la sua parola potente. Dopo aver compiuto la purificazione dei peccati, sedette alla destra della maestà nell’alto dei cieli, divenuto tanto superiore agli angeli quanto più eccellente del loro è il nome che ha ereditato.
Infatti, a quale degli angeli Dio ha mai detto: «Tu sei mio figlio, oggi ti ho generato»? e ancora: «Io sarò per lui padre ed egli sarà per me figlio»? Quando invece introduce il primogenito nel mondo, dice: «Lo adorino tutti gli angeli di Dio».

Parola di Dio

Canto al Vangelo ()
Alleluia, alleluia.
Un giorno santo è spuntato per noi:
venite tutti ad adorare il Signore;
oggi una splendida luce è discesa sulla terra.
Alleluia.

Vangelo

Gv 1,1-18
Il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi.

+ Dal Vangelo secondo Giovanni

In principio era il Verbo,
e il Verbo era presso Dio
e il Verbo era Dio.
Egli era, in principio, presso Dio:
tutto è stato fatto per mezzo di lui
e senza di lui nulla è stato fatto di ciò che esiste.
In lui era la vita
e la vita era la luce degli uomini;
la luce splende nelle tenebre
e le tenebre non l’hanno vinta.
Venne un uomo mandato da Dio:
il suo nome era Giovanni.
Egli venne come testimone
per dare testimonianza alla luce,
perché tutti credessero per mezzo di lui.
Non era lui la luce,
ma doveva dare testimonianza alla luce.
Veniva nel mondo la luce vera,
quella che illumina ogni uomo.
Era nel mondo
e il mondo è stato fatto per mezzo di lui;
eppure il mondo non lo ha riconosciuto.
Venne fra i suoi,
e i suoi non lo hanno accolto.
A quanti però lo hanno accolto
ha dato potere di diventare figli di Dio:
a quelli che credono nel suo nome,
i quali, non da sangue
né da volere di carne
né da volere di uomo,
ma da Dio sono stati generati.
E il Verbo si fece carne
e venne ad abitare in mezzo a noi;
e noi abbiamo contemplato la sua gloria,
gloria come del Figlio unigenito
che viene dal Padre,
pieno di grazia e di verità.
Giovanni gli dà testimonianza e proclama:
«Era di lui che io dissi:
Colui che viene dopo di me
è avanti a me,
perché era prima di me».
Dalla sua pienezza
noi tutti abbiamo ricevuto:
grazia su grazia.
Perché la Legge fu data per mezzo di Mosè,
la grazia e la verità vennero per mezzo di Gesù Cristo.
Dio, nessuno lo ha mai visto:
il Figlio unigenito, che è Dio
ed è nel seno del Padre,
è lui che lo ha rivelato.

Parola del Signore.

Forma breve (Gv 1,1-5.9-14):
Il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi.

Dal Vangelo secondo Giovanni

In principio era il Verbo,
e il Verbo era presso Dio
e il Verbo era Dio.
Egli era, in principio, presso Dio:
tutto è stato fatto per mezzo di lui
e senza di lui nulla è stato fatto di ciò che esiste.
In lui era la vita
e la vita era la luce degli uomini;
la luce splende nelle tenebre
e le tenebre non l’hanno vinta.
Veniva nel mondo la luce vera,
quella che illumina ogni uomo.
Era nel mondo
e il mondo è stato fatto per mezzo di lui;
eppure il mondo non lo ha riconosciuto.
Venne fra i suoi,
e i suoi non lo hanno accolto.
A quanti però lo hanno accolto
ha dato potere di diventare figli di Dio:
a quelli che credono nel suo nome,
i quali, non da sangue
né da volere di carne
né da volere di uomo,
ma da Dio sono stati generati.
E il Verbo si fece carne
e venne ad abitare in mezzo a noi;
e noi abbiamo contemplato la sua gloria,
gloria come del Figlio unigenito
che viene dal Padre,
pieno di grazia e di verità.

Parola del Signore

Preghiera dei fedeli
(Dall’Orazionale CEI 2020)
Fratelli e sorelle, in questo giorno santo, nel quale esultiamo per la nascita del Figlio di Dio, irradiazione della gloria del Padre e luce vera, rivolgiamo a lui la preghiera che scaturisce dalla fede.
Preghiamo insieme e diciamo: Gesù, vero Dio e vero uomo, ascoltaci.

1. Per la Chiesa, perché sia fedele alla missione di annunciare con gioia a ogni creatura che tu, Verbo fatto carne, sei il volto misericordioso del Dio invisibile. Noi ti preghiamo.
2. Per le famiglie, perché il cordiale ritrovarsi di questi giorni rinsaldi i legami tra le generazioni e, in te che sei la Pace, vengano superate incomprensioni e sofferenze. Noi ti preghiamo.
3. Per quanti cercano la verità, perché nelle tenebre splenda la tua luce, nel dubbio risuoni la tua parola, e nella fatica trovino in te la forza. Noi ti preghiamo.
4. Per i disoccupati, i detenuti, i profughi, perché nessuno si senta solo e abbandonato, ma tutti siano raggiunti dal tuo amore. Noi ti preghiamo.
5. Per noi qui riuniti nel tuo nome, perché dallo scambio gratuito dei doni nasca la volontà di una rinnovata attenzione alle necessità dei poveri. Noi ti preghiamo.

Signore Gesù, Verbo del Padre, sei venuto in mezzo a noi per condividere la condizione umana e darci il potere di diventare figli di Dio: dalla tua pienezza donaci grazia e verità, perché le nostre azioni siano feconde di bene. Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli.

Preghiera sulle offerte
Nel Natale del tuo Figlio ti sia gradito,
o Padre, questo sacrificio,
dal quale venne il perfetto compimento
della nostra riconciliazione
e prese origine la pienezza del culto divino.
Per Cristo nostro Signore.

PREFAZIO DI NATALE I
Cristo luce

È veramente cosa buona e giusta,
nostro dovere e fonte di salvezza,
rendere grazie sempre e in ogni luogo
a te, Signore, Padre santo,
Dio onnipotente ed eterno.
Nel mistero del Verbo incarnato
è apparsa agli occhi della nostra mente
la luce nuova del tuo fulgore,
perché conoscendo Dio visibilmente,
per mezzo di lui siamo conquistati
all’amore delle realtà invisibili.
E noi,
uniti agli Angeli e agli Arcangeli,
ai Troni e alle Dominazioni
e alla moltitudine dei cori celesti,
cantiamo con voce incessante
l’inno della tua gloria: Santo, …

PREFAZIO DI NATALE II
Nell’incarnazione Cristo reintegra l’universo

È veramente cosa buona e giusta,
nostro dovere e fonte di salvezza,
rendere grazie sempre e in ogni luogo
a te, Signore, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno,
per Cristo Signore nostro.
Nel mistero adorabile del Natale
egli, Verbo invisibile,
apparve visibilmente nella nostra carne,
per assumere in sé tutto il creato
e sollevarlo dalla sua caduta.
Generato prima dei secoli,
cominciò a esistere nel tempo,
per reintegrare l’universo nel tuo disegno, o Padre,
e ricondurre a te l’umanità dispersa.
Per questo dono della tua benevolenza,
uniti a tutti gli angeli,
cantiamo esultanti la tua lode: Santo, …

PREFAZIO DI NATALE III
Il sublime scambio nell’incarnazione del Verbo

È veramente cosa buona e giusta,
nostro dovere e fonte di salvezza,
rendere grazie sempre e in ogni luogo
a te, Signore, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno,
per Cristo Signore nostro.
In lui [oggi] risplende in piena luce
il sublime scambio che ci ha redenti:
la nostra debolezza è assunta dal Verbo,
la natura mortale è innalzata a dignità perenne,
e noi, uniti a te in comunione mirabile,
condividiamo la tua vita immortale.
Per questo mistero di salvezza,
uniti ai cori degli angeli,
proclamiamo esultanti
la tua lode: Santo, …

Nel Canone Romano, si dice il Communicantes proprio.
Nelle Preghiere eucaristiche II e III si fa il ricordo proprio.

Antifona alla comunione
Tutti i confini della terra hanno veduto
la salvezza del nostro Dio. (Cf. Sal 97,3)

Oppure:
Il Verbo si fece carne
e noi abbiamo contemplato la sua gloria. (Gv 1,14)

Preghiera dopo la comunione
Dio misericordioso, il Salvatore del mondo, che oggi è nato
e nel quale siamo stati generati come tuoi figli,
ci comunichi il dono della vita immortale.
Per Cristo nostro Signore.

Si può utilizzare la formula della benedizione solenne:

Dio infinitamente buono, che nella nascita del suo Figlio
ha inondato di luce questo giorno santissimo,
allontani da voi le tenebre del male
e illumini i vostri cuori con la luce del bene. R. Amen.

Dio, che inviò gli angeli ad annunciare ai pastori
la grande gioia del Natale del Salvatore,
vi ricolmi della sua beatitudine
e vi faccia messaggeri del suo Vangelo. R. Amen.

Dio, che nell’incarnazione del suo Figlio
ha congiunto la terra al cielo,
vi conceda il dono della sua pace e della sua benevolenza
e vi renda partecipi dell’assemblea celeste. R. Amen.

E la benedizione di Dio onnipotente,
Padre e Figlio e Spirito Santo,
discenda su di voi e con voi rimanga sempre. R. Amen.

NATALE DEL SIGNORE (MESSA NELLA NOTTE) – SOLENNITÀ


Colore Liturgico Bianco
Antifona
Il Signore mi ha detto:
«Tu sei mio Figlio, io oggi ti ho generato». (Sal 2,7)

Oppure:

Rallegriamoci tutti nel Signore,
il nostro Salvatore è nato nel mondo.
Oggi la pace vera è scesa per noi dal cielo.

Si dice il Gloria.

Colletta
O Dio, che hai illuminato questa santissima notte
con lo splendore di Cristo, vera luce del mondo,
concedi a noi, che sulla terra contempliamo i suoi misteri,
di partecipare alla sua gloria nel cielo.
Egli è Dio, e vive e regna con te.

Prima Lettura
Ci è stato dato un figlio.
Dal libro del profeta Isaìa
Is 9,1-6

Il popolo che camminava nelle tenebre
ha visto una grande luce;
su coloro che abitavano in terra tenebrosa
una luce rifulse.

Hai moltiplicato la gioia,
hai aumentato la letizia.
Gioiscono davanti a te
come si gioisce quando si miete
e come si esulta quando si divide la preda.
Perché tu hai spezzato il giogo che l’opprimeva,
la sbarra sulle sue spalle,
e il bastone del suo aguzzino,
come nel giorno di Màdian.
Perché ogni calzatura di soldato che marciava rimbombando
e ogni mantello intriso di sangue
saranno bruciati, dati in pasto al fuoco.

Perché un bambino è nato per noi,
ci è stato dato un figlio.
Sulle sue spalle è il potere
e il suo nome sarà:
Consigliere mirabile, Dio potente,
Padre per sempre, Principe della pace.
Grande sarà il suo potere
e la pace non avrà fine
sul trono di Davide e sul suo regno,
che egli viene a consolidare e rafforzare
con il diritto e la giustizia, ora e per sempre.
Questo farà lo zelo del Signore degli eserciti.

Parola di Dio.

Salmo Responsoriale
Dal Sal 95 (96)
R. Oggi è nato per noi il Salvatore.
Cantate al Signore un canto nuovo,
cantate al Signore, uomini di tutta la terra.
Cantate al Signore, benedite il suo nome. R.

Annunciate di giorno in giorno la sua salvezza.
In mezzo alle genti narrate la sua gloria,
a tutti i popoli dite le sue meraviglie. R.

Gioiscano i cieli, esulti la terra,
risuoni il mare e quanto racchiude;
sia in festa la campagna e quanto contiene,
acclamino tutti gli alberi della foresta. R.

Davanti al Signore che viene:
sì, egli viene a giudicare la terra;
giudicherà il mondo con giustizia
e nella sua fedeltà i popoli. R.

Seconda Lettura
È apparsa la grazia di Dio per tutti gli uomini.
Dalla lettera di san Paolo apostolo a Tito
Tt 2,11-14

Figlio mio, è apparsa la grazia di Dio, che porta salvezza a tutti gli uomini e ci insegna a rinnegare l’empietà e i desideri mondani e a vivere in questo mondo con sobrietà, con giustizia e con pietà, nell’attesa della beata speranza e della manifestazione della gloria del nostro grande Dio e salvatore Gesù Cristo.
Egli ha dato se stesso per noi, per riscattarci da ogni iniquità e formare per sé un popolo puro che gli appartenga, pieno di zelo per le opere buone.

Parola di Dio.
Acclamazione al Vangelo
Alleluia, alleluia.

Vi annuncio una grande gioia:
oggi è nato per voi un Salvatore, Cristo Signore. (Lc 2,10-11)

Alleluia.

Vangelo
Oggi è nato per voi il Salvatore.
Dal Vangelo secondo Luca
Lc 2,1-14

In quei giorni un decreto di Cesare Augusto ordinò che si facesse il censimento di tutta la terra. Questo primo censimento fu fatto quando Quirinio era governatore della Siria. Tutti andavano a farsi censire, ciascuno nella propria città.
Anche Giuseppe, dalla Galilea, dalla città di Nàzaret, salì in Giudea alla città di Davide chiamata Betlemme: egli apparteneva infatti alla casa e alla famiglia di Davide. Doveva farsi censire insieme a Maria, sua sposa, che era incinta.
Mentre si trovavano in quel luogo, si compirono per lei i giorni del parto. Diede alla luce il suo figlio primogenito, lo avvolse in fasce e lo pose in una mangiatoia, perché per loro non c’era posto nell’alloggio.
C’erano in quella regione alcuni pastori che, pernottando all’aperto, vegliavano tutta la notte facendo la guardia al loro gregge. Un angelo del Signore si presentò a loro e la gloria del Signore li avvolse di luce. Essi furono presi da grande timore, ma l’angelo disse loro: «Non temete: ecco, vi annuncio una grande gioia, che sarà di tutto il popolo: oggi, nella città di Davide, è nato per voi un Salvatore, che è Cristo Signore. Questo per voi il segno: troverete un bambino avvolto in fasce, adagiato in una mangiatoia».
E subito apparve con l’angelo una moltitudine dell’esercito celeste, che lodava Dio e diceva:
«Gloria a Dio nel più alto dei cieli
e sulla terra pace agli uomini, che egli ama».

Parola del Signore.

Sulle offerte
Ti sia gradita, o Padre, la nostra offerta
in questa notte di luce,
e per questo santo scambio di doni
trasformaci in Cristo tuo Figlio,
che ha innalzato l’uomo accanto a te nella gloria.
Per Cristo nostro Signore.

Antifona alla comunione
Il Verbo si fece carne
e noi abbiamo contemplato la sua gloria. (Gv 1,14)

Oppure:

Oggi, nella città di Davide,
è nato un Salvatore, che è Cristo Signore. (Lc 2,11)

Dopo la comunione
Signore Dio nostro,
che ci doni la grazia di celebrare nella gioia
la nascita del redentore,
fa’ che giungiamo con la santità della vita
a condividere la sua gloria.
Egli vive e regna nei secoli dei secoli.

Weekend di Natale sarà all’insegna di un clima mite

Meteo stabile ma non mancheranno nebbie e nubi basse localmente anche persistenti. Temperature fino a 10 gradi sopra la media, specie in quota

clima mite weekend di Natale
AGI – Weekend di Natale con condizioni meteo stabili in Italia dove però non mancheranno nebbie e nubi basse localmente anche persistenti. Tempo stabile e clima mite anche per la giornata di S.Stefano, con temperature che risulteranno anche di 10 gradi sopra la media, specie in quota. Gli ultimi aggiornamenti del Centro Meteo Italiano mostrano una lieve flessione delle temperature sul finire della prossima settimana, sempre pero’ con una generale assenza di precipitazioni. L’anticiclone sub-tropicale potrebbe tenerci compagnia anche nel weekend di Capodanno.

Previsioni meteo per oggi
Al nord: Al mattino nebbie e nubi basse in Pianura Padana; sereno o poco nuvoloso lungo l’arco alpino. Al pomeriggio non sono previste variazioni di rilievo. In serata si rinnovano condizioni di tempo asciutto con ancora nebbie e nubi basse in pianura Padana; cieli sereni o poco nuvolosi altrove.

Al centro: Al mattino tempo stabile ma con presenza di nuvolosità bassa su Umbria e Marche; variabilità asciutta altrove. Al pomeriggio non sono previste variazioni di rilievo. In serata si rinnovano condizioni di tempo stabile con foschie o nubi basse specie tra Toscana e Umbria.

Al sud e sulle isole: Al mattino tempo stabile con nubi basse su settori tirrenici e Sardegna, sereno o poco nuvoloso altrove. Al pomeriggio non sono attesi cambiamenti del tempo. In serata si rinnovano condizioni di tempo stabile con nuvolosità e schiarite, foschie e nubi basse sulle regioni tirreniche. Temperature minime e massime stabili o in lieve rialzo su tutta la Penisola.

Previsioni meteo per domani dell’Aeronautica Militare
Al nord: Poche nubi su Alpi e prealpi mentre sul resto del settentrione è attesa nuvolosità estesa, prevalentemente stratiforme, con visibilità ridotta per foschie dense e nebbie persistenti, e qualche debole pioggia tra basso Piemonte e Liguria centro-orientale.

Al centro: Nuvolosità irregolare in graduale intensificazione, eccezion fatta per l’Abruzzo, con locali piovaschi in Lunigiana; foschie dense e locali banchi di nebbia attesi su zone pianeggianti e valli interne, nella notte, al primo mattino e dopo il tramonto.

Al sud e sulle isole: Nuvolosità iniziale su Campania e settori occidentali di Basilicata e Calabria, ma con tendenza a graduale miglioramento e parziali schiarite pomeridiane; bel tempo sul resto del meridione, con formazioni di foschie dense e occasionali banchi di nebbia su aree pianeggianti e valli interne nella notte, al primo mattino e dopo il tramonto. Prevalenza di cielo sereno sulla Sardegna. Temperature minime in calo su Alpi, Sardegna, coste toscane e laziali, Molise, Campania settentrionale, rilievi pugliesi e Sicilia occidentale; in tenue rialzo su pianura piemontese, restanti zone venete e friulane, nonchè sulla Puglia salentina; stazionarie sul restante territorio. Massime in lieve aumento su rilievi lombardi e altoatesini, pianura veneta, Sardegna, Appennino centrale, rilievi meridionali calabresi e Sicilia settentrionale; in diminuzione sulle restanti zone alpine, Liguria, Appennino piemontese ed emiliano; senza variazioni di rilievo sul resto d’italia.

Testimoni. Da Teresina a “Tu scendi dalle stelle” i santi che hanno “vissuto” il Natale

testimoni della fede che hanno avuto la vita trasformata guardando a Betlemme. La storia dell’Istituto religioso femminile che si ispira al Santissimo Natale e il legame tra san Nicola e santa Claus
Un'opera creata dallo street artist Harry Greb è visibile accanto alla Basilica di San Pietro. L'installazione denominata "Notte Santa" (Benvenuti in Europa) mostra le statuine del presepe con i salvagenti e vuole rappresentare attraverso il simbolismo della Natività, le difficoltà e la drammatica realtà di migranti, rifugiati, richiedenti asilo e tutti quegli esseri umani che fuggono da situazioni di pericolo di vita in cerca di diritti, speranza e solidarietà

Un’opera creata dallo street artist Harry Greb è visibile accanto alla Basilica di San Pietro. L’installazione denominata “Notte Santa” (Benvenuti in Europa) mostra le statuine del presepe con i salvagenti e vuole rappresentare attraverso il simbolismo della Natività, le difficoltà e la drammatica realtà di migranti, rifugiati, richiedenti asilo e tutti quegli esseri umani che fuggono da situazioni di pericolo di vita in cerca di diritti, speranza e solidarietà – Ansa

da Avvenire
Se ci domandassero quali santi hanno testimoniato con la loro vita lo spirito del Natale probabilmente risponderemmo ”tutti”. E non sbaglieremmo. Lo stesso vale per la devozione a Maria e il senso di umiltà e gratitudine di fronte alla Passione di Cristo. Tuttavia c’è chi proprio sulla nascita del Dio che si fa uomo, ha modellato il senso stesso del proprio esistere nella fede. A cominciare dal nome. La Congregazione delle Suore del Santissimo Natale si chiama così perché «vuole rendere continuamente attuale l’oggi di Betlemme, cioè l’incarnazione di Cristo, mistero di salvezza e liberazione per tutti gli uomini».

Nato nel 1890 dall’impegno del canonico Francesco Bono, parroco della periferia povera di Torino, l’Istituto ha avuto come prima superiora Giuseppina Cavagnero (1858-1951) nota anche come madre Natalina, che ne divenne cofondatrice. Al centro del carisma la vicinanza e la condivisione con i poveri, a cominciare dalle fanciulle e dai malati che assistevano gratuitamente. Un campo di azione che poi si è allargato così come la loro presenza, oggi realtà non solo in Italia ma anche in Africa e India. Sempre però con lo sguardo al mistero della nascita del Figlio di Dio a Betlemme. «Con l’adorazione del Bambino – sottolineano le suore del Santissimo Natale – le nostre incoerenze si stemperano in lacrime, in desideri di pace, di quella pace che il Figlio di Dio è venuto a portare a tutti gli uomini che egli ama (Lc 2, 14). Per questo nel presepe c’è posto per tutti, a partire dai più poveri, dagli sfortunati, dai malati, dai senzatetto, dai profughi, dalla gente invischiata nel male, ecc».

Natale dunque come poesia dell’accoglienza, come casa degli ultimi, come modello di una santità che si costruisce giorno dopo giorno, anche con atti in apparenza insignificanti. È la radice di quella teologia della “piccola via” che ha reso immortale la biografia di Teresa di Lisieux, o meglio di Santa Teresa di Gesù Bambino e del Volto Santo, che proprio della consapevolezza della piccolezza umana, della necessità di svuotarsi di se stessa per riempirsi di Dio, ha fatto il segno della propria vita. «Come il sole illumina nello stesso tempo i cedri e ogni fiorellino come se esso fosse solo sulla terra – scriveva in una delle sue tante pagine memorabili –, così Nostro Signore si occupa in modo particolare di ogni anima come se essa fosse unica; e come nella natura tutte le stagioni sono regolate in modo da far sbocciare nel giorno stabilito la pratolina più umile, così tutto corrisponde al bene di ogni anima. E ancora: «Io morrò presto. Non ho offerto al buon Dio che l’amore, ed Egli mi restituirà l’amore. Dopo la mia morte farò cadere sul mondo una pioggia di rose. Voglio insegnare la mia piccola via agli uomini, voglio dir loro che vi è una piccola ma una gran cosa da fare quaggiù: gettare a Gesù i fiori dei piccoli sacrifici».

E del resto il Natale stesso nella letteratura cristiana fonde insieme il gusto lieve della festa con l’amaro della solitudine e della tristezza contemplata nel povero e di cui Gesù Bambino diventa immagine oltreché, naturalmente, riscatto. Quel mix di fragilità e grandezza, nella dolcezza della melodia, che ha reso immortale “Tu scendi dalle stelle” di sant’Alfonso Maria de’ Liguori. Forse di più natalizio c’è solo il presepe di Greccio, e la storia di san Nicola, la cui vicenda avrebbe ispirato la figura stessa di Babbo Natale ovvero il santa Claus dei Paesi anglosassoni, il Nikolaus porta doni in Germania. Alla base di questo collegamento forse un episodio della vita del santo vescovo di Myra, il cosiddetto “miracolo delle tre fanciulle”. Venuto a conoscenza di un nobile decaduto che per contrastare la miseria aveva deciso di avviare le tre figlie alla prostituzione, il santo avrebbe infatti assicurato alla famiglia il denaro necessario a evitarlo. E ci riuscì, secondo la tradizione, facendo scivolare dalla finestra della casa del genitore tre palle d’oro che garantirono all’uomo il denaro necessario per il matrimonio delle ragazze. Naturalmente la vita di san Nicola è ricca anche di molti altri richiami, come ha testimoniato la preghiera per la pace in Ucraina di mercoledì scorso a Bari ma la leggerezza, la poesia, almeno in questi giorni prevale.

Dall’altra parte, perché non si spenga il lume sulla durezza della realtà vissuta dagli ultimi, basta scorrere le pagine di tanti testimoni della fede. Come “gli auguri scomodi” di don Tonino Bello che a proposito del Natale, scriveva: “Gesù che nasce per amore vi dia la nausea di una vita egoista, assurda, senza spinte verticali. E vi conceda la forza di inventarvi un’esistenza carica di donazione, di preghiera, di silenzio, di coraggio”. Immagini pesanti, parole forti, da accompagnare però con la dolcezza di un’altra preghiera dello stesso vescovo di Molfetta-Ruvo-Giovinazzo-Terlizzi, neo venerabile: “Il Natale ti porta un lieto annunzio: Dio è sceso su questo mondo disperato. E sai che nome ha preso? Emmanuele, che vuol dire: Dio con noi. Coraggio, verrà un giorno in cui le tue nevi si scioglieranno, le tue bufere si placheranno, e una primavera senza tramonto regnerà nel tuo giardino, dove Dio, nel pomeriggio, verrà a passeggiare con te”. Perché in fondo è questo a rendere unico il Natale: l’unire insieme il dono più grande e la più enorme solitudine la gioie e le lacrime, ingredienti di una ricetta, la vita, che sfama davvero solo se diventa interamente dono.

Il regalo perfetto? Lo rivela la psicologia

Il principio basilare è uno: non deve parlare di chi lo fa, deve parlare a chi lo riceve

regalo perfetto rivela psicologia 

AGI – Qual è la psicologia del regalo perfetto? Il New York Times si è chiesto cosa abbiano in comune degli orecchini tempestati di diamanti, un vecchio telaio di finestra, una bicicletta viola, una teiera di porcellana, un puzzle, un piatto di spaghetti alla giapponese, un ferro da stiro e una macchina per caffè espresso. La risposta, secondo l’autorevole testata americana, è che questi oggetti erano contenuti nelle risposte che gli intervistati di un sondaggio sul campo, a dire il vero non proprio scientifico, hanno indicato tra i migliori o i peggiori regali che avessero “mai ricevuto” in vita loro.

Osserva il giornale che in fatto di regali “il contesto è tutto”. Non serve inseguire gli influencer, consultare le apposite guide per regali, perché questi “sono un’espressione dei sentimenti” che si nutrono verso le persone che meglio si conoscono, ad avviso della dottoressa Bonnie Buchele, psicoanalista di Kansas City. Il successo di un regalo, pertanto, non dipende né dal costo, né dal design o dallo stile o dalla sua confezione o praticità. Ecco perché nel fare i regali la domanda giusta da farsi è: “Cosa voglio dire esattamente con questo regalo?”, senza farsi prendere dalla frenesia del regalo a qualsiasi costo o purché sia. Perché?

Perché “i regali svelano davvero se il donatore ti conosce o meno”. Ciò che fa dire che “le persone tendono a non mettere completamente il destinatario al primo posto”, come afferma Julian Givi, professore di marketing presso il John Chambers College of Business and Economics della West Virginia University. In effetti, la sua ricerca indica che le persone spesso fanno regali che riflettono più che altro i propri desideri e motivazioni piuttosto che considerare le preferenze del destinatario dei regali.

Pertanto, come comportarsi, a cominciare da queste imminenti feste? Il Times consiglia di “prestare attenzione al genere di interessi delle persone a cui si vuol regalare qualcosa, dando un’occhiata al tipo di cose che hanno in casa e in ufficio, cosa indossano, i colori che preferiscono, cosa fotografano e cosa gli piace mangiare e bere”. Il regalo è un gesto da personalizzare.

Insomma, fare più attenzione ai particolari, ai dettagli, per solleticare il piacere di chi il regalo lo deve ricevere perché “i doni fatti con sentimento sono di gran lunga i più significativi”, chiosa il quotidiano. Quindi non un regalo purché sia, ma impegnarsi davvero nel farlo pensando di più alla persona che lo deve ricevere.

agi

Sarà un “caldo” Natale

Le temperature saliranno sopra la media anche di 8-10 gradi da Nord al Sud. Solo intorno a Capodanno si ipotizza un peggioramento

meteo natale sole caldo

AGI –  Un robusto anticiclone in sede mediterranea farà sì che la giornata della vigilia e il Natale avranno le temperature sopra media anche di 8-10 gradi da Nord a Sud, almeno entro Santo Stefano.

Un clima mite soprattutto in quota mentre nei bassi strati avremo anche nebbie e nubi bassi localmente persistenti come sulla Pianura Padana.

La prossima settimana, secondo gli ultimi aggiornamenti del Centro Meteo Italiano, dovrebbe essere ancora in gran parte all’insegna della stabilità.

Solo intorno al Capodanno alcuni modelli ipotizzano un peggioramento ma la distanza temporale è ancora decisamente troppo elevata.

Dio è sempre con noi, come ci ricorda la figura di Giuseppe

di SILVIA CALABRÒ – vinonuovo.it
«La vergine concepirà e partorirà un figlio, che chiamerà Emmanuele». Dio è sempre con noi

Un uomo giusto, ebreo, della casa di Davide viene travolto da uno dei problemi più grossi dell’epoca: la sua promessa sposa è incinta. La legge dell’epoca era alquanto impietosa di fronte a tale situazione disonorevole.
Il disonore, oltre a cadere su Giuseppe, che poteva rivendicare il ripudio e l’accusa pubblica con la condanna di Maria, ricadeva anche sulla stessa famiglia di Maria, che vedeva un patto sciolto e una figlia non più adatta al matrimonio… Sono problemi grossi da affrontare e diciamo che la nascita del figlio di Dio non è avvenuta proprio in un contesto troppo sereno. Preoccupazioni, problemi familiari e sociali, il buon nome di persone che vengono messe a rischio… cosa fare?
Tutto questo farebbe perdere il sonno anche a noi e spesso sappiamo quanto il peso di scelte e preoccupazioni invadano con prepotenza la nostra vita, senza che noi ne siamo colpevoli.
Così il povero Giuseppe, travolto da una situazione più grande di lui, si trova a dover scegliere fra due situazioni. Decide, per il bene che riponeva in Maria, di ripudiarla in segreto: questo era l’unica soluzione che permetteva il male minore… più di così non poteva fare.

Ma proprio nel pieno dei suoi pensieri, Dio interviene mostrando a Giuseppe una terza via: portare avanti il matrimonio con la sua sposa. Certo non una soluzione facile da prendere e da portare avanti, ma l’invito a ‘non temere’ nasce da un senso più grande della sua vicenda personale. I problemi si supereranno, anche con fatica, ma Maria potrà portare a termine la sua missione con l’aiuto di questo uomo che la accoglierà e si prenderà cura di lei e del bambino.

Che storia! Molto simile a tante altre che si intrecciano nella nostra storia di oggi.
Anche quest’anno si celebra il Mistero dell’Incarnazione. Qualcosa che non nasce dal nulla, ma che entra nella storia complessa degli uomini di allora e di oggi. Proprio così, Dio scende fino a noi perché così noi possiamo sentirlo tanto vicino da non temere il mondo e i problemi che ci circondano. Dio giunge con la voce di un angelo a chiederci di non temere, di accogliere anche questa realtà strana e di viverla, proprio come Giuseppe, e di fidarci che anche quest’anno che per noi giungerà di nuovo un bambino, che porta in sé la salvezza per tutti. Egli è l’Emanuele, cioè quel Dio che si fa dono per noi. Questo è il segno che Dio sta dando a tutti, sia dall’altro dei cieli che dagli inferi. Un segno. Tutta la creazione e tutti gli uomini posso accogliere questo segno profetico di una vergine che darà vita a un figlio per noi. Spesso, però, siamo così ripiegati nei nostri problemi da non ricordare un elemento fondamentale della redenzione: la volontà di Dio di essere con noi. Come il re Acca, abbiamo paura di tentare Dio con un segno; ma Egli stesso aspetta una nostra richiesta di aiuto. Giuseppe ascolta quella voce che parla dentro di sé, mentre Acaz non farà altro che rifiutare la parola data dal profeta.

La nostra vita spesso è complessa e difficile, ma non dimentichiamo che Dio e con noi e non contro di noi.

Celebrazioni Natale 2022 (fino all’Epifania) Parrocchia S. Agostino, S. Stefano e S. Teresa di Reggio Emilia

Orari delle celebrazioni fino all'Epifania - Santa Maria Nuova Viterbo

Mercoledì 21 dicembre in S. Agostino
dalle 20:30 alle 21:30 Novena di Natale con bimbi, ragazzi, giovani, famiglie e adulti.
Sacramento della Riconciliazione
Giovedì 22 dicembre dalle 16 alle 20 in S. Agostino
Venerdì 23 dicembre dalle 16 alle 20 in S. Stefano
Sabato 24 dicembre dalle 9.15 alle 12 in S. Teresa
Sabato 24 dicembre dalle 16 alle 18 S. Agostino
Celebrazione della Notte Santa
Sabato 24 dicembre – S. Agostino alle ore 24
Domenica 25 dicembre
Solennità di Natale orari festivi
Lunedì 26 dicembre – S. Stefano
S. Agostino ore 9 – S. Stefano ore 10 – S. Teresa ore 11
Sabato 31 dicembre
Te Deum in Ghiara alle 18:30
Domenica 1 gennaio 2023 Solennità Maria SS. Madre di Dio – orari festivi
Giovedì 5 gennaio 2023 Vigilia Solennità dell’Epifania
Messa prefestiva S. Agostino ore 1830
Venerdì 6 gennaio 2023 Solennità dell’Epifania
orari festivi
Domenica 8 gennaio 2023 – Festa del Battesimo di Gesù
orari festivi

Meteo: bel tempo e clima mite a Natale

Dopo tanto maltempo un robusto anticiclone di matrice sub-tropicale si espande verso il Mediterraneo centrale portando condizioni stabili in Italia. Temperature in aumento soprattutto in quota con valori al di sopra delle medie stagionali

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AGI – Dopo tanto maltempo ecco che un robusto anticiclone di matrice sub-tropicale si espande verso il Mediterraneo centrale portando condizioni meteo stabili in Italia.

Temperature in aumento soprattutto in quota con valori al di sopra delle medie. Tra mercoledì e giovedì è atteso un blando passaggio instabile che potrebbe portare qualche precipitazioni al centro-nord.

Gli ultimi aggiornamenti del Centro Meteo Italiano confermano comunque per il weekend di Natale una nuova espansione dell’alta pressione verso la nostra Penisola con tempo stabile e clima ancora piuttosto mite per il periodo. Alta pressione che dovrebbe garantire stabilità almeno fino a Santo Stefano, più incerta l’evoluzione a seguire.

Previsioni meteo per oggi

AL NORD: Al mattino nuvolosità bassa su coste e pianure e deboli piogge sulla Liguria, maggiori aperture sui rilievi. Al pomeriggio non sono previste variazioni di rilievo con ancora molte nuvole e piogge sparse sulla Liguria. In serata ancora precipitazioni sulla Liguria; asciutto altrove con molte nubi.
AL CENTRO: Al mattino tempo stabile ma con presenza di nuvolosità bassa specie sulle regioni Adriatiche. Al pomeriggio velature in transito su tutti i settori. In serata si rinnovano condizioni di tempo stabile, senza particolari variazioni.
AL SUD E SULLE ISOLE: Al mattino tempo stabile con nubi sparse alternate a schiarite. Al pomeriggio non sono previste variazioni di rilievo. In serata si rinnovano condizioni di tempo asciutto con cieli in prevalenza poco nuvolosi. Temperature minime stabili o in aumento al nord, in diminuzione al centro-sud; massime stazionarie o in lieve rialzo