Musica. Notturni e dintorni all’Hospice di Montericco

Sarà il Notturno il protagonista del prossimo concerto della rassegna “Phos Hilarion” che si terrà domenica 18 febbraio 2024 alle ore 18 presso la Chiesa S. Maria dell’Uliveto a Montericco subito dopo la S Messa.
BENEDETTA POLIMENI flauto, LUCA RANIERI viola, MARIA CECILIA BERIOLI violoncello e CLAUDIO PIASTRA chitarra, presenteranno un brano di raro ascolto che prende spunto da una composizione molto articolata di SCHUBERT alla quale il compositore boemo MATIEGKA ha sovrapposto la voce del violoncello e una parte conclusiva a completamento delle variazioni lasciate incompiute da Schubert stesso.
A completare il programma di NOTTURNI e DINTORNI (così si intitola il concerto) sarà il TERZETTO CONCERTANTE in Re maggiore di NICCOLÒ PAGANINI in cui il compositore genovese sfoggia le sue doti di compositore e grande conoscitore della chitarra di cui era grande virtuoso oltre al violino.
Un programma affascinante per gli appassionati e di ascolto molto gradevole per tutti, che darà modo ai musicisti di sfoggiare le loro grandi doti di interpreti:
BENEDETTA POLIMENI, giovane flautista reggiana allieva di Giovanni Mareggini al Conservatorio Peri- Merulo di recente vincitrice del Concorso presso l’Orchestra Nazionale di Cannes (Francia),
LUCA RANIERI già prima viola dell’Orchestra nazionale della Rai e del teatro S Carlo docente al Conservatorio Morlacchi di Perugia,
MARIA CECILIA BERIOLI concertista di fama internazionale che vanta collaborazioni con le più prestigiose orchestre e concerti in tutto il mondo,
CLAUDIO PIASTRA docente di chitarra presso il Conservatorio Peri-Merulo di Reggio Emilia e Castelnovo Monti e che vanta più di 1000 concerti solistici e collaborazioni in tutto il mondo con i solisti più affermati.
L’appuntamento promosso da IDML don Luigi Guglielmi e Casa MADONNA DELL’ ULIVETO, come al solito, è ad ingresso libero fino ad esaurimento dei posti disponibili.

laliberta.info

E Angelina Mango incanta il pubblico e vince Sanremo

La sera prima, sul palco, aveva cantato la canzone di suo padre La Rondine: applausi, lacrime e commozione per una interpretazione tra le migliori di questo Festival

Alla fine ha vinto lei, Angelina Mango, 22 anni, con la canzone La noia.

Nella serata delle cover aveva raggiunto il cuore del pubblico con una interpretazione bella e straziante di una canzone di suo padre. Sono certa che tutte le figlie che hanno perso un genitore premuaturamente hanno sentite proprie le parole che lei ha cananto, potente e vibrante, nella serata delle cover a Sanremo. «L a mia rondine andata via, il volo a metà, il mio passo nel vuoto». Testi e note entrati nel profondo del cuore, come accadeva quando cantava suo padre Pino, il cantautore lucano scomparso improvvisamente l’8 dicembre del 2014. Si era sentito male durante una esibizione a Policoro, la notte del 7 dicembre, era sceso dal palco ma, seppure subito soccorso, non aveva superato l’attacco di cuore. Angelina aveva appena 13 anni.

Tra i tanti capolavori del cantante pop sua figlia ha scelto una canzone che, pur scritta con altro significato, è caduta a pennello per quell’omaggio che voleva fare a suo padre. Cantata con l’anima prima che con la voce, come lei stessa ha dichiarato. sul palco di Sanremo. Non poteva esserci scelta migliore per parlare di un addio, del dolore, di sogni e assenze con cui misurarsi. E più di qualcuno, in platea e davanti alla tv, ha versato qualche lacrima mentre Angelina intonava quel «dove sei? Dove sei?» che riempiva l’Ariston e straziava i cuori. Suo padre volato «nel cielo sbagliato», non poteva ricevere tributo migliore. Con quel timbro così particolare che sua figlia ha ereditato anche da lui. E con quell’affetto e quella stima che lei, «in punta di piedi» ha voluto condividere con il mondo intero. Per lei la più lunga standing ovation del festival. Meritatissima.

Famiglia Cristiana

Il disco. Me Contro Te, Capodanno in musica e in famiglia

Mentre va in onda la seconda stagione della serie tv, dai due youtuber arriva un disco di canti tradizionali e inediti. Il motto? «Da soli si va più veloci, insieme si va più lontano»

Un’immagine della serie tv “Me Contro Te: La Famiglia”

Un’immagine della serie tv “Me Contro Te: La Famiglia” – Loris T. Zambelli

avvenire.it

Lui è Luì, lei è Sofì e insieme sono i Me Contro Te: stiamo parlando di un vero e proprio fenomeno generazionale che, in quasi dieci anni di carriera, ha intrattenuto e cresciuto almeno due generazioni di bambini. Sono loro la coppia più amata delle Feste da parte dei bambini italiani, grazie al loro primo disco natalizio e al ritorno della serie Me Contro Te: La famiglia reale la cui seconda stagione è su Prime Video. Mentre la prima stagione della serie dal 26 dicembre va in onda tutti i giorni su Rai Gulp, alle ore 20.40, e in boxset su Rai Play.

Luì e Sofì iniziano una vacanza studio presso una regina per apprenderne le tradizioni, ma alla fine scopriranno che la nobile ama la semplicità e che li ha invitati per mostrare ai nipoti la genuinità di due persone normali come loro. Dopo il successo dell’album Il Fantadisco dei Me Contro Te che ha esordito in vetta alla classifica ufficiale FIMI/Gfk nel febbraio del 2020, è intanto uscito il loro nuovo disco Natale con Luì & Sofì, disponibile per Warner Music Italy, che contiene 10 brani di cui 3 inediti e 7 cover di classici natalizi. Nel corso dell’ultimo decennio, i Me Contro Te hanno pubblicato 10 libri e sono usciti con 5 film campioni d’incassi, realizzato una serie tv di successo e girato l’Italia con una tournée nei palazzetti che ha coinvolto sia grandi che piccini.

Dicono i due giovani siciliani, al secolo Sofia Scalia, 26 anni, e Luigi Calagna, 31 anni: «Il disco di Natale era un progetto che meditavamo da un po’, quindi siamo super contenti. Per noi è uno dei momenti più belli perché da qualche anno ci siamo trasferiti a Milano e torniamo in Sicilia proprio per le festività dove abbiamo la possibilità di stare un po’ di più con la nostra famiglia e i nostri amici. Per noi rappresenta un momento di festa e allegria e molto spesso ci ritroviamo a cantare le canzoni di Natale e a metterle come sottofondo per i pranzi per le cene delle Feste».

Brani natalizi che i due giovani cantavano fin da bambini anche in chiesa. «Siamo sempre stati credenti – spiega Sofì – . Io da piccola frequentavo l’Acr, facevo la chierichetta e cantavo in chiesa tutte le canzoni di Natale che conosco benissimo. Col tempo con tutti gli impegni che abbiamo siamo un po’ poco praticanti, ma il valore religioso per noi è importante ». Il disco appena pubblicato vuole lanciare per le feste un appello molto positivo all’affetto: «Il messaggio che continuiamo sempre a dare anche nei nostri video e nelle nostre canzoni è “Da soli si va più veloci, ma insieme si va più lontano”. Ricordiamoci sempre il valore dell’amicizia e dell’amore».

I genitori di questi due giovani youtuber si fidano moltissimo. Ma come avete scoperto questa vostra vocazione per l’infanzia? «Noi non abbiamo mai scelto di creare contenuti per bambini, è arrivato per caso – spiega Luì – perché noi abbiamo iniziato la nostra carriera su Youtube, caricando dei video girati in casa, dove ci facevamo degli scherzi e delle sfide per gli amici. Dieci anni fa non esisteva il lavoro dell’influencer. In quel momento non c’erano più i programmi per bambini con cui siamo cresciuti noi sulla tv generalista, come Bim Bum Bam e La Melevisione. I bambini si spostavano su internet e ci intercettavano. Poi siamo diventati virali. Da lì abbiamo preso molta consapevolezza in più, sappiamo la responsabilità e il peso che abbiamo, quindi cerchiamo di essere sempre più positivi possibili e di trasmettere dei valori che possono essere apprezzati anche dai genitori».

Con l’uscita del primo film nel 2019 i Me Contro Te hanno avuto un vero e proprio boom, cresciuto durante il Covid («abbiamo fatto di tutto per aiutare i bambini chiusi in casa a ritrovare la loro normalità quotidiana», dicono). Se i loro film per incassi hanno salvato il cinema italiano (hanno anche vinto un David dello spettatore), i due stanno pensando al loro sesto film, sempre fatto di avventure fantastiche e divertenti adatte ai più piccoli, anche se, raccontano, «i bambini hanno una soglia dell’attenzione sempre più bassa, sono abituati a vedere su Tik-Tok che video di 10/15 secondi. È sempre una grande sfida tenerli al cinema seduti in poltrona per un’ora».

Il nuovo tour nei palazzetti nel 2024 è quello che festeggerà dal vivo i 10 anni della carriera di Me Contro Te ripercorrendone tutte le tappe. Che hanno portato i due a diventare una vera e propria azienda dalla potenza di fuoco impressionante: «Dal 2018 abbiamo deciso di creare la nostra azienda per lavorare in modo indipendente – spiega Luì -. Perché la cosa che ci ha sempre divertito è stato fare quello che ci piace. Gestiamo il marchio Me Contro Te a 360 gradi. Noi siamo la mente creativa di tutti i progetti, dalle bambole ai giochi da tavola ai film, siamo gli autori dei soggetti della sceneggiatura, dei dischi, della musica».

Ora manca solo un importante progetto, da loro annunciato due anni fa: il matrimonio. «Volevamo sposarci l’anno scorso per i 10 anni di fidanzamento – spiegano sorridenti -. Lo abbiamo annunciato sui social, ma hanno cominciato a incastrarsi una serie di lavori molto impegnativi che hanno portato a slittare fino a quest’anno, in cui abbiamo realizzato due film, un tour, una serie TV e un disco. Ma è sicuramente una promessa che manterremo e che coinvolgerà tutti i fan che ci seguono. Come ci vediamo fra 10 anni? Sposati e con figli».

avvenire.it

Il Festival di musica e arte sacra celebra il compositore Giacomo Carissimi

Un concerto del Festival di musica arte sacra a San Paolo fuori le Mura (archivio)

Presentata la 22.ma edizione della manifestazione promossa dalla Fondazione presieduta da Hans Albert Courtial, che prenderà il via il 4 novembre prossimo. Nell’edizione 2023, oltre ai concerti nelle basiliche papali, l’apertura sarà al Pantheon mentre la chiusura sarà dedicata al musicista gesuita romano a 350 anni dalla morte
Pierluigi Morelli – Città del Vaticano – Vatican News

Si aprirà il prossimo 4 novembre 2023 nella Basilica di S. Pietro in Vaticano, alle ore 12, il XXII Festival Internazionale di Musica e Arte Sacra, un appuntamento oramai fisso dell’autunno romano, che si svolge in location monumentali tra Roma e Vaticano. La manifestazione è stata presentata ieri, 24 ottobre, in una conferenza stampa che ha visto gli interventi del presidente della Fondazione, Hans Albert Courtial, del cardinale Angelo Comastri, oltre ad altri ospiti come il sindaco di Assisi, Stefania Proietti, il rappresentante del Provinciale dei Frati Minori della stessa città, padre Simone Ceccobao, e il direttore del Pontificio Istituto di Archeologia Cristiana, monsignor Stefan Heid, che sono intervenuti per testimoniare l’impegno della Fondazione nel ripristino e restauro di importanti opere d’arte, così come dell’istituzione di borse di studio per giovani archeologi e studiosi.

I concerti
Il primo appuntamento del Festival, che come abbiamo detto si apre a San Pietro in Vaticano, vedrà protagonista la musica di Wolfgang Amadeus Mozart, con la Kroenungmesse (Messa dell’incoronazione ) K 317, con il giapponese IlluminArt Chorus e l’Orchestra di Roma diretti dal maestro giapponese Tomomi Nishimoto. La Messa sarà presieduta dal cardinale Angelo Comastri. La sera stessa del 4 novembre, alle 21, nella Basilica di S. Maria ad Martyres, il Pantheon, il Guillou Consort con Juan Paradell Solé all’organo eseguirà la Missa Redemptionis di Lorenzo Perosi, sotto la direzione di mons. Valentino Miserachs Grau, preside emerito del Pontificio Istituto di Musica Sacra e già direttore della Cappella Musicale Liberiana.

Il 5 Novembre alle 21 il Festival vedrà come protagoniste la Basilica di San. Paolo Fuori le Mura e la musica di Ludwig van Beethoven, con la Sinfonia n° 9. Qui oltre ai quattro cantanti solisti, riascolteremo l’IlluminArt Chorus e l’Orchestra di Roma diretti da Tomomi Nishimoto. Il giorno seguente, 6 novembre, sempre alle 21, sarà la volta della Basilica di S. Maria Maggiore, dove i cantori della Venerabile Cappella Musicale Liberiana si uniranno al Coro e Orchestra della Cappella Ludovicea sotto la direzione di Ildebrando Mura per l’esecuzione del mottetto Ave Verum k 618 e del Requiem k 626 di Wolfgang Amadeus Mozart.

L’omaggio a Carissimi
Chiuderà la manifestazione, il 7 novembre alle 21, un concerto nella chiesa di Sant’Ignazio di Loyola in Campo Marzio, dove l’ensemble Seicentonovecento diretto dal suo fondatore, Flavio Colusso, eseguirà musiche di Giacomo Carissimi, gesuita e compositore tra i più celebri della Roma del ‘600, definito anche Maestro dell’Europa musicale. Il concerto sarà un’ideale anticipazione delle celebrazioni per il 350.mo anniversario della morte del compositore, avvenuta a Roma nel 1674.