Traditi dai messaggini: la relazione scoperta dalla sorella della ragazzina. Poi la telefonata choc con il padre della 14enne
Andrea Davoli, l’educatore di Cl arrestato per violenza sessuale
Reggio Emilia, 20 agosto 2023 – Un vaso di Pandora fatto di rapporti sessuali iniziati a Rimini e terminati un giorno prima della denuncia presentata ai carabinieri il 24 maggio dalla famiglia della 14enne. In camera, nell’auto di Andrea Davoli, l’educatore di Cielle arrestato con l’accusa di violenza sessuale su una 14enne. Le presunte violenze sarebbero state più di una nei confronti della ragazzina con cui l’indagato avrebbe intrattenuto la presunta relazione clandestina. Un rapporto scoperto dalla famiglia di lei quando una sorella ha controllato il telefono dell’adolescente, dopo essersi insospettita per i cambiamenti di umore della parente da dopo quel ritiro spirituale a Viserbella di Rimini.
Da qui e da numerosi screenshot della chat e messaggi che Davoli mandava alla ragazzina sono nati i primi contatti con l’educatore di Cielle anche da parte dei genitori della 14enne. Prima, infatti, il 52enne si sarebbe scusato per l’accaduto con la sorella, affermando di sapere di aver sbagliato anche in virtù della propria vocazione spirituale. In particolare però, proprio il giorno prima della denuncia è stato lo stesso padre della bambina a mettere al corrente Davoli che quanto fatto alla figlia fosse da considerare uno stupro a tutti gli effetti. Una telefonata choc durante la quale l’indagato si sarebbe limitato a rispondere poche parole: “Sono malato, devo farmi curare”.
La vicenda: sesso con la 14enne al ritiro spirituale
Un’attrazione fatale . Travolgente, tanto da rivolgere le proprie attenzioni e pulsioni sessuali verso una ragazzina di appena 14 anni. E incontenibile quanto proibita, al punto da consumare con lei anche un rapporto sessuale completo e non protetto durante un ritiro spirituale a Rimini, ignorando quel principio di castità professato dai ‘memores domini’ a cui Andrea Davoli, 52enne di Reggio Emilia, appartiene. Ma c’è molto di più di un principio disatteso nelle accuse rivolte a Davoli, costate al reggiano l’arresto – eseguito ieri a Caorle a casa dei genitori – per violenza sessuale su minore e il trasferimento al carcere di Pordenone.
Il 52enne, infatti, è uno dei responsabili provinciali del gruppo di Gioventù studentesca del movimento Comunione e liberazione a Reggio e, stando a quanto raccolto dagli inquirenti, sarebbe proprio in questo ambiente che a partire dal dicembre 2022 è maturata la relazione tra l’educatore e la ragazzina di 14 anni, che apparteneva al gruppo di giovani all’uomo affidati dai genitori durante il soggiorno spirituale in Riviera. Una relazione clandestina quella tra Davoli e l’adolescente che, nonostante i quasi quarant’anni di differenza, nell’arco di pochi mesi è passata dai baci scambiati in auto dopo gli incontri di preghiera, a un rapporto sessuale completo e non protetto consumato durante il ritiro spirituale tenutosi a Viserbella di Rimini per la preparazione alla Pasqua, nei giorni tra il 6 e l’8 aprile. Un rapporto che, una volta scoperto e denunciato ai carabinieri di Reggio dai famigliari della ragazzina, è costato ieri mattina al 52enne l’arresto e il trasferimento in carcere in esecuzione – da parte dei carabinieri di Viserba e Reggio – della misura cautelare emessa dal gip del Tribunale di Rimini Vinicio Cantarini, su richiesta di Davide Ercolani, il sostituto procuratore che coordina l’indagine a carico dell’educatore di Cielle, difeso dall’avvocato Liborio Cataliotti.
Un vero e proprio terremoto, a poche ore dall’inizio del Meeting di Comunione e liberazione, che frana addosso all’esponente di Cielle, il cui rapporto con la piccola è iniziato secondo le ricostruzioni proprio durante una vacanza a Parma per Cielle, durata tre giorni. Qui sarebbe scattato il primo bacio tra i due, secondo la testimonianza della stessa 14enne ascoltata dopo la denuncia dei genitori in udienza protetta. L’inizio di una escalation di pulsioni continuata con palpeggiamenti e culminata nel rapporto avvenuto a Rimini, quando secondo le indagini Davoli aveva invitato la giovane in camera e, approfittando di un momento in cui lei stava piangendo per via di una discussione con un ragazzo, facendo leva sulle debolezze della 14enne l’ha indotta a consumare il rapporto sessuale. Il primo, non l’ultimo. Come sarebbe emerso dal contenuto della chat a sfondo amoroso scoperta dalla sorella della vittima della presunta violenza.
Conversazioni sempre più serrate da dopo quel soggiorno a Rimini che hanno portato la madre della 14enne a denunciare il tutto ai carabinieri, dopo che la stessa figlia il lacrime aveva spiegato quanto successo tra lei e l’educatore di Cielle. Una situazione grottesca, che Davoli, contattato dalla famiglia della giovane, avrebbe anche chiesto a più riprese di tenere segreta, cercando poi di avvicinare la giovane e ricontattare i genitori in vari modi, arrivando addirittura a nascondersi dietro ad alcuni cassonetti pur di parlarle. Un mosaico indiziario che ha così portato il gip a riscontrare il “pericolo concreto e attuale che l’indagato commetta nuovamente delitti della stessa specie” oltre alla “incapacità di autocontrollo della libido e degli impulsi sessuali anche verso minori”. Nel disporre così il carcere, il Tribunale di Rimini ha però dichiarato anche l’incompetenza territoriale, trasferendo l’inchiesta a carico di Davoli all’autorità giudiziaria di Reggio Emilia.
Il Resto del Carlino
https://www.ilrestodelcarlino.it/reggio-emilia/cronaca/educatore-arrestato-andrea-davoli-0bca1a08
Il giovane magistrato siciliano fu ucciso dalla mafia nel 1990 e beatificato il 9 maggio 2021. Una vita segnata dalla fede, anche nel perseguire la giustizia umana
Il capo dello Stato richiama lo spirito della manifestazione, giunta all’edizione numero 43: “La pace è valore fondativo dell’Europa”. E ricorda: “Anche la salvezza del pianeta mette al centro l’uomo”
un’immagine del Meeting 2022 – ANSA
Sergio Mattarella ha inviato un lungo messaggio al Meeting, giunto all’edizione numero 43, che – nel centenario della nascita di don Luigi Giussani – si richiama nel titolo (“Una passione per l’uomo”) a una frase del fondatore di Cl nel suo intervento a Rimini nel 1985. Sottolinea il capo dello Stato, la “passione per l’uomo” è una spinta alla pace ma anche all’impegno per la salvezza del pianeta.
“Il Meeting di Rimini – scrive Mattarella – si propone anche quest’anno come preziosa occasione di incontro, luogo di dialogo, spazio aperto di conoscenza e cultura. Un evento che si rinnova da 43 anni, a riprova delle sue radici profonde, e che continua così a recare il proprio contributo alla crescita della nostra società attraverso la sollecitazione della coscienza di tanti giovani”, afferma il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel messaggio inviato al presidente della fondazione Meeting per l’amicizia fra i popoli, Bernhard Scholz.
Il titolo scelto per l’edizione 2022, sottolinea. richiama “il tema della dignità della persona, della sua difesa, della salvaguardia della sua libertà e della sua integrità, è al centro della sfida che si pone all’uomo contemporaneo. Anzitutto il tema del diritto alla vita”. Mentre “a poca distanza da noi, nel cuore dell’Europa, si combatte una guerra scellerata, provocata dall’aggressione della Federazione Russa all’Ucraina”.
“L’Europa – ricorda ancora Mattarella – è risorta dal nazifascismo proprio abiurando alla volontà di potenza e alla guerra che ne è diretta conseguenza, ai totalitarismi, alle ideologie imperniate sulla supremazia sia etnico-nazionale sia ideologica. Questa guerra di invasione, con i lutti, le distruzioni, gli odi che continua a generare, scuote l’intera umanità nei suoi valori fondativi e l’Europa nella sua stessa identità”.
La passione per l’uomo, osserva Mattarella “invece ha come presupposto la pace, come orizzonte la convivenza democratica, la cooperazione tra i popoli, l’equità sociale, il rispetto di ogni persona nella sua libertà, nei suoi diritti, nelle sue diversità. Un’aspirazione, una speranza, un dovere che nasce dalla coscienza e dal desiderio più profondo dei singoli e delle comunità.
Un’impresa che sfida tutti noi”. Sfida che si spinge “sul terreno della tutela di ogni persona, come nel caso del contrasto alla pandemia, a partire da chi è più debole e in difficoltà”. Ma anche su quelo “della nostra capacità di solidarietà, accoglienza e integrazione. Ci richiama a un senso di giustizia che non tollera regressioni con l’aumento delle povertà e delle emarginazioni”.
Ma la persona è al centro, ci mette di fronte anche “alla sfida più grande della contemporaneità: la salvezza del pianeta dallo sfruttamento di cui l’uomo stesso si è reso responsabile. Il nostro è tempo, come ripete Papa Francesco, di ecologia integrale: l’uomo deve ricostruire l’equilibrio con l’ambiente e le risorse naturali e può farlo solo in spirito di solidarietà. La azione quotidiana va ispirata a uno sguardo che ci veda consapevoli di essere partecipi e artefici di una storia più grande, ispirata a coerenza fin nei gesti più piccoli.
Meeting e alla numerosa comunità dei volontari che lo organizzano”, conclude Mattarella, che si rivolge nel suo saluto anche ai volontari che, in 3mila, quest’anno come sempre hanno dato un contributo decisivo allo svolgimento della manifestazione.
A Roma Giancarlo Giorgetti, Enrico Giovannini e l’arcivescovo di Bologna Zuppi (più Enrico Letta da Parigi) hanno presentato il 40mo Meeting di Rimini
“Nacque il tuo nome da ciò che fissavi” il titolo
dell’edizione 2019 della manifestazione
«I quarant’anni del Meeting? Sono stati anni in cui
parole come incontro, dialogo, identità, costruzione comune, bellezza,
creatività non sono stati solo temi di dibattito, ma esperienze condivise tra
centinaia di migliaia di persone». Così Emilia Guarnieri, presidente
della Fondazione Meeting per l’amicizia fra i popoli, sulla manifestazione che
quest’anno avrà come titolo “Nacque il tuo nome da ciò che fissavi”, tratto da
una poesia di Karol Wojtyla.
Martedì 2 luglio alle 18 a Roma nella sala conferenze dell’Associazione Stampa estera
in Italia la quarantesima edizione del Meeting è stata presentata da
Giancarlo Giorgetti, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio,
monsignor Matteo Maria Zuppi, arcivescovo di Bologna, da Enrico
Giovannini, portavoce dell’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile, e
dalla presidente Emilia Guarnieri. Da Parigi si è collegato Enrico
Letta, presidente dell’Istituto Jacques Delors.
«Il titolo del Meeting di quest’anno ‘Nacque il tuo nome
da ciò che fissavi’ indica un’urgenza», ha esordito Emilia Guarnieri,
«l’urgenza di persone che hanno un nome, un’identità certa e consapevole della
propria irriducibile natura di uomini. Indomabili nel difendere questa natura
prima delle proprie idee». Secondo la presidente del Meeting «oggi non è
ragionevolmente immaginabile costruire benessere, convivenza e democrazia senza
ricostruire relazioni ad ogni livello tra le persone. Anche il Meeting vuole
contribuire a questo, favorendo occasioni di dialogo, di incontro, di
valorizzazione delle socialità intermedie e mostrando esempi positivi in
atto».
Il sottosegretario alla Presidenza con delega allo sport
Giancarlo
Giorgetti, già presente al Meeting 2018 nell’ambito dell’Intergruppo
per la Sussidiarietà (confermata la presenza anche per questa edizione), oltre a
rallegrarsi per il quarantesimo anniversario della manifestazione, si è
soffermato sul tema sportivo, che quest’anno al Meeting ha un rilievo superiore
alle precedenti edizioni, con la presenza di numerosi campioni. Giorgetti ha
ricordato le riforme che il governo ha introdotto nel mondo e
nell’organizzazione dello sport e ha ricordato i traguardi raggiunti, ultimo dei
quali la vittoria di Milano e Cortina per le Olimpiadi invernali
2026.
«In 40 anni il Meeting è stato luogo di incontro e di
costruzione di ponti. Il Meeting ha aiutato il dialogo e contribuito a rompere
le diffidenze a livello europeo e mondiale», le parole di Enrico Letta. «Oggi che i
muri hanno ripreso ad alzarsi e la voglia di dialogo è più debole rispetto allo
scontro e all’affermazione di sé, c’è bisogno in Europa come in Italia di più
Meeting. Lo spirito del Meeting deve diffondersi e abbattere i nuovi muri, a
partire da questo nuovo clima di ostilità, interno all’Europa, tra Est e Ovest.
Come negli anni Ottanta quando, attorno alla magnifica avventura umana e
cristiana di Giovanni Paolo II, il Papa polacco, il Muro tra Est e Ovest
cominciò a sgretolarsi. Con lo stesso spirito bisogna combattere i nuovi muri e
far vincere lo spirito di dialogo». In sintonia anche le dichiarazioni di
monsignor Zuppi,
che nel suo intervento ha fornito alcuni spunti sul titolo del Meeting e sul
valore di questo evento nel contesto culturale e generale e in particolare nella
situazione della Chiesa oggi.
«Il Meeting è da sempre una straordinaria opportunità
per riflettere sul presente e il futuro dell’Italia e del mondo», ha aggiunto
Enrico Giovannini.
«L’attenzione posta nell’edizione di quest’anno sui temi dello sviluppo
sostenibile non solo è giustificata dalla gravità della situazione attuale e dai
rischi di catastrofi che gli scienziati sottolineano, ma coglie la necessità di
un cambio di paradigma dell’attuale modello di sviluppo, come ha sottolineato
tante volte Papa Francesco».
Domenica 18 agosto l’incontro inaugurale della XL edizione del Meeting per l’amicizia fra i
popoli vedrà la presenza della seconda carica dello Stato: il presidente del
Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati. Il giorno seguente l’approfondimento
sul tema del Meeting “Nacque il tuo nome da ciò che fissavi” sarà svolto da
Guadalupe Arbona Abascal, docente di Letteratura spagnola e di Letteratura
comparata e scrittura creativa all’Università Complutense di Madrid. Domenica 18
e lunedì 19 saranno anche i giorni in cui andrà in scena “Midnight Barabba”,
spettacolo inaugurale del Meeting 2019, nel Teatro Galli di Rimini, riportato di
recente al suo antico splendore.
Dopo l’esordio dell’anno scorso, anche quest’anno
torneranno le grandi aree tematiche, dedicate a sussidiarietà e lavoro, ai temi
della polis e alla salute, più una nuova area internazionale in cui si
presenteranno esperienze di cooperazione e sviluppo da tutto il mondo. L’area
Sussidiarietà e
lavoro, promossa dalla Fondazione per la Sussidiarietà, in
collaborazione con ASviS, Consorzio Scuole Lavoro ed Elis, sarà divisa in tre
quartieri: sostenibilità, sviluppo e formazione, quest’ultima con varie
eccellenze della formazione professionale che presenteranno i loro prodotti. Tra
i relatori il ministro dell’Istruzione Marco Bussetti, il presidente Istat Gian
Carlo Blangiardo, Enrico Giovannini, Corrado Passera, Vincenzo Boccia, Carlin
Petrini, Ermete Realacci, Stefano Zamagni, Nando Pagnoncelli, Luigino Bruni,
Annamaria Furlan, Mauro Magatti.
L’area Polis rifletterà sui temi
della città attraverso un percorso fatto di incontri, dibattiti, testimonianze e
brevi momenti di racconto, da parte di sindaci, archistar, testimoni, con
esperienze ed esempi di solidarietà. Anche qui numerosi i nomi di rilievo tra i
quali Giuseppe Sala, Manfredi Catella, Stefano Boeri, Enrico Testa, Andrea
Peruzy, Mario Abbadessa, Giuseppe Bonomi, Nicola Maione, Stefano Paleari, Luca
Doninelli.
Meeting
Salute per il terzo anno riunirà gli
opinion leader del mondo medico-scientifico per tracciare le linee future della
medicina e dell’assistenza ai pazienti con relatori quali Walter Ricciardi,
Andrea Lenzi, Roberto Bernabei, Mariella Enoc, Giovanni Scambia, Matilde
Leonardi e Gianfranco Gensini. L’area ospiterà anche mostre, tra cui una su
Takashi Nagai, il medico-eroe di Nagasaki, e sull’Istituto degli Innocenti di
Firenze, una delle più antiche istituzioni italiane dedicate alla tutela
dell’infanzia.
Nella nuova Area internazionale realtà
diverse – Unione Europa (DEVCO), Cooperazione Italiana (DGCS-AICS), AVSI,
Concord Italia, ASviS e l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano – hanno
deciso di compiere un passo in avanti nella collaborazione tra loro e offrire
uno spazio fisico di incontro per favorire la conoscenza e il dialogo sul tema
della lotta alle disuguaglianze, affrontato con un approccio plurale e con il
racconto di esperienze da tutto il mondo.
Rilevantissimo il filone del dialogo tra
esperienze e culture. Tornerà al Meeting il segretario della Lega Musulmana
mondiale Muhammad Bin Abdul Karim Al-Issa, che si confronterà con il politologo
Oliver Roy. A Rimini ci saranno anche le massime autorità religiose – cristiane
e musulmane – di Aleppo, mentre sulla libertà religiosa sentiremo le voci di
Nazir Ayyad, segretario generale dell’Al-Azhar Research Academy, Jàn Figèl,
inviato speciale dell’Unione Europea per la libertà religiosa, Osama Sayyid
Al-Azhari, consigliere per gli affari religiosi del Presidente dell’Egitto, del
postulatore dei martiri di Algeria Thomas Georgeon e del teologo Javier Prades
Lopez. Sull’ottavo centenario dell’incontro di Egitto tra san Francesco e il
Sultano parlerà il Custode di Terrasanta padre Francesco
Patton.
Nello spazio Cdo Innovation e nel
programma più generale si parlerà di Intelligenza artificiale, con personaggi
quali Paolo Benanti, tra i maggiori esperti italiani sul tema, Daniele
Magazzeni, Mark O’Connell, autore di “Essere una macchina”, Oscar Di Montigny e
il presidente IBM Italia Enrico Cereda.
Per restare sui temi scientifici, Euresis e Camplus
proporranno lo Spazio
Brain, dedicato al tema del cervello, con una mostra sul tema e vari
speech con esperti del calibro di Vittorio Gallese ed Egidio D’Angelo, mentre
con Roberto Battiston, Mauro Prina e l’astronauta Paolo Nespoli ricorderemo i 50
anni del primo uomo sulla luna.
In C1, a cura della redazione del mensile Tracce,
ci sarà un altro spazio inedito, dal nome Percorsi, un piccolo
osservatorio su alcuni dei grandi temi che l’attualità ci mette di fronte, con
nomi quali Brian Grim, monsignor Ivan Jurkovič, Massimo Gaggi, Paolo Rumiz,
Pierre Chausse dell’editoriale Première Partie, l’attore Giovanni Scifoni e
Lorenzo Caggioni di Google.
Grazie alla collaborazione del nuovo partner Master
Group Sport, sono attesi grandi nomi e grandi dibattiti (oltre a tanta attività
fisica su 13mila mq di spazio) sul tema dello sport. Il nome
di punta è quello di Javier Zanetti, ma poi i protagonisti dello sport praticato
e raccontato saranno moltissimi, da Nando Sanvito a Moreno Torricelli, da Alex
Schwazer a Mauro Bergamasco, da Gianni Maddaloni a Beppe Bergomi, fino al
presidente del Milan Paolo Scaroni.
Sul versante ecclesiale poi, il
cardinale Gualtiero Bassetti, presidente della Cei, dialogherà con i giovani sul
tema “Non fatevi rubare i sogni, sono il futuro”, mentre Arturo Sosa Abascal,
preposito generale della Compagnia di Gesù, ci dirà cosa significa “Guardare il
mondo con gli occhi di Francesco”. Di Europa parlerà Richard Paul Gallagher,
segretario per i Rapporti con gli Stati della Santa Sede e tutta da ascoltare
sarà anche la testimonianza di George Abou Khazen, vicario apostolico di Aleppo.
Sarà nostro relatore anche il direttore dell’Osservatore Romano Andrea
Monda.
A Diritti, doveri e
democrazia saranno dedicati alcuni incontri (grazie anche all’apporto
di Luciano Violante), in cui si parlerà di Vaclav Havel (interverrà
l’ex-segretario Pavel Fischer), dei trent’anni dalla caduta del muro di Berlino,
dei 40 del Parlamento Europeo, con relatori quali il ministro Enzo Moavero
Milanesi e il presidente del Jacques Delors Institut Enrico Letta. In un altro
contesto Violante e Marta Cartabia, vicepresidente della Corte Costituzionale,
parleranno di giustizia a partire dalla tragedia greca con “Antigone, Creonte ed
Edipo”, mentre Sabino Cassese svolgerà il tema “Democrazia a una svolta”.
Rilevante anche la presenza delle istituzioni. Oltre alla già
citata presidente della Camera, il tradizionale incontro dell’Intergruppo
parlamentare per la Sussidiarietà vedrà la partecipazione, tra gli altri, di
Giancarlo Giorgetti e Maurizio Lupi, mentre in altri contesti interverranno
Giovanni Tria, ministro dell’Economia e delle Finanze, così come il presidente
Consob Paolo Savona. Molti i presidenti di Regione in Fiera: Stefano Bonaccini,
Giovanni Toti, Attilio Fontana, Vincenzo De Luca, Luca Ceriscioli, Massimiliano
Fedriga, il già citato sindaco di Milano Giuseppe Sala, il presidente Anci
Antonio Decaro (Bari) e naturalmente Andrea Gnassi sindaco di Rimini.
Arte e
letteratura torneranno con “Il volto
nell’arte”, incontro a due voci con il vescovo di Monreale monsignor Michele
Pennisi e Giuseppe Frangi. Ci sarà poi un confronto tra sponde diverse del
Mediterraneo tra il poeta Davide Rondoni e il linguista Salah Fadl e la “strana
coppia” costituita dallo studioso di Dante Franco Nembrini e l’illustratore
Marvel Gabriele Dell’Otto, coppia che quest’anno diventa un trio con la presenza
dello scultore Adelfo Galli e della sua scultura “El
Dante”.
Infine, come un fiume carsico che attraversa la Fiera,
le testimonianze:
dal Venezuela, dal carcere (anche quello minorile di Nisida), dalle ong
impegnate in Africa, dai Centri di Aiuto alla Vita. Particolarmente drammatiche
e toccanti si annunciano quelle dell’incontro “Il mistero del dolore innocente:
non una spiegazione, ma una presenza”, con cui vogliamo dare il nostro
contributo al dibattito sui temi della dignità della vita anche più
fragile.
L’ultimo
incontro del Meeting numero 40, sabato
24, metterà a tema il contenuto del libro, che uscirà proprio in quei giorni in
libreria, del sociologo dell’Università di Trento Salvatore Abbruzzese dedicato
proprio alla storia della manifestazione riminese, con Antonio Polito come
interlocutore.
Quanto alle mostre di quest’anno,
saranno oltre 20, a partire da “Francesco e il Sultano 1219-2019. L’incontro
sull’altra riva”, patrocinata dai ministri generali francescani e promossa tra
gli altri dalla Custodia di Terra Santa che racconterà, proprio partendo dal
contesto in cui è accaduto e dalle fonti storiche che si possiedono, l’incontro
tra il Poverello di Assisi e il sultano Al-Malik Al-Kamil. Con “NOW NOW. Quando
nasce un’opera d’arte”, vedremo sette giovani artisti nell’atto di creare le
loro opere in fiera, invece “Bolle, pionieri e la ragazza di Hong Kong” ci
porterà al cuore dell’esperimento americano, con una generazione di giovani
divisa tra un dna pionieristico e la tentazione di attutire l’impatto drammatico
con il reale rifugiandosi in una bolla sicura. Di grande impatto sarà “Si aprì
una porta nel cielo. La Cattedrale di Monreale”, esposizione che intende
documentare il patrimonio artistico e la tradizione di fede del Duomo di
Monreale. Altre esposizioni sono dedicate a grandi personalità del nostro tempo:
Etty Hillesum, Václav Havel, Madre Maria, martire ortodossa di Parigi, il
fotografo italoamericano 97enne Tony Vaccaro (che ha annunciato la sua presenza
a Rimini) più una mostra fotografica su Giulio Andreotti a cent’anni dalla
nascita.
Sarà poi “Midnight Barabba” lo spettacolo inaugurale del
quarantesimo Meeting, una rilettura trasportata nel nostro secolo del “Barabba”
dello scrittore svedese Pär Lagerkvist, che fornì l’ispirazione anche a un
celebre film con Anthony Quinn (e attirò anche Fellini). Tra gli altri
spettacoli “Francesco e il Sultano. Ainalsharaa – Il pozzo dei poeti” a due voci
con la cantante siriana Mirna Kassis e l’attrice italiana Valeria Collina sulle
musiche originali di Fabio Mina, “Gioele Dix – Vorrei essere figlio di un uomo
felice”, che rivive l’Odissea sulle tracce del rapporto tra Telemaco e il padre
Ulisse, “Pierre e Mohamed”, piéce teatrale sull’amicizia tra il vescovo di Orano
in Algeria e un giovane musulmano entrambi morti in un attentato, che ha avuto
più di 1500 repliche in tutta Europa, e infine il ritorno al Meeting di Edoardo
Bennato.