Concretezza, ascolto, credibilità: sono le richieste dei giovani alla Chiesa

Concretezza, ascolto, credibilità: sono queste le richieste principali emerse dai giovani nel dialogo dello scorso 4 febbraio con il vescovo Erio Castellucci, vicepresidente della Conferenza episcopale italiana, e Paola Bignardi, già coordinatrice dell’Osservatorio giovani del Centro Toniolo. Tre ore intense di confronto online, promosso dal ciclo di licenza della Facoltà teologica del Triveneto, sul tema «Serve la Chiesa?».

La voce delle giovani generazioni
Un gruppo di sei giovani – di età compresa fra 25 e 35 anni, provenienti dal Triveneto e dall’Emilia-Romagna – hanno riportato le domande elaborate nei focus group che hanno preceduto l’incontro. E sulle quali hanno sollecitato ripetutamente i relatori in un esercizio di teologia che ha voluto avviare un corso nuovo nell’approccio alle questioni.

Ministeri reali nei quali coinvolgere i laici; linguaggi adeguati al nostro tempo per comunicare il messaggio del vangelo; assenza dei giovani dalla vita della Chiesa; autenticità dell’annuncio; credibilità nelle parole e nei gesti concreti; attualità dei gesti del rito e della liturgia…

Le questioni, enormi, sollevate dai giovani non si sono potute contenere nello spazio di una mattinata, ma certamente hanno ottenuto il risultato di far comprendere alle istituzioni della Chiesa (accademiche e non) che non è più differibile l’ascolto di generazioni che cercano una Chiesa con il coraggio di esporsi sulle questioni che interpellano il mondo d’oggi, dall’omosessualità alla questione ecologica, tanto per citarne un paio.

I relatori hanno legato con alcuni fili le domande, provando a offrire un quadro di riferimento e alcune chiavi di lettura. In una Chiesa dove non si possono negare reti di abuso coperte e gestioni economiche sconsiderate, mons. Castellucci ha richiamato il punto chiave del rapporto fra identità cristiana e vocazione al dialogo, assieme al cardine della relazione: la pastorale più adeguata per la Chiesa è una rete di incontri.

Allacciandosi alla chiave della relazione, con cui molti giovani affermano di avere sostituito Dio e la Chiesa, Paola Bignardi ha esplorato la loro ricerca esistenziale e spirituale, fra una grande solitudine e un’inquieta ricerca del proprio io più profondo. Il viaggio verso Dio è originale, talvolta stravagante, certo non canonico, cioè basato su quanto ricevuto da catechisti ed educatori che avrebbero bisogno, a loro volta, di essere ri-formati. È forte e chiara la necessità di un passaggio da una formazione sostanzialmente trasmissiva a un’idea generativa della formazione.

Se la realtà è più importante dell’idea – ha ripreso Castellucci citando papa Francesco –, allora dobbiamo fare nostra un’ermeneutica pellegrina e un pensiero incompleto, concedendo il primato alla relazione sull’organizzazione, all’incontro sul programma, al volto sul comandamento.

La fatica della relazione chiede di rinunciare alle comodità del rigorismo e del relativismo: «Prendiamo ad esempio il caso dell’omosessualità. Fra la condanna e l’estrema libertà c’è la via, forse scomoda ma necessaria, dell’ascoltare e del camminare con le persone che vivono questa condizione, con le loro famiglie e chi li accompagna. Questo atteggiamento aiuterà ad approfondire anche la dottrina, per arrivare a una nuova sintesi».

Il ministero dell’ascolto
Il ministero dell’ascolto, aggiunge Bignardi, è una delle esperienze che potrebbero vedere il protagonismo e la creatività del mondo laicale, che ne fa già tanta pratica nella propria quotidianità.

Certo appare che il cambiamento difficilmente potrà venire dalle strutture gerarchiche della Chiesa, prosegue Bignardi. Verosimilmente si svilupperà piuttosto a partire da esperienze marginali ma vive che, moltiplicandosi, riusciranno a dare risposte vere ai problemi reali. E magari a esercitare una pressione sui livelli più alti, così da generare cambiamenti «normativi» per tutti.

Nuovi accessi alla fede e accompagnamento sono i termini inderogabili se si vuole contrastare il processo di allontanamento dei giovani, sempre più massiccio e accelerato. «Occorre studiare i fenomeni, ma anche accettare di stare dentro la provvisorietà e avere il coraggio di navigare a vista nell’attivare processi pur senza avere ben chiaro del tutto dove arriveremo. Anche questa è fede».

Ripartire dalle riflessioni maturate e riascoltare le domande dei giovani è la consegna che il dialogo ha lasciato ai partecipanti. La Facoltà intende ora proseguire il lavoro avviato, per andare più in profondità nella ricerca di mettere a fuoco l’idea di Chiesa dentro la quale le giovani generazioni desiderano stare.
settimananews.it 

Giovani, fede, multimedia

Giovani, fede, multimedia – Facoltà Teologica del Triveneto

Realtà giovanile, linguaggi multimediali, comunicazione della fede: si costruisce sull’intreccio di queste tre dimensioni il libro Giovani, fede, multimedia. Evangelizzazione e nuovi linguaggi, a cura di Assunta Steccanella e Lorenzo Voltolin, con prefazione del sociologo Fausto Colombo, Università Cattolica del Sacro Cuore, nuova uscita nella collana Sophia della Facoltà teologica del Triveneto in coedizione con Edizioni Messaggero Padova.

La riflessione nasce all’interno di un laboratorio teologico-pastorale condotto nella stessa Facoltà per indagare una variabile determinante introdotta dalla pandemia di Covid nel panorama della comunicazione: lo spazio digitale come dimensione ormai imprescindibile.

Di qui la ricerca, sviluppata da una decina di autori, ha approfondito alcuni aspetti dei linguaggi multimediali, avvicinati nelle loro peculiarità e coordinate fondamentali, per trovare un orientamento sui modi adeguati di incarnare la missione nello spazio digitale. «Pensare e sperimentare forme nuove di partecipazione, nuovi codici e nuovi modi di comunicare la fede: si tratta di una grande sfida con risvolti potenzialmente fecondi in un tempo complesso come l’attuale» si legge nell’introduzione firmata da Assunta Steccanella. «Porsi alla scuola dei percorsi comunicativi dei giovani offre alla pastorale non solo la possibilità di entrare in relazione con loro ma anche di imparare nuove vie per il cammino dell’evangelizzazione tout court».

Il procedere della ricerca si muove fra tre poli: l’ascolto, il discernimento, le pratiche, secondo lo schema proprio della teologia pratica che mette in circolo prassi e teoria in un rimando continuo che ha come sfondo la centralità dell’agire umano nel processo conoscitivo.

La prima parte del libro – In ascolto del mondo giovanile – si sofferma su alcune prassi di comunicazione attraverso i new media, sul ruolo delle emozioni e sulla portata comunicativa dell’agire concreto (contributi di Carlo Meneghetti, Domenico Cravero e di alcuni componenti della fraternità del Sermig).

Il secondo passaggio – Coordinate per il discernimento sul mondo giovanile – considera i criteri che valgono per tutta l’azione evangelizzatrice della Chiesa mettendo a tema quelle coordinate che sembrano particolarmente preziose quando ci si voglia rivolgere ai giovani e abitare lo spazio digitale (Roberto Tommasi, Sergio Gaburro, Dario Vivian, Assunta Steccanella, Leonardo Paris, Giorgio Bonaccorso, Lorenzo Voltolin).

La terza e ultima parte si concentra sulle Nuove pratiche per il mondo giovanile, presentando alcune concrete esperienze di comunicazione della fede in ambiente digitale, che possono aprire l’orizzonte di ricerca e progettazione di prassi a-venire che assumano un linguaggio capace di comunicare il vangelo: un piccolo tentativo di inculturazione della fede verso il mondo giovanile in ambiente digitale.

«Il confronto con la comunicazione digitale che viene introdotto nel testo sollecita e accompagna il lettore verso la conoscenza di una realtà che abbraccia diverse dimensioni, personali e sociali. In e per mezzo di essa il soggetto è coinvolto: nelle sue emozioni, con la sua immaginazione, attraverso il linguaggio visivo e sonoro – subìto e agìto – egli elabora il proprio universo interpretativo della realtà» spiega Steccanella.

«Scopo del cammino svolto è stato quello di individuare e offrire alcune coordinate orientative per il lavoro di comprensione e di apprendimento di un tale modo – multimediale – di comunicare, prezioso anche per la comunicazione della fede, in particolare verso i giovani. Non si tratta di una missione impossibile: una sollecitazione emergente, infatti, è a riscoprire il patrimonio di linguaggi performativi propri della tradizione cristiana, così contemporanei nella loro struttura. La sfida è quella di ri-mediarli adeguatamente nell’ambiente digitale, uno spazio di evangelizzazione non più nuovo, molto frequentato ma non sempre valorizzato».

  • STECCANELLA A. – VOLTOLIN L. (a cura), collana Sophìa Praxis, Ed. Messaggero, Padova 2022, pp. 296, € 23,00, EAN 9788825054606.
  • fonte: settimananews.it

Domenica 20 novembre 2022 viviamo il primo appuntamento diocesano in preparazione alla grande GMG di Lisbona 2023

Sarà una domenica pomeriggio che aiuterà adolescenti e giovani a vivere o rivivere il clima di una GMG e conoscerne le caratteristiche, andando in profondità anche con le provocazioni e le suggestioni che arriveranno da testimoni e artisti.
Seguiremo il sentiero tracciato da Papa Francesco attorno all’esperienza dell’ALZARSI.

Questo il programma:
15.00 arrivi e accoglienza nel Santuario della Madonna della Ghiara
15.30 inizio
16.00 attività nel centro storico
17.45-18.30 conclusione in Cattedrale col Vescovo Giacomo
A seguire un momento di fraternità, libero.
Ci si iscrive per gruppo oppure anche come gruppo unico per tutta l’UP.
Non si accettano iscrizioni per singole persone.

Nelle attività in centro storico i ragazzi saranno divisi a gruppi. Ogni gruppo potrà partecipare a 2 dei 5 eventi proposti (ognuno della durata di 20 min) che si terranno presso stand situati in vari punti della città.
1) Testimonianza di Francesco Messori, atleta paralimpico, fondatore e calciatore della nazionale italiana amputati – nel Battistero, piazza Prampolini (100 posti)
2) Pezzo teatrale con Daniele Castellari “Divani, poltrone e sofà” (200 posti) – Chiesa di san Pietro, via Emilia
3) Narrazione visiva attraverso i quadri di “Fango” di Stefano Nava (200 posti) – Basilica della Madonna della Ghiara
4) Balletto, musica e testi con Liliana Cosi (200 posti) – Cattedrale
5) “Prepara lo zaino e affrettati” con giovani della nostra diocesi (200 posti) – Chiesa di sant’Agostino

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