Trent’anni di Gmg, la «rivoluzione» giovane

Trent’anni di Gmg, la «rivoluzione» giovane

È dedicato alla beatitudine dei «puri di cuore» il messaggio del Papa per Giornata mondiale della gioventù che si svolge oggi in tutte le diocesi. È l’edizione numero 30: fu voluta da Wojtyla nel 1985.

IL MESSAGGIO DEL PAPA «Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio»

Per i giovani italiani la Croce di San Damiano
L’iniziativa. Una Giornata sui ponti
avvenire

Il 13 aprile, a Correggio, la Giornata mondiale dei giovani a livello diocesano, all’insegna delle beatitudini

giovani.lontani

“Ditemi: voi aspirate davvero alla felicità?”, chiede Francesco ai giovani, dopo aver spiegato che i beati del testo evangelico (makarioi in greco) significa appunto felici.
Il messaggio che egli ha rivolto ai giovani di tutto il mondo, invitandoli ad incontrarsi con i loro vescovi nel tradizionale appuntamento delle palme, prende le mosse dalla prima delle beatitudini di Matteo: Beati i poveri in spirito. Sulla ricerca della felicità, quella autentica, si snoda il percorso dei prossimi tre anni, che condurrà alla Giornata Mondiale di Cracovia nel 2016.

Saranno i giovani del vicariato di Correggio (che comprende anche San Martino e Rio Saliceto) a ospitarci per l’appuntamento di domenica 13 aprile. Con loro faremo un piccolo cammino della croce, che prendendo le mosse dalla meraviglia per un Dio che si è fatto uno di noi, ci condurrà ad abbracciare il paradosso della croce come via autentica alla felicità.

Il cammino si snoderà dalla chiesa di San Pietro, percorrendo il parco che conduce al centro della città, dove vivremo il momento di preghiera e di catechesi con il vescovo Massimo. La serata sarà all’insegna della festa con musica e stand gastronomici a cura delle comunità del vicariato(sito web www.pastoralegiovani.re.it ).

La scelta di vivere la Gmg sul territorio nasce dalla volontà di conoscere e sperimentare i doni delle nostre comunità. Per questo ringraziamo fin d’ora i giovani, le comunità e i sacerdoti del vicariato per questa ospitalità. Non si tratta soltanto di fissare un luogo per un appuntamento, ma di entrare in contatto con una realtà giovanile viva e feconda.
Perciò raccomandiamo fin da ora a tutti i gruppi giovanili della diocesi e ai loro educatori di preparare questo incontro, soprattutto con la lettura e l’approfondimento del bellissimo messaggio di Francesco ai giovani.

Giordano Goccini

fonte: laliberta.info

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Domenica 24 marzo dalle 16 in piazza Duomo e in Cattedrale. Nella domenca delle Palme, si svolge la Giornata diocesana dei giovani

Nella domenca delle Palme, si svolge la Giornata diocesana dei giovani: “Di vita, d’amore e di morte la promessa si compie”

Mons. Oscar Romero, Vescovo di San Salvador, martire per aver denunciato violenze e soprusi del regime dittatoriale di San Salvador
Mons. Oscar Romero, Vescovo di San Salvador, martire per aver denunciato violenze e soprusi del regime dittatoriale di San Salvador

Missione e martirio. Sono le parole chiave intorno alle quali ruota la Giornata diocesana dei giovani in programma domenica 24 marzo, a partire dalle 16, in piazza Duomo a Reggio.

Il tradizionale incontro dei giovani nella domenica delle Palme coincide quest’anno con la Giornata di preghiera per i missionari martiri. Per questo il servizio per la Pastorale giovanile ha scelto di proporre ai giovani un pomeriggio sul tema: Di vita, d’amore e di morte. La promessa si compie.

Ad accogliere i ragazzi saranno cinque narratori che raduneranno i giovani a piccoli gruppi e proporranno loro le storie di altrettanti missionari martiri (a partire dalle 16.30), uno per ogni continente: mons. Oscar Romero (America), don Pino Puglisi (Europa), Shahbaz Bhatti (Asia), Frére Christian de Chergé (Africa) e San Peter Chanel (Oceania). Dalle violenze della dittatura a El Salvador degli anni ‘70, alla difesa delle minoranze religiose in Pakistan nel 2011, i giovani verranno provocati sul senso del martirio e sul dono della vita per il Vangelo testimoniato in tutto il mondo.

L’ingresso in Cattedrale, alle 17.45, segna l’inizio della seconda parte del pomeriggio insieme: dal racconto delle vite dei testimoni alla preghiera. Radunati  dietro alla Croce (quella delle GMG) il culmine della vita spesa per il Vangelo. In Duomo la veglia di preghiera per i missionari martiri sarà guidata da mons. Massimo Camisasca. Il momento orante guarderà in modo particolare alla testimonianza offerta da don Luigi Guglielmi, carismatico sacerdote reggiano, già direttore della Caritas diocesana, e del quale il 31 marzo di quest’anno (il giorno di Pasqua) ricorre il ventennale del ferimento in Albania. Don Guglielmi era impegnato ad esplorare le possibilità di un possibile impegno della nostra diocesi nel Paese delle Aquile quando venne reggiunto da un colpo di arma da fuoco. Il secondo punto focale della preghiera in Cattedrale sarà la testimonianza di don Eugenio Morlini, parroco di San Bartolomeo, già prete operaio e missionario fidei donum in Brasile dal 1975 al 1991. Don Morlini racconterà l’impegno dei missionari reggiani a fianco dei contadini brasiliani “Sem Terra” ai quali il governo espropriò, negli anni ‘60 e ‘70, gran parte dei terreni coltivabili a favore di pochi latifondisti. In quegli anni di tensioni sociali (la missione diocesana in Brasile è stata aperta nel 1965), ai missionari reggiani fu chiesto di resistre e testimoniare la fede anche a rischio della loro stessa vita. Esistenze donate per amore, anche se non offerte in sacrificio. Pure questo è martirio.

Il ritrovo dei giovani si concluderà con lo spettacolo La valigia del Santo proposto in Cattedrale a partire dalle 19 dal clown Sergio Procopio. Pillole di spiritualità francescana attraverso i gesti e il mimo dell’attore che ritrova un saio in una valigia non propria.

Emanuele Borghi