Scuola: Codacons presenta esposto su gara appalto banchi

Il bando di gara per l’acquisto di tre milioni di banchi monoposto anti-Covid pubblicato dal Commissario straordinario per l’emergenza Domenico Arcuri finisce al vaglio di Corte dei Conti e Anac: il Codacons ha presentato oggi un esposto alla magistratura contabile e all’Autorità Anticorruzione affinché avviino indagini sull’appalto volte a garantire la correttezza della spesa a carico dello Stato.

I dubbi dell’associazione riguardano in particolar modo la spesa per le nuove postazioni che e la tipologia stessa dei banchi, dotati di rotelle che – a detta dell’associazione dei consumatori – potrebbero facilmente trasformare le aule in “autoscontri” ed essere utilizzati come un gioco dagli studenti

(ansa)

Windjet, ricorso collettivo al Tar contro Enac

​”Un ricorso collettivo da record quello depositato oggi dal Codacons dinanzi al Tar del Lazio contro l’Enac e il Ministero dei Trasporti”. È quanto informa una nota dell’associazione dei consumatori, secondo cui “5.527 cittadini residenti in tutta Italia, si sono rivolti attraverso il Codacons al Tribunale Amministrativo chiedendo un risarcimento danni pari a 1.000 euro ciascuno per i disagi patiti a causa della nota vicenda Windjet lo scorso agosto”.

“L’Enac – spiega il Codacons nel ricorso – nella qualità di Ente ‘controllorè per l’Aviazione Civile, sapeva da marzo che la situazione di WindJet era drammatica. Il crack di Ferragosto era tutt’altro che imprevisto ed imprevedibile per chi, come l’Enac aveva da tempo instaurato un’intensa attività di monitoraggio, senza però adottare idonee misure anche inibitorie volte ad evitare il crack prima e l’aggravarsi dei disservizi dopo”.

Perciò, aggiunge l’associazione, “il principale responsabile dello stato di crisi determinatosi non può che essere individuato nell’Enac, nel suo sempre maggiore ruolo di vigilanza che, nel caso di specie, si è limitato a un asserito riscontro formale della presenza di un accordo (quello con Alitalia), senza però caratterizzare il suo operato da un’attenta istruttoria che certamente, alla luce dello stato grave della crisi societaria di WindJet, e tenendo conto del fulmineo stallo della trattativa, avrebbe messo in luce problematicità che avrebbero imposto all’Enac di adottare misure anche gravi pur di evitare che alle porte di Ferragosto, a migliaia di passeggeri fossero riservati così gravi ed evidenti disagi oltre il danno di vedersi costretti a pagare sovrapprezzi e ulteriori tasse”.

“Dunque l’Enac – si legge ancora nel ricorso – ben avrebbe potuto e dovuto inibire a Wind Jet di operare nel
mercato, se non previo rilascio di idonee garanzie, anche tenendo conto del ruolo di Alitalia nella procedura di acquisizione, e comunque, quantomeno, bloccare la vendita dei biglietti (venduti, fino ai primi giorni di agosto, con addirittura proposte di assicurazioni aggiuntive!) e rendere noti i rischi ai quali sarebbero andati incontro gli acquirenti”.

Il Codacons ha quindi depositato oggi un ricorso al Tar del Lazio, firmato da 5.527 ricorrenti che avevano aderito all’azione risarcitoria avviata dall’associazione, chiedendo ai giudici di condannare l’Enac, il solido col Ministero dei Trasporti, a risarcire i passeggeri Windjet con la somma di 1.000 euro ciascuno, in relazione ai mancati interventi adottati dall’ente e alle omissione che hanno contribuito al verificarsi di gravissimi disagi per i viaggiatori. L’Enac dunque – conclude il Codacons – è ora chiamato a pagare complessivamente oltre 5,5 milioni di euro a titolo di indennizzo ai passeggeri Windjet.

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