Cascia. Fiorello cita il Rosario in streaming dalla clausura, si collegano in 10mila

Fiorello cita il Rosario in streaming dalla clausura, si collegano in 10mila

avvenire.it

Successo per la diretta streaming delle monache di Santa Rita di Cascia, che stamani, per la prima volta, hanno recitato il rosario direttamente dal Coro, il cuore della clausura inaccessibile a chiunque. Sono stati circa 10 mila i fedeli che si sono collegati ai canali social del monastero per pregare assieme alle agostiniane.

Al termine della preghiera la madre priora, suor Maria Rosa Bernardinis, ha affidato all’Ansa un video con il quale ha voluto ringraziare il popolare showman Fiorello per avere citato, durante la puntata di oggi della trasmissione “Viva Rai2” l’iniziativa del rosario in streaming scherzando proprio sul nome “Rosario”.

“Abbiamo appreso dai nostri collaboratori – ha detto la priora – che Fiorello ha parlato al suo pubblico della nostra diretta social per la Novena di Santa Rita e per questo voglio ringraziarlo a nome di tutta la comunità. Voglio anche assicurare una preghiera per lui e per tutti i suoi telespettatori. Ma colgo anche l’occasione – ha detto ancora suor Bernardinis – per invitare Fiorello alla nostra festa di Santa Rita che entrerà nel vivo tra il 20 e il 22 maggio”.

Le monache di Santa Rita di Cascia non sono nuove a iniziative social e dirette streaming, tanto che la stessa festa in cui si celebra la santa degli “Impossibili” viene trasmessa integralmente in diretta, ma mai prima di oggi avevano fatto entrare le telecamere all’interno della clausura più stretta.

La madre priora ha anche colto l’occasione dell’avvio della Novena per ribadire il suo appello alla pace.

Rita da Cascia. L’impossibile reso possibile dalla pazienza dell’amore

Il tocco dell’amore cambia i cuori e trasforma le vite, disarmando la violenza e la prepotenza con la potenza di un semplice abbraccio: sembra una missione impossibile ma santa Rita da Cascia ci ricorda che si può fare. La “Santa degli impossibili”, con la sua fede, riuscì a “convertire” il marito, con il quale dovette sposarsi per volere della famiglia. Nata a Roccaporena nel 1381, figlia unica, Margherita Lotti coltivava fin da giovane il sogno di consacrarsi a Dio, ma fu destinata al matrimonio con un uomo violento. La pazienza e l’amore di Rita lo cambiò, ma alla fine egli fu assassinato. Morti anche i due figli di malattia, Rita, che convinse la famiglia del marito a non vendicarsi, decise di seguire il desiderio giovanile entrando nel monastero dell’Ordine di Sant’Agostino a Cascia. Morì nel 1447 (o forse nel 1457). Altri santi. Santa Giulia, martire (V sec.); beata Maria Domenica Brun Barbantini, religiosa (1789–1868). Letture. At 18,9–18; Sal 46; Gv 16,20–23. Ambrosiano. Ct 2,17–3,1b.2; Sal 12 (13); 2Cor 4,18–5,9; Gv 14,27–31a. Avvenire

Cascia: celebrazioni di Santa Rita

Urna di Santa Rita custodita della Basilica di Cascia

Essere santi, saper perdonare, amare la croce: questa “la bellezza e la fecondità” del messaggio di Santa Rita, ricordate stamani dal card. Giovanni Angelo Becciu, prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi, nell’omelia del solenne pontificale presieduto a Cascia, nella memoria liturgica della Santa che Leone XIII definì “la perla preziosa dell’Umbria”. Nelle parole del porporato, l’incoraggiamento a “trasformare la nostra esistenza in un progressivo e quotidiano incontro con il Signore”, con la consapevolezza che “non c’è santità senza amore” e che “l’amore chiede comportamenti di pazienza e di gratuità, di tolleranza e di attesa, di comprensione e di misericordia”.

Fronteggiare la cultura secolarizzata

Santa Rita, ha aggiunto il card. Becciu, “tramutò il dolore in un’incredibile espressione di amore che dona senza chiedere e trasforma ogni limite in una forza travolgente di elevazione spirituale”, raggiungendo “la forma più pura e più alta della carità”. Dal porporato anche l’invito a rivolgersi a alla religiosa agostiniana nei momenti di difficoltà, come quando “devastanti scosse sismiche” hanno scosso la terra umbra, e ad invocare la Santa “affinché nasca una rete di solidarietà delle famiglie per fronteggiare la diffusa cultura secolarizzata, l’indifferenza religiosa e il relativismo morale”.LEGGI ANCHE

A Cascia le celebrazioni in onore di Santa Rita

L’impegno dei cristiani in difesa della famiglia

“Siano i nostri cristiani – ha sottolineato il prefetto del Dicastero vaticano – fermi nella convinzione che la famiglia voluta da Dio è il luogo in cui un uomo e una donna rispecchiano l’amore di Dio e si fanno suoi generosi ed esclusivi collaboratori nella trasmissione della vita”. “L’Italia – ha concluso – non smarrisca tradizioni e cultura che l’hanno resa esempio di fede, di accoglienza e di pacifica e rispettosa convivenza dei suoi abitanti”. A conclusione della cerimonia – preceduta dal corteo storico in costumi quattrocenteschi – il tradizionale rito della benedizione delle rose, simbolo per eccellenza di Santa Rita, che nonostante “le spine” della vita, ha sparso il buon profumo di Cristo.

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