Casa della carità XV anniversario della casa della carità – 23 novembre 2014

 

La Casa della Carità
La C.d.C. é la famiglia dove il parroco ed i parrocchiani accolgono i più poveri perché in essi riconoscono Gesù che si dona a noi, come nell’Eucaristia e nella Parola (Gv 13,1-17). Coloro che sono abbandonati e più bisognosi sono i tesori della Parrocchia, perché in loro possiamo amare, adorare e avere vicino Gesù. Egli é nato povero (Lc 2,1-20), ha fatto del bene ai poveri (At 10,38) ed é morto sulla croce come un malfattore (Fil 2.6-11).
Nella famiglia della C.d.C. ogni cristiano si impegna a vivere il proprio battesimo nutrendosi con l’Eucaristia, con la Parola di Dio, con il servizio ai fratelli. Questi tre Pani, uniti in un unico cesto, sono la via per vivere il Battesimo e sono il fondamento della C.d.C..

MENSA DELLA EUCARISTIA
Ogni  giorno viene celebrata l’Eucaristia che diventa il centro di tutta la giornata e il luogo dove nasce tutta la vita della C.d.C. Quando si celebra l’Eucaristia tutti i lavori si devono fermare e tutti devono partecipare perchè è la famiglia che si raccoglie attorno a Gesù, il quale si dona a noi attraverso il suo Corpo e il suo Sangue. La C.d.C. partecipa il più possibile alla vita della Parrocchia, soprattutto alle liturgie della domenica e delle feste. L’Eucaristia è il nutrimento più importante per i fratelli poveri, ma la loro presenza alla Messa diventa aiuto per tutta la parrocchia. Essi infatti sono i più amati dal Signore e ci insegnano a sentirci umili davanti a Lui; nella Messa tutta la famiglia deve essere riunita, perché il Signore si vuole donare a tutti.

MENSA DELLA PAROLA
Ogni giorno ci si nutre del Pane della Parola di Dio;  in essa incontriamo Dio che ci parla, indicandoci la strada da percorrere per conoscere la sua volontà. La giornata è scandita dalla preghiera perché non ci si dimentichi di Lui, perchè Dio ha qualcosa da dire in ogni momento.  Si cerca anche di meditare e di dialogare insieme, sulla Parola di Dio che la Chiesa dona quotidianamente nella Messa per essere uniti a tutta la Chiesa che nel mondo proclama quella Parola. Per quanto é possibile, i poveri partecipano alla preghiera e, con l’aiuto dei fratelli, si nutrono della Parola. Il Rosario stesso, arricchito di tanti misteri che presentano la vita di Gesù, è un modo per affidarsi a Maria, perchè ci guidi nella Parola e ci mostri la via per crescere nella carità. Questa è la preghiera preferita dai poveri, perchè più semplice, più facile da recitare.

MENSA DEI POVERI
A volte si corre il rischio di considerare come cibo solo la Parola di Dio e l’Eucaristia, ma anche i poveri sono un nutrimento per la nostra vita cristiana. E’ Gesù che si dona a noi. Il servizio diventa riconoscere e contemplare il volto di Cristo che nei fratelli ci ama e si lascia amare, è riconoscere che abbiamo bisogno di loro per amare il Signore non solo a parole, ma con le azioni di ogni giorno (1Gv3,16-18). “Ogni volta che avete fatto questo ad uno di questi fratelli più piccoli…”(Mt 25,31-46): questo Vangelo, ci invita a vivere la Carità del Cristo, ci manda ad esercitare le 14 Opere di Misericordia, e ci dice che su questo saremo giudicati. Attraverso il servizio ai poveri , siamo chiamati a convertirci, cioè a trasformare la nostra vita in carità.

 

GLI OSPITI SI PRESENTANO

orario della giornata

ore   6.00 – preghiera dell’ufficio di lettura e lodi
ore   7.30 – alzata ospiti e colazione
ore   8.30 – Eucaristia quotidiana (tranne mercoledì e domenica)
ore   9.30 – lavori di pulizia, cucina, guardaroba

tempo libero con gli ospiti
ore 12.30 – pranzo (possibilità di fermarsi)
ore 14.00 – preghiera di ora media e riposo

ore 16.30 – preghiera del rosario
tempo libero con gli ospiti
ore 19.00 – preghiera di vespri
ore 19.45 – cena
ore 21.00 – preghiera di compieta e riposo

Le suore che ti accolgono sono: suor Laura e suor Giovanna assieme a Maurizio, Charlie, Angela, Zaira, Giuliano, Giuli, Chiara, Dina, Matteo, Giuseppe, Pietro, Giulia, Loretta, Jacopo e tanti volontari.

Casa della Carità “Madonna della Ghiara”
via F.lli Rosselli, 31/1
42123 Reggio Emilia

Papa Francesco visita per la prima volta una Casa della Carità oggi 6 Aprile

l 6 aprile il Papa visiterà la parrocchia di San Gregorio Magno “alla Magliana” e la vicina Casa della Carità


Domenica 6 aprile, alle 16, la parrocchia di San Gregorio Magno alla Magliana (piazza Certaldo, 85) riceverà la visita di Papa FRANCESCO che, dopo aver incontrato le varie realtà della parrocchia, confesserà cinque persone e presiederà la Messa alle 18.
Ad accogliere il Pontefice ci saranno, oltre al cardinale vicario AGOSTINO VALLINI e al vescovo PAOLO SELVADAGI, ausiliare per il settore Ovest, il parroco don RENZO CHIESA, che guida questa comunità dal settembre 2007, i vicari parrocchiali don ELIO LOPS e don KIBWANGA JEAN-LEON KATSHIOKO, il collaboratore don DONATO FIDANZA FILHO.
«Darà il benvenuto a Papa FRANCESCO sul sagrato di piazza Certaldo LUCIA CARAVONA, un’insegnante di religione che porterà il saluto del quartiere – anticipa il parroco don RENZO CHIESA -. Ad accompagnarla un bambino ammalato insieme alla sua famiglia. Perché è nostro desiderio coinvolgere non solo la parrocchia ma tutto il quartiere».
Un quartiere, sottolinea ancora il parroco, «pervaso da sentimenti di gratitudine e affetto sincero verso il Santo Padre ma anche di sorpresa e grande gioia». A seguire, il Santo Padre si recherà nel campo sportivo parrocchiale dove saranno radunati ad attenderlo i piccoli e i ragazzi del catechismo. Con loro una catechista e una coppia di genitori che racconteranno al Papa la realtà pastorale di San Gregorio Magno.
Quindi FRANCESCO incontrerà i giovani della parrocchia e si sposterà in uno dei saloni parrocchiali dove, accanto alle suore missionarie di Maria Immacolata Regina della Pace del Beato Pianzola, incontrerà gli ammalati. «Presenteremo al Papa le realtà sociali della zona – spiega il vicario don ELIO LOPS -: dalla “Lampada dei desideri”, associazione per l’integrazione e l’inclusione sociale delle persone con disabilità, alla cooperativa “La prora”, che aiuta i disoccupati, a “Magliana 80”, comunità diurna per il recupero dei tossicodipendenti. Quindi i poveri del nostro “Sabato in famiglia”. Infine FRANCESCO visiterà la “Casa della Carità“».
La struttura parrocchiale, inaugurata nel 1988, è animata dalle suore Carmelitane Minori della Carità e da diversi volontari: «Costituisce un grande segno inequivocabile per tutti – osserva don LOPS – e mostra l’unione inscindibile tra Eucaristia e carità». A costituirla due grandi saloni parrocchiali trasformati in appartamento, con una zona giorno e una zona notte. Oggi vi abitano due religiose, suor MANUELA CAFFARRI e suor Maria ENRICA RINALDINI, e dieci ospiti con diversi tipi di difficoltà: ci sono anziani, disabili e stranieri soli.
«Condividiamo insieme ogni momento della giornata – spiega suor MANUELA, alla Casa della Carità dal 2006 -, facciamo famiglia in parrocchia, per la parrocchia e nella parrocchia, attorno a Gesù e ai suoi prediletti, che sono i più bisognosi. Quello che realizziamo non è assistenzialismo ma un atto di vera devozione dove l’Eucaristia celebrata la domenica diventa servizio concreto».
Ecco, allora, il senso del simbolo della Casa: un cestino che contiene i tre pani dell’Eucaristia, della Parola e dei Poveri. «Non sono ambiti separati, perché noi vogliamo vivere una liturgia continua», sottolinea suor MANUELA.
A San Gregorio la carità è in primo piano anche grazie al centro di ascolto Caritas, in costante contatto con i bisogni delle persone e collegato in rete con tutti i servizi della città. Poi c’è il doposcuola per i ragazzi delle medie e del biennio delle superiori, l’oratorio domenicale, il sabato pomeriggio con l’Azione cattolica dei ragazzi, il gruppo “Amicizia” per gli anziani, il gruppo giovanile missionario, il consultorio familiare, «generosamente gestito da una équipe del Consultorio di via della Pigna».
(dal sito della diocesi di Roma www.vicariatusurbis.org)
La visita pastorale di Papa Francesco si potrà seguire in diretta su TV 2000 a partire dalle 17.45.

Messaggio del Vescovo Adriano per l’apertura della prima Casa della Carità in Albania

Scambio di doni fra chiese sorelle
29/08/2012
Una testimonianza di Carità in una terra che ha subito violente persecuzioni
Messaggio del Vescovo Adriano per l’apertura della prima Casa della Carità in Albania (6 settembre). Mons Avgustini (Vescovo di Sapa): «Un passo che ci fa più ricchi di quell’amore che il Signore ci ha comandato di vivere e di cui Madre Teresa ci è così grande testimone insieme a don Mario»
Il 6 settembre è stata aperta la nuova Casa della Carità in Albania, a Lac-Vau Dejes, sede vescovile di Sapa. Alla Messa e alla cerimonia di apertura ha partecipato anche una delegazione reggiano-guastallese guidata dall’Ausiliare Lorenzo. Due suore reggiane (Sr. Maria Grazia e a Sr. Rita (delle Case della Carità) hanno raggiunto l’Albania alcuni giorni prima per aprire la nuova Casa e accogliere i primi Ospiti.