PREZZI ALLE STELLE È caro voli in Sicilia La Regione denuncia cartello all’Antitrust

Da Palermo costa meno prendere un aereo per andare a Parigi invece che volare a Roma o per recarsi a Barcellona piuttosto che a Milano. Facendo alcune simulazioni conviene staccare il biglietto Palermo-Parigi con scalo a Roma e scendere nella capitale. Un viaggiatore che volesse andare a Roma il 10 dicembre e tornare lo stesso giorno, con Ita, senza bagaglio pagherebbe 428 euro. Per andare a Bologna nel periodo natalizio il volo con Ita costa 750 euro.

Il caro voli si ripropone periodicamente per i siciliani e Renato Schifani è l’ultimo presidente della Regione che si occupa della vicenda prendendo una dura posizione: «Lo scandalo del caro voli che da tempo colpisce i siciliani deve trovare una risposta, immediata ed efficace. La regione Sicilia denuncerà la questione all’Antitrust». «È inaccettabile – spiega il governatore siciliano – che a minare il diritto alla mobilità dei cittadini sia una compagnia a capitale totalmente pubblico come Ita, impegnata in un cartello con Ryanair sulla rotta Palermo-Roma in quanto unici vettori ad operare su quel percorso. Torno perciò a chiedere al governo di farsi sentire, ed in particolare modo al Mefi», conclude.

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Papa emerito e Papa impedito: un gruppo di studio per colmare due vuoti giuridici

Nel corso del pontificato, Papa Francesco non ha mai dato una cornice legale allo status del Papa emerito. Benedetto XVI ha continuato a vestire la talare bianca, senza la pellegrina, vivendo una vita riservata nel monastero Mater Ecclesiae, ma allo stesso tempo attiva, con vari interventi che hanno persino portato alcuni a definire “la morte istituzionale” del Papa emerito. Se questa è una situazione complessa, lo è sarebbe ancora di più se il Papa in carica fosse impedito, cioè non possa esercitare pienamente il ministero petrino: rimarrebbe in carica o decadrebbe?

Sono due vuoti giuridici che alcuni ricercatori e canonisti del Dipartimento di Scienze Giuridiche dell’Università di Bologna si sono proposti di colmare. Lo fanno con un progetto di ricerca, chiamato “Progetto Canonico Sede Romana”, che si propone appunto di dare leggi chiare alle due situazioni ancora rimaste nel limbo durante il pontificato di Papa Francesco.

Nel sito internet, cis sono già alcuni progetti di ricerca. Per esempio, c’è quello sul Papa emerito e sul suo status, che in fondo mantiene più o meno identiche le prerogative esercitate da Benedetto XVI da quando è Papa emerito, ma aggiunge la clausole di non avere troppa presenza mediatica, per non oscurare il Papa regnante. Il progetto va anche più a fondo, arrivando a definire in che modo il Papa emerito debba essere sostenuto.

Per quanto riguarda l’altra possibilità di “sede impedita”, la professoressa Geraldina Boni, uno dei membri di questo gruppo, ha sottolineato che “la sede romana totalmente impedita è solo menzionata nel Codice di Diritto Canonico ma non è regolata, nonostante il can. 335 rinvii ad una legge speciale per tale ipotesi, che non è stata mai emanata. E soprattutto non è contemplata una soluzione giuridica per assicurare alla Chiesa universale il suo capo quando il romano pontefice non può più governarla a causa di un impedimento totale, permanente e irreversibile: con grave danno per la compagine ecclesiale”.

Ancora più importante colmare le lacune normative, se si pensa che non sembra esserci cenno sul Papa emerito nella bozza di Costituzione Apostolica che sarebbe in via di pubblicazione, e se si pensa che Papa Francesco è stato recentemente soggetto ad una operazione chirurgica lunga.

A stendere i due schemi normativi, sono stati un gruppo di canonisti di vari Paesi. Sempre Boni spiega che “nel progetto sulla sede romana impedita, la novità più rilevante concerne l’introduzione (anche mediante una modifica del Codice di Diritto Canonico) dell’impedimento totale per ‘inhabilitas’ irreparabile del papa quale terza causa di cessazione dell’ufficio petrino, che si aggiungerebbe alla morte e alla rinuncia”. Se questa inhabilittas avesse luogo, si passa direttamente alla sede romana vacante.

Molto probabilmente, è stato il lancio di questo progetto a far pensare che il Papa potesse dimettersi. Papa Francesco, però, non sembra avere intenzione di rinunciare. I temi restano comunque aperti, perché il tema del ruolo del Papa emerito è stato discusso in tutti questi anni, mentre quello del Papa impedito è rimasto in qualche modo sospeso.
Aci Stampa

BOLOGNA Torna il Festival francescano

La pandemia ha determinato nuove povertà; c’è bisogno di un’economia «gentile» che focalizzi l’attenzione sul concetto dell’inclusione perché, come afferma Papa Francesco nella sua recente Enciclica, «il mondo è di tutti». È questo, in estrema sintesi, il tema della prossima edizione del Festival Francescano che si terrà a Bologna dal 23 al 26 settembre 2021.

Numerose le iniziative in presenza. Tra gli ospiti: gli economisti Luigino Bruni, Stefano Zamagni e Leonardo Becchetti, i vescovi Erio Castellucci e Matteo Zuppi, i religiosi impegnati in tante battaglie civili don Luigi Ciotti e padre Alex Zanotelli, i frati teologi Paolo Benanti e Giuseppe Buffon, l’attore Giovanni Scifoni, il poeta Davide Rondoni e Linda Laura Sabbadini, direttrice centrale Istat.

Nel tradizionale mix di approfondimento e leggerezza, non mancheranno gli spettacoli. Il giovedì 23 settembre, il comico Paolo Cevoli svelerà i segreti di una delle tecniche di marketing più efficaci al mondo: il marketing romagnolo! La musica raffinata di Erica Boschiero, con la straordinaria presenza di Neri Marcorè, sarà protagonista del venerdì sera 24 settembre nel concerto «Respira», che esorta simbolicamente a riprendere il respiro dopo questo biennio funestato dalla pandemia. Due artisti anche per il sabato sera 25 settembre: il comico Max Paiella, sfogliando le pagine del celeberrimo Calendario di Frate Indovino, tratteggerà la storia del nostro Paese. Infine, si esibirà il giovane Lorenzo Baglioni.Per i bambini non mancheranno le attività e i laboratori della Città dello Zecchino d’Oro. Numerosi i momenti dedicati alla spiritualità; uno su tutti, domenica 26 settembre, la celebrazione della beatificazione di don Giovanni Fornasini, martire di Monte Sole, nella Basilica di San Petronio. Attivo un punto ristoro il cui ricavato sarà devoluto alla mensa “Padre Ernesto” dell’Antoniano di Bologna che accoglie ogni giorno tante persone in difficoltà. Il Festival Francescano tornerà quindi a essere un grande momento d’incontro anche grazie ad alcune attività di piazza come la biblioteca vivente, ma non dimentica chi non potrà recarsi a Bologna, trasmettendo alcuni appuntamenti in streaming. Maggiori informazioni sul programma e sulle modalità di partecipazione su www.festivalfrancescano. it.Il Festival è organizzato dal Movimento Francescano dell’Emilia-Romagna, con il contributo del Comune di Bologna nell’ambito di Bologna Estate e della Regione Emilia-Romagna; in collaborazione con Chiesa di Bologna e patrocinato dalla Città metropolitana di Bologna e dalla Fondazione Comunicazione e Cultura della Cei.

Strage di Bologna. Mattarella: non tutte le ombre sono dissipate. Impegno per la verità

La dichiarazione del presidente della Repubblica in occasione del 41esimo anniversario della strage di Bologna
Mattarella: non tutte le ombre sono dissipate. Impegno per la verità

Quirinale

“L’impegno di uomini dello Stato, sostenuti dall’esigente e meritoria iniziativa dell’Associazione tra i Familiari delle vittime, ha portato a conclusioni giudiziarie che hanno messo in luce la matrice neofascista della bomba esplosa la mattina del 2 agosto 1980. Non tutte le ombre sono state dissipate e forte è, ancora, l’impegno di ricerca di una completa verità”.

Così il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in un passaggio della dichiarazione diffusa in occasione del 41esimo anniversario della strage di Bologna.

“La vicinanza, che rinnoviamo a quanti sono stati colpiti negli affetti più preziosi da tanta ferocia, costituisce anche pegno per il futuro, affinché il patrimonio di valori e di umanità, che sta alle fondamenta della nostra società, sia percepito sempre più come un bene comune indivisibile”.

LA DICHIARAZIONE INTEGRALE

Avvenire

Covid: il cardinale Zuppi è positivo

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 L’arcivescovo di Bologna, cardinale Matteo Zuppi è risultato positivo al Covid ora è in isolamento domiciliare. Ne dà notizia la diocesi di Bologna.

Zuppi si è sottoposto ieri al tampone dopo aver saputo di alcuni casi positivi fra gli ospiti della Casa del Clero, dove risiede. e in mattinata è arrivato l’esito. Il cardinale è asintomatico ed è in buone condizioni e dovrà rimanere in isolamento per il tempo stabilito dai protocolli sanitari.
L’Arcivescovo non potrà presenziare agli impegni già in agenda tra i quali il ‘Te Deum’ in San Petronio giovedì 31 e la Messa in San Pietro l’1 gennaio, mentre potrà continuare gli appuntamenti online.
Subito dopo aver appreso che nella Casa del Clero, una residenza dove vivono alcuni anziani preti e che Zuppi ha scelto come sua residenza fin dall’arrivo a Bologna, erano stati riscontrati casi di positività, Zuppi si è messo in auto quarantena volontaria e ha sospeso precauzionalmente le celebrazioni e gli appuntamenti, compreso quello di ieri nella chiesa della Sacra Famiglia dove avrebbe dovuto celebrare la messa, per la quale ha comunque inviato la sua omelia.
“Condivido – dice Zuppi – la sofferenza e la situazione di alcuni e le difficoltà di tutti. Ho constatato come le autorità sanitarie continuino a svolgere quotidianamente il loro servizio per la cura delle persone e colgo l’occasione per raccomandare a tutti prudenza per la propria e l’altrui salute. Viviamo con fiducia anche questa prova, il Signore è vicino e ci sostiene sempre. Vi chiedo di pregare per gli ammalati, per il personale sanitario e per tutte le persone che ogni giorno soffrono a causa del covid e delle sue conseguenze”..
NES (ANSA).

STRAGE BOLOGNA: 40 ANNI FA L’ATTENTATO ALLA STAZIONE

ansa

L’ESPLOSIONE COSTO’ LA VITA AD 85 PERSONE, OLTRE 200 I FERITI Oggi la presidente del Senato, Elisabetta Casellati, e il viceministro dell’Interno, Vito Crimi, saranno a Bologna per commemorare, a 40 anni di distanza, la strage alla stazione, costata la vita ad 85 persone ed il ferimento di oltre 200. Gli anarchici hanno annunciato un corteo fino alla stazione, mentre quello dei familiari delle vittime è stato cancellato in rispetto delle norme anti-Covid.