Teatro, musica, danza: Biennale punta ai giovani

L’aggressione della Russia di Putin all’Ucraina e alla civiltà ha colpito anche la Biennale di Venezia. A deflagrare è così anche un’assenza, quella russa, che si evidenzierà in tutta la sua eloquente gravità in occasione della Biennale arte, come detto ieri alla presentazione dei prossimi programmi di Danza, Musica e Teatro. A ricordare gli antefatti è il presidente della Biennale Roberto Cicutto spiegando che «il padiglione dell’Ucraina ci sarà, ma quello della Russia no» e che quando è iniziato il conflitto Raimundas Malauskas, curatore lituano del padiglione russo, si era dimesso assieme agli altri artisti russi Alexandra Sukhareva e Kirill Savchenkov. In quell’occasione, Alexandra Sukhareva aveva scritto sui social: «Non c’è posto per l’arte quando i civili muoiono sotto il fuoco dei missili». E poco dopo era giunta la comunicazione ufficiale della Russa che il suo padiglione sarebbe rimasto chiuso. Ma la Biennale per sua natura è scommessa e proiezione, è presente che immagina il futuribile attraverso le declinazioni e i linguaggi dell’arte e in tal senso Cicutto ha spiegato lo spazio che verrà dato alla Biennale College (il Ministero dei Beni culturali le ha riconosciuto fino al 2026 un finanziamento a valere sul Fondo complementare al Pnrr) grazie alla quale «si apre ai giovani artisti che già sanno di esserlo una straordinaria opportunità per inserirli in un circuito internazionale, con giovani che vengono da tutto il mondo». Intanto la prima sezione a inaugurare la stagione, dal 24 giugno al 3 luglio, sarà la 50ª Biennale Teatro curata da Stefano Ricci e Gianni Forte che propone “Rot”, un insieme di 170 appuntamenti e 600 artisti chiamati a rispondere alla domanda: dove sta andando il teatro contemporaneo?

Ne uscirà una sorta di «radiografia tra poetiche

ed estetiche eterogenee». Madrina sarà Asia Argento e Galatea Ranzi porterà la collaborazione dell’Accademia nazionale d’arte drammatica “Silvio D’Amico”, tra i racconti di Alda Merini e la conclusione del viaggio affidata a Sonia Bergamasco con l’accompagnamento musicale di Demetrio Castellucci, mentre il Leone d’Oro Christiane Jathany proporrà The Lingering Now. Dal 22 al 31 luglio toccherà poi alla Biennale Danza curata da Wayne McGregor. Diverse prime visioni internazionali faranno parte delle 69 performance artistiche, tra cui spiccano quelle del Leone d’Oro Saburo Teshigawara, che ha reimmaginato Petrouchka, mentre la danzatrice Leone d’Argento Rocio Molina proporrà una vulcanica esibizione accompagnata da cinque musicisti dal vivo. Infine, Diego Tortelli, vincitore del bando per la nuova coreografia italiana proporrà un esperimento sonoro che vede protagonisti tre danzatori e un beatboxer. Si chiamerà “Out of Stage” la prossima edizione della Biennale Musica diretta da Lucia Ronchetti, che si terrà dal 14 al 25 settembre. Tra gli eventi del nutrito programma, il Leone d’Oro alla carriera Giorgio Battistelli proporrà una nuova produzione di Jules Verne eseguita dai performer del Leone d’Argento Ars Ludi.

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