Bambino di tre anni ferito da proiettile, è grave

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Un bambino di tre anni é ricoverato in gravi condizioni in ospedale dopo essere stato raggiunto da un proiettile esploso da una guardia giurata in strada.

È accaduto ieri sera a Cortefranca in provincia di Brescia.

Il bambino era alla finestra di casa quando è stato raggiunto dal proiettile. Ancora da capire perché la guardia giurata abbia sparato.
L’uomo al momento si trova in caserma a disposizione dei carabinieri che indagano. (ANSA).

Il teologo risponde: Possono un divorziato e la sua convivente far battezzare il proprio bambino? Sì

Possono un divorziato e la sua convivente far battezzare il proprio bambino? Sì, a condizione che ambedue i genitori, o almeno uno di essi, garantiscano l’educazione cristiana.

La Chiesa, che con tutte le sue forze difende l’ideale evangelico del matrimonio unico e indissolubile, non chiude la porta del Battesimo ai bambini, figli di conviventi, che con storie assai diverse si trovano in una evidente situazione familiare “irregolare”, cioè non secondo il progetto ideale cristiano.I bambini davanti a Dio sono tutti uguali e ugualmente chiamati a instaurare un rapporto di comunione con Dio. Anche nel caso in cui non fosse possibile regolarizzare la posizione matrimoniale dei genitori, è possibile battezzare il bambino «a condizione che ambedue i genitori, o almeno uno di essi, garantiscano di dare ai loro figli una vera educazione cristiana».

Se i genitori non si sentono in grado di farlo, il padrino o la madrina, o un parente prossimo o un membro qualificato della comunità cristiana, deve assumersi seriamente questa responsabilità e impegnarsi ad accompagnare il bambino fino al completamento della sua iniziazione cristiana con la Cresima e la prima partecipazione all’Eucaristia. E, possibilmente, anche dopo, fin quando necessario o opportuno.

Silvano Sirboni – famigliacristiana.it