L’Aquila. La Perdonanza diventa lunga un anno. Lo speciale dono del Papa

Il dono di Papa Francesco all’Aquila. Prorogata per un anno l’indulgenza plenaria della Perdonanza
La Perdonanza diventa lunga un anno. Lo speciale dono del Papa

Ansa

Non solo un giorno. Ma un anno di Perdonanza. Il primo effetto della visita di papa Francesco ieri a L’Aquila arriva sotto forma di una speciale concessione del Pontefice, in base alla quale l’indulgenza plenaria si potrà conseguire non solo fino ai vespri di questa sera, 29 agosto, come stabilito a suo tempo da Celestino V , ma fino alla Perdonanza del 2023. Lo ha reso noto l’ufficio diocesano Comunicazioni sociali dell’Aquila. Questa sera, comunque, come da tradizione, dopo la celebrazione eucaristica prevista alle 18,30 verrà chiusa dal Vescovo Ausiliare dell’Aquila Antonio D’Angelo la Porta Santa della Basilica di S. Maria di Collemaggio aperta ieri dal Papa.

Fino al 28 agosto 2023 i fedeli e i pellegrini che si recheranno all’Aquila, potranno ottenere ogni giorno l’indulgenza plenaria partecipando ai riti in onore di Celestino V, oppure raccogliendosi in preghiera “al cospetto delle spoglie del Santo per un congruo spazio di tempo”. Per conseguire l’indulgenza, inoltre, occorre recitare il Credo, il Padre nostro e una preghiera secondo le intenzioni del Pontefice. Infine ci si dovrà accostare alla Confessione Sacramentale ed alla Comunione Eucaristica entro gli 8 giorni precedenti o seguenti la partecipazione ad un rito in onore di Celestino V oppure dopo aver sostato in preghiera davanti le spoglie del Santo Pontefice.

Gli anziani, gli ammalati e tutti coloro che per gravi motivi non possono uscire di casa, ugualmente potranno conseguire l’indulgenza plenaria se, maturato il pentimento di ciascun peccato e con l’intenzione di adempiere, non appena lo potranno, alle tre consuete condizioni, davanti ad una piccola immagine di San Pietro Celestino partecipino spiritualmente alle celebrazioni, dopo avere offerto le proprie preghiere e i propri dolori, oppure le sofferenze della propria vita, a Dio misericordioso. L’indulgenza potrà essere applicata anche per i defunti.

Avvenire