Giornata del Seminario. La vocazione: un dono da vivere per gli altri

laliberta.info

Domenica 15 gennaio 2023 la nostra Chiesa celebra la Giornata diocesana del Seminario. Sono quindici anni che essa si propone come appuntamento che invita le comunità a lasciarsi interpellare dal sogno del Signore Gesù per la Sua Chiesa: essere luogo dove ogni cammino personale sia accolto, illuminato, sostenuto, e poi provocato ad aprirsi su orizzonti sempre più vasti e attraenti!

Ogni percorso vocazionale domanda infatti di dimorare uno spazio di relazioni fraterne. È un’esigenza testimoniata con una forza del tutto particolare dalla storia di giovani che hanno già scelto di seguire il Signore Gesù lungo la via del presbiterato o che sono interiormente mossi da interrogativi e da desideri genuini e appassionati. “Se ogni vocazione nella Chiesa è un dono da vivere per gli altri, come servizio di carità nella libertà, allora è anche un dono da vivere con gli altri. Dunque lo si scopre solo vivendo in fraternità” (Pontificia Opera per le Vocazioni Ecclesiastiche, Nuove Vocazioni per una nuova Europa, 27).

La Giornata è un piccolo segno a fronte dell’ampiezza dello scenario, ma speriamo possa essere una spunto per riavviare, sotto la guida dello Spirito, processi virtuosi e creativi!
Condividiamo con semplicità alcuni suggerimenti.

La preghiera è l’azione che, più di ogni altra, sa trasfigurare il tessuto delle nostre comunità tanto da renderle sacramento vivo della voce del Signore Gesù, della Sua presenza attraente e amica. Invitiamo a celebrare la Giornata del Seminario come un autentico tempo di preghiera, individuando la forma più adeguata alle differenti situazioni: proporre una o più preghiere dei fedeli nella celebrazione eucaristica, coinvolgere le persone anziane o malate nella comune invocazione della comunità, delineare percorsi di preghiera personale, organizzare una veglia a carattere vocazionale rivolta ai giovani…

Insieme alla preghiera, e solo a partire da essa, è poi la testimonianza personale a rendere il volto della Chiesa trasparente alla luce del Buon Pastore: “Un ragazzo, una ragazza, è vero che sente la chiamata del Signore, ma la chiamata è sempre concreta, e almeno la maggioranza delle volte, la più parte delle volte è: «Io vorrei diventare come quella o come quello». Sono le nostre testimonianze quello che attira i giovani” (papa Francesco).

Ci permettiamo di insistere: raccontare la propria storia vocazionale, anche solo un episodio o un incontro, è un contributo di immenso valore perché riesce a toccare corde profonde del cuore e mettere in moto la libertà!

Le comunità possono infine farsi casa del cammino vocazionale di chi è già orientato al presbiterato, o di chi lo sarà in futuro, con una scelta di sostegno economico. Le offerte raccolte nella Giornata del Seminario sono il contributo più significativo per il percorso dei seminaristi ai quali possiamo domandare solo una piccola quota di partecipazione alle spese.
L’anno scorso ci avete donato 40mila euro, grazie di vero cuore! Confidiamo che tanti offrano un contributo anche quest’anno! Le buste sono disponibili presso l’economato del Seminario.

Ricordiamo anche l’iniziativa “Borsa di studio: adotta un seminarista”, una specifica modalità di aiuto alla formazione: farsi carico delle spese mensili di vitto e alloggio di un seminarista che ammontano a circa 1.000 euro (10.000 euro annuali).

Animati da una profonda speranza, affidiamo la Giornata del Seminario alla preghiera di Maria, Madre della Chiesa, di san Prospero e di san Francesco, patroni della nostra Diocesi, e al beato seminarista martire Rolando Rivi.
Con riconoscenza,

Alessandro Ravazzini
rettore
Luigi Orlandini
vice-rettore

La comunità del Seminario oggi
La comunità del Seminario è oggi composta da dodici giovani. Il percorso formativo prevede un periodo propedeutico (e/o un anno di stage pastorale) e sei anni di studi filosofici e teologici.
Ecco i nomi:
Alessandro, 24 anni, Reggio Emilia, propedeutica;
Stefano, 25 anni, Reggio Emilia, propedeutica;
Manuel, 28 anni, Castelnovo Monti, propedeutica;
Mattia, 20 anni, Guastalla, I teologia;
Marco, 26 anni, Comunità Sacerdotale Familiaris Consortio, Reggiolo, II teologia;
Luca, 21 anni, Sassuolo, II teologia;
Simone, 21 anni, Comunità Sacerdotale Familiaris Consortio, Albinea, III teologia;
Luca, 28 anni, Medjugorje, III teologia;
Antonio, 38 anni, Reggio Emilia, IV teologia;
Francesco, 31 anni, Guastalla, IV teologia;
Boniface, 27 anni, Comunità Regina Pacis, Costa d’Avorio, VI teologia;
Florent, 42 anni, Comunità Regina Pacis, Costa d’Avorio, VI teologia; don Alessandro Ravazzini, rettore;
don Luigi Orlandini, vice-rettore;
don Edoardo Ruina, direttore spirituale;
don Matteo Mioni, direttore spirituale;
don Pietro Paterlini, direttore spirituale.
Le prossime ordinazioni presbiterali saranno il 27 maggio.

Il messaggio del Vescovo
Reggio Emilia, 15 dicembre 2022

Cari fratelli e sorelle,
questi giorni del Santo Natale sono un dono rinnovato per meditare su quell’evento che ha cambiato la nostra vita. L’incarnazione del Figlio di Dio, infatti, manifesta l’amore di un Padre che non si rassegna alla lontananza dei suoi figli. In questo contesto sono a chiedervi di sostenere e accompagnare il nostro Seminario Diocesano.
Il Signore continua a benedire la nostra Chiesa diocesana chiamando diversi giovani a seguirLo nel ministero ordinato e a noi spetta la responsabilità di accompagnarli nel corso del loro discernimento affinché la loro risposta possa essere una consegna gioiosa e libera alla volontà del Signore. Il primo aiuto che possiamo offrire è quello che nasce dal nostro affetto, amicizia e preghiera per tutti i seminaristi e i loro formatori, ma anche un sostegno economico, che ci permette di sostenere le spese della vita ordinaria del nostro Seminario, è un gesto concreto di vicinanza e di reale carità. Pertanto, augurandovi di passare un buon tempo di Natale, vi chiedo, se possibile, un contributo economico a sostegno della formazione dei seminaristi.
Vi ringrazio per quanto potrete fare per il Seminario Vescovile e vi benedico di cuore.

+ Giacomo Morandi

Missa Simplex in Cattedrale a Reggio Emilia

I Sacri Concentus Cantores, coro da camera composto da soprani (Annalisa Asioli, Anna Capiluppi, Sara Fornaciari, Laura Ziosi); alti (Marialuisa Bartoli, Marta Bizzarri, Letizia Lupi, Gabriella Soncini), tenori (Matteo Fracassi, Alessandro Ravazzini) e bassi (Matteo Catellani, Lorenzo Iotti, John M. Norman), formazione attiva dal 2003, sono accomunati dalla passione per il canto polifonico, sacro e profano; hanno approfondito in particolare il canto rinascimentale con mottetti e madrigali, ma nel repertorio non mancano brani di altri compositori, dagli autori contemporanei fino al gregoriano.

E proprio quest’ultimo è l’ingrediente principale di Missa Simplex, il nuovo cd dei Sacri Concentus Cantores, che verrà presentato venerdì 5 dicembre alle 21 in Cattedrale a Reggio Emilia, alla presenza di monsignor Massimo Camisasca, di cui ricorrono (il 7 dicembre per l’esattezza) i due anni dall’ordinazione episcopale.

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