Auguri «L’anno nuovo ci renda capaci di essere artigiani di pace»

Il testo integrale del messaggio di fra Marco Moroni, OFMConv, custode del Sacro Convento di San Francesco in Assisi. Un invito alla speranza e all’impegno in questo tempo di violenza e ingiustizia

Auguri da Assisi

Auguri da Assisi – Ansa – da avvrnire.it

Viviamo dei giorni, un tempo, contraddittori. Siamo nei giorni di Natale, la festa dell’incontro tra Dio e il suo popolo, la festa della fraternità fra gli uomini, la festa delle luci che risplendono nella notte, simbolo di quella luce – Cristo – che illumina ogni uomo e che per sempre ha donato a tutti quelli che lo accolgono nel cuore il calore e la gioia di scoprirsi amati, perdonati, in maniera incondizionata e infinita, come veri figli di quel Padre che sempre tutto dona e tutti accoglie. Eppure sono i giorni della guerra, delle città e dei villaggi dell’Ucraina in blackout per i continui bombardamenti delle infrastrutture energetiche; dell’odio fratricida che nell’est europeo come in tante altre parti del mondo continua a diffondere l’efficacia di quell’assioma tanto antico quanto crudele: mors tua, vita mea. Tra l’altro tanta ferocia è possibile anche perché in fondo gli artefici di queste continue distruzioni non hanno nessuna esperienza del dolore dei feriti, delle lacrime dei bambini, dello strazio dei morenti e dei superstiti dei bombardamenti. Non possiamo poi dimenticare la barbarie degli abusi sui bambini, della sistematica violenza sulle donne (e non solo purtroppo dove c’è la guerra, ma anche nelle nostre “pacifiche” città e campagne…) e l’aggressività fisica e verbale con cui siamo confrontati ogni giorno, nelle famiglie, come nel vicinato, nei condomini, nelle relazioni professionali, familiari, istituzionali, ecc. Questa non è pace, questo non è Natale, questa non è la promessa di Dio per l’umanità.

La cosa tuttavia che però più di tutte ci rattrista è assistere al contagio del male che – come, anzi peggio del pernicioso virus covid-19 – si diffonde e mette radici nei cuori e nelle menti delle persone, perfino di quelle comuni, delle vittime come anche dei soli spettatori, più o meno conquistati alla causa di una parte… La guerra infatti spegne l’amore nel cuore e lo sostituisce con il rifiuto e con la convinzione che – grazie all’eliminazione dell’altro – saremo più felici, la nostra vita sarà migliore, perché è l’altro il nemico, il cattivo, colui che ha tutti i torti e le colpe… E si tratta di un’esperienza che molti di noi fanno, anche se siamo lontani migliaia di km dalle bombe e dai missili. Cominciamo anche noi facilmente a sognare che quelli che riteniamo cattivi debbano in qualche modo essere umiliati, eliminati, resi impotenti e pensiamo che tutto questo alla fine lo si possa chiamare giustizia.

Questa invasione dell’Ucraina in particolare è una cosa tanto complessa; come ci ha detto papa Francesco, è la guerra mondiale a pezzi. E una guerra mondiale non finisce in pochi mesi purtroppo. Chissà cosa ci aspetta, cosa aspetta il nostro mondo nei prossimi mesi, nei prossimi anni… A cosa dovremo assistere ancora prima che gli uomini abbiano il coraggio di fermarsi e di dire: è troppo, non ha più nessun senso…

Ora, di fronte a tutto ciò sembra che il Natale non sia che una fiaba, che lascia buoni sentimenti e invita a essere più buoni, accoglienti, pazienti o piuttosto un mito, che serve a spiegare l’origine della festa – pressoché commerciale e culinaria.

Oppure il Natale – ed è ciò che la fede ci comunica – è festa perché ci fa fare ancora una volta esperienza che Dio non smette mai di credere in noi, nell’umanità, al punto di farsi uno di noi per essere il fermento di queste donne e uomini che si rinnovano non in base alle loro capacità individuali, ma riconoscendo di essere perduti senza gli altri, senza ogni altro. Il punto di partenza che il Natale di Gesù ci apre è proprio il riconoscimento che abbiamo un grande desiderio – sincero – di amicizia, pace, intesa, ma non siamo capaci, non ci riusciamo, ricadiamo sempre – in un modo o nell’altro, qualche volta in modo molto violenti – nell’esclusione, nel dire: “…senza di lui, senza di lei, senza di loro…, contro di lui, contro di lei, contro di loro”. Riconoscere questa realtà è l’inizio del grido della salvezza, che si accoglie e non si fa. Un grido che – se credenti – rivolgiamo a Dio e – insieme a ogni altro uomo e donna di buona volontà – ci rivolgiamo reciprocamente, perché la pace è artigianale – non ci sono ricette – e si edifica solo insieme, camminando insieme. E paradossalmente da questo punto di vista il cammino stesso è quasi più importante della meta, perché senza cammino non si raggiungerà mai la meta.

San Francesco, in questo senso, è una grande fonte di ispirazione, perché è stato un grande artigiano di pace e riconciliazione nei suoi incontri e nei viaggi. Le fonti, per esempio, lo ricordano predicare il perdono nelle città del suo tempo, travagliate spesso da faide familiari o da conflitti politici intestini. Egli sapeva però che accanto alla preghiera e alla predicazione era poi spesso necessario offrire anche lo spazio per il dialogo, il confronto, che trasformasse le iniziali disponibilità di rappacificazione in un cammino comune di alleanza e sostegno reciproci: un cammino insieme. Ispirandoci proprio a san Francesco, noi frati desideriamo continuare a camminare come fraternità e come fratelli di ogni uomo e donna di buona volontà, che desiderano pace, riconciliazione, giustizia, per sostenerli con la nostra preghiera e soprattutto con la nostra amicizia. Nessuno – e men che meno noi frati – pare abbia la soluzione ai grandi e piccoli (ma talora non meno crudeli) drammi della convivenza umana, dalla violenza domestica – fisica e psicologica – alla ferocia della guerra. Possiamo e desideriamo però condividere con tutti il tesoro che la storia e la provvidenza ci ha affidato: san Francesco stesso, fratello universale, colui che per primo ha fatto la pace mettendo a tacere i demoni del suo cuore, proprio attraverso l’incontro con gli altri, soprattutto con gli scartati, e si è messo a servizio della riconciliazione ponendosi all’ultimo posto, senza rivendicare privilegi, vantaggi o ricompense.

Questa guerra mondiale è una realtà complessa in cui vediamo da un lato anche tanta luce di eroismo, forza, resilienza, onestà, ma anche fitte tenebre di bassezza, crudeltà, barbarie. Ha un’origine lontana e la sua stessa genesi è stata molto articolata. Certo coinvolge – magari anche solo per le sue conseguenze economiche – anche la vita delle nostre città e famiglie; tuttavia peggio ancora è il rischio di abituarci anche alla guerra, limitandoci a dire di tanto in tanto: “poveri bimbi!”…

Dio ce ne scampi! Che non piombi su di noi – come singoli e come società – la disgrazia dell’indifferenza e della superficialità!

Aiutiamoci insieme, piuttosto, nel nome di san Francesco – colui nel cui volto vediamo riflessa l’immagine della bontà stessa di Gesù, nato per noi – a non abituarci al male, all’ingiustizia, alla crudeltà. Si tratta di custodire il cuore inquieto, desideroso di pace vera – che è inseparabile dalla giustizia, diceva san Giovanni Paolo II – per tutti, per le vittime come anche per i responsabili, e di non perdere nessuna occasione. Non perdere l’occasione di condividere in solidarietà – con chi ha bisogno, con chi piange, con chi ha perso la speranza… –, di chiedere allo Spirito santo di continuare – tenacemente e magari per lo più invisibilmente – a operare nelle coscienze delle persone e, soprattutto, di cercare di vivere in prima persona la pace come stile.

Aiutiamoci insieme a cercare di resistere alla tentazione dell’offesa facile e gratuita (perché non c’è nulla che giustifichi il calpestare la dignità altrui) e della menzogna utile a proteggere i propri interessi (perché gli altri hanno diritto a poter credere alla nostra parola); aiutiamoci a essere gentili (perché la cortesia è il calore che riscalda ogni situazione difficile), a compiere gesti di servizio e attenzione gratuita verso chi ci è accanto o entra in qualche modo in relazione con noi.

Non possiamo “spegnere” la guerra con un pulsante, ma possiamo allenarci a vivere la pace e favorire il buon contagio che – speriamo – con il tempo arrivi lontano. Il vaccino contro la guerra siamo noi, se crederemo in ogni uomo e donna come fa lo stesso Dio, come ha fatto san Francesco.

Di cuore, allora, da parte di noi frati della basilica di Assisi, a voi sorelle e fratelli tutti, un felice anno nuovo riscaldato dall’amore e dall’attenzione che ognuno di noi saprà investire nelle relazioni che vive.

Auguri

Buon anno

fra Marco Moroni, OFMConv, custode del Sacro Convento di San Francesco in Assisi

 

L’1 gennaio musei aperti e gratis in tutta Italia Torna #domenicalmuseo


– Il 1° gennaio si rinnova l’appuntamento con #domenicalmuseo, l’iniziativa del #MiC che consente l’ingresso gratuito, ogni prima domenica del mese, nei #museitaliani e nei parchi archeologici statali.

Lo ricorda il ministero, con un avviso pubblicato anche sui suoi social, precisando che tutte le informazioni su luoghi e modalità di accesso si possono trovare sul sito online del ministero guidato da Gennaro Sangiuliano (http://cultura.gov.it/domenicalmuseo).
Quest’anno comunque, nonostante il super festivo, nella prima domenica gratuita dell’anno i luoghi della cultura aperti saranno tantissimi in tutta Italia, dal Colosseo alla Pinacoteca di Brera, dalla Certosa di Pavia alla Reggia di Caserta e ai parchi di Pompei ed Ercolano, senza dimenticare il museo archeologico di Taranto in Puglia e il museo archeologico nazionale di Reggio Calabria.
Ansa

Celebrazioni Natale 2022 (fino all’Epifania) Parrocchia S. Agostino, S. Stefano e S. Teresa di Reggio Emilia

Orari delle celebrazioni fino all'Epifania - Santa Maria Nuova Viterbo

Mercoledì 21 dicembre in S. Agostino
dalle 20:30 alle 21:30 Novena di Natale con bimbi, ragazzi, giovani, famiglie e adulti.
Sacramento della Riconciliazione
Giovedì 22 dicembre dalle 16 alle 20 in S. Agostino
Venerdì 23 dicembre dalle 16 alle 20 in S. Stefano
Sabato 24 dicembre dalle 9.15 alle 12 in S. Teresa
Sabato 24 dicembre dalle 16 alle 18 S. Agostino
Celebrazione della Notte Santa
Sabato 24 dicembre – S. Agostino alle ore 24
Domenica 25 dicembre
Solennità di Natale orari festivi
Lunedì 26 dicembre – S. Stefano
S. Agostino ore 9 – S. Stefano ore 10 – S. Teresa ore 11
Sabato 31 dicembre
Te Deum in Ghiara alle 18:30
Domenica 1 gennaio 2023 Solennità Maria SS. Madre di Dio – orari festivi
Giovedì 5 gennaio 2023 Vigilia Solennità dell’Epifania
Messa prefestiva S. Agostino ore 1830
Venerdì 6 gennaio 2023 Solennità dell’Epifania
orari festivi
Domenica 8 gennaio 2023 – Festa del Battesimo di Gesù
orari festivi

Quando il Capodanno è da record

RAS AL KHAIMAH CITY – L’Emirato di Ras Al Khaimah si sta preparando a festeggiare l’inizio del 2023 con uno straordinario spettacolo pirotecnico musicale e l’obiettivo di battere nuovi record mondiali da Guinness dei primati.

Già l’anno scorso gli Emirati Arabi Uniti con Dubai e lo stesso Ras Al Khaimah avevano stabilito record assoluti in termini di volume, durata e forma dei fuochi d’artificio: per dare il benvenuto al 2022 Dubai aveva stabilito tre Guinness World Records, con uno spettacolo pirotecnico durato 40 minuti; e Ras Al Khaimah con fuochi d’artificio e 452 droni pirotecnici durati 12 minuti su un’area di oltre 4,7 chilometri, conquistando due primati. E’ sempre Dubai ad aver salutato il 2014 con lo show di fuochi più grande mai realizzato prima, su 96 chilometri di coste, che lo fece entrare per la prima volta nei Guinness dei primati.

Prima ancora era stato Valparaíso in Cile ad aver realizzato uno spettacolo pirotecnico da record nella notte di San Silvestro del 2007, battendo il primato dell’anno precedente ottenuto dall’isola di Madeira per i festeggiamenti di fine anno. Quello di quest’anno a Ras Al Khaimah promette di essere davvero sensazionale: lo show #RAKNYE2023 sarà supportato da droni pirotecnici, nano luci, colori e coreografie a ritmi elettrici. La performance di fuochi d’artificio illuminerà il cielo su un tratto di 4,7 chilometri sul lungomare tra Al Marjan Island e Al Hamra Village per un Capodanno davvero da record. I festeggiamenti, inoltre, saranno arricchiti da un fitto calendario di attività, eventi e festival (visitrasalkhaimah.com).
In passato altri festeggiamenti di Capodanno sono entrati nei Guinness dei primati: per salutare il 2019 Torino ospitò il più grande show di magia a piazza Castello con 70 performer internazionali, mentre per il benaugurante tuffo di fine anno a piazza Mazzini Viareggio raggiunse il record di partecipanti, ben 322. Un divertente e goloso record da Guinness è stato quello di un forno di Cividale del Friuli, che per salutare il 2020 ha preparato la gubana – dolce natalizio locale – più grande del mondo, del peso di 102 chili. Bisogna tornare indietro al 1994 per ricordare il record da Guinness dei primati del cantante Rod Stewart, l’artista con maggiore pubblico a un proprio concerto nell’intera storia del rock: per festeggiare l’anno nuovo il celebre rocker britannico riunì circa 3 milioni e mezzo di spettatori sulla spiaggia di Copacabana, in Brasile.
Altro tipo di record fu quello che il dj e produttore discografico David Guetta raggiunse a Parigi durante il Capodanno del lockdown: per salutare il 2021 l’artista realizzò “United at home”, un live streaming seguito da 50 milioni di telespettatori da tutto il mondo, sintonizzati per vedere il suo show in grado di battere il Guinness World Record come dj set più visto su Facebook. Infine c’è un altro fine anno da record, quello di Alessandro Bonaccorsi che ha eseguito 28 tatuaggi senza mai fermarsi in 57 ore e 25 minuti, realizzando il Capodanno artistico più lungo del mondo ed entrando così nel Guinness dei primati.
E quest’anno? Oltre al primato dell’Emirato di Ras Al Khaimah, ecco qualche suggerimento per festeggiare a suon di record.
L’Hogmanay scozzese è la festa di Capodanno più grande del mondo: dura 4 giorni, tra musica, balli, fuochi d’artificio e la suggestiva fiaccolata lungo la Princess Street, accompagnata dalla musica delle bande di suonatori di cornamusa che termina a Calton Hill, a Edimburgo. Salpare da Orlando, negli Stati Uniti, il pomeriggio del 31 dicembre e festeggiare la fine dell’anno sulla Wonder of the Seas, la nave più grande del mondo, che naviga nei Paesi caraibici. Assistere a New York all’opera “Fedora” del Metropolitan, il teatro dell’opera più grande del mondo con una platea profonda 137 metri e un palcoscenico largo 71 e profondo 44,5 metri. Volare fino a Christmas, isola dell’Oceania, e festeggiare prima di amici o parenti rimasti a casa; questa località, infatti, fa parte dell’arcipelago delle Sporadi Equatoriali e sente per prima i rintocchi del Capodanno.
Nello stesso fuso orario, ma un po’ più a occidente, si possono scegliere le isole Tonga e Samoa. Si può entrare nei Guinness dei primati anche salendo a bordo di un aereo che decolla nel nuovo anno e atterra in quello vecchio, tanto per festeggiare il Capodanno due volte nel giro di poche ore. Ma l’esperienza è riservata a chi può permettersi un jet privato. Infine due locali da Guinness dei primati per veglioni da record: Botín, il ristorante più antico del mondo a Madrid, e Delirium Cafè a Bruxelles, la birreria con la maggior varietà di birre disponibili in commercio. (ANSA).

 

Te Deum e Messe in diretta tv e social del 31 dicembre e 1° gennaio

Tra la fine di un anno sofferto che se ne va e l’accoglienza di quello nuovo carico di speranze, il tempo si fa preghiera con le celebrazioni tradizionali della Chiesa. Quando e come partecipare.
La Madre di Dio (1270). Cattedrale di Santa Maria della Bruna, Matera

La Madre di Dio (1270). Cattedrale di Santa Maria della Bruna, Matera

I Vespri, le Messe di fine anno, il Te Deum, e poi la solennità di Maria Santissima Madre di Dio: ci congediamo da un anno imprevedibilmente sofferto e accogliamo il nuovo colmi di attesa e di speranza. Lo facciamo anche nella preghiera alla quale da sempre ci chiama la Chiesa in queste ore: il ringraziamento per quanto ricevuto nel 2020 (perché “tutto è grazia”) e il gesto di porre l’anno nuovo sotto il manto della Madonna la cui presenza materna ci appare oggi più necessaria che mai. E’ in questo spirito che offriamo la nostra guida alle Messe via tv e streaming sui social network da basiliche, cattedrali e santuari di tutta Italia, nata nel primo lockdown come servizio di Avvenire, e che col tempo è rimasta come pro memoria per quanti non possono partecipare per qualunque motivo alla Messa nella propria parrocchia. In attesa di poterci ritrovare tutti insieme in presenza. E con il nostro augurio per ciò che ciascuno porta nel proprio cuore: perché, come ci invita a fare il Papa nel suo recentissimo libro, “Ritorniamo a sognare”. Buon 2021. (Gratitudine speciale va a quanti nel tempo hanno contribuito a questa guida con le loro segnalazioni. Tra tutti, Marina Lomunno, Debora Ruffolo e Diletta D’Agosstini. Per le prossime Messe festive scrivere a f.ognibene@avvenire.it).

Giovedì 31 dicembre

Ore 16

Dal Santuario di Santa Maria del Fonte a Caravaggio Messa vespertina in diretta streaming al link www.santuariodicaravaggio.it/schede.aspx?azione=schede&id_sezione=191

Ore 16.30

L’arcivescovo di Firenze cardinale Giuseppe Betori presiede i Vespri e il Te Deum nella Cattedrale di Santa Maria del Fiore in diretta streaming sul sito dell’Arcidiocesi di Firenze, su quello di Toscana Oggi e di Radio Toscana.

Ore 17

Tv2000: dalla Basilica di San Pietro i Primi Vespri e il Te Deum presieduti dal cardinale Giovanni Battista Re, decano del Collegio cardinalizio. A seguire, alle 18, il Rosario da Lourdes.

Cascia, Monastero di Santa RitaMessa presieduta dal parroco di Cascia, don Canzio Scarabottini. Seguono Adorazione, canto del Te Deum e benedizione eucaristica. Diretta streaming da www.santaritadacascia.org o al link https://www.youtube.com/watch?v=I3mug93s5eE&feature=youtu.be

Messa e Te Deum dal Santuario della Madonna di Montagnaga di Piné, diocesi di Trento. Diretta streaming sul canale Youtube Santuario della Madonna di Pinè e sulla pagina Facebook Santuario della Madonna di Caravaggio in Pinè.

Ore 18

Santuario di Loreto: Messa con il canto del Te Deum in diretta streaming www.santuarioloreto.it e sul canale YouTube “Santa Casa Loreto”. Dal 2 gennaio Angelus e Rosario ogni giorno alle 12 in diretta su Vatican News oltre che su TelePace e su canali social del Santuario. Alle 12.30 ogni giorno Rosario su Padre Pio Tv.

Da Santa Maria degli Angeli la diretta della Messa vespertina in streaming su www.porziuncola.org/web-tv.html. Alle 19 Primi Vespri e Te Deum. Alle 20.15 Capodanno Giovani. Alle 22 celebrazione eucaristica di fine anno.

Messa in diretta su Padre Pio Tv (canale 145 e streaming sul sito www.teleradiopadrepio.it).

Ore 18.15

Oropa: Messa con Te Deum dal Santuario in diretta streaming sul sito www.santuariodioropa.it/funzioni-in-diretta/, sulla pagina Facebook Santuario di Oropa Official e il canale Youtube.

Ore 18.30

Dalla parrocchia-Santuario di Santa Rita da Cascia a Torino su Youtube con accesso dal sito www.srita.it in diretta streaming Messa prefestiva. Il 1° gennaio alle 10.30 la Messa della comunità. Entrambe le liturgie presiedute dal rettore monsignor Mauro Rivella.

Parma: la Messa in diretta su www.giovannipaolotv.it (sezione Diretta streaming), anche in tv (canali 93 e 682, diffusione territoriale).

Dalla parrocchia-Santuario di Santa Maria delle Grazie al Trionfale a Roma la Messa e il Te Deum in diretta streaming sulla pagina Facebook della parrocchia sito www.santamariadellegraziealtrionfale/wordpress.com

Ore 19

Tv2000: dal Santuario dell’Amore Misericordioso di Collevalenza (Perugia) la Messa in diretta.

Ore 20

Sul sito www.chiesasalute.it e sul canale Youtube della parrocchia è disponibile dalle 20 la registrazione della Messa prefestiva dalla parrocchia-Santuario di Nostra Signora della Salute di Torino: presiede il rettore don Franco Pairona, giuseppino del Murialdo. Al termine la benedizione presso il presepe.

 

Venerdì 1° gennaio 2021

Ore 7
Su Tv2000 (canale 28 digitale terrestre e 157 Sky) la Messa dal Santuario dell’Amore Misericordioso di Collevalenza (Perugia).

Cagliari i frati Mercedari del Santuario di Nostra Signora di Bonaria – patrona della Sardegna – celebrano la Messa in diretta streaming sul sito www.bonaria.eu. Altre Messe alle 8.30, 10, 11.30, 18.30 e alle 20, sempre in diretta.

Ore 7.30
Messa in diretta su Padre Pio Tv (canale 145 e streaming sul sito www.teleradiopadrepio.it). Liturgie eucaristiche anche alle 11.30 e alle 18. Rosario alle 17.30 e alle 20.45.

Oropa: sul sito www.santuariodioropa.it/funzioni-in-diretta/, sulla pagina Facebook Santuario di Oropa Official e il canale Youtube le Messe dalla Basilica antica di Oropa alle 7.30, 9, 10.30, 16.30 (presiede il rettore don Michele Berchi) e 18.15. Alle 11.30 dalla Basilica Antica il rettore benedirà a distanza i motociclisti e le loro moto, rinnovando una tradizione del Santuario: basterà collegarsi alla pagina Facebook del Santuario “per ritrovarsi uniti in un raduno virtuale, ognuno da casa propria, con accanto la propria motocicletta”, come informa il sito.

Ore 8
Al Santuario mariano della Guardia, a Genova, le Messe in diretta streaming su www.santuarioguardia.it cliccando sull’immagine della webcam in diretta, ma visibili anche tramite la app “santuarioguardia”, alle 8, 10, 11 (questa anche sulla pagina Facebook SantuarioGuardia), 12 e 16.

Sacro Monte di Varese: Messa in diretta streaming sul canale Youtube Sacro Monte di Varese (link su www.sacromontedivarese.it/news/s-messe-in-diretta-122.html).

Ore 8.30
Su Tv2000 diretta della Messa dal Santuario dell’Amore Misericordioso a Collevalenza (Perugia).

Dal Santuario di Santa Maria del Fonte a Caravaggio Messa in diretta streaming su www.santuariodicaravaggio.it (in home page la diretta video). Altre celebrazioni alle 7, 10, 11.30, 16 e 17.30. Alle 15 adorazione eucaristica con preghiera per la paceAlle 15.30 il Rosario.

Ore 9.30

Dal Santuario della Natività di Maria Regina Montis Regalis a Vicoforte, diocesi di Mondovì, su www.santuariodivicoforte.it/diretta-streaming/, la diretta streaming della Messa. Altre celebrazioni eucaristiche alle 1116 e 17.

Torino: dalla Basilica di Maria Ausiliatrice, Casa Madre dei salesiani, Messa in diretta su Rete 7 (canale 12 digitale terrestre Piemonte, streaming su www.rete7.cloud). Presiede il rettore don Guido Errico.

Ore 10

Raiuno e Tv2000 trasmettono in diretta da San Pietro la Messa nella solennità di Maria Santissima Madre di Dio. A presiedere il rito il cardinale Segretario di Stato Pietro Parolin, che sostituirà il Papa, impossibilitato da una dolorosa sciatalgia. Francesco, come informa la Sala Stampa della Santa Sede, “guiderà comunque la recita dell’Angelus” alle 12.

Messa dal Santuario della Madonna delle Lacrime a Siracusa in diretta streaming su www.madonnadellelacrime.it. Altre Messe in diretta alle 8, 10, 12, 17.30 e 20.

Santuario di Loreto: Messa per la solennità di Maria Santissima Madre di Dio in diretta streaming www.santuarioloreto.it e sul canale YouTube “Santa Casa Loreto”.

Dal Duomo di Trento in diretta la Messa celebrata dall’arcivescovo Lauro Tisi su Telepace Trento (canale 601) e in streaming su www.diocesitn.it e www.vitatrentina.it. Alle 16 monsignor Tisi interviene a un dialogo nella sede del Museo delle Scienze sulla custodia del Creato nella Giornata della Pace: diretta su Telepace e Rttr (canale 11) e sui canali social.

Parma: la Messa in diretta su www.giovannipaolotv.it (sezione Diretta streaming), anche in tv (canali 93 e 682). Alle 20 la catechesi del vescovo Enrico Solmi, a seguire il Rosario.

Dalla parrocchia salesiana San Giovanni Bosco di Torino, in particolare per quanti si trovano in isolamento causa Covid, la Messa della comunità in diretta streaming sul canale www.youtube.com/user/OratorioAgnelli. Presiede il parroco don Gianmarco Pernice, salesiano.

Dal Santuario Basilica della Madonna di San Marco in Bedonia (Parma) la Messa in diretta streaming sulla pagina Facebook del Seminario Vescovile di Bedonia https://www.facebook.com/SeminarBedonia/ e sul suo canale Youtube https://youtube.com/channel/UC-y7-UcHIkn1vQc2x93LvHw

Ore 10.30

L’arcivescovo di Torino Cesare Nosiglia presiede la Messa nel Santuario nuovo della Madonna dei Fiori a Bra. Diretta streaming sul sito www.santuariomadonnadeifioribra.com e sul canale Youtube del Santuario.

Il vescovo di Caltanissetta Mario Russotto celebra la Messa in Cattedrale. Diretta streaming sul canale Youtube Diocesi di Caltanissetta.

Dal Santuario della Madonna di Montagnaga di Piné, diocesi di Trento, la Messa in diretta streaming sul canale Youtube Santuario della Madonna di Pinè e sulla pagina Facebook Santuario della Madonna di Caravaggio in Pinè.

Ore 11

Dalla Basilica di Sant’Antonio a Padova la diretta della Messa in streaming https://www.santantonio.org/it/live-streaming e in tv sul canale 18 (Veneto) e 92 (Friuli Venezia Giulia). Messa anche alle 18.

Diocesi di Gaeta: la Messa dalla Cattedrale in diretta streaming su www.arcidiocesigaeta.it e sulla pagina Facebook dell’Arcidiocesi di Gaeta. Streaming audio su www.radiocivita.it/ascolta.

Dalla parrocchia-Santuario di Santa Maria delle Grazie al Trionfale a Roma la Messa in diretta streaming sulla pagina Facebook della parrocchia sito www.santamariadellegraziealtrionfale/wordpress.com

 

Ore 11.30

Da Santa Maria degli Angeli la diretta streaming della Messa solenne celebrata dal vescovo di Assisi Domenico Sorrentino su www.porziuncola.org/web-tv.html. Altre Messe: ore 7.15, 8.30, 10, 16 e 18. Alle 19 i Secondi Vespri e il Veni Creator.

 

Ore 12

L’Angelus del Papa su Tv2000 e Raiuno.

Ore 16
Dal Santuario mariano del Tindari (Messina) il Rosario e, alle 16.30, la Messa in diretta streaming sulla pagina Facebook “Basilica Santuario Maria Santissima del Tindari”.

 

Ore 17

Monastero di Santa Rita a Cascia: Messa presieduta da padre Mario De Santis, priore della Comunità agostiniana. Seguono Adorazione con affidamento al Signore del nuovo anno e preghiera per la pace. Canto del Veni Creator. Benedizione eucaristica. Diretta streaming da www.santaritadacascia.org o al link https://www.youtube.com/watch?v=I3mug93s5eE&feature=youtu.be

Santuario Beata Vergine Madre delle Genti a Strà, in Alta Val Tidone, diocesi di Piacenza-Bobbio: Il Rosario introduce la Messa delle 17.30 in diretta streaming sulla pagina Facebook, sul sito Internet del Santuario (www.madredellegenti.org) e su www.youtube.com/channel/UC5Y79huwWML6YGOcLSc5SFA.

 

Ore 17.30

L’arcivescovo di Milano Mario Delpini celebra in Duomo la Messa della Pace, con presenza ecumenica, in diretta su ChiesaTv (canale 195 digitale terrestre in Lombardia), Radio Mater e in streaming sul portale diocesano www.chiesadimilano.it.

Dalla Cattedrale di San Pietro a Bologna la Messa celebrata dal vicario generale per l’amministrazione monsignor Giovanni Silvagni in diretta streaming sul portale diocesano www.chiesadibologna.it e sul canale Youtube “12 Porte”.

Ore 19
Su Tv2000 la Messa in diretta dal Santuario dell’Amore Misericordioso di Collevalenza (Perugia).

1 Gennaio MARIA SS. MADRE DI DIO, GUIDA ALLA FESTA CHE APRE L’ANNO CIVILE

Il dogma della Maternità Divina di Maria fu proclamato dal Concilio di Efeso l’11 ottobre del 431. Con questa festa, che ha origine dalla tradizione pagana delle “strenae”, si conclude l’Ottava del Natale del Signore. Nel rito ambrosiano si celebra nell’ultima domenica di Avvento. Dal 1968, per volontà di papa Paolo VI, in questo giorno si celebra la Giornata mondiale della Pace

Il 1° gennaio, Capodanno civile, si celebra la solennità di Maria Santissima Madre di Dio. Questo dogma (verità di fede) fu proclamato solennemente nel Concilio di Efeso dell’anno 431, dove venne affermata la natura umana e divina dell’unica persona del Verbo in Gesù Cristo e quindi venne affermata anche la maternità divina di Maria. Con questa festa viene indirettamente celebrata la conclusione dell’Ottava di Natale.

Domenico Ghirlandaio, Madonna

Domenico Ghirlandaio, Madonna

QUAL È L’ORIGINE STORICA DI QUESTA RICORRENZA?

  La solennità di Maria SS. Madre di Dio è la prima festa mariana comparsa nella Chiesa occidentale. Originariamente la festa rimpiazzava l’uso pagano delle “strenae” (strenne), i cui riti contrastavano con la santità delle celebrazioni cristiane. Il “Natale Sanctae Mariae” cominciò ad essere celebrato a Roma intorno al VI secolo, probabilmente in concomitanza con la dedicazione di una delle prime chiese mariane di Roma: S. Maria Antiqua al Foro romano, a sud del tempio dei Castori. La liturgia veniva ricollegata a quella del Natale e il primo gennaio fu chiamato “in octava Domini”: in ricordo del rito compiuto otto giorni dopo la nascita di Gesù, veniva proclamato il vangelo della circoncisione, che dava nome anch’essa alla festa che inaugurava l’anno nuovo.

PERCHÉ IN PASSATO SI FESTEGGIAVA L’11 OTTOBRE?

Nel rito romano la solennità si celebra il 1º gennaio di ogni anno. Nella forma extra-ordinaria del rito romano la festa di seconda classe si celebra l’11 ottobre. L’origine della data, di per sé apparentemente strana in quanto lontana dal Natale, ha motivazioni storiche: l’11 ottobre 431, durante il Concilio di Efeso, venne definita la verità di fede della “divina maternità di Maria”; così nel 1931, ricorrendo il XV Centenario del Concilio, papa Pio XI ne istituì la festa liturgica. Nel rito ambrosiano la Domenica dell’Incarnazione è la VI ed ultima domenica d’Avvento, quella che precede immediatamente il Natale. Nelle tradizioni rituali siriache e bizantina, la ricorrenza è celebrata il 26 dicembre. Nel rito copto, la ricorrenza è celebrata il 16 gennaio.

QUAL È IL SIGNIFICATO TEOLOGICO E SPIRITUALE DI QUESTA FESTA?

Nestorio aveva osato dichiarare: “Dio ha dunque una madre? Allora non condanniamo la mitologia greca, che attribuisce una madre agli dèi”; S. Cirillo di Alessandria però aveva replicato: “Si dirà: la Vergine è madre della divinità? Al che noi rispondiamo: il Verbo vivente, sussistente, è stato generato dalla sostanza medesima di Dio Padre, esiste da tutta l’eternità… Ma nel tempo egli si è fatto carne, perciò si può dire che è nato da donna”. Gesù, Figlio di Dio, è nato da Maria. È da questa eccelsa ed esclusiva prerogativa che derivano alla Vergine tutti i titoli di onore che le vengono attribuiti, anche se possiamo fare tra la santità personale di Maria e la sua maternità divina una distinzione suggerita da Cristo stesso: “Una donna alzò la voce di mezzo alla folla e disse: “Beato il ventre che ti ha portato e il seno da cui hai preso il latte!”. Ma egli disse: “Beati piuttosto coloro che ascoltano la parola di Dio e la osservano!”” (Lc 11,27s). In realtà, “Maria, figlia di Adamo, acconsentendo alla parola divina, diventò madre di Gesù e, abbracciando con tutto l’animo e senza peso alcuno di peccato la volontà salvifica di Dio, consacrò totalmente se stessa quale Ancella del Signore alla persona e all’opera del Figlio suo, servendo al mistero della redenzione sotto di Lui e con Lui, con la grazia di Dio onnipotente” (Lumen Gentium, 56).

COS’ALTRO SI CELEBRA IN QUESTO GIORNO?

Dal 1° gennaio 1968, la Chiesa cattolica celebra anche la Giornata mondiale della pace. Lo scopo della Giornata è dedicare il giorno di Capodanno alla riflessione ed alla preghiera per la pace. La ricorrenza è stata istituita da papa Paolo VI con un messaggio datato 8 dicembre 1967 ed è stata celebrata per la prima volta il 1º gennaio 1968. Da quell’anno il Pontefice della Chiesa cattolica invia ai capi delle nazioni e a tutti gli uomini di buona volontà un messaggio che invita alla riflessione sul tema della pace.

Icona mariana

Foglietto Letture e Salmo 1 Gennaio Maria Santissima Madre di Dio

Grado della Celebrazione: SOLENNITA’

Colore liturgico: Bianco
MARIA SANTISSIMA MADRE DI DIO
S0101 ;

Il brano del vangelo ci narra un episodio della vita di una famiglia ebrea, ma l’ambientazione è inusuale per una nascita. Si tratta di una famiglia emarginata socialmente. Eppure il bambino è Dio e la giovane donna l’ha concepito e partorito nella verginità. Alcuni pastori si affrettano, in risposta a un messaggio dal cielo, per riconoscerlo e glorificarlo a loro modo.
Vi è difficile considerarlo vostro Dio?
Volgete il pensiero per un attimo al fascino persistente esercitato da sua madre su uomini e donne di ogni ambiente e classe, su persone che hanno conosciuto successi o fallimenti di ogni tipo, su uomini di genio, su emarginati, su soldati angosciati e destinati a morire sul campo di battaglia, su persone che passano attraverso dure prove spirituali.
Il genio artistico si è spesso consacrato alla sua lode: pensate alla “Pietà” di Michelangelo, al gran numero di Madonne medievali e rinascimentali, alle vetrate incantevoli della cattedrale di Chartres e alla più bella di tutte le icone: la Madonna di Vladimir, che aspetta con pazienza, nel Museo Tretiakov di Mosca, giorni migliori.
Perché la Madonna ispira tanta umanità?
Forse perché è, come dicono gli ortodossi, un’icona (= immagine) di Dio?
Forse perché Dio parla per suo tramite anche se Maria resta sempre una sua creatura, sia pure una creatura unica grazie ai doni ricevuti dal Padre?
Tutto ciò è stato oggetto di discussioni, spesso accese, quando spiriti grandi cercarono di esprimere in termini umani il mistero di Dio fatto uomo.
Maria fu definita madre di Dio, “theotokos”, e ciò contribuì a calmare dispute intellettuali. Questo appellativo è particolarmente caro ai cristiani dell’Est, ai nostri fratelli del mondo ortodosso, ed è profondamente radicato nella loro teologia, ripetuto spesso nelle loro belle liturgie, specialmente nella liturgia bizantina, che è stata considerata la “più perfetta” proprio per via delle sue preghiere ufficiali dedicate al culto di Maria.
Cominciamo l’anno nel segno di questo grande mistero.
Cerchiamo allora di approfondire la nostra devozione a Maria, Madre di Dio e nostra, eliminandone, però, ogni traccia di sentimentalismo spicciolo.
Tentiamo di convincere i giovani che si tratta qui di un idealismo rispondente, certo, alle aspirazioni più profonde dello spirito umano, ma che richiede impegno e molto coraggio.

Scarica il foglietto della Messa >
Scarica le Letture del Lezionario >
Scarica il Salmo Responsoriale Cantato >

Avvisi Celebrazioni 1 Gennaio 2020

Risultati immagini per madonna dorata reggio emili

Solennità di Maria Santissima Madre di Dio. In Santo Stefano Santa Messa alle ore 10. Omaggio alla Madonna Dorata ore 17.30 in Piazza Duomo

“Pace a questa casa!” il Messaggio per la 52ª Giornata Mondiale della Pace, che sarà celebrata il 1° gennaio 2019

Pace

“La casa di cui parla Gesù è ogni famiglia, ogni comunità, ogni Paese, ogni continente, nella loro singolarità e nella loro storia; è prima di tutto ogni persona, senza distinzioni né discriminazioni. È anche la nostra casa comune: il pianeta in cui Dio ci ha posto ad abitare e del quale siamo chiamati a prenderci cura con sollecitudine”.

Così Papa Francesco spiega l’augurio – ripreso dalle parole di Gesù riportate da Luca (10, 5-6) – con cui si apre >>> il Messaggio per la 52ª Giornata Mondiale della Pace, che sarà celebrata il 1° gennaio 2019 sul tema “La buona politica è al servizio della pace”.

Il testo, che si sofferma sulle virtù umane necessarie per realizzare una politica al servizio dei diritti umani e della pace e stigmatizza i vizi della politica, termina con un fermo “no” alla guerra e alla politica della paura. “La pace – conclude Francesco – è una conversione del cuore e dell’anima, ed è facile riconoscere tre dimensioni indissociabili di questa pace interiore e comunitaria: la pace con se stessi, la pace con l’altro, la pace con il creato”.

MARIA SANTISSIMA MADRE DI DIO 1 Gennaio 2016

Grado della Celebrazione: SOLENNITA’
Colore liturgico: Bianco

Scarica il foglietto della Messa >
Scarica le Letture del Lezionario >
Scarica il Salmo Responsoriale Cantato >

Il brano del vangelo ci narra un episodio della vita di una famiglia ebrea, ma l’ambientazione è inusuale per una nascita. Si tratta di una famiglia emarginata socialmente. Eppure il bambino è Dio e la giovane donna l’ha concepito e partorito nella verginità. Alcuni pastori si affrettano, in risposta a un messaggio dal cielo, per riconoscerlo e glorificarlo a loro modo.
Vi è difficile considerarlo vostro Dio?
Volgete il pensiero per un attimo al fascino persistente esercitato da sua madre su uomini e donne di ogni ambiente e classe, su persone che hanno conosciuto successi o fallimenti di ogni tipo, su uomini di genio, su emarginati, su soldati angosciati e destinati a morire sul campo di battaglia, su persone che passano attraverso dure prove spirituali.
Il genio artistico si è spesso consacrato alla sua lode: pensate alla “Pietà” di Michelangelo, al gran numero di Madonne medievali e rinascimentali, alle vetrate incantevoli della cattedrale di Chartres e alla più bella di tutte le icone: la Madonna di Vladimir, che aspetta con pazienza, nel Museo Tretiakov di Mosca, giorni migliori.
Perché la Madonna ispira tanta umanità?
Forse perché è, come dicono gli ortodossi, un’icona (= immagine) di Dio?
Forse perché Dio parla per suo tramite anche se Maria resta sempre una sua creatura, sia pure una creatura unica grazie ai doni ricevuti dal Padre?
Tutto ciò è stato oggetto di discussioni, spesso accese, quando spiriti grandi cercarono di esprimere in termini umani il mistero di Dio fatto uomo.
Maria fu definita madre di Dio, “theotokos”, e ciò contribuì a calmare dispute intellettuali. Questo appellativo è particolarmente caro ai cristiani dell’Est, ai nostri fratelli del mondo ortodosso, ed è profondamente radicato nella loro teologia, ripetuto spesso nelle loro belle liturgie, specialmente nella liturgia bizantina, che è stata considerata la “più perfetta” proprio per via delle sue preghiere ufficiali dedicate al culto di Maria.
Cominciamo l’anno nel segno di questo grande mistero.
Cerchiamo allora di approfondire la nostra devozione a Maria, Madre di Dio e nostra, eliminandone, però, ogni traccia di sentimentalismo spicciolo.
Tentiamo di convincere i giovani che si tratta qui di un idealismo rispondente, certo, alle aspirazioni più profonde dello spirito umano, ma che richiede impegno e molto coraggio.

1 gennaio la Marcia della Pace a Reggio Emilia

Il 1° gennaio 2016 si celebra la 49ª Giornata Mondiale della Pace. A Reggio Emilia viene proposta, per il XXII anno consecutivo, la Marcia della Pace per testimoniare pubblicamente l’impegno per la pace nel quotidiano e in tutto il mondo, ascoltando testimoni e riflettendo a partire dal Messaggio di Papa Francesco, dal titolo “Vinci l’indifferenza e conquista la pace”.
La Marcia avrà luogo nel pomeriggio del 1° gennaio, a partire dalle ore 15. La partenza sarà presso la Mensa Caritas (Via Adua) e si snoderà per le vie di Reggio Emilia, con testimonianze di giovani nelle soste alle ex Reggiane e alla Stazione ferroviaria, fino ad arrivare in Piazza Prampolini verso le ore 17, dove il Vicario don Alberto Nicelli accoglierà i partecipanti prima dell’omaggio floreale alla Madonna dorata della Cattedrale e della Santa Messa che sarà celebrata alle ore 18.
 fonte: CMD

Letture, Foglietto e Salmo Cantato Liturgia 1 Gennaio 2015 Maria Santissima Madre di Dio

Grado della Celebrazione: SOLENNITA’
Colore liturgico: Bianco 

Scarica il foglietto della Messa >
Scarica le Letture del Lezionario >
Scarica il Salmo Responsoriale Cantato >

Il brano del vangelo ci narra un episodio della vita di una famiglia ebrea, ma l’ambientazione è inusuale per una nascita. Si tratta di una famiglia emarginata socialmente. Eppure il bambino è Dio e la giovane donna l’ha concepito e partorito nella verginità. Alcuni pastori si affrettano, in risposta a un messaggio dal cielo, per riconoscerlo e glorificarlo a loro modo.
Vi è difficile considerarlo vostro Dio?
Volgete il pensiero per un attimo al fascino persistente esercitato da sua madre su uomini e donne di ogni ambiente e classe, su persone che hanno conosciuto successi o fallimenti di ogni tipo, su uomini di genio, su emarginati, su soldati angosciati e destinati a morire sul campo di battaglia, su persone che passano attraverso dure prove spirituali.
Il genio artistico si è spesso consacrato alla sua lode: pensate alla “Pietà” di Michelangelo, al gran numero di Madonne medievali e rinascimentali, alle vetrate incantevoli della cattedrale di Chartres e alla più bella di tutte le icone: la Madonna di Vladimir, che aspetta con pazienza, nel Museo Tretiakov di Mosca, giorni migliori.
Perché la Madonna ispira tanta umanità?
Forse perché è, come dicono gli ortodossi, un’icona (= immagine) di Dio?
Forse perché Dio parla per suo tramite anche se Maria resta sempre una sua creatura, sia pure una creatura unica grazie ai doni ricevuti dal Padre?
Tutto ciò è stato oggetto di discussioni, spesso accese, quando spiriti grandi cercarono di esprimere in termini umani il mistero di Dio fatto uomo.
Maria fu definita madre di Dio, “theotokos”, e ciò contribuì a calmare dispute intellettuali. Questo appellativo è particolarmente caro ai cristiani dell’Est, ai nostri fratelli del mondo ortodosso, ed è profondamente radicato nella loro teologia, ripetuto spesso nelle loro belle liturgie, specialmente nella liturgia bizantina, che è stata considerata la “più perfetta” proprio per via delle sue preghiere ufficiali dedicate al culto di Maria.
Cominciamo l’anno nel segno di questo grande mistero.
Cerchiamo allora di approfondire la nostra devozione a Maria, Madre di Dio e nostra, eliminandone, però, ogni traccia di sentimentalismo spicciolo.
Tentiamo di convincere i giovani che si tratta qui di un idealismo rispondente, certo, alle aspirazioni più profonde dello spirito umano, ma che richiede impegno e molto coraggio.

«Causa nostrae Letitiae – Causa della nostra Gioia»!

Lettera del cardinale Mauro Piacenza nella Solennità di Maria Santissima Madre di Dio
CITTA’ DEL VATICANO, 30 Dicembre 2012 (Zenit.org) – Riprendiamo in esclusiva la lettera indirizzata dal cardinale Mauro Piacenza, prefetto della Congregazione per il  Clero, a tutte “le Mamme dei Sacerdoti e dei Seminaristi ed a quante esercitano verso di loro il dono maternità spirituale”. La lettera è pubblicata in occasione della Solennità della Madre di Dio, in programma il prossimo 1 gennaio 2013.
***
«Causa nostrae Letitiae – Causa della nostra Gioia»!
Il Popolo cristiano ha sempre venerato, con profonda gratitudine, la Beata Vergine Maria, contemplando in Lei la Causa di ogni nostra vera Gioia.
Infatti, accogliendo la Parola Eterna nel suo grembo immacolato, Maria Santissima ha dato alla luce il Sommo ed Eterno Sacerdote, Gesù Cristo, unico Salvatore del mondo. In Lui, Dio stesso è venuto incontro all’uomo, l’ha sollevato dal peccato e gli ha donato la Vita eterna, cioè la Sua stessa Vita. Aderendo alla Volontà di Dio, perciò, Maria ha partecipato, in modo unico ed irripetibile, al mistero della nostra redenzione, divenendo, in tal modo, Madre di Dio, Porta del Cielo e Causa della nostra Gioia.
In modo analogo, la Chiesa tutta guarda, con ammirazione e profonda gratitudine, a tutte le mamme dei Sacerdoti e di quanti, ricevuta quest’altissima Vocazione, hanno intrapreso il cammino di formazione, ed è con profonda gioia che mi rivolgo a loro.
I figli, che esse hanno accolto ed educato, infatti, sono stati scelti da Cristo fin dall’eternità, per divenire Suoi “amici prediletti” e, così, vivo ed indispensabile strumento della Sua Presenza nel mondo. Per mezzo del Sacramento dell’Ordine la vita dei sacerdoti viene definitivamente presa da Gesù e immersa in Lui, cosicché, in loro, è Gesù stesso che passa e opera tra gli uomini.
Questo mistero è talmente grande, che il sacerdote viene anche chiamato “alter Christus” – “un altro Cristo”. La sua povera umanità, infatti, elevata, per la potenza dello Spirito Santo, ad una nuova e più alta unione con la Persona di Gesù, è ora luogo dell’Incontro con il Figlio di Dio, incarnato, morto e risorto per noi. Quando ogni sacerdote insegna la fede della Chiesa, infatti, è Cristo che, in lui, parla al Popolo; quando, prudentemente, guida i fedeli a lui affidati, è Cristo che pasce le proprie pecorelle; quando celebra i Sacramenti, in modo eminente la Santissima Eucaristia, è Cristo stesso, che, attraverso i suoi ministri, opera la Salvezza dell’uomo e si rende realmente presente nel mondo.
La vocazione sacerdotale, normalmente, ha nella famiglia, nell’amore dei genitori e nella prima educazione alla fede, quel terreno fertile nel quale la disponibilità alla volontà di Dio può radicarsi e trarre l’indispensabile nutrimento. Nel contempo, ogni vocazione rappresenta, anche per la stessa famiglia in cui sorge, un’irriducibile novità, che sfugge ai parametri umani e chiama tutti, sempre, a conversione.
In questa novità, che Cristo opera nella vita di coloro che ha scelto e chiamato, tutti i familiari – e le persone più vicine – sono coinvolti, ma è certamente unica e speciale la partecipazione che è data di vivere alla mamma del sacerdote. Uniche e speciali sono, infatti, le consolazioni spirituali, che le derivano dall’aver portato in grembo chi è divenuto ministro di Cristo. Ogni madre, infatti, non può che gioire nel vedere la vita del proprio figlio, non solo compiuta, ma investita di una specialissima predilezione divina che abbraccia e trasforma per l’eternità.
Se apparentemente, in virtù della vocazione e dell’ordinazione, si produce un’inaspettata “distanza”, rispetto alla vita del figlio, misteriosamente più radicale di ogni altra separazione naturale, in realtà la bimillenaria esperienza della Chiesa insegna che la madre “riceve” il figlio sacerdote in un modo del tutto nuovo e inatteso, tanto da essere chiamata a riconoscere nel frutto del proprio grembo, per volontà di Dio, un “padre”, chiamato a generare ed accompagnare alla vita eterna una moltitudine di fratelli. Ogni madre di un sacerdote è misteriosamente “figlia del suo figlio”. Verso di lui potrà, allora, esercitare anche una nuova “maternità”, nella discreta, ma efficacissima ed inestimabilmente preziosa, vicinanza della preghiera e nell’offerta della propria esistenza per il ministero del figlio.
Questa nuova “paternità”, alla quale il Seminarista si prepara, che al Sacerdote è donata e della quale tutto il Popolo Santo di Dio beneficia, ha bisogno di essere accompagnata dalla preghiera assidua e dal personale sacrificio, perché la libertà nell’aderire alla volontà divina sia continuamente rinnovata e irrobustita, perché i Sacerdoti non si stanchino mai, nella quotidiana battaglia della fede e uniscano, sempre più totalmente, la propria vita al Sacrificio di Cristo Signore.
Tale opera di autentico sostegno, sempre necessaria nella vita della Chiesa, appare oggi quanto mai urgente, soprattutto nel nostro Occidente secolarizzato, che attende e domanda un nuovo e radicale annuncio di Cristo e le mamme dei sacerdoti e dei seminaristi rappresentano un vero e proprio “esercito” che, dalla terra innalza al Cielo preghiere ed offerte e, ancor più numeroso, dal Cielo intercede perché ogni grazia sia riversata sulla vita dei sacri pastori.
Per questa ragione, desidero con tutto il cuore incoraggiare e rivolgere un particolarissimo ringraziamento a tutte le mamme dei sacerdoti e dei seminaristi e – insieme ad esse – a tutte le donne, consacrate e laiche, che hanno accolto, anche per l’invito loro rivolto durante l’Anno Sacerdotale, il dono della Maternità spirituale nei confronti dei chiamati al ministero sacerdotale, offrendo la propria vita, la preghiera, le proprie sofferenze e le fatiche, come pure le proprie gioie, per la fedeltà e santificazione dei ministri di Dio, divenendo così partecipi, a titolo speciale, della maternità della Santa Chiesa, che ha il suo modello ed il suo compimento nella divina maternità di Maria Santissima.
Uno speciale ringraziamento, infine, si elevi fino al Cielo, a quelle Madri, che, già chiamate da questa vita, contemplano ora pienamente lo splendore del Sacerdozio di Cristo, del quale i loro figli sono divenuti partecipi, e per essi intercedono, in modo unico e, misteriosamente, molto più efficace.
Unitamente ai più sentiti auguri per un Nuovo Anno di grazia, di cuore imparto a tutte ed a ciascuna la più affettuosa benedizione, implorando per voi dalla Beata Vergine Maria, Madre di Dio e dei Sacerdoti, il dono di una sempre più radicale immedesimazione con Lei, discepola perfetta e Figlia del suo Figlio.

I santi di oggi 1 gennaio 2013

MARIA SANTISSIMA MADRE DI DIO    – Solennità

Maria figlia di Adamo, acconsentendo alla parola divina, diventò madre di Gesù e, abbracciando con tutto l’animo e senza peso alcuno di peccato la volont&agr…
www.santiebeati.it/dettaglio/20100

San GUGLIELMO DI VOLPIANO   Abate di S. Benigno di Digione – Comune
962-1031
www.santiebeati.it/dettaglio/30650

San FULGENZIO DI RUSPE   Vescovo
Theleste (attuale Tunisia), ca. 462 – Ruspe (attuale Tunisia), forse 1 gennaio 527
www.santiebeati.it/dettaglio/35950

San VINCENZO MARIA STRAMBI   Vescovo, passionista
Civitavecchia, 1 gennaio 1745 – Roma, 1 gennaio 1824
www.santiebeati.it/dettaglio/36000

Sant’ ODILONE DI CLUNY   Abate
961/2 – 1 gennaio 1049
www.santiebeati.it/dettaglio/36050

San GIUSEPPE MARIA TOMASI   Cardinale, teatino
Licata (Agrigento), 12 settembre 1649 – Roma, 1° gennaio 1713

Figlio del Duca di Palma di Montechiaro, celebre famiglia nobile siciliana di Lampedusa, rinunciò al titolo a favore del fratello e si fece religioso teatino. Grande stud…
www.santiebeati.it/dettaglio/36125

San DAVIDE III IL RESTAURATORE   Re di Georgia
+ 24 gennaio 1130
www.santiebeati.it/dettaglio/54190

San SIGISMONDO (ZYGMUNT) GORAZDOWSKI   Sacerdote
1845 – 1 gennaio 1920
Nato il 1° novembre 1845 a Sanok (Polonia), svolse il suo ministero in varie parrocchie e promosse numerose opere per sacerdoti, giovani, malati e poverti. Fu autore di un celebre …
www.santiebeati.it/dettaglio/90665

Santa ZDISLAVA   Madre di famiglia
Krizanov, Moravia, 1220 – Gabel 1252

Nata a Krizanov in Moravia, fu sposa di un principe della famiglia Lemberk, da cui ebbe quattro figli che educò religiosamente. Indossato l’abito del Terz’Ordine, cur&ogr…
www.santiebeati.it/dettaglio/90668

San GIUSTINO DI CHIETI   Vescovo
m. 540
www.santiebeati.it/dettaglio/35960

Sant’ ALMACHIO   Martire
www.santiebeati.it/dettaglio/35970

Sant’ EUGENDO   Abate di Condat
450 – 510
www.santiebeati.it/dettaglio/35980

San CHIARO   Abate di S. Marcello di Vienne
m. 660
www.santiebeati.it/dettaglio/35990

San FRODOBERTO   Abate di Moutier-La Celle
m. 667 ca.
www.santiebeati.it/dettaglio/36010

San SEVERINO GALLO   Martire mercedario
+ 1419
Originario di Francia, San Severino Gallo era famosissimo Dottore dell’Università di Parigi e molto rinomato nell’Ordine Mercedario. Trovandosi ad Algeri, in Africa per redenzione,…
www.santiebeati.it/dettaglio/93921

Beato GIOVANNI DA MONTECORVINO
Montecorvino Rovella, Salerno, 1247 – 1328
Primo apostolo della Cina.
www.santiebeati.it/dettaglio/36100

Beato VALENTINO PAQUAY
Tongres, Belgio, 17 novembre 1828 – Hasselt, 1 gennaio 1905
Nato a Tongres (Belgio) nel1828, Luigi Paquay entrò tra iFrati minori come Valentino.Visse sempre a Hasselt, dovefu molto stimato. La suaassiduità al confessionale lo hafatto spess…
www.santiebeati.it/dettaglio/91831

Beato UGOLINO DA GUALDO CATTANEO   Eremita
www.santiebeati.it/dettaglio/36020

Beati GIOVANNI BATTISTA E RENATO LEGO   Martiri
+ Angers, Francia, 1 gennaio 1794

I fratelli sacerdoti Jean-Baptiste e René Lego, nati a La Flèche rispettivamente il 13 maggio 1766 ed il 5 ottobre 1764, subirono il martirio durante la Rivoluzion…
www.santiebeati.it/dettaglio/36030

Beato MARIANO (MARIAN) KONOPINSKI   Sacerdote e martire
Kluczewo, Polonia, 10 settembre 1907 – Dachau, Germania, 31 dicembre 1942
www.santiebeati.it/dettaglio/36080

Beata CATERINA SOLAGUTI   Vergine mercedaria
Mercedaria nel monastero di Gesù e Maria in Orozco (Spagna), la Beata Caterina Solaguti fu la prima santa monaca di questo monastero, e famosa per la vita che condusse piena di vir…
www.santiebeati.it/dettaglio/93920

Beato ANDREA GOMEZ SAEZ   Sacerdote salesiano, martire
Bicorp, Spagna, 7 maggio 1894 – Madrid, Spagna, 1 gennaio 1937
www.santiebeati.it/dettaglio/94007

Beato LUIGI (LOJZE) GROZDE   Martire
Gorenje Vodale, Slovenia, 27 maggio 1923 – Mirna, Slovenia, 1 gennaio 1943
www.santiebeati.it/dettaglio/95195

All’inizio dell’anno la solennità della Madre di Dio. La garanzia dell’Incarnazione

di Salvatore M. Perrella

Madre-di-Dio-Jaroslavskaja

Il primo giorno di ogni anno la Chiesa celebra la solennità liturgica di Maria “madre di Dio-Theotókos”; siamo ancora pervasi dalla gioia del Natale per la commemorazione della nascita a Betlemme di Giudea dell’Emmanuele Dio-con-noi. Infatti, il Vangelo del giorno racconta la visita dei pastori nel luogo loro indicato dove “trovarono Maria e Giuseppe e il bambino, adagiato nella mangiatoia” (Luca, 2, 16). Il Natale non è un racconto fiabesco, non è un mito senza storia; è evento di salvezza a cui il credente aderisce con fede e con grande riconoscenza e tenerezza per l’inedita via con cui il Figlio eterno di Dio si è rivestito della nostra carne mostrandosi ai pastori nella bellezza e fragilità di un bambino concepito, gestito e partorito dalla Vergine.
A tal riguardo, Benedetto XVI, nel suo recente volume L’infanzia di Gesù, afferma: “Gesù non è nato e comparso in pubblico nell’imprecisato “una volta” del mito. Egli appartiene ad un tempo esattamente databile e ad un ambiente geografico esattamente indicato: l’universale e il concreto si toccano a vicenda. In Lui, il Logos, la Ragione creatrice di tutte le cose, è entrato nel mondo, il Logos eterno si è fatto uomo, e di questo fa parte il contesto di luogo e tempo. La fede è legata a questa realtà concreta, anche se poi, in virtù della Risurrezione, lo spazio temporale e geografico viene superato e il “precedere in Galilea” (cfr. Matteo, 28, 7) da parte del Signore introduce nella vastità aperta dell’intera umanità (…). La storia dell’elezione fatta da Dio, fino ad allora limitata ad Israele, entra nella vastità del mondo, della storia universale. Dio, che è il Dio di Israele e di tutti i popoli, si dimostra come la vera guida di tutta la storia” (p. 77-78).

(©L’Osservatore Romano 30 dicembre 2012)

Vini, Birre & Drink in 30 minuti alla tua porta! Ordina ora con Winelivery, L'App per Bere! Aimon Traghettilines DIARI SCOLASTICI IBS.IT British School Banner 2023 Kinderkraft Back to School! Talent Garden - Banner Master