Strage di Bruxelles, 26 morti e 130 feriti Il Daesh rivendica il doppio attentato

È di 26 morti e oltre 130 feriti, di cui parecchi in gravi condizioni, il bilancio provvisorio degli attentati che hanno colpito stamani l’aeroporto e la metropolitana di Bruxelles lasciando sotto choc la capitale belga e l’Europa intera.

Il ministro belga della Sanità, Maggie de Block, ha detto che all’aeroporto sono rimaste uccise 11 persone e ferite 81. Mentre alla fermata della metropolitana di Malbeek ci sono 15 morti e 55 feriti, stando a quanto riferisce la società dei trasporti della città (Stib).

Le autorità parlano ufficialmente di terrorismo. E confermano il blocco totale dei trasporti nella capitale belga.

IL DAESH RIVENDICA. Il Daesh ha rivendicato gli attentati di Bruxelles. Lo riferisce l’Agenzia Amaq, legata al Califfato Nero e considerata organo media dell’organizzazione terroristica.

L’ATTACCO ALL’AEROPORTO. Il procuratore belga conferma che quelloall’aeroporto internazionale “Zaventen” è stato un attacco kamikaze. Almeno una delle due esplosioni è avvenuta alle 8 nella sala partenze del terminal A vicino all’area check-in della America Airlines. Subito prima si “sarebbero udite raffiche di mitra e urla in arabo”, secondo fonti di stampa che citano testimoni. Una terza bomba è stata ritrovata inesplosaall’aeroporto, secondo fonti dei vigili del fuoco. La strage avrebbe dunque potuto avere dimensioni persino maggiori.

L’ATTACCO ALLA METROPOLITANA.Tre ordigni sono esplosi alle 9.15 alla stazione della metropolitana di Maelbeek, in pieno centro, vicino ai Palazzi della Commissione europea, del Consiglio e del Parlamento. Untestimone racconta: “Ho sentito una forte esplosione, poi all’improvviso fumo dappertutto, abbiamo dovuto aspettare 20 minuti, eravamo stipati nel convoglio, e poi le porte si sono aperte e ci hanno evacuato attraverso i binari, sapevo da subito che era collegato a Zaventem”: L’azienda della metropolitana STIB ha annunciato la chiusura dell’intera rete.

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Soccorritori alla fermata del metrò di Maelbeek

I luoghi delle esplosioni confermati sono l’aeroporto internazionale di Bruxelles e la fermata della metropolitana di Maelbeek. Su web sono circolate informazioni false che parlavano di attacchi ad altre fermate della metropolitana. È stato diffuso anche un falso video dell’esplosione nell’aeroporto.

I luoghi degli attentati

Solo venerdì scorso 18 marzo era stato catturato in un quartiere di Bruxelles Abdeslam Salah, il decimo uomo del commando della strage del 13 novembre a Parigi che causò 130 morti.

È stato convocato per stamattina un Consiglio nazionale di sicurezza in Belgio. Il livello di allarme in tutto il Belgio è stato elevato al livello 4, il massimo previsto.

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Un numero verde per i familiari. L’aeroporto di Bruxelles ha appena lanciato su twitter un numero che i familiari di passeggeri presenti allo scalo possono chiamare. Il numero è (0032) (02) / 753.73.00.

Il premier Michel: priorità le vittime. “Seguiamo la situazione minuto per minuto. La massima priorità va alle vittime e alle persone che si trovavano in aeroporto”. Lo scrive su Twitter il premier belga Charles Michel.

Il cordoglio dei vescovi belgi. Immediata la reazione dei vescovi del Belgio che esprimono la loro “costernazione” per l’attacco all’aeroporto di Zaventem. “I vescovi – fa sapere il direttore dell’ufficio stampa della Conferenza episcopale belga, padre Tommy Scholtes – condividono l’angoscia di migliaia di viaggiatori e le loro famiglie, gli addetti all’aviazione e le equipe di soccorso che si ritrovano ancora una volta in prima linea. Affidano alla preghiera tutta questa nuova situazione drammatica, in particolare le vittime”. La Conferenza episcopale fa inoltre sapere che i cappellani dell’aeroporto sono tutti al servizio.

Gentiloni: nessun italiano coinvolto. Nessun italiano risulta al momento coinvolto: lo ha detto il ministro degli Esteri, Paolo Gentiloni. “Seguo con il fiato sospeso l’evolversi della situazione a Bruxelles e mi stringo al popolo e al governo belga colpito da un nuovo attacco terroristico” ha detto il ministro. “Tutte le strutture della nostra diplomazia sono attivate per prestare massima assistenza ai nostri connazionali”, ha aggiunto.

L’Unità di Crisi della Farnesina raccomanda ai connazionali presenti a Bruxelles di evitare spostamenti. Unità di Crisi attiva: 06-36225.

Salvini (Lega Nord): ero in aeroporto, grande caos. “Sto rientrando in questo momento nei miei uffici a Bruxelles, la polizia mi ha bloccato a poca distanza dall’aeroporto, dove a minuti avrei preso un aereo per l’Italia”: lo ha detto all’Ansa Matteo Salvini, segretario della Lega Nord. Raggiunto al telefono, Salvini ha spiegato “stavo andando proprio alla sala partenze dell’aeroporto di Bruxelles per tornare in Italia quando sono stato bloccato e rimandato indietro dalla polizia. Qui intorno c’è un grande caos”.

fonte: Avvenire