Spara vicino ateneo Texas, 3 morti. Tra questi anche il killer deceduto in ospedale

Appena una settimana fa, il presidente Barack Obama aveva ammesso che “sparatorie” sanguinose “stanno accadendo con troppa regolarità”. Oggi, quasi a confermare le sue parole arriva l’ennesimo atto di violenza nei pressi di una università, questa volta in Texas, dove un uomo ha aperto il fuoco con un’arma automatica: Il bilancio, ancora provvisorio, è di almeno tre morti, tra cui un agente di polizia e l’uomo che stesso che per primo ha sparato, e quattro o cinque feriti. Secondo quanto è stato finora reso noto, erano quasi le 12:30 (19:30 italiane) quando un uomo ha iniziato a sparare da una finestra di una casa a un isolato dal campus della Texas A&M University di College Station, una cittadina a circa 150 km da Houston. Rapidamente sono arrivati sul posto alcuni agenti di polizia, e uno di essi è poi rimasto ucciso.

Allo stesso tempo, l’ateneo diffondeva l’allarme dal suo sito web, e 15 minuti dopo, citando la polizia locale, riferiva che l’uomo che ha aperto il fuoco era stato messo “sotto custodia” delle forze di sicurezza. Col passare del tempo si è poi appreso che tra i feriti ci sono anche altri tre agenti di polizia e una donna, che è stata sottoposta a intervento chirurgico. Sembra che l’uomo che ha aperto il fuoco, che a sua volta è poi stato ferito dalla polizia ed è poi morto in ospedale, avesse nel mirino proprio l’agente che è rimasto ucciso, Brian Bachmann, per motivi ancora oscuri. Citato dal New York Times, un veterano della guerra in Afghanistan, Rigo Cisneros, che abita lì vicino, ha riferito che la sparatoria è andata avanti per alcuni minuti. Dopo diversi colpi, “mi sono messo al riparo e ho potuto vedere che c’era un agente a terra” ha raccontato, aggiungendo che l’uomo che ha aperto il fuoco aveva apparentemente un fucile d’assalto, forse un M4 o un M16. Finita la sparatoria, il vicino si è avvicinato e ha potuto vedere che l’agente ucciso era stato colpito più volte al torace, mentre un altro agente aveva ferite più leggere.

“Il sospetto” aveva a sua volte ferite alle gambe e nella parte alta del torace, ma era cosciente e chiedeva perdono per aver ucciso l’agente. Anche due passanti sono rimasti feriti, ha aggiunto ancora Cisneros, che in Afghanistan è stato ufficiale medico. Poi, fonti della stampa locale hanno riferito di aver appreso dalla polizia che “il sospetto” è morto dopo il ricovero. Nelle prime concitate fasi una portavoce della Texas A&M University, Sherylon Carroll, ha affermato di non essere in grado di confermare o smentire se tra i feriti ci fossero anche degli studenti, ma ha però sottolineato che l’anno accademico non è ancora cominciato e non riprenderà prima del 27 agosto. Come a dire, poteva andare peggio

ansa