Servizio civile, 40 anni per la pace

Dal 2001, anno in cui, a seguito della sospensione della leva obbligatoria, viene istituito il servizio civile nazionale su base volontaria, al 2011 i posti messi a bando sono stati 319.340, ma i giovani effettivamente avviati al servizio sono stati 277.820. I dati ufficiali (riferiti al 31 dicembre 2011) dicono che, a fronte di 86.571 domande presentate nell’ultimo anno i posti disponibili sono stati 20.157. Un decremento costante di possibilità dai 51.273 posti del 2001. L’ultimo anno ha toccato la soglia più bassa del decennio, mentre invece le domande, che avevano avuto il loro picco negativo nel 2008 con 68.087 richieste inviate, sono tornate a salire.

Nel 2011 sono stati effettivamente avviati al servizio civile 15.939 volontari, di cui 15.524 in Italia e 415 all’estero. Per quanto riguarda la Caritas italiana, nel 2012 i volontari in servizio civile sono stati 650 dei quali 19 all’estero (Africa, Asia, Sud America e Balcani). Nel 2011 erano stati circa 700.

La Caritas italiana, nel 1977, aveva firmato la convenzione con il ministero della Difesa per l’impegno degli obiettori di coscienza in servizio civile. Si era poi battuta, fino alla sentenza della Corte costituzionale del 1985, per la pari dignità tra servizio civile e servizio militare. Da questo momento entrambi sono considerati come forma di difesa della patria. Ci vogliono però altri quattro anni, perché, il 31 luglio del 1989, un’altra sentenza della Corte decida la pari durata (12 mesi) dei due servizi. Fino a quel momento gli obiettori erano obbligati a 18 mesi di servizio obbligatorio.

Nel 1992 è pronta una nuova legge sull’obiezione, ma l’allora presidente della Repubblica Francesco Cossiga non la firma. La legge entrerà in vigore l’8 luglio del 1998. Il 6 marzo del 2001, in seguito alla sospensione della leva obbligatoria viene istituito, con la legge 64, il servizio civile.

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