Scuola: contro impronte sindacati raccolgono 200mila firme

Parte via twitter la contestazione dei dirigenti scolastici contro il decreto Concretezza che prevede che vengano prese le loro impronte per rilevare la loro presenza nelle scuole. Ad organizzarla sono stati i sindacati della scuola che hanno anche raccolto 200 mila – tra email e lettere – di critica al provvedimento e che puntano a ottenerne 500 mila. 

“La dirigenza è presente nelle scuole e si fa in mille parti per garantire e tutelare studenti e personale, la rilevazione delle impronte e una provocazione e vogliamo dare al ministro Bongiorno una risposta provocatoria: stiamo impacchettando le impronte e le consegneremo al ministro per censire quanti presidi ci sono: probabilmente la ministra neppure lo sa. Sono persone che garantiscono alla scuola legalità, presenza sul territorio, istruzione, è una dirigenza che merita il rispetto da chi governa”, dice la leader della Cisl Scuola, Maddalena Gissi. 

I sindacati della scuola hanno in mentre anche un presidio davanti al Senato quando ci sarà l’approvazione del decreto e un flash mob. Ad essere ‘colpito’ anche il personale Ata (amministrativo, tecnico e ausiliario) che con l’approvazione del provvedimento resterebbe sottoposto agli stessi controlli previsti per il resto della PA. Inizialmente era stato ipotizzato anche il controllo biometrico anche per il personale docente, ma un emendamento lo ha eliminato. 

“Come sempre il personale Ata – prosegue Gissi – dimenticato negli impegni che erano stati assunti, viene ricordato quando si tratta di fare tagli e agire per molestare il personale che garantisce apertura e vigilanza delle scuole: diciamo no ad una forma di ulteriore disprezzo: chi lavora nella scuola non può essere annoverato tra fannulloni, nella scuola non hanno mai dato notizia”.(ANSA).