Regno Unito Il triste record delle baby-mamme

Il numero di gravidanze delle a­dolescenti nel Regno Unito con­tinua a crescere nonostante gli in­vestimenti fatti dal governo labu­rista e ora da quello conservatore in campagne pubblicitarie per la prevenzione. L’incoraggiamento del­le autorità a usare contraccettivi e l’informazione fornita su aborto e pil­lola del giorno dopo non sembrano cogliere i frutti sperati. Il Regno Uni­to rimane infatti la nazione in Euro­pa con il record di ragazzine incinte, quaranta su mille in età scolastica, e metà di queste finiscono con l’abor­tire. La campagna che sta bombar­dando i teenagers del Regno e che da qualche mese appare sulla televisione pubblica in fasce orarie preserali invita i ragazzi alla precauzione e si impegna ad aiutarli se si cacciano nei guai con­sigliando a chi rivolgersi. È costata 286 milioni di sterline , circa 300 milioni di euro, ma i dati delle gravidanze tra giovani, delle malattie infettive e de­gli aborti non accennano a diminui­re. «La campagna pubblicitaria è tut­ta concentrata sull’azione, sulla logi­stica – dice Josephine Quintavalle di Core, Comment on reproductive ethics – ma non accenna alle conse­guenze psicologiche ed emotive di un aborto o del semplice fatto di fare l’a­more troppo presto e per i motivi sba­gliati. Questo non è proteggere i ra­gazzi ma invitarli a fare le scelte sba­gliate e a stare male». (Eds)

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