Privacy, illeciti fax e mail commerciali inviati senza consenso preventivo

Continua la guerra del Garante della Privacy contro lo «spamming», l’invasione della pubblicità on-line.

L’Autorità, a seguito di segnalazioni di imprese, enti e singoli cittadini, ha vietato l’ulteriore trattamento di dati personali a quattro società che inviavano pubblicità tramite fax o e­mail senza aver avuto il consenso preventivo e specifico dei destinatari. In particolare tre di esse spedivano sistematicamente fax promozionali credendo di poter disporre liberamente dei dati, estratti da elenchi categorici (Pagine Gialle, Pagine Utili, ecc.) o pubblici (banche dati delle Camere di commercio, albi professionali, ecc.). Con quattro distinti provvedimenti, il Garante ha riaffermato il principio che, a prescindere da dove vengano estratti i recapiti, chiunque invii messaggi promozionali mediante sistemi automatizzati (fax, e­mail, sms, mms), è sempre obbligato a raccogliere preventivamente il consenso specifico e informato dei destinatari. Il mancato rispetto del divieto comporta sanzioni amministrative e penali.

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