Papa Francesco: le voci sulle dimissioni e l’ipotesi dei tre pontefici in Vaticano

I problemi al ginocchio e il rifiuto di un’altra operazione. Il teologo: impossibili per ragioni di opportunità

Le dimissioni di Papa Francesco tornano d’attualità. A scatenare le nuove voci sull’addio di Jorge Mario Bergoglio a San Pietro un articolo sul Washington Post: «Papa Francesco è alla fine del suo pontificato?». Ma anche una presunta battuta rivolta ai vescovi italiani: «Piuttosto che operarmi mi dimetto», avrebbe detto parlando del suo ginocchio. Poi c’è la programmata visita all’Aquila, il 28 agosto. E il concistoro del 27, quando insedierà 21 nuovi cardinali di cui 16 sotto gli ottanta anni. Tutti avrebbero diritto di voto in un eventuale conclave.

Gli indizi: la visita a L’Aquila e le nomine
«Quell’enorme afflusso significa che Francesco ha selezionato più del 60% delle figure che sceglieranno il suo sostituto, aumentando le probabilità di un successore che la pensa allo stesso modo, anche se è difficile garantirlo. Per alcuni osservatori vaticani, è un segno che Francesco sente l’urgenza di preparare la chiesa per la sua partenza», afferma il giornale. I problemi di salute, e in particolare quelli al ginocchio, angustiano il Papa da tempo. Tanto che il quotidiano scrive che la dipendenza del pontefice dalla sedia a rotelle è un fattore fondamentale di questa speculazione.

In questo scenario la visita a L’Aquila assume un altro significato. Nell’occasione di un passaggio nel capoluogo abruzzese Benedetto XVI appoggiò la sua stola sulla tomba di Celestino V, il pontefice che per primo si dimise. Era il 2009 e quattro anni dopo Ratzinger presentò la sua rinuncia. Intanto Francesco compirà due viaggi impegnativi, uno in Africa (Congo e Sud Sudan) e l’altro in Canada. Parlando della sua malattia, sempre nell’incontro a porte chiuse con i vescovi italiani, aveva detto che è una realtà dalla quale sta imparando molto. L’intervento invece non lo mette in agenda: non vuole sottoporsi ad una nuova anestesia e soprattutto ad un impegnativo periodo di riabilitazione.

Tre Papi in Vaticano
Ma dal Vaticano respingono le voci. Che erano più forti di oggi un anno fa, quando il Papa fu ricoverato per l’intervento al colon. Fu lui stesso a dire successivamente in un’intervista: «Non mi è passato neanche per la testa». E su La Stampa il teologo Vito Mancuso spiega che al momento Francesco non può dimettersi perché l’eventuale presenza di ben due papi emeriti accanto al nuovo Papa nella pienezza dei poteri creerebbe obiettivamente una situazione imbarazzante: «Tre papi nello stesso momento, vivi e presenti in Vaticano. Li riuscite a immaginare in una foto tutti e tre vestiti di bianco?». Ma lo stesso teologo lascia una porta socchiusa all’ipotesi: «Una cosa comunque, a mio avviso, deve essere chiara: che se papa Francesco si dimetterà, dovrà compiere un ulteriore passo in avanti rispetto al suo predecessore e rinunciare anche alla qualifica di “Papa emerito” e alla veste bianca. Sarebbe la maniera migliore di augurare buon lavoro al suo successore».

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