Pakistan, 14 studentesse uccise sul bus. Commando entra in ospedale, 10 vittime

È salito a 22 morti, tra cui 14 studentesse, quattro terroristi e quattro agenti, il bilancio della serie di attentati che ha sconvolto Quetta, nel sud ovest del Pakistan. Lo ha reso noto il ministro degli Interni pakistano Chaudhry Nisar Ali Khan nel corso di una conferenza stampa.

Si aggrava, quindi, il bilancio delle donne decedute in seguito all’esplosione di un ordigno collocato sull’autobus dell’ateneo di femminile Sardar Bahadur Khan e assediate da miliziani armati nel Bolan Medical Complex dove erano state ricoverate.

Secondo le forze di sicurezza, parte dell’ospedale è stato liberato dai miliziani che lo avevano assediato, ma quattro uomini armati restano nella struttura. Nisar ha confermato che 35 ostaggi sono stati liberati. “Stando a dati ufficiali, quattro terroristi sono stati uccisi nell’operazione e un sospetto è stato arrestato fuori dall’ospedale”, ha detto il ministro degli Interni.

L’attentato. La giovane vita di 14 studentesse universitarie pakistane è stata stroncata da un attentato: un ordigno nascosto sul pullman che le doveva riportare a casa è esploso uccidendo 11 di loro e ferendo gravemente numerose altre. È accaduto a Quetta, la principale città del Baluchistan. “Le vittime sono tutte studentesse”, ha detto il capo dell polizia, Zubair Mahmood. Le ragazze erano appena salite a bordo quando l’ordigno, controllato a distanza è esploso; dopo la deflagrazione la vettura ha preso fuoco; e molte delle ragazze sopravvissute sono dunque in gravissime condizioni.

Subito dopo due esplosioni sono avvenute nell’ospedale di Quetta dove sono state trasportate le altre 19 studentesse ferite. Dopo il primo attentato, a quanto sembra avvenuto nel reparto di rianimazione, c’è stata una violenta sparatoria. Le forze di sicurezza hanno circondato l’Ospedale Bolan di Quetta dove, a quanto pare si è introdotto un commando armato di origine incerta.

Dopo l’arrivo delle ragazze ferite, sul posto si erano recate numerose autorità provinciali del Baluchistan, fra cui il Segretario generale del governo e l’Ispettore generale della polizia.

Nessuna fonte si pronuncia per il momento sulla loro sorte e sul numero di militanti che si sono introdotti nell’ospedale.

 

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