Pagine di interessante singolarità e «capriole» da vuoti ideologici

Pagine singolari e pagine strane. Ieri singolari, ma ben motivate, la 4 de “L’Osservatore” e le 1 e 22 del “Messaggero”. Sulla prima Matteo Renzi col «progetto» di «riportare Dante Alighieri» a Firenze. Era un po’ deportato? Ottima idea! Sulle altre il cardinale Agostino Vallini scrive di «emergenza immigrati» come possibile «risorsa» per Roma: saggezza e conoscenza di problemi e urgenze della città da parte di un vero pastore. Ma ci sono anche pagine strane: stranissima per esempio l’incredibile “capriola” di Furio Colombo sul “Fatto”: da «Il Papa senza schemi» (12/11, p. 23) a «Un’obiezione all’obiezione del Papa» (18/11, p. 19). Il primo pezzo è “un pieno” di elogi a Papa Francesco: «Il Papa delle carceri, che vuole fraterne e umane… si preoccupa della corruzione… Papa unico (che) invece di identificarsi con Dio si mette dalla parte degli esseri umani… è sceso da quel gradino perché tanti altri si possano accostare… per l’uguaglianza come sentimento interiore… un dono raro in un mondo di finta autorità, di potere brutale e di grande vuoto». Su un giornale come “Il Fatto”, e a firma di uno non certo abituato a cedere a entusiasmi di ogni genere! Anche per lui ricordo a “Mixer”, anni 80 del secolo scorso, una bella intervista che guardava al futuro. E allora? Allora passano solo 5 (cinque) giorni e stesso giornale, stessa firma, l’accusa a Francesco dell’«automatismo spietato del potere della chiesa» e di «un grave errore morale». Quale? Il Papa (17/11) ha ricordato che «l’obiezione di coscienza» in tema di aborto ed eutanasia è un diritto, che «la Famiglia non è un’ideologia» e che «i bambini hanno diritto a crescere con un padre e una madre». La famiglia non è un’ideologia, ma lo è di sicuro quella di chi vanta “diritti” dove la realtà offre assenze, vuoti e comunque dolore.

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