#Napolitano: “Coraggio per ripresa, 2013 anno tra i più duri”

”Resterò presidente fino a quando la situazione del Paese e delle istituzioni me lo farà ritenere necessario e possibile, e fino a quando le forze me lo consentiranno. Fino ad allora e non un giorno di più; e dunque di certo solo per un tempo non lungo”. Lo ha detto il presidente, Giorgio Napolitano, nel messaggio di fine anno. Il capo dello Stato ha poi aggiunto: ”confido, così facendo, nella comprensione e nel consenso di molti di voi. Spero di poter vedere nel 2014 decisamente avviato un nuovo percorso di crescita, di lavoro e di giustizia per l’Italia e almeno iniziata un’incisiva riforma delle istituzioni repubblicane”. (LEGGI IL DISCORSO INTEGRALE)

‘I sacrifici fanno fatti insieme ed è giusto che li facciano anche i politici’ ha sottolineato il presidente Giorgio Napolitano rispondendo a una lettera di un imprenditore che chiedeva che non fossero solo i ”semplici cittadini” a tirare la cinghia.”Mi sembra un proposito giusto”, ha osservato Napolitano nel discorso di fine anno.

 

Nella politica, nelle istituzioni e nei rapporti sociali sono necessari “forti cambiamenti”. “Il coraggio degli italiani è in questo momento l’ingrediente decisivo per far scattare nel 2014 quella ripresa di cui l’Italia ha così acuto bisogno. Coraggio di rialzarsi, di risalire la china”.

“Sarebbe dissennato disperdere i benefici del difficile cammino compiuto. I rischi già corsi si potrebbero riprodurre nel prossimo futuro: è interesse comune scongiurarli ancora”. Lo afferma il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano nel discorso di fine anno alla nazione.

Si deve porre “termine a un abnorme ricorso, in atto da non pochi anni, alla decretazione d’urgenza e a votazioni di fiducia su maxiemendamenti”, “garantendo ciò con modifiche costituzionali e regolamentari, confronti lineari e ‘tempi certi in Parlamento per l’approvazione di leggi di attuazione del programma di governo'”. Lo afferma il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.

“Care ascoltatrici, cari ascoltatori, ho voluto esprimervi la mia vicinanza a realtà sociali dolorose, che molti di voi vivono in prima persona, ed evocare valori e principi, necessità e speranze di cambiamento da coltivare tenacemente” afferma Napolitano.

“Sono attento a considerare ogni critica o riserva, obiettiva e rispettosa, circa il mio operato” ma “non mi lascerò condizionare da campagne calunniose, da ingiurie e minacce” afferma Napolitano nel suo discorso di fine anno nel quale sottolinea che “nessuno può credere alla ridicola storia delle pretese di strapotere personale”.