In occasione delle festività Natalizie, il Comune di Reggio Emilia – Progetti Speciali promuove “Il cielo stellato sopra di me…”, installazione artistica di grande suggestione a cura del light designer Carlo Cerri.
L’opera che fa parte del progetto “Il_Luminare“, si compone di una commistione di proiezioni dal grande impatto visivo – realizzate da OOOPStudio – e di una raffinata colonna sonora con musiche di Alva Noto & Ryuichi Sakamoto.
Inaugurazione 8 dicembre ore 18.00.
“Il Natale – afferma l’assessore ai Progetti speciali Mimmo Spadoni – spesso è un momento caotico per tutto quello che ruota attorno a questa festa. Per questo motivo si è voluto proporre in centro per un mese, nello splendido complesso benedettino dei Chiostri di san Pietro – un luogo appartato, ma posto sulla via principale del centro, ricco di fascino e storia – un’opera che rimanda alla spiritualità e alla ricerca”.
“Con questo lavoro – precisa Carlo Cerri – intendo offrire un attimo di raccoglimento, lontano dalle distrazioni. E’ un tempo molto breve, qualcosa di molto semplice. L’idea di fondo è quella di aprire una porta ed entrare in un altro mondo. Mi interessa far sì che i pensieri di chi ha vissuto nei Chiostri di san Pietro si materializzino visivamente. Da questa esperienza ciascuno può trarre quello che vuole. Troppe spiegazioni raffreddano il rapporto con l’opera che è un incontro emozionale ed estetico diverso per ognuno di noi”.
“Quelle domande che sempre hanno accompagnato l’uomo e che mai, anche di fronte a forti ed incessanti distrazioni, dovremmo cessare di porci, si materializzano in forma visiva in un luogo costruito per l’immersione nella spiritualità. Luogo che serba gelosamente, nascosti nelle sue strutture, i respiri, gli aneliti, le voci di chi vi ha trascorso una vita dedicata alla ricerca di un contatto con il divino e che, in ogni momento, è in grado di restituirli.
Il cammino verso la conoscenza che, in Esiodo, muove da Gaia che si erge dal Caos originario, passando attraverso il compimento della poesia pittorica di Giotto sino a noi, è il cammino stesso della nostra spiritualità, una spiritualità che, tramite arte, scienza e pensiero, sostiene l’essere umano nel suo rapporto con la natura.
L’epigrafe di Kant ci indica quella sintesi che l’uomo, spinto dallo stato di necessità e dal desiderio di conoscenza, da sempre ha perseguito.
Non intendiamo commentare i grandi, lasciamo solo che la forza di evocazione del loro pensiero ci travolga. Non ci tuffiamo, trascinati dalle loro parole, nella ricerca di ciò che è realmente importante, a noi basta sapere che possiamo pensare alla ricerca di ciò che realmente è importante.”
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